Il Sannio è la zona dell’entroterra campano che si estende tra le province di Benevento e Caserta. Lontana dagli stereotipi del turismo di massa, si distingue per i suoi borghi e verdi valli e colline. 

Sulle vie del vino del Sannio

Il territorio del Sannio ha una tradizione molto antica nell’arte vitivinicola. È ad oggi la zona campana con la maggiore produzione di vino (solo la provincia di Benevento, è arrivata a produrre la metà del vino di tutta la regione). L’area è definita dal Monte Taburno, soprannominato La Bella Dormiente, perché visto da Benevento ricorda il profilo di una fanciulla distesa. La sua ricca distesa naturale, renda il Sannio la zona ideale per la viticoltura, spina dorsale dell’economia territoriale.

Se volessimo intraprendere un tour alla scoperta del vino sannita, potremmo partire da Solopaca, comune giusto noto per la sua Festa dell’Uva in ottobre. Si trova ai piedi del Monte Taburno, tanto che qui il sole fatica a raggiungere il paese: infatti, il suo nome deriva dal latino Solis opaca (= poco soleggiato). Qui, tra gli altri, come vini si produce uno che prende il nome del paese, il Solopaca, e il Sangiovese

Dall’altra parte della vallata sorge Castelvenere, a pochi chilometri dal capoluogo beneventano, è ad oggi il paese più vitato della Campania. Il suo borgo è pieno di cantine in tufo con una storia misteriosa tutta da scoprire. Qui si produce la famosa Falanghina del Sannio DOP e il Barbera, vitigno autoctono del pesino.

Oltre al vino, qui dovete anche chiedere di assaggiare la scarpella castelvenerese, piatto tipico che viene preparato in occasione del Carnevale e per la festa patronale di San Barbato. Si tratta di una ricca pasta al forno bianca con salsiccia, uova, formaggio fresco e stagionato grattugiato.

Ancora noto per la produzione di vino, è l’antico ed incantevole borgo di Sant’Agata dei Goti, alle falde del Taburno. Anche qui, dal 1979, si produce la Falanghina: un vino capace di affrontare il tempo ed adatto agli abbinamenti coi piatti tipici. Inoltre, gli esperti consigliano di provarlo anche con la pizza napoletana.

Ma è alle pendici del Taburno che si produce il vino più diffuso nel Sannio beneventano e che identifica perfettamente la vitivinicoltura sannita. Stiamo parlando dell’Aglianico: vino rosso, saggio e antico, la cui coltivazione in queste zone è secolare. Non è paragonabile a nessun altra produzione italiana e che bensì, andrebbe valorizzato nel suo nome.


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I salumi del Sannio: dalla soppressata al prosciutto di Pietraroja

Non c’è degustazione di vini che non si rispetti, senza essere accompagnata da un tagliere di salumi. La zona del Sannio non delude per i suoi deliziosi capocollo e salsiccia.

Ma ad andare per la maggiore è la soppressata del Sannio: si ricava dalle parti migliori del suino, come il filetto e le spalle, ed è arricchita con prodotti naturali come mais, crusca e ghiande. La lavorazione è molto lunga e dettagliata e si distingue in diverse fasi di lavorazione.

Degno di nota è anche il prosciutto di Pietraroja, un paesino con meno di 600 abitanti, che sorge alle pendici del Monte Matese, al confine col Molise e a circa 50 km da Benevento. Il nome Pietraroja deriverebbe dal latino petre ruens (= terra che scorre) per via della conformazione della zona, che la vede frequentemente coinvolta in frane.

La produzione del suo prosciutto, è talmente importante da essere diventata il simbolo del paese. Gli antichi sistemi di lavorazione, il clima caratteristico e la finezza dell’aria di montagna, fanno di questo salume un prodotto unico dall’aroma delicato e inconfondibile. Ha un tipico colore rosso cupo e il leggero strato di grasso, di colore bianco latte, che lo ricopre al di sotto della cotica, ne esalta le qualità organolettiche. Ideale da gustare a tocchetti in accompagnamento alla Falanghina.


I formaggi del Sannio: dal caciocavallo al pecorino

I formaggi del Sannio: dal caciocavallo al pecorino

Ma non riempite il vostro tagliere solo di salumi, scegliete anche di gustare i prelibati formaggi della zona.

Nella provincia di Benevento, il caciocavallo ha una produzione generalizzata che si comprende nella varietà silano. Prodotto esclusivamente con latte bovino nella variante dolce e piccante, da consumare fresco o stagionato. Un carattere estremamente tipico è conferito dalla sua forma a clessidra, che lo rende molto scenografico, soprattutto se gustato nella variante impiccato (tagliato e lasciato sciogliere appeso sopra la piastra).

Altro prodotto caseario largamente diffuso su tutto il territorio del Sannio beneventano è il pecorino di Laticauda, da consumare preferibilmente ben stagionato. Prodotto con il latte di pecora di razza laticauda si distingue dalle altre varietà per la zona di produzione e per la preparazione artigianale.

Volendo, ad impreziosire ed esaltare il gusto dei vostri formaggi, potete scegliere di aggiungere il miele del Sannio beneventano: un prodotto particolarmente apprezzato e ricercato per la bontà dei suoi aromi legati alla flora del territorio.


Valle Telesina, Monte Taburno e Valle Caudina: le colline dell’olio extravergine

Valle Telesina, Monte Taburno e Valle Caudina: le colline dell’olio extravergine

Nel Sannio, si produce anche l’olio extravergine di Oliva Sannio Caudino Telesino. La sua produzione interessa 35 comuni, tutti in provincia di Benevento, collocati sulle dolci colline della Valle Telesina, della Valle Caudina e del Monte Taburno. L'olivicoltura nella zona ha radici antichissime: unitamente alla vite, infatti, ha da sempre caratterizzato il paesaggio rurale, costituendo la principale fonte di reddito per le popolazioni locali.

Olio di colore giallo con sfumature verdi. All’olfatto denota piacevoli note erbacee, on chiarissimi sentori di mela matura, evidenti anche al gusto, e, in misura minore, di pomodoro. All’assaggio è aromatico e delicato, con gradevoli note di amaro e piccante. Le olive devono essere raccolte entro e non oltre il 31 dicembre e molite entro il secondo giorno della raccolta.


I prodotti dei terreni e boschi sanniti

I prodotti dei terreni e boschi sanniti

Alcuni prodotti ortofrutticoli del territorio sannita, per la loro elevata qualità, hanno avuto il riconoscimento di tipicità. È il caso dei peperoni di Montesarchio che, per la loro posizione geografica e le particolari condizioni climatiche, sono ricche di elementi nutrizionali. Ad essere stato riconosciuto per qualità è anche il carciofo di Pietrelcina, rinomato per le sue qualità organolettiche.

A questi vanno aggiunti anche altri prodotti dalle qualità inestimabili, quali: la mela annurca di Vale Caudina e Telesina, le cipolle di Bonea e le ciliegie di Tocco Caudio. Come anche il fagiolo di San Lupo, detto il fagiolo della regina perché nell’Ottocento, il cavaliere sanlupese Achille Jacobelli ne donò un sacchetto alla moglie del re Ferdinando II di Borbone, la regina Maria Teresa.

Nei suoi boschi, come quelli di Cusano Mutri, Faicchio e Cerreto Sannita crescono numerose specie di funghi, fra questi il pregiatissimo porcino. Ma il sottobosco è generoso anche di tante altre prelibatezze come: castagne, nocciole, noci, deliziose fragoline di bosco che possono essere impiegate per guarnire dolci o nella preparazione di marmellate o liquori.


Alla scoperta del liquore e torrone del Sannio

Alla scoperta del liquore e torrone del Sannio

Uno prodotto che ci ricollega al territorio di Benevento, in senso enogastronomico ma anche letterario, il liquore Strega (in richiamo alle janare, le streghe di Benevento). È un liquore a base di erbe prodotto dal 1860, i cui componenti e preparazione sono tenuti rigorosamente segreti. Si ipotizza che, il suo colore giallo possa essere dovuto alla presenza di zafferano nella sua ricetta.

Con questo liquore viene prodotto anche il torrone. Ma se sei nel Sannio e sei alla ricerca di veri torroni artigianali, devi per forza recarti a San Marco dei Cavoti, comune noto per la produzione di torroni, che rappresenta il vero ed unico antesignano del cioccolatino con la nocciola all'interno (il famoso Bacio). Sempre qui, viene prodotta una tipica cassata, molto simile per aspetto a quella siciliana ma molto diversa nel gusto.

Infine, fra gli altri liquori prodotti nel Sannio Beneventano, vi è il Nocillo. Un elisir alcolico preparato con metodi rigorosamente artigianali col mallo delle noci locali, che gli conferisce il caratteristico colore scuro e il suo particolare aroma.


Itinerario n. 1: Alla scoperta della cultura e della religiosità del Sannio

Itinerario n. 1: Alla scoperta della cultura e della religiosità del Sannio

Benevento, il capoluogo sannita, vanta un vasto patrimonio artistico-culturale, grazie alla sua millenaria storia. Dall’anfiteatro romano all’Arco di Traiano, al giardino Hortus Conclususa Benevento è possibile passare da un’epoca all’altra in soli pochi passi!

La sua Chiesa di Santa Sofia è parte del sito seriale I Longobardi in Italia. I luoghi del potere nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Sede di numerosi eventi soprattutto nelle sere d’estate, il Teatro Romano di Benevento è uno dei più conservati al mondo.

Per i più piccoli, non perdete una visita allo Zoo delle Maitine di Pesco Sannita. Per accedervi è necessaria la prenotazione al numero di telefono 0824 981084.

A pochi km da Benevento, vi è anche Pietrelcina, la città natale di Padre Pio. Passeggiare tra le vie del centro storico e toccare con mano i luoghi del Santo è sicuramente un tripudio di emozioni.

Infine, vi consigliamo una visita a San Marco dei Cavoti e godere del suo magnifico panorama mentre assaporate le deliziose cassatine sannite e il famoso croccantino. Si tratta di uno splendido borgo medievale, ricco di chiese e bellissimi palazzi storici come Palazzo Zurlo (XIV secolo) con le sue terrazze panoramiche. O ancora, la torre Provenzale (XIV secolo) divenuta, nell’800, campanile della chiesa di San Marco.

Itinerario n. 2: Il Sannio tra città fantasma e musei originali

Itinerario n. 2: Il Sannio tra città fantasma e musei originali

Se ti piacciono i musei, il Museo del Sannio è il Principale polo museale in provincia di Benevento e uno dei più importanti in Campania, raccoglie testimonianze che partono dal periodo sannitico fino ad arrivare alle numerose opere dei più importanti artisti del ‘900 nazionale, tra i quali Renato Guttuso, Corrado Cagli, Carlo Levi e Mimmo Paladino. All’interno del museo, è stata inaugurata da poco la mostra permanente, di proprietà di Strega Alberti, «Le Streghe e il Gobbo di Peretola» . Per info e prenotazioni, chiama il numero 0824 774763 – 774764.

A San Marco dei Cavoti si trova invece il Museo degli orologi da torre: una preziosa collezione di meccanismi di orologi da torre, risalenti a partire dal 1400 circa e provenienti da tutta Italia. Un patrimonio che, per quantità e caratteristiche dei suoi esemplari, rappresenta un unicum al mondo. Per info e prenotazioni, chiama i numeri 0824984009 - 349 88 14 424.

Se poi sei anche un amante delle città fantasma, non perderti Apice definita la Nuova Pompei. Qui il calendario è ormai fermo dal 1962, anno di un violento terremoto, che ha costretto gli abitanti ad abbandonare il borgo portando con sé solo l’indispensabile.

Itinerario n. 3: La storia della Campania in quattro tappe

Itinerario n. 3: La storia della Campania in quattro tappe

Nel Sannio si trova Sant'Agata de' Goti, un borgo millenario dove ancora oggi ci sono scavi archeologici dai quali sono stati portati alla luce importanti reperti dell’Età Italica. Si trova a picco su uno sperone di tufo ed è un luogo ricco di storia, arte e crocevia tra medioevo e popolazioni più antiche.

Dopo aver fatto tappa al suggestivo borgo di Sant’Agata Dei Goti e aver ammirato la maestosità dell’Acquedotto Carolino, si arriva alla Reggia di Caserta, un vero gioiello italiano e non solo. Per visitarla è obbligatoria la prenotazione al sito ufficiale www.reggiadicaserta.beniculturali.it.

Da non perdere neanche il Complesso monumentale di San Leucio: una perla rara e nascosta. All’interno di esso, si ci imbatte in un percorso di archeologia industriale: telai restaurati e funzionanti per dimostrazioni, strumenti e attrezzi per la lavorazione della seta, una ruota idraulica per i torcitoi della stoffa. Poco distante il Museo della Seta e il Casino del Belvedere, impreziosito dalle opere di Hackert. Per info e prenotazioni chiama al numero di telefono 0823 301817.

Itinerario n. 4: Il nettare degli idei nel Sannio

Itinerario n. 4: Il nettare degli idei nel Sannio

Ti trovi in una delle terre che da secoli coltiva con cura la propria uva ricavando soddisfazione dai calici che brindano in tutta Italia.

Passando per Castelvenere, definito il comune più vitato della Campania e dopo aver sorseggiato il tipico Camaiola, si arriva a Guardia Sanframondi, caratteristico borgo dominato dall’imponente castello. Questi sono solo alcuni dei paesi sanniti riconosciuti come Capitale Europea del Vino 2019, grazie alla produzione della Falanghina.

Le cantine che si susseguono lungo questa via sono innumerevoli, non perdete l’occasione di prenotare una degustazione e abbinare sapori e tradizioni.

Altra culla del buon vino è sicuramente la rinomata Solopaca che ospita il MEG, il Museo Enogastronomico con vista sul Taburno, e che si presenta ai visitatori non come uno statico contenitore di opere e reperti, ma come un progetto interattivo, multidisciplinare e in continua evoluzione. Per info e prenotazioni chiama il numero di telefono 0824 977659.

Itinerario n. 5: Lungo la via della ceramica e non solo…

Itinerario n. 5:  Lungo la via della ceramica e non solo…

Il Sannio oltre a una tradizione vinicola, può vantare anche una tradizione artigiana grazie alla sua meravigliosa ceramica. Gli artigiani di Cerreto Sannita e San Lorenzello curano minuziosamente i dettagli delle loro ceramiche e hanno fatto del loro lavoro un vanto per il territorio sannita.

Sulla strada anche Cusano Mutri: un borgo che è un misto di gusto, natura e…avventura! Qui i più coraggiosi potranno provare l’ebrezza di un’escursione alle Gole di Caccaviola o proseguire in direzione di Pietraroja, alla scoperta del famoso dinosauro Ciro. Il percorso è di media difficoltà e si svolge perlopiù in salita.

Itinerario n. 6: Il percorso delle acque

Itinerario n. 6: Il percorso delle acque

Questo è l’itinerario ideale per chi vuole scoprire il territorio telesino su due ruote.

Questo Tour, incredibilmente emozionante, ti porterà alla scoperta dei più importanti parchi della zona. Immerso nella natura, visiterai il Parco del Grassano, le antiche terme Jacobelli, le Terme e il lago di Telese.

Il percorso è prettamente pianeggiante e tutte le località citate sono facilmente raggiungibili.

Hotel & Restaurant La Piana: un’isola di felicità e tranquillità nel cuore del Sannio

Hotel & Restaurant La Piana: un’isola di felicità e tranquillità nel cuore del Sannio

Se decidi di visitare il Sannio e approfondire il tuo tour enogastronomico, per il tuo soggiorno puoi scegliere Hotel La Piana, ad Amorosi in provincia di Benevento. Nel verde della Valle Telesina, si trova in una posizione strategica che permette di raggiungere facilmente tutti i centri storici-sportivi e religiosi più importanti della Campania.

Vincitore del "Travellers' Choice Award 2021" da parte di Tripadvisor per la sua perfetta posizione, accoglienza e comfort. A conduzione familiare, in cui ogni membro della famiglia, impegnati in prima persona nel lavoro quotidiano di accoglienza ospiti e gestione del personale, garantiscono tutta la loro cortesia e disponibilità. Un valore che fa di sicuro la differenza.

Le camere sono molto curate nei minimi dettagli, pulite ed accoglienti. Gli spazi all’aperto sono molto ampi e ben tenuti, durante il vostro soggiorno sarete attorniati dal verde e potreste anche disporre di camera con vista sul paesaggio.

Il ristorante è dotato di due sale ed un’area all’aperto. La cucina è molto buona ed offre sia piatti del territorio che del centro-sud Italia molto ben preparati. Si va dalla carne al pesce, con disponibilità di piatti per celiaci.

Se sei alla ricerca di relax e buona cucina, Hotel & Restaurant La Piana è decisamente la scelta giusta!


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