Il Paese delle Fiabe, Sant'Angelo di Roccalvecce, è un piccolo borgo della provincia di Viterbo che vi affascinerà con la sua originale street art.

Il Lazio è una regione ricca di storia e di piccoli borghi da scoprire, ma ce n'è uno in particolare che ha una magia tutta sua. È Sant'Angelo di Roccalvecce, ormai noto come Paese delle Fiabe. Il perché presto detto. Qui la vita scorre lenta e tranquilla, inoltre non appena si entra nel piccolo villaggio si viene accolti da splendidi murales, tutti ispirati alle favole.

Hansel e Gretel, Pinocchio, La Bella Addormentata nel Bosco e tantissime altre. Le fiabe che da sempre incantano grandi e bambini qui hanno trovato una nuova vita. Sant'Angelo di Roccalvecce, inoltre, è vicina a diversi borghi e siti archeologici che rendono particolarmente affascinante quest'area nota come Tuscia, regione abitata fin dalla remota antichità e ricca di tradizioni, anche enogastronomiche, che vale la pena scoprire. Non a caso proprio qui si trova il MUVIS, il più grande museo del vino d'Europa.

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Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com’è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa. Ciò che è non sarebbe e ciò che non è sarebbe. Chiaro?”

Lewis Carroll

S.Angelo di Roccalvecce e il miracolo dei murales

Sant'Angelo di Roccalvecce - Viterbo

Nell'incantevole e fatato borgo di S. Angelo di Roccalvecce, una piccola e sperduta frazione in provincia di Viterbo, la città dei Papi, e a circa un'ora e mezza da Roma, il tempo sembra essersi fermato e cristallizzato nell'atmosfera di una fiaba. E non si tratta assolutamente di un modo di dire. In questo piccolo paesino le favole hanno contribuito alla realizzazione di un vero e proprio miracolo, vale a dire quello di salvare S. Angelo di Roccalvecce dall'abbandono e dal decadimento.

Il borgo con appena 100 abitanti, tutti anziani, risulta essere isolato e mal collegato al resto della Tuscia viterbese. Dunque era letteralmente destinato a diventare un borgo fantasma. L'iniziativa, nata dall'idea di riqualificare il borgo per riportare turisti, lavoro e quindi rinascita, si deve alla geniale intuizione di Gianluca Chiovelli presidente dell’Associazione Culturale Arte e Spettacolo (ACAS).  Dunque nel 2016 Chiovelli decide di fondare l'ACAS il cui progetto ambizioso è stato accolto favorevolmente non solo dai residenti ma dalle località limitrofe che hanno compreso l'importanza di risollevare le sorti di un piccolo nucleo urbano poco conosciuto ed ormai dimenticato. L'opera si autofinanzia grazie all'associazione ACAS ed al prezioso contributo dei residenti, anche attraverso cene ed eventi.

Dunque Sant' Angelo di Roccalvecce costituisce un autentico museo a cielo aperto dove la street art tutta al femminile la fa da padrona. Sì, al femminile. Il Presidente ACAS Chiovelli ha voluto affidare questo delicato e importante compito ad un team di street artists composto di sole donne. Grazie alla vena romantica, creativa e creatrice delle donne, ci troviamo oggi davanti ad opere d'arte racchiuse tra realtà e dimensione onirica.

Visita il Palazzo dei Papi

Il progetto che ha trasformato Sant'Angelo di Roccalvecce nel Paese delle Fiabe

 Sant'Angelo di Roccalvecce - borgo delle fiabe

Il primo dei murales, inaugurato il 27 novembre 2017 (cioè 27.11.2017 e tenete a mente questa data perché tra poco ne riparleremo), è situato nella piazza principale del borgo, Piazza Vittorio Emanuele, ed è dedicato al grande capolavoro dello scrittore inglese Lewis Carroll: Alice nel Paese delle Meraviglie. Chi di noi non ricorda i meravigliosi personaggi della fiaba? Chi non ricorda la svampita ed astrusa Alice nei suoi discorsi assurdi dove tutto è metafora di tutto e dove tutto è il contrario di tutto? Ed il Bianconiglio con l'orologio in mano e perennemente in ritardo?

Proprio nell'orologio del Bianconiglio rappresentato su una delle case del borgo compare un simbolo, quasi a voler suggellare e celebrare l'inizio di questo interessante e particolare progetto. L'ora segna esattamente le 11:27, vale a dire 27 come il giorno e 11 come il mese, il mese di novembre per ricordare il punto di partenza il 27 novembre 2017, il momento da cui tutto ha avuto magicamente origine. A buon motivo, possiamo dire magicamente in quanto l'idea apparentemente semplice e genuina di riportare bellezza e colore ad un paese ormai spento dagli anni, ha costituito un potenziale incredibile che ha riportato la luce dei riflettori non solo su  Sant'Angelo di Roccalvecce, ma anche sui paesini del circondario.

Il borgo delle fiabe non merita tale appellativo solamente per la spettacolarità dei murales realizzati, bensì proprio per la straordinarietà di aver realizzato il sogno di ridare vita a un luogo che rischiava di perderla: proprio come in una favola a lieto fine qui si corona il sogno dei residenti e si ammaliano i visitatori. Inizialmente, il nucleo principale del progetto prevedeva solamente 12 murales e circa altrettanti manufatti tra cui installazioni, sculture, bassorilievi e mosaici sempre raffiguranti favole, fiabe e personaggi della fantasia. Ad oggi, i murales che tappezzano le case di  Sant'Angelo di Roccalvecce sono molti di più, in un itinerario onirico di circa due ore. Chiaramente la durata della vostra passeggiata è variabile: dipende dal vostro passo ma soprattutto dalla vostra curiosità e dalla voglia di captare fino ai minimi particolari delle singole opere in cui, man mano, vi imbattete. 

Un itinerario incantato lungo le vie di Sant'Angelo di Roccalvecce

Sant'Angelo di Roccalvecce - itinerari

Personaggi della fantasia che riportano gli adulti indietro nel passato, ai tempi della loro infanzia, e che entusiasmano i più piccini in questo arcobaleno di forme e colori abbinati magistralmente dalle street artists che ci hanno regalato degli autentici capolavori.
Potrete ammirare numerosi affreschi incantati percorrendo il caratteristico paesino dall'atmosfera magica. Se incontrate qualcuno del posto non esitate a fermarvi e porre loro delle domande: saranno lieti di rispondere alle vostre curiosità per scoprire la storia che ha dato vita a questo museo en plein air. Saranno, inoltre, felici di sentire finalmente il rumore delle voci e risate dei visitatori ritornare in un paese altrimenti destinato al silenzio. A Sant'Angelo di Roccalvecce potrete camminare letteralmente con la testa nelle favole, con il naso all'insù, alla ricerca della vostra fiaba preferita.

La parola all'artista

Sant'Angelo di Roccalvecce - dipinti

Abbiamo deciso interpellare una delle protagoniste proprio per entrare nel vivo di questa fantastica -è proprio il caso di dirlo- iniziativa. Stefania Capati, oltre che chef provetta nel Castello di Roccalvecce, è una fra le artiste che hanno aderito al progetto di rivalorizzazione turistica del borgo di Sant'Angelo di Roccalvecce.

Di quali murales ti sei occupata di raffigurare e cosa rappresentano per te? Ho realizzato 3 murales a Sant'Angelo: Gli gnomi, I bambini e i Trolls e Santa Claus. Per me queste fiabe rappresentano il fantastico, un mondo nascosto, delle leggende. Amo il mondo degli gnomi, fate, elfi  e amo il Natale. Tutta questa magia è racchiusa in questi 3 murales, un mondo nascosto dentro ognuno di noi perché a tutti, adulti e bambini, in fondo piace credere e sognare .

Nei tuoi murales è nascosto un significato recondito dietro ogni rappresentazione, ovvero c'è una metafora? Ho voluto interpretare queste opere a modo mio, in modo scherzoso ma anche pieno di gioia, colorato e allegro ma senza una metafora: l' importante è che guardandoli nasca un sorriso sul volto di chi li osserva.

Come ti sei avvicinata a questa iniziativa - intendo come ne sei venuta a conoscenza- e cosa ti ha spinto ad abbracciarla con tanto entusiasmo? Io vivo a 5 km da Sant'Angelo quindi sono venuta a conoscenza di questo bellissimo progetto tramite il passaparola. Faccio parte di un'associazione, l'Ecomuseo della Tuscia, e abbiamo deciso di aiutare l'associazione ACAS finanziando un murales perché a noi tutti era piaciuto molto il progetto artistico e, visto che ho sempre dipinto e che è una passione che ho sin da piccola, mi sono fatta avanti farmi avanti per poter realizzare io in prima persona l' opera. L' associazione ACAS ha accolto con entusiasmo il nostro aiuto e da lì sono nati Gli Gnomi dei fratelli Grimm.

Cosa ti aspetti da questa iniziativa? Il progetto ha portato molti turisti e turismo equivale lavoro per tutti, anche nei paesi limitrofi. Questo è ciò che mi aspettavo da questa iniziativa e non ha deluso le mie aspettative.

Parlaci un po’ di te e di come ti sei avvicinata alla Street Art. Dove è possibile trovare altre tue opere? Il mio primo murales l'ho dipinto all' età di 16 anni, poi ho continuato a dipingere ma quadri e disegni. La vita mi ha spinta in un' altra direzione: sono cuoca e ho scritto 2 libri di cucina nei quali si trovano le mie ricette e in più disegni di vignette umoristiche disegnate e ideate da me. I libri sono Oggi Sposi, Manuale di cucina per giovani coppie e Sono io la più brava in cucina. Ricette speciali per cuoche normali.  Inoltre, da oltre un anno faccio parte di un altro progetto di street art nel paese in cui vivo, Grotte S. Stefano, dove si trova una piccola pinacoteca a cielo aperto perché stiamo dipingendo gli sportelli del gas e dell' acqua che si trovano fuori le abitazioni. Siamo già a più di 100 sportelli e contiamo di farne altrettanti: su ognuno sono dipinti animali, paesaggi, poesie, cartoni animati e tanto altro. Siamo vari artisti che hanno preso a cuore questo progetto che ha il nome di Sportelli d'Autore.

 Se dovessi descrivere S. Angelo in poche parole come lo faresti? Sant'Angelo è un borgo da prendere come esempio per far rinascere un piccolo paese attraverso l' Arte. Quando passeggi per le vie, ti trovi davanti questi murales fiabeschi realizzati da tutte artiste donne e, la co-sa interessante è che oltre ai bambini, attira moltissimo pubblico di adulti perché l'arte non ha età. Da vedere almeno una volta nella vita, una passeggiata all' aria aperta che ti fa sognare.

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