Chiarastella Campanelli

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Scopri la sorprendente storia della Piramide Cestia di Roma 

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Si direbbe singolare eppure è vero, nel cuore di Roma c’è una Piramide ed è una vera piramide, proprio come quelle dell’Antico Egitto. Costruita in un tempo lampo nel I secolo a.c. per volere di un facoltoso uomo politico romano sopraffatto dal fascino per l’Antico Egitto, che la volle come suo monumento funebre.

Sembra un caso inedito, eppure in quel periodo a causa di un’Egittomania dilagante c’erano altre piramidi a Roma, l’avresti mai immaginato? Ma la Piramide Cestia è l’unica sopravvissuta e si trova in un luogo magico. Vieni con noi a scoprire la sorprendente storia della Piramide Cestia di Roma e i consigli e le informazioni che devi sapere se vuoi visitarla.

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La sorprendente storia della Piramide di Roma

La sorprendente storia della Piramide di Roma

Nel 31 a.c. dopo la conquista dell’Egitto da parte di Roma, l’Egittomania iniziò a dilagare in tutto l’impero, la Piramide Cestia è la maggiore testimonianza di quel periodo. Caio Cestio, potente uomo politico, membro del collegio sacerdotale degli epuloni, nel suo testamento espresse il desiderio di una tomba peculiare a forma di piramide, da costruirsi proprio al di fuori delle mura cittadine, lungo la strada consolare della via Ostiense dove al tempo c’era solo sconfinata campagna.

La cosa strana è che volle che fosse costruita in soli, ed esatti, 330 giorni e così avvenne. La Piramide Cestia venne eretta intorno al 18 a.c. Negli anni si è mantenuta intatta e ha guardato la città intorno a lei crescere fino ad inglobarla; infatti, intorno al 270 d.c. la Piramide fu inglobata all’interno delle mura Aureliane, mura difensive di Roma volute dall’imperatore Aureliano, che oggi puoi ancora ammirare. Oggi la Piramide risulta completamente inserita nel cuore della città. Ma quale è il segreto della Piramide?

Egittomania e curiosità al tempo degli antichi romani

Curiosità sulla Piramide Cestia a Roma

Nel 46 a.c. quando Cleopatra fece il suo ingresso a Roma con elefanti, danzatrici in abiti di seta e carri carichi di doni, fu ammirata, forse anche criticata, ma fu senza dubbio protagonista di tutti i salotti romani, non è strano quindi pensare che il fascino per quella cultura orientale era già presente nell’aria e quando Roma prese il controllo dell’Egitto, fu un continuo adornare la città di obelischi, manufatti e anche imitare alcune abitudini egiziane.

Caio Cestio non fu l’unico a scegliere un monumento funebre a forma di piramide. A Roma in quel tempo ce ne erano almeno altre tre. Due nella zona di Piazza del Popolo dove oggi sorgono le chiese gemelle, e infatti sotto le due chiese si trovano ancora i resti, un’altra detta Meta Romuli sorgeva lungo via della Conciliazione e fu distrutta da papa Alessandro VI Borgia in occasione del Giubileo del tempo.

Come è fatta la piramide e cosa c’è dentro

Piramide di Caio Cestio, quartiere Ostiense a Roma

La Piramide Cestia di Roma è alta 36,40 metri con una base quadrata di 29,50 m di lato, il rivestimento esterno è costituito da lastre in marmo lunense, che rilucono al sole e attireranno il tuo sguardo e la tua curiosità. L’ironia della sorte volle che proprio nell’anno di costruzione venne promulgata una legge contro l’ostentazione del lusso; quindi, nella camera sepolcrale non furono posti tutti i pregiati arazzi e altre ricchezze come Caio Cestio avrebbe desiderato.

La camera sepolcrale che troverai è grande circa 23 mq, ha una volta a botte e fu murata al momento della sepoltura, seguendo l’usanza egiziana. La prima violazione della tomba risale al Medioevo, i tombaroli riuscirono a scavare un cunicolo penetrando al suo interno e purtroppo sparirono molti reperti. Sei curioso di sapere cosa troverai oggi all’interno della Piramide?

Visitare la Piramide Cestia oggi

Piramide Cestia e giardino del cimitero acattolico a Roma

Visitare la Piramide Cestia è un’avventura che ti consigliamo, sia per quel brivido che correrà lungo la tua schiena al pensiero di esplorare un monumento tanto antico rimasto invariato negli anni, sia perché, si sa, questi luoghi sono sempre ricchi di uno strano fascino evocativo. Dovrai fare attenzione a tutti i dettagli, all’esterno la Piramide ti apparirà come al tempo della sua costruzione, ad eccezione del fatto che al tempo su ognuno dei 4 angoli si ergevano delle colonne, puoi ancora vedere le colonne, ma oggi sono a terra; una delle colonne è nel giardino prospicente, oggi occupato dal bellissimo cimitero acattolico, che ti suggeriamo vivamente di vedere.

Accederai alla Piramide da un piccolo ingresso che ti condurrà in un cunicolo, al tempo della sepoltura proprio davanti all’ingresso c’erano due statue in bronzo dorato, i resti di queste sono oggi ai Musei Capitolini. L’interno della camera sepolcrale è interamente affrescato da delicati soggetti femminili e naturali.

Come arrivare alla Piramide e Consigli pratici per i visitatori

Come arrivare alla Piramide di Roma

La piramide è oggi aperta al pubblico e vale sicuramente la pena visitarla. È situata a sud del centro storico, vicino Porta San Paolo, l’ingresso si trova in Via Raffaele Persichetti. È molto semplice raggiungerla, il luogo è ben collegato con i mezzi pubblici. Tanti autobus e tram fanno capolinea proprio lì davanti, in particolare le linee 23, 75, 280 e 716 e i tram 3 e 8. Nei pressi troverai la stazione Piramide della Linea B della Metropolitana, oltre che la fermata del treno proveniente dal Lido di Ostia e la fermata del treno Ostiense, su Piazzale dei Partigiani a qualche centinaio di metri.

Per visitare la Piramide è indispensabile la prenotazione sul sito della Sopraintendenza dei beni archeologici. La Piramide segue delle aperture straordinarie decise dalla sopraintendenza è inoltre aperta per le visite, sempre su prenotazione il 2° e il 4° sabato del mese per i singoli alle ore 11,00 per i gruppi dalle 10,00 alle 12,00. Tieni a mente che un ottimo strumento per visitare Roma con semplicità è considerare un Pass come il Visit Rome Pass, che in un’unica card include l’accesso a tutte le attrazioni principali e l’uso illimitato dei trasporti pubblici di Roma.

L'autore

Scritto il 22/04/2025