L'abbazia di San Giovanni in Venere ha una storia millenaria, prima dell'avvento del cristianesimo fu il luogo di culto della dea Venere, in questo luogo è possibile vivere atmosfere che si perdono lungo la notte dei secoli. Inoltre, il l'Abbazia regala un paesaggio mozzafiato.
Perché San Giovanni in Venere? L'origine del nome
Perché San Giovanni in Venere? Il motivo è che il luogo dove in precedenza sorgeva l'abbazia era un santuario dedicato alla dea Venere Conciliatrice, un santuario così antico la cui costruzione risale a un periodo precedente all'età augustea. Il culto pagano del tempio fu poi sostituito da quello cristiano verso l'VIII secolo, con il riutilizzo del tempio nella chiesa cattolica da parte dei Benedettini. La tradizione vuole che nel 543 d.C. il monaco eremita Martino portò i benedettini a "Fossa Ceca", vicino al promontorio sul mare, e vi si stabilì. La chiesa fu dedicata prima a San Benedetto e poi a San Giovanni Battista nell'XI secolo.
L'unica traccia di questo tempio sarebbe rimasta nel toponimo Portus Veneris, che in epoca bizantina designava un approdo alla foce del fiume Sangro, ricorda come fatto storico che i Bizantini controllavano le zone costiere del sud fino all'XI secolo, quando furono infine scacciati dai Normanni.
Un secondo riferimento a Venere è dato dal fatto che sotto l'Abbazia si trova la cosiddetta fontana di Venere, fontana romana protagonista di uno di quei particolarissimi fenomeni in cui il paganesimo incontra il cristianesimo infatti secondo una tradizione pagana di cui si hanno tracce anche fino alla metà del XX secolo, le donne che volevano concepire un bambino andavano ad attingere l'acqua che sgorgava da essa.