Quali sono i migliori ristoranti dove mangiare a Milano? In questo articolo ne abbiamo selezionati 10 da provare assolutamente nel 2024.
Tanto belli quanto deliziosi. La nostra selezione dei ristoranti che proprio non puoi perdere se di passaggio a Milano copre indirizzi stra-famosi e nuove aperture dal sapore urban chic e ultra contemporaneo. Con un occhio al design e all’architettura delle location.
Il nostro è un carosello di proposte diversissime tra loro, con tipiche trattorie di quartiere, ristoranti stellati e locali che propongono nuovi concetti di ristorazione. Il fil rouge? La “milanesità”. Perché sì, Milano sarà anche la città più internazionale d’Italia, permeabile alle novità e lanciata verso tutto ciò che è innovazione. Ma in quanto al cibo la tradizione gastronomica meneghina resta sempre all’avanguardia.
Vediamo insieme quali sono i migliori ristoranti che vale davvero la pena provare durante la tua visita a Milano nel 2024:
Penelope a casa
Questo bel ristorante cozy chic del quartiere Ticinese colpisce per il carattere metropolitano e contemporaneo dei suoi arredi e conquista con una ricca proposta culinaria che omaggia la tradizione gastronomica abruzzese. L’atmosfera rilassata e conviviale è diluita in un ambiente fortemente scenografico. Entrando non potrete fare a meno di notare il gioco di colori, materiali e proporzioni che disegnano Penelope a casa, dal pavimento a scacchi ai lampadari di cristallo, le pareti a specchio, le luci che illuminano le piante di ulivo e uno spettacolare bancone verde acqua al centro della scena. E dopo il selfie di rito mentre sorseggiate un flûte coronato da una nuvola di zucchero filato, passate in rassegna i menù: le copertine rimandano a registri, libri matricola e contabili. Dettagli di stile.
Scopri di più su Penelope a Casa ❯Sogni
Sogni è un ristorante di pesce calato in un’aura di elegante disordine. Un po’ trattoria, un po’ casa della nonna e un po’ ritrovo metropolitano, questo spiazzante locale in via S. Calocero propone una selezione di piatti semplici basati sulla tradizione e serviti come stagionalità comanda. Da gustare in un ambiente curatissimo e rassicurante: ci sono divani fioriti e boiserie in legno massello, un delizioso jardin d’hiver, pareti affrescate, specchi bruniti, lanterne a illuminare gli interni, piatti a vista con su riproduzioni di scatti di Karl Blossfeldt. E un grande tavolo conviviale dove consumare un pasto in compagnia con sottofondo musicale niente male. Carta di vini internazionale con attenzione particolare alla qualità di prodotto e fornitori.
Scopri di più su su Sogni❯Giacomo Milano
È un simbolo della gastronomia milanese da più di sessant’anni. Il logo dal profilo baffuto contraddistingue i locali che portano il nome di Giacomo Bulleri, fondatore dello storico mini impero della cucina meneghina. Lungo via Sottocorno si susseguono ristorante, pasticceria, rosticceria, bistrot e Tabaccheria (una piccola boutique del gusto, con esclusivi prodotti gastronomici e un’ampia selezione di sigari). Il Museo del Novecento ospita poi il ristorante Arengario, mentre il Caffè si trova all’interno del Palazzo Reale. Ogni locale ha uno stile unico e una forte impronta personale, dallo charme sofisticato del bistrot, alla villetta nel verde che accoglie i clienti della rosticceria. Una tappa d’obbligo per saggiare il gusto (e lo spirito) più autentico della città.
Scopri di più su Giacomo Milano❯Gran Baguttin
È un pezzo di storia di Milano, Gran Baguttin. Durante il Novecento, quando il nome era semplicemente Bagutta, tra i suoi tavoli sono passati artisti e letterati, sulle sue pareti, opere d’arte e documenti autografi. Tutti tasselli che ne hanno plasmato spirito e reputazione. Qui, tra un calice di vino e una battuta in allegria, nacque uno dei primi concorsi letterari d’Italia, il Premio Bagutta. Oggi, l’eredità del passato è raccolta pienamente nella filosofia della casa, che propone un gioviale incontro tra arte del cibo e cultura locale. La location, nel cuore della città, promette un’atmosfera intima e tranquilla in un ambiente che è squisitamente milanese, caldo e riservato. Il menù non è da meno, con una carrellata dei cavalli di battaglia del gusto meneghino. Una lettera d’amore a Milano.
Scopri di più Gran Baguttin❯Alessandro Borghese - Il lusso della semplicità
Chef Alessandro Borghese è un volto familiare agli appassionati di cooking show. Il suo ristorante, nell’avveniristico quartiere CityLife, si trova nello storico palazzo di Gio Ponti in via Belisario. Al primo piano, una scelta forse insolita ma che lo colloca in una dimensione decisamente internazionale. Arredi ricercati che richiamo gli anni venti (con una strizzata d’occhio allo stile delle navi da crociera), con opere d’arte e oggetti di design a donare ancora maggior carattere all’ambiente ma che non intimoriscono né respingono la clientela meno avvezza ai ristoranti di lusso. Complice un servizio accogliente e preparato e piatti belli, stilosi e comprensibili a tutti i palati, Il lusso della semplicità tiene fede al suo nome. Imperdibile la cacio e pepe.
Scopri di più su Alessandro Borghese - Il lusso della semplicità❯The Roof Milano
Chef Paolo Scaccabarozzi firma il menù di The Roof, locale panoramico della centralissima Piazza Giuseppe Missori. Si sale al decimo piano dell’Hotel dei Cavalieri e si sbuca su un’ampia terrazza affaccia sui tetti milanesi, una delle viste più spettacolari della città. Uno spazio moderno in cui concedersi un drink accompagnato da raffinati finger food al tramonto oppure gustare un pranzo o una cena immersi in un’atmosfera speciale. Cucina contemporanea che non manca di guardare alla tradizione, The Roof ci piace perché unisce alla cura e alla ricercatezza degli spazi un ambiente piacevole da vivere dall’ora di pranzo fino a sera inoltrata.
Scopri di più su The Roof❯Lounge & Restaurant Nabucco
L’opera di Verdi è il leitmotiv di Nabucco, uno dei locali più interessanti in Brera in cui fare tappa per un cocktail o una cena di qualità. L’atmosfera raffinata e vivace richiama lo spirito del quartiere in cui è ubicato, brioso e bohémien. Recentemente ristrutturato ex novo, al Nabucco i richiami ai programmi operistici del Teatro alla Scala si inseriscono in uno stile moderno e ben congegnato. Sul menù, sapori iconici come risotti, vitello tonnato e trippa, ma anche incursioni più estrose e originali. E i piatti a base di pesce sono proposti a seconda del pescato fresco del Mercato Ittico di Milano. Ideale per un dopo teatro di stile.
Scopri di più su Nabucco❯Cracco Galleria
Carlo Cracco è l’acclamato chef al timone di questo ambizioso ristorante una stella Michelin in pieno centro, nella sontuosa cornice della Galleria Vittorio Emanuele II. Uno stile retrò, leggero ed elegante, caratterizza i cinque piani del locale polivalente, concepito per accogliere i clienti dalla colazione al drink dopo teatro. Il progettato a cura dello Studio Peregalli è un omaggio alla milanesità che si integra alla perfezione nella stessa architettura della galleria. Si parte dal Cafè al piano terra, con il pavimento a mosaico, le pareti in stucco, le decorazioni damascate e il grande bancone parigino del XIX secolo. Seguono il ristorante, con le suggestive finestre sull’Ottagono, i grandi specchi e i dettagli Art Deco, e il salone privato del secondo piano. Ricca ed estremamente curata la cantina del seminterrato, con oltre diecimila bottiglie.
Scopri di più su Ristorante Cracco❯Al Garghet
Monastero, dimora di campagna, caserma, osteria con balera. L’edificio del XIII secolo al civico 36 di via Selvanesco ha vissuto molte vite. Quella attuale è come avamposto romantico e bohémienne della cucina locale. Al Garghet è un ristorante milanesissimo nella zona sud della città. In dialetto, il nome sta a indicare il gracidare delle rane, peculiare sottofondo che fa da accompagnamento ai piacevoli pranzi estivi nel parco fiorito. Emanuela Cipolla, la proprietaria, lo definisce una Terra di Mezzo, un rifugio country chic dove i sapori sono quelli di una volta e gli ambienti strutturano un delicato mondo a parte. C’è la sala provenzale e il cottage inglese, il terrazzo affacciato sul verde della campagna lombarda e, soprattutto, un giardino principesco che in primavera si riempie di colori.
Scopri di più su Al Garghet ❯Spore
Per capire a cosa si va incontro varcata la soglia di questo giovane locale (ha aperto nel luglio 2022) nei pressi di Corso Lodi, va presa visione della descrizione che segue al nome: cucina moderna e fermentazioni. La cucina moderna è quella di chef Mariasole Cuomo che, assieme a Giacomo Venturoli, responsabile di sala, ha dato corpo e sostanza a Spore, l’originale esperienza gastronomica milanese figlia del proficuo peregrinare formativo del duo tra i templi della ristorazione nordeuropea. Quanto alle fermentazioni, sono il marchio di fabbrica del ristorante. Miso, kombucha, aceto, shoyu and co. sono preparati nel piccolo laboratorio di Spore e sempre inseriti in ogni portata. Il menù è fisso e cambia ogni settimana. Interessante la scelta di vini: naturali e con un occhio di riguardo alla sostenibilità.
Scopri di più su Spore❯Se ti è piaciuto questo argomento, leggi anche: dove mangiare nei migliori ristoranti a Roma.