Stiamo per suggerirvi dei luoghi che vi faranno girare la testa. Sindrome di Stendhal? Sì ma non solo. Ecco perché.
In alcuni ci siete già stati, altri sono sulla vostra personale bucket list. Ci sono quelli che avete sempre sognato di visitare ma non avete mai trovato il tempo e quelli dove si possono fare cose che non sospettavate di poter fare. Da Milano a Catania, ecco la nostra selezione dei musei da vedere almeno una volta nella vita.
10. Museo delle illusioni, Milano
Cominciamo la nostra carrellata parlandovi di un luogo che metterà alla prova i vostri sensi: con buone probabilità dubiterete dell’affidabilità della vostra mente. Sì, perché al Museo delle illusioni di Milano nulla è come sembra.
Varcato l’ingresso in via Luigi Settembrini vi imbarcherete in un’esperienza sensoriale che vi farà girare la testa, perdere l’equilibrio, moltiplicarvi, sfidare le leggi di gravità, rimpicciolirvi, incontrare Einstein, perdere la testa e, sopratutto, divertire.
Ci sono più di settanta tra rompicapo, giochi di prospettiva e illusioni ottiche con cui intrattenersi per circa un’ora (durata media di visita). Quello di Milano è il trentatreesimo museo al mondo di questo genere. Da Zagabria, prima città ad ospitarlo nel 2015, ha fatto il giro del mondo (Parigi, New York, Il Cairo e Dubai per citare alcune città).
Il museo è aperto tutti i giorni ed è consentito l’ingresso anche ad animali di piccola taglia. Sarà un’esperienza coinvolgente ed educativa ai confini della realtà.
Prenota ora❯9. Monastero dei benedettini e Museo della Fabbrica, Catania
Il tour perfetto della costa orientale della Sicilia non può non includere Catania, città barocca tra l’azzurro del Mar Ionio e il fuoco dell’Etna. Sconquassata dalla catastrofica eruzione del 1669 e dal terremoto del 1693, la “Sicula Atene”, come era chiamata nel ‘500, è rinata letteralmente dalla sue ceneri.
Una volta in città, mettete in agenda una visita al Monastero dei Benedettini e al suo Museo della Fabbrica, patrimonio UNESCO dal 2002. Edificata nel 1558, la struttura è stata distrutta e successivamente ricostruita a seguito delle calamità naturali abbattutesi su Catania. Alla sua ricostruzione cominciata nel 1702 hanno preso parte alcuni dei maggiori architetti Siciliani del tempo.
Si tratta di una delle più grandi abbazie in Europa e al suo interno potrete visitare il Museo della Fabbrica, uno spazio espositivo originale e carico di fascino che ruota attorno alle antiche cucine del convento.
8. Musei Ferrari, Modena e Maranello
Il marchio del Cavallino Rampante è a tutti gli effetti uno dei simboli dell’Italia nel mondo. Se volete conoscere qualcosa di più sull’iconica casa automobilistica lanciata da Enzo Ferrari nel 1947 allora due sono i luoghi da segnare sulla mappa, entrambi in Emilia Romagna.
Il Museo Ferrari di Maranello e il Museo Enzo Ferrari di Modena raccontano la rossa attraverso le sue vetture più amate e vittoriose, dai modelli della Formula 1 a quelli da strada. Entrambi sono equipaggiati di due simulatori per provare l’ebbrezza della guida di una monoposto da Formula 1.
È un’esperienza del tutto realistica che vi catapulterà nei circuiti più famosi. Un tecnico vi spiegherà come usare cambio e marce. Dal museo di Maranello è possibile poi partire per un tour panoramico in navetta della fabbrica (vedrete anche la Galleria del Vento progettata da Renzo Piano) e della Pista di Fiorano.
Prenota ora ❯7. MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Il MAMbo si trova nel distretto della Manifattura delle Arti, il polo artistico e culturale di Bologna, e occupa gli spazi di un ex panificio del 1915. Fondato nel 2007, il museo raccoglie il testimone della Galleria d’Arte Moderna e illustra l’arte italiana dagli anni ’50 ad oggi in un percorso tematico.
Un viaggio nell’innovazione artistica in nove tappe, nove aree tematiche che si percorrono in oltre 9000 metri quadri di spazio espositivo. Mentre il piano terra è dedicato alle mostre temporanee, al primo piano troverete la collezione permanente, con annesse le opere del Museo Morandi.
Focus su personaggi e movimenti artistici che hanno strutturato la scena dell'arte degli ultimi decenni, da Renato Guttuso, al Gruppo Forma 1, dall’Arte Povera alle opere più recenti entrate a far parte del museo.
6. Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
I Bronzi di Riace sono probabilmente la ragione più nota per visitarlo, ma questo museo ubicato nel cuore di Reggio Calabria, conosciuto anche come Museo nazionale della Magna Grecia, custodisce reperti di immenso valore che testimoniano il passato della regione fortemente influenzato dalla cultura greca.
I due guerrieri in bronzo recuperati il 16 agosto del 1972 nelle acque di Riace Marina sono effettivamente dei capolavori dell’arte greca classica eccezionalmente conservati (pensate che risalgono al V secolo a. C.).
Alti quasi due metri con un peso di 160 kg, dovevano appartenere in origine allo stesso gruppo statuario. Come siano finiti in mare resta un mistero anche per gli studiosi, forse a causa di un naufragio oppure gettati dalla nave che li trasportava per alleggerirne il carico.
Elmo, scudo e spada sono stati perduti. L’edificio che ospita il museo fu inaugurato nel 1959 ed è tra i primi in Italia ad essere stato concepito per il fine espositivo. All’interno trovate cinque livelli che racchiudo reperti dal Paleolitico all’età romana.
5. Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Venezia
La Galleria Internazionale d’Arte Moderna ha sede in uno dei palazzi più belli di Venezia, un imponente edificio del XVII secolo affacciato sul Canal Grande. Fu la famiglia Pesaro a commissionare questo capolavoro di arte barocca, che al suo interno, oltre alle decorazioni di alcuni dei più rinomati artisti del tempo (come Tiepolo, Pittoni, Crosato e Bambini) vantava una collezione privata di grandissimo pregio.
Un patrimonio che annoverava opere di Tintoretto, Giorgione, Tiziano e Bellini disperso entro la prima metà dell’800, venduto all’asta dall’ultimo erede dei Pesaro. La Galleria d’Arte Moderna occupa i primi due piani del palazzo con indimenticabili lavori di Klimt, Moore, Kandinsky, Chagall, Klee, Matisse. C’è anche una delle riproduzioni del Pensatore di Rodin.
Al terzo piano troverete il Museo d’Arte Orientale, dove sono esposte le opere collezionate da Enrico di Borbone (circa 20.000 pezzi) durante i suoi viaggi in Estremo Oriente: armi, abiti tradizionali, strumenti musicali, xilografie, statue e dipinti.
4. Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli
Vedi Napoli e poi muori. Con tutti gli scongiuri del caso, Napoli è davvero una città da visitare almeno una volta nella vita. Sulla lista delle cose da vedere non può mancare il Museo di Capodimonte.
La straordinaria reggia che lo ospita venne costruita su volere di Carlo di Borbone nel 1738 ed è circondata dai 134 ettari del parco, riserva di caccia dei reali. Passeggiando lungo i bei viali progettati da Ferdinando Sanfelice incontrerete statue, fontane, chiese, residenze e frutteti.
Il museo fu inaugurato nel 1957 e conta opere, tra gli altri, di Raffaello, Tiziano e Parmigianino. Altre collezioni includono la Galleria Napoletana, la serie dei Manifesti Mele (i Magazzini Mele furono un’icona della Napoli della Belle Époque) e l’Armeria, che espone armi e armature datate dal XV al XIX secolo.
E poi, 6000 porcellane e ceramiche (la Real Fabbrica di Capodimonte fu fiore all’occhiello della produzione borbonica) e il famoso Salottino della regina Maria Amalia di Sassonia, tutto in ceramica finemente decorata a cineserie.
3. Museo Egizio, Torino
Il più antico museo al mondo dedicato all’Antico Egitto si trova a Torino: 2 km di percorso, 40.000 reperti, 4.000 anni di storia. Secondo per prestigio solo a quello del Cairo, è il posto giusto per un viaggio in una delle culture più affascinanti al mondo.
Il Museo Egizio nasce nel 1824 in un maestoso edificio di Via Accademia delle Scienze. D’allora gli spazi espositivi hanno subito continui ampliamenti e ristrutturazioni (l’ultima risale al 2015). Molti dei reperti giunsero durante la prima metà del ‘900 grazie agli scavi archeologici di Ernesto Schiaparelli e Giulio Farina in Egitto.
L’esposizione è davvero impressionante. Si va dagli oggetti di uso quotidiano, all’amplia collezione di papiri, statue, e sarcofagi fino all’imponente Tempio di Ellesiya e alla spettacolare Galleria dei re. In quest’ultima sala, curata dallo scenografo premio Oscar Dante Ferretti, farete la conoscenza di Ramses II: la statua del faraone, simbolo del museo, è ritenuto un capolavoro di prim’ordine dell’arte egizia.
Prenota ora ❯2. Galleria dell’Accademia, Firenze
La Galleria dell’Accademia di Firenze è un punto di riferimento per l’arte rinascimentale e conserva il più alto numero sculture di Michelangelo al mondo (ce ne sono sette).
Qui potrete ammirare in tutta la sua maestosità i 5 metri di muscoli e marmo del David, ma anche tante altre opere forse meno famose ma di indubbio pregio. Calcolate un paio d’ore per assicurarvi di visitarla al meglio senza perdervi nessuno dei tesori conservati nelle sue sale.
Oltre al David (trasferito da Piazza della Signoria nel 1873), la Galleria ospita una collezione pittorica che include dipinti dal XIII fino al XIX secolo; sculture come il Ratto delle Sabine del Giambologna (il modello originale in gesso) e le opere incompiute di Michelangelo; una raccolta di strumenti musicali dal ‘700 all’’800, tra cui il violoncello di Antonio Stradivari; e l’Archivio Storico dello scultore Lorenzo Bartolini.
L’ingresso della Galleria dell’Accademia è in Via Ricasoli ed è aperta dal martedì alla domenica.
Prenota ora ❯1. Galleria Borghese, Roma
Dei tanti musei di Roma, la Galleria Borghese è certamente tra i più entusiasmanti. Vuoi per lo scenario in cui è ubicata (un grande parco di circa 80 ettari nel cuore della capitale), vuoi per la straordinarietà delle opere che avrete modo di vedere da vicino, visitare Villa Borghese è un imperativo.
Al suo interno troverete alcuni dei lavori più belli di Caravaggio, Tiziano, Raffaello, Correggio, Bernini, e Canova, solo per citare alcuni nomi. Mosaici, bassorilievi, sculture e dipinti che offrono uno spaccato sull’arte dal XV al XIX secolo.
Le sale aperte al pubblico sono venti, a cui si aggiungono i Depositi della Galleria, una quadreria con 260 dipinti visitabile su prenotazione.
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