Tradizione, qualità, passione, sono gli ingredienti vincenti della cucina italiana. Scopri con noi i 10 motivi per cui il cibo italiano è il migliore

Si sa, quando si parla di cibo e cucina il dibattito è sempre molto vivace: dove si mangia meglio e perché? Beh, noi abbiamo la risposta: oggi vogliamo rivelarti perché il cibo italiano è il migliore al mondo!

A tavola, quasi un luogo sacro in Italia, gli italiani pretendono la qualità delle pietanze, proteggono l’identità del cibo, costruiscono e tramandano tradizioni della loro cucina e celebrano l’importanza del mangiare bene in compagnia.

Come? Scopriamo i 10 motivi che rendono la cucina italiana la più amata al mondo!

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Perché il cibo italiano è il migliore e il più amato al mondo?

Perché il cibo italiano è il migliore e il più amato al mondo?

Il cibo italiano è universalmente acclamato come il migliore al mondo per la sua combinazione magistrale di altissima qualità degli ingredienti, semplicità di preparazione (che non significa affatto carenza di gusto), passione e anche un certo senso estetico.

La cucina italiana è anche una vera ode alla freschezza e utilizza materie prime eccezionali come pomodori succulenti, olio d'oliva di alta qualità, formaggi artigianali e erbe aromatiche che conferiscono ai piatti un sapore autentico.

La ricca tradizione culinaria italiana, radicata in secoli di storia, si riflette nella vastissima varietà regionale in grado di soddisfare palati diversi. La presentazione dei piatti è un'arte, e l'attenzione ai dettagli da parte degli chef italiani (ma anche stranieri innamorati della cucina italiana) crea esperienze gastronomiche davvero straordinarie.

Ma forse, l'ingrediente per eccellenza che rende il cibo italiano veramente speciale è la sua capacità di connettere le persone attraverso la condivisione di pasti, trasformando ogni momento a tavola in un'esperienza di convivialità indimenticabile.

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10. Ricette inimitabili per innamorarsi cucina italiana

Le ricette più amate della cucina italiana

Tutti gli italiani inorridiscono al supermercato vedendo le più famose ricette nazionali tristemente ridotte a prodotti già finiti (fatti di ingredienti completamente sbagliati!). Non prendeteli in giro: per loro, le ricette della tradizione sono davvero pezzi di cuore.

Esempi classici: non dite ad un italiano che fate la Carbonara con la panna, né che nel ragù napoletano aggiungete dei funghi. La grandezza della gastronomia italiana risiede nel suo attaccamento ai prodotti e alle preparazioni tradizionali. Per un italiano, cucinare è amore, è poesia. È questo che rende le ricette italiane le più apprezzate e (quasi mai ben) copiate al mondo.

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9. La Dieta Mediterranea, base della cucina italiana

Perché il cibo italiano è il migliore e il più amato al mondo: Dieta Mediterranea

Sin da tempi antichissimi, per le popolazioni mediterranee l’alimentazione rappresentava uno stile di vita, dove il benessere fisico e la convivialità ne erano le basi. Così, attraverso i secoli, le popolazioni di questa zona del mondo si sono tramandate valori, pratiche, tradizioni e conoscenze culinarie, fino ad arrivare ai giorni nostri con il massimo compimento della loro missione: creare una filosofia di vita che parte dalla tavola.

Nasce, così, la Dieta Mediterranea, lo stile alimentare più seguito al mondo e Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco dal 2010. Basata sul rispetto del territorio e della biodiversità, l’idea di Dieta Mediterranea include anche aspetti culturali, quali l’ospitalità e il dialogo interculturale.

Grazie ad un’immensa vastità di prodotti da cui poter attingere e al profondo legame che il popolo ha con il cibo, l’Italia è tra le colonne portanti della Dieta Mediterranea. Per questo, la cucina italiana è tra le migliori e più amate al mondo.

8. Il Made in Italy tra sapore, qualità e unicità: prodotti agroalimentari DOP, IGP e STG

Made in Italy tra sapore, qualità e unicità

Non solo gusto, ma anche garanzia di qualità. Il Made in Italy rappresenta l’eccellenza della produzione agroalimentare e vinicola italiana, una delle più esportate al mondo e garantita grazie a dei marchi appositamente collocati per indicare i prodotti di questa gamma.

Con quasi 300 prodotti DOP, IGP e STG e oltre 500 vini DOCG, DOC e IGT, in Europa l’Italia è il paese con il maggior numero di prodotti alimentari e vinicoli di Origine e Indicazione Protetta. Prima di approfondire, chiariamo il significato di queste sigle.

La dicitura DOP indica i prodotti con Denominazione di Origine Protetta. Questo marchio serve a garantire e tutelare la qualità del prodotto riguardante dall’esclusività territoriale di produzione dell’alimento stesso.

La sigla IGP si riferisce a prodotti con Indicazione Geografica Protetta. Questi prodotti possiedono una determinata qualità che dipende esclusivamente dall'origine geografica. Questo vuol dire che almeno una tra le fasi di produzione deve avvenire all'interno di un'area geografica determinata.

La classificazione STG indica prodotti di Specialità Tradizionale Garantita. Questo marchio tutela prodotti ottenuti da metodi di produzione specifici, cioè differente da altri prodotti simili, e tradizionali, cioè esistente da almeno vent'anni. A differenza dei marchi DOP e IGP, i prodotti STG riguardano solo la qualità produttiva dell’alimento, mentre l’area geografica non è elemento necessario per ottenere il marchio.

Tra i prodotti agroalimentari Made in Italy più famosi e più amati nei confini nazionali e oltreoceano, citiamo: l’aceto balsamico di Modena IGP , l’arancia rossa di Sicilia IGP, cantucci toscani IGP, la mozzarella di bufala Campana DOP, la cipolla rossa di Tropea IGP, il Grana Padano DOP, la Mortadella Bologna IGP, il limone di Sorrento IGP, la Pizza Napoletana STG, il Parmigiano Reggiano DOP, il pistacchio verde di Bronte DOP, Prosciutto di Parma DOP, l’Amatriciana tradizionale STG, il gorgonzola DOP, lo Speck Alto Adige IGP.

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7. Prodotti vinicoli DOC, DOCG e IGT

Prodotti vinicoli DOC, DOCG e IGT

La dicitura DOC indica Denominazione di Origine Controllata. Questo marchio indica la zona delle uve raccolte ed utilizzate per la realizzazione di un determinato vino caratterizzato da precise qualità organolettiche e gradazione.

La dicitura DOCG indica la Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Questo marchio riguarda l’identificazione della provenienza geografica solo di alcuni vini di particolare pregio che, da almeno 5 anni, sono classificati come DOC.

La dicitura IGT si riferisce all’Indicazione Geografica Tipica. Questo marchio indica i migliori vini da tavola ottenuti solo da aree di produzione vinicola di dimensioni significative e più ampie rispetto ai vini DOC e DOCG. Infatti, dalla denominazione IGT sono esclusi i nomi di Regioni o zone utilizzate per le DOCG o le DOC.

Le denominazioni DOC e DOCG rientrano nella categoria europea DOP, mentre quella IGT rientra nell’IGP. Di seguito, vi citiamo alcune categoria di vini con questi marchi: Montepulciano d’Abruzzo DOC, Barbera del Monferrato Superiore DOCG, Chianti DOCG, Lambrusco Mantovano DOC, Paestum IGT, Vigneti delle Dolomiti/Weinberg Dolomiten IGT. Se ami gli eccezionali vini italiani, pianifica un itinerario per scoprirli tutti!

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6. Unicità delle cucine regionali: un patrimonio culinario indimenticabile

Sardegna: terra di sapori ed eccellenze nel panorama della cucina italiana

Ogni regione italiana ha sviluppato una cucina unica e caratteristica che ha assunto sfumature diverse legate al clima, al terreno e alla storia. Esistono varietà infinite di piatti che aiutano a classificare il cibo italiano come il migliore e più amato al mondo. I prodotti semplici hanno così ispirato la creazione di proposte culinarie genuine che spesso sono legate a riti e feste popolari. Un esempio su tutti ? La cucina tradizionale Sarda.

Il cibo tradizionale della Sardegna rappresenta un caso emblematico nell'espressione dei valori del Made in Italy nel food, distinguendosi nel panorama della cucina italiana per la sua autentica unicità, radicata nell'affascinante e antichissima storia dell'isola. Isolata geograficamente e culturalmente, l'isola ha conservato nel tempo tradizioni gastronomiche antichissime. La cucina sarda è caratterizzata da sapori forti e decisi, influenzati dalle culture che si sono succedute nel corso dei secoli.

Non solo pane carasau, malloreddus (gnocchetti sardi) o seadas (dolce fritto al formaggio e al miele), ma anche vini pregiati e produzioni tipiche che sono diventate il simbolo della Sardegna. Puoi gustare i sapori sardi e conoscere questa meravigliosa regione attraverso gli eventi inseriti nel programma Salude & Trigu.

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La parola a: Danilo Carboni, Associazione Abbì, 'La Ciogghitta d'Oro'


"La cultura enogastronomica di un luogo è anche testimonianza del suo passato e della sua storia. Ci sono preparazioni e metodi produttivi che stanno scomparendo dal Nord Sardegna? Cosa si può fare per preservarle?"

R: "Fra le ragioni che rendono famoso il cibo Italiano nel mondo abbiamo la diversità, data dalla quantità di specialità preparate nelle 20 regioni in cui é diviso il territorio; la qualità degli ingredienti utilizzati, diventati ormai eccellenze di rilievo mondiale come olio, pasta, pane, formaggi, salumi, ortaggi, vino; e la semplicità nella preparazione, che permette di esaltare i sapori e i profumi degli ingredienti sapientemente uniti tra di loro con ricette e modalità che hanno radici profonde nella cultura e nella storia del paese. Così come in molte aree geografiche della penisola, anche nel Nord Sardegna, a causa dell’abbandono di alcuni mestieri, sono andate perse delle colture tradizionali come il grano locale, fondamentale per la produzione di alcuni alimenti, così come stanno sparendo alcune preparazioni artigianali che lasciano il posto ad alimenti preconfezionati e di provenienza incerta e che rappresentano la dieta quotidiana delle nuove generazioni. Per preservare queste tradizioni culinarie e salvaguardare la salute delle generazioni future è importante sensibilizzare le persone riguardo l’importanza di queste produzioni e incoraggiare l’agricoltura locale e le associazioni del territorio, organizzando eventi culturali, come festival alimentari, mostre e convegni, come fa l’associazione culturale ABBÌ di Sassari, che da anni in collaborazione con la Camera di Commercio propone un format che unisce tradizione culinaria, competizione e intrattenimento con la manifestazione 'Ciogghitta D’oro', una gara di suzione di lumachine che si svolge nelle piazze della città, a dimostrazione che le tradizioni si possono tenere vive veicolando i concetti basilari tramite il gioco e il divertimento, azzerando in questo modo le differenze d’età dei fruitori."

5. Tradizioni culinarie italiane che valorizzano ogni ingrediente

Favorita da una posizione geografica d’eccellenza che le concede il privilegio di una naturale rigogliosità di prodotti, l’Italia ha saputo sviluppare e tutelare questa sua ricchezza. Le tradizioni culinarie si sono tramandate di generazione in generazione, fino a diventare oggi dei veri e propri simboli nazionali.

La nostra penisola è proprio un mosaico di regioni, ciascuna con una storia e cultura a tratti indipendente, ed esprime la sua identità anche attraverso la cultura enogastronomica. La varietà regionale è una caratteristica affascinante, perché suggerisce diversi utilizzi delle materie prime con infinite ricette che esaltano e rendono la cucina italiana la migliore al mondo!

Ogni piatto è un racconto che parla della storia e della gente di un determinato territorio: questa diversità non solo arricchisce l'offerta culinaria italiana, ma la rende anche un patrimonio culturale inestimabile. Sei pronto a un viaggio extra sensoriale nei gusti e sapori di eccellenze gastronomiche?

4. Olio extravergine d’oliva, il condimento degli italiani

Tradizioni culinarie nazionali: Verde come l'olio extravergine d'oliva

Condimento per eccellenza delle tavole italiane e uno dei prodotti base della piramide alimentare della Dieta Mediterranea, l’olio extravergine d’oliva è il vero e proprio oro verde italiano. L’olivicoltura costella molte regioni italiane, in particolare del Centro e del Sud. Da queste piante, nasce un prodotto unico, estratto solamente dalla spremitura delle olive nostrane. Un processo antico e perfezionato nel tempo che ha dato vita ad uno dei prodotti di punta del Made in Italy.

La sua produzione è legata a tradizioni secolari ed è un'arte che richiede passione e maestria. Ogni goccia racchiude il sapore del sole, il profumo delle olive appena raccolte e l'aroma intenso delle erbe aromatiche. Viene largamente utilizzato anche nella preparazione di dolci e per condire carni e pesce. La sua versatilità e le sue proprietà benefiche lo rendono un ingrediente unico e insostituibile nella cucina italiana: contribuisce notevolmente a rendere il cibo italiano il più amato al mondo!

Partecipa a una degustazione di varietà di olio d'oliva italiano

3. Italia, terra di pane e pasta fresca

Tradizioni culinarie nazionali: Bianco come la farina

Chiedete ad un italiano cosa non può mancare sulla sua tavola: vi risponderà di certo pasta e pane! Ancora oggi, molte famiglie mantengono viva la tradizione di consumare pane a pasta fatti in casa (anche se non in maniera quotidiana).

Acqua, farina, sale e lievito per il pane: il profumo che sprigiona in cottura (soprattutto in antichissimi forni a legna) è inspiegabile. Da Nord a Sud, l’Italia sforna tanti formati di pane che si distinguono non solo per la forma, ma anche in base al tipo di farina impiegata per la preparazione.

Per la pasta fresca, invece, si utilizza farina di grano tenero e acqua (pasta fresca classica), oppure uova fresche e farina -generalmente 00, ma può variare in base ai gusti e alle esigenze – per la pasta fresca all’uovo. Può sembrare semplice, ma il procedimento richiede molta cura. Bisogna fare attenzione alle dosi degli ingredienti e la sfoglia deve essere minuziosamente tirata ad un certo spessore.

Qualsiasi sia il formato scelto, corta, lunga, spessa, sottile, per lasagne, per ripieni, per brodi, per sughi corposi, la pasta fresca fa la tavola italiana!

Impara a preparare la pasta fresca come un italiano

2. Il pomodoro, il re del cibo italiano

Tradizioni culinarie nazionali: Rosso come il pomodoro

Presente in diverse varietà che crescono su tutto il territorio italiano, il pomodoro è alla base di tanti piatti tipici nostrani che hanno reso celebre l’Italia in tutto il mondo. Basti pensare alla pasta col pomodoro e all’acclamatissima pizza. Esiste, dunque, un attaccamento viscerale a questo ortaggio, al punto che si tramanda da generazioni la tradizione della passata di pomodoro fatta in casa.

Ogni anno, nei mesi estivi, i pomodori sbocciano rigogliosi nelle terre italiane e si effettua la loro raccolta. Una parte viene destinata al consumo diretto, mentre un’altra alla produzione della famosa passata come scorta per i mesi invernali.

Tuttavia, non si tratta semplicemente di fare approvvigionamento. Fare la passata di pomodoro rappresenta un momento in cui tutta la famiglia si riunisce. I più grandi mostrano ai giovani e ai bambini della famiglia tutte le fasi della lavorazione, dal lavaggio alla cottura, fino all’imbottigliamento. E così, si tramanda una meravigliosa tradizione.

1. L’italianità, l'amore per il cibo e lo stile della cucina italiana

Uno dei punti di forza del cibo italiano risiede nel luogo dove si prepara e consuma il pasto. Per gli italiani, la tavola diventa un momento di giovialità e condivisione.

Tra un boccone e l’altro, il cibo diventa uno strumento di comunicazione e non un semplice nutrimento per il corpo: si trasmettono i valori alimentari, si impara il piacere al gusto e, attraverso di essi, si trasmette la propria cultura. Stare a tavola, per un italiano, vuol dire anche famiglia, gioia e amore. L'Italianità a tavola è questa: vedere nel buon cibo una ragione in più per essere felici con gusto!

Italian way of fooding: quando il cibo nutre corpo e mente

Italian way of fooding

L'Italian way of fooding non deve essere inteso come una dieta rigida da seguire. Le nostra terre e i nostri mari forniscono tutti i prodotti essenziali della piramide alimentare della Dieta Mediterranea: frutta e verdura, grano e cereali, pesce e carne, olio extravergine d'oliva e legumi.

Tuttavia, il cibo è inteso come fonte di salute per corpo e mente. Uno strappo alla regola è sempre concesso! Non dimentichiamo che gli italiani sono golosi.

Mangiare cibo italiano e cucinare seguendo le ricette della cucina italiana significa celebrare la vita, la famiglia e le tradizioni, unendo le persone attorno a un tavolo imbandito con amore. Oggi, l'Italian way of fooding si rinnova continuamente, abbracciando nuove sfide e valorizzando sempre più i prodotti locali e le pratiche sostenibili…ecco il modo per custodire un patrimonio di grande valore e per trasmetterlo alle generazioni future!

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