Il pomodoro è uno dei simboli della cucina italiana. È alla base di molti piatti italiani: dalla celebre pasta al pomodoro all'osannata pizza.
Il pomodoro campano rappresenta un’eccellenza italiana, simbolo della cultura culinaria mediterranea e protagonista di molte ricette tradizionali. Dalle fertili terre della Campania, grazie al clima ideale e alla ricchezza vulcanica dei suoli, nascono varietà pregiate come il pomodoro San Marzano, il pomodorino del Piennolo del Vesuvio e il pomodorino di Quisisana, ognuna con caratteristiche uniche in termini di sapore, consistenza e versatilità.
I pomodori campani non solo arricchiscono piatti celebri come la pasta e la pizza, ma portano con sé una storia fatta di tradizioni secolari e saperi tramandati di generazione in generazione. Il loro gusto intenso, spesso associato alla genuinità della dieta mediterranea, è frutto del legame tra il territorio e le tecniche di coltivazione tradizionali. In questo articolo esploreremo come il pomodoro campano sia diventato una vera icona gastronomica, tracciandone l'origine, l'evoluzione e l'importanza nella cucina italiana e internazionale.
L’importanza del pomodoro campano nella tradizione italiana
Il pomodoro è uno dei principali ortaggi della tradizione culinaria italiana. Le ricette a base di pomodoro sono tantissime e si tramandano di generazione in generazione senza soluzione di continuità. Siamo spesso legati a ricordi che riguardano la nostra infanzia e il pomodoro è sempre stato un protagonista sulle nostre tavole. Per questo quello che cercherò di raccontarti, è come è nato e come si è evoluto negli anni il più celebre frutto (o verdura che dir si voglia) della nostra storia, in particolare nel territorio campano.
In Campania, il pomodoro ha trovato una dimora ideale, strettamente legata al territorio e alle antiche tradizioni locali. È qui che questo ortaggio ha prosperato, divenendo un simbolo identitario della regione. La relazione unica tra il pomodoro e la terra campana ha permesso a questo frutto, di evolversi e rafforzarsi nel tempo, intrecciando la sua storia con quella delle comunità che lo coltivano e ne custodiscono il valore. Il suo sapore intenso, strettamente legato alla genuinità della dieta mediterranea, è il risultato di una combinazione irripetibile tra suolo, clima e tecniche di coltivazione locali.
Le origini del pomodoro
Potrebbe essere scontato pensare che i pomodori siano da sempre un prodotto italiano, ma i pomodori sono di origine sudamericana e sono arrivati nel vecchio continente solo alle soglie del Cinquecento. Lo sbarco avvenne in Spagna nel 1540 e inizialmente non era utilizzato in cucina, ma solo per decorazione. Infatti, i nobili di tutta Europa erano soliti farsi ritrarre con dei frutti esotici. È da questo che deriva il nome di pomo d'oro e dal fatto che inizialmente aveva un colore molto simile al metallo prezioso.
Il pomodoro approdò in Italia qualche anno dopo il suo arrivo in Spagna, grazie ai rapporti con i vari ducati italiani e con l'impero borbonico. A differenza degli altri paesi europei il nostro clima temperato ha favorito lo sviluppo di tale vegetale, tanto da arrivare rapidamente sulle nostre tavole. La maggior parte degli esperimenti culinari sono stati fatti in particolare nel sud Italia.
L'evoluzione del pomodoro campano lungo la nostra penisola è legata a tante piccole storie e tradizioni che hanno fatto nascere diverse e famose varietà di pomodori dall'occhio di bue al ciliegino di Pachino Igp. È per questo che la regina del pomodoro in Italia è senza dubbio la Campania, poiché ne custodisce le ricette e le tipologie più deliziose.
La Campania e i pomodori: il simbolo della terra
I pomodori sono uno dei prodotti più iconici e radicati nella tradizione agricola della Campania, regione in cui la coltivazione di diverse varietà ha dato vita a una vera e propria cultura del pomodoro. Qui, le condizioni climatiche e il suolo vulcanico arricchiscono i pomodori di un sapore intenso e di qualità organolettiche uniche. Tra le varietà più rinomate spiccano il pomodoro San Marzano DOP, coltivato principalmente nell'Agro Nocerino-Sarnese, e celebre per la sua forma allungata e la polpa densa, ideale per conserve e salse. Un’altra varietà di grande pregio è il pomodorino del Piennolo del Vesuvio, caratterizzato dal suo sapore dolce e leggermente acidulo; viene conservato in grappoli sospesi e lasciato maturare lentamente, una tecnica antica che esalta il gusto e consente di preservarlo per mesi.
A completare questa ricca varietà troviamo il pomodoro di Sorrento, noto per le sue grandi dimensioni e per la consistenza carnosa, perfetto per insalate fresche e per la tipica “caprese”, e il pomodorino della collina stabiese di Quisisana, coltivato nei terreni ricchi di minerali della zona stabiese e apprezzato per la dolcezza naturale e l’alta resa nei piatti locali. Ogni tipo di pomodoro campano riflette non solo la biodiversità della regione ma anche le pratiche agricole tradizionali che rispettano i ritmi della natura. Attraverso il lavoro di generazioni di contadini, la Campania ha trasformato il pomodoro in un simbolo della propria identità, unendo sapori antichi e tecniche moderne per valorizzare al massimo questo frutto prezioso.
Il San Marzano: il pomodoro campano più famoso
Il pomodoro San Marzano è conosciuto in tutto il mondo ed è uno dei massimi esponenti della cucina campana e della Dieta mediterranea. Il pomodoro San Marzano è di colore rosso con polpa compatta e carnosa. Ha una forma assimilabile ad un cilindro che però tende ad allargarsi verso la punta.
Questo pomodoro è particolarmente adatto alla pelatura, perfetto per gli usi dell’industria di trasformazione. Si adatta ad ogni tipo di utilizzo ed è il più utilizzato per la pelatura industriale e per innumerevoli ricette.
Nel 1996 è diventato un prodotto DOP che ne ha preservato l'esistenza, messa a dura prova negli anni '80 del Novecento. La coltivazione avviene in terreni pianeggianti e soffici, spesso di natura vulcanica e sono diffusi nella provincia di Napoli, Avellino e in particolare nell'agro salernitano da dove ha avuto origine.
Il piennolo del Vesuvio: il vero pomo d'oro
Il pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop è anch'esso uno dei prodotti tipici e antichi della Campania. La sua caratteristica unica sta nel metodo di conservazione e nella sua conformazione. Viene conservato con una caratteristica tecnica in cui i pomodori vengono legati in grandi grappoli e appesi fino all'arrivo della primavera a maturare. Questa fase conferisce al pomodorino il suo colore rosso vivo e il suo delizioso sapore agrodolce.
Il pomodorino del Piennolo viene coltivato sulle pendici del Vesuvio, o generalmente su terreni di origine fortemente vulcanica come l'area di Somma Vesuviana. Una curiosità a livello ambientale è che per la coltivazione del pomodorino del Piennolo non si ricorre ad acque d’irrigazione né all’uso di fertilizzanti.
Il pomodorino di Quisisana: POMODAMA, il vero tesoro della Reggia stabiese
Sulle pendici della collina di Quisisana, all'interno del sistema dei Monti Lattari che preludono la bellezza della penisola sorrentina, si trova un piccolo antro che racchiude un tesoro unico nel suo genere: la Reggia di Quisisana.
Da sempre meta di tutti i sovrani di Napoli a partire da Carlo I D'Angiò, che la fece realizzare in un luogo dall'aria salubre e dagli effetti benefici che nel tempo hanno finito per dare il nome a tutta l'area. In questo palcoscenico naturale nasce il pomodorino di Quisisana, il pomodama, coltivato proprio nelle terre dell'omonima Reggia con le stesse tecniche tradizionali, tramandate di generazione in generazione. Una tradizione centenaria rappresentata dalla famiglia D’Auria che lavora in queste terre dal 1800, offrendo un prodotto d’eccellenza campana. Nel 2015 la tradizione è tornata in auge con la fondazione dell’azienda agricola DAMA, che ha trasformato un prodotto tradizionale e familiare, in una vera e propria azienda agricola, dove l’antico sapere e i metodi secolari conferiscono unicità al prodotto.
Il pomodama richiama i sapori più puri di una volta e si divide in due tipologie: la lampadina ed il pendolino. La lampadina è una delle specie più antiche. Si presenta di un rosso vivace e prende il nome dalla sua forma allungata e leggermente allargata al centro. Il pendolino, invece, ha una forma più tondeggiante con una punta alla fine. Se volete acquistare qualcosa di veramente unico e speciale, il pomodama è una buona idea con tutti gli altri prodotti dell'azienda.
CATALOGO PRODOTTI POMODAMA❯Il pomodoro è diffuso lungo tutta la penisola italiana e non si limita ai celebri casi campani. La bontà del pomodoro si può trovare nel Salento, in Sicilia, in Piemonte, in Toscana e in tante altre regioni italiane, ognuna con le sue peculiarità e i suoi sapori.
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