Quando si cammina a Firenze si resta sempre affascinati da questa città, perché è stata la culla di personaggi illustri, della letteratura italiana e di arte. Firenze brulica di musei, di gallerie, di luoghi che vi faranno restare senza fiato per la loro storia e la loro bellezza.

Quando si cammina a Firenze si resta sempre affascinati da questa città, perché è stata la culla di personaggi illustri, della letteratura italiana e di arte. Firenze brulica di musei, di gallerie, di luoghi che vi faranno restare senza fiato per la loro storia e la loro bellezza.
Verso la metà del 500 si avverte l’esigenza di esporre le opere d’arte in uno spazio privato. Un’idea simile venne sviluppata da Leonardo Da Vinci che pensò di costruire un luogo che collegava più parti di un edificio, è così che nacquero le gallerie, fra cui la Galleria degli Uffizi. 


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La Galleria degli Uffizi

La Galleria degli Uffizi

La galleria degli Uffizi: tra piazza della Signoria e l’Arno Cosimo I de’ Medici individua un’area in cui sarebbe sorto un complesso architettonico dedicato agli uffici e affida il progetto a Giorgio Vasari. Vi si accedeva solo tramite gli appartamenti ducali di Palazzo Vecchio tramite un breve passaggio sospeso a grande altezza. Sarà Francesco I de’ Medici ad adibire la loggia dell’ultimo piano come galleria personale in cui raccogliere la sua collezione. La galleria è aperta da entrambi i lati con finestre che Francesco I ordina a Venezia e decorato con opere d’arte. Ad oggi, la galleria ospita un enorme numero di opere d’arte dal valore inestimabile che derivano principalmente dalla raccolta della famiglia dei Medici. La galleria è divisa in sale in base agli stili, al periodo storico e custodiscono la migliore collezione del Rinascimento Italiano. Un posto perfetto per un passeggio, in cui le opere sono esposte con un criterio espositivo che punta alla magnificenza.

La Tribuna degli Uffizi

La Tribuna degli Uffizi

Nel museo degli Uffizi è imperdibile la Tribuna degli Uffizi, realizzata dall’architetto Bernardo Buontalenti per le opere più preziose di Francesco I de’ Medici. La stanza ottagonale è come una camera delle meraviglie (una WunderKammer), il pavimento era il simbolo della terra e le pareti ricoperte di velluto rosso rievocano il fuoco, le otto finestre presentano dei decori con conchiglie che rappresentano l’acqua e la torre dei venti rappresenta l’aria.
I colori della Tribuna (rosso, blu e oro) corrispondo a quelli dello stemma mediceo. 


Il Corridoio Vasariano: un collegamento tra Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti

Il Corridoio Vasariano: un collegamento tra Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti

Vasari costruisce il Corridoio vasariano, ossia un passaggio sospeso che avrebbe dovuto collegare Palazzo Vecchio, da cui si accedeva, a Palazzo Pitti, altra residenza dei Medici, fino alla fortezza del Belvedere (anche se non ci arriverà mai), per essere una via di fuga non segreta ma protetta. Il Corridoio Vasariano, chiuso alle visite nel 2016 per ragioni di sicurezza, riaprirà al grande pubblico a partire dal 2022, una volta ultimati i lavori che lo renderanno un percorso accessibile e aperto a tutti. La visita, sarà possibile con un biglietto speciale e partirà da un ingresso al piano terra degli Uffizi per arrivare dall’altra parte dell’Arno fino a Palazzo Pitti.

Lo studio di Francesco I De Medici

A Firenze, in Palazzo Vecchio, nel silenzio e nell’oscurità della notte Francesco I si immergeva nella lettura e negli esperimenti alchemici nel suo studio, uno stanzino comunicante con la sala dei Cinquecento. Lo studio di Francesco I de’ Medici è una stanza  rettangolare è coperta da una volta a botte, e tutte le immagini rappresentano l’arte e la natura che si uniscono in modo magico. Francesco I, infatti, voleva comprendere la natura e i suoi segreti, attraverso i suoi esperimenti inizia a lavorare i cristalli, il vetro e la porcellana. Sulla sua scia nascerà a Vienna il “Gabinetto delle curiosità.” 

Firenze ha un fascino a cui non si può resistere, una storia troppo preziosa da poter ignorare, e quando vedrete il tramonto passeggiando per Ponte Vecchio, vi accorgerete di essere già perdutamente innamorati della città e della sua magnificenza. 

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