Scopriamo insieme alcune cose che vengono erroneamente ritenute italiane, mentre hanno un’origine completamente diversa.
L’Italia è la patria di tantissime cose belle (e spesso buone!), e non di rado si scopre che alcune invenzioni che vengono attribuite ad altri Paesi sono in realtà italiane. Ma è vero anche il contrario: magari eri certo che quella tal cosa fosse italiana e per caso hai scoperto che non è così!
Qui di seguito abbiamo individuato “7 cose che pensavi fossero italiane… Ma non lo sono!”: andiamo a scoprirle tutte!
Alimenti e ricette: un terreno minato
Il mondo della cucina è altamente competitivo e fortemente soggetto a influenze e contaminazioni. Non sempre è possibile risalire all’origine di una particolare ricetta o un determinato alimento. È in questo ambito particolarmente adatto per la nascita di credenze e luoghi comuni, che abbiamo individuato “7 cose che pensavi fossero italiane, ma non lo sono affatto”. Scopriamole insieme.
7. Fettuccine Alfredo
Le fettuccine Alfredo sono forse il piatto “italiano” più amato all’estero, che può vantare tra i suoi estimatori personaggi famosi come il leggendario Jimi Hendrix. Purtroppo anche in questo caso ci troviamo di fronte a un grosso equivoco: queste fettuccine hanno sì un’origine italiana, ma la ricetta che viene servita oggi non ha nulla a che vedere con il piatto che fu inventato da Alfredo Di Lelio, che pensò bene di realizzare un piatto super energetico per la moglie che aveva appena dato alla luce il loro bimbo.
Una bombetta calorica a base di burro e parmigiano, che all’estero si è trasformato in una vera e propria mostruosità: dal burro si è passati alla panna con aggiunta di prezzemolo, pollo, aglio, gamberetti e chi più ne ha più ne metta. Per assaggiare la ricetta giusta l’unica soluzione è andare a Roma, nel ristorante Il Vero Alfredo.
6. Il pomodoro
Il pomodoro, che è botanicamente un vero e proprio frutto, è utilizzato in tutta Italia: il sugo di pomodoro in mille varianti e ricette, è il più classico degli accompagnamenti per la pasta o per la pizza, e viene spesso identificato come uno dei simboli del nostro Belpaese. Come molti sanno però il pomodoro è in realtà una pianta sudamericana.
Il primo paese europeo a importare questo frutto fu la Spagna e, dato il suo stretto rapporto con l’Italia del Cinquecento, anche qui arrivarono ben presto i pomodori.
Per quasi due secoli il pomodoro non ebbe grande successo in Italia, probabilmente per via del gusto acidulo che non era associabile a nulla di conosciuto fino a quel momento.
Il nome pomodoro invece, come si può facilmente dedurre, deriva dal colore dei primi frutti importati, più vicino al giallo che al rosso attuale.
5. Il cannolo
Il cannolo è una delle eccellenze dolciarie siciliane attualmente inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani. Una ricetta golosa, che di certo tutti i turisti che si trovano in Sicilia vogliono assaggiare.
Un simbolo universalmente riconosciuto della cucina italiana, quindi. Ma questa leccornia a base di ricotta, canditi e cioccolato potrebbe avere origini arabe!
Sembra infatti probabile che a inventarlo siano state le donne che vivevano in uno degli harem di Caltanissetta (che deriva da Kalt El Nissa). Sembra che queste concubine fossero cuoche provette e che idearono il cannolo rielaborando una ricetta araba utilizzando ingredienti reperiti in Sicilia. Et voilà, ecco che il moderno cannolo prende vita!
4. Pasta con il pollo
La pasta con il pollo è uno di quei piatti per cui a uno chef stellato potrebbe venire un malore. Abbinare due ricette famose e semplici della cucina italiana è un modo tutto americano per avere tutto e subito: il punto è stabilire cosa fa da contorno a cosa, e soprattutto se ci si vuole avventurare in queste ardite sperimentazioni culinarie.
3. Graffe
Le graffe, simbolo della pasticceria campana, di cui esistono mille versioni e varianti (ripiene di varie creme e delizie) ma rigorosamente fritte e ricoperte di zucchero, sono in realtà un dolce di origine austriaca.
La Campania infatti, che durante il XVIII secolo subiva la dominazione austriaca, si ritrovò in contatto con usi e costumi stranieri e, inevitabilmente, anche la cucina partenopea fu influenzata dalle ricette dei dominatori.
Ecco quindi che dai piccoli krapfen tedeschi farciti con confettura, nascono le ben più grandi graffe nostrane, con tutte le modifiche di cui si parlava sopra.
2. Spaghetti alla bolognese
La bolognese è un sugo famoso in Italia, con cui si possono condire le tagliatelle o le magnifiche lasagne. Certamente non è un pasto leggero, ma sul gusto non si discute.
Eppure, non si sa perché, si è diffusa l’idea che gli spaghetti alla bolognese siano una tipica pietanza italiana. Nulla di più lontano dalla verità!
Questi spaghetti sono molto spesso costituiti da due forchettate di pasta in bianco leggermente sporcate da un pochino di ragù. Insomma, non siamo molto lontani dalla terrificante pasta con il ketchup!
1. La melanzana
Vera regina della tavola durante l’estate, la melanzana è utilizzata in tantissime preparazioni: fritta, arrostita o semplicemente cotta in padella è sempre buonissima.
Forse non tutti sanno però, che la melanzana è un ortaggio di origini indiane e che fu portato in Europa soltanto a partire dal sedicesimo secolo.
Ancora una volta bisogna ringraziare gli arabi per la diffusione di questo goloso ortaggio, alla base di un gran quantitativo di incredibili ricette italiane, specialmente nel sud della penisola.