Scopri con noi come cucinare il Pangiallo, una ricetta tradizionale invernale e natalizia proveniente dall'Antica Roma.

Sol Invictus - il sole invincibile e invitto – festeggiavano i romani in epoca imperiale (II-III secolo d.C.) per celebrare il giorno con meno luce diurna, meglio conosciuto come solstizio d'inverno che astronomicamente cade ogni anno il 21 o 22 dicembre. Questa giornata, particolarmente ricca di significati spirituali per la società dell'Antica Roma, veniva festeggiata con riti religiosi e con un dolce prelibato, il Pangiallo, ancora presente sulle tavole dei romani durante le feste natalizie.

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Il significato del Pangiallo

Il significato del Pangiallo

Il Pangiallo, con la sua forma e il colore che ricordano il sole invincibile, è un pane dolce a base di frutta secca e candita e spezie, consumato in passato come dessert come augurio per il ritorno della luce diurnia. Dopo la cristianizzazione dell'Impero Romano divenne – ed è tuttora – una prelibatezza natalizia. Anche se oggigiorno il Pandoro e il Panettone sono i dolci natalizi più famosi, il Pangiallo occupa ancora un posto importante sulle tavole romane durante i giorni di festa.

Pangiallo: la ricetta originale

Come fare il Pangiallo? La ricetta originale si è persa nel tempo ma gli ingredienti principali per preparare un buon Pangiallo vengono ancora utilizzati per realizzare questo pane, che deve essere lasciato lievitare per almeno 12 ore. Cannella, zafferano, miele, mandorle e noci devono essere mescolati insieme per ottenere un impasto ricco di sapori e gustoso. Vediamo insieme gli ingredienti e i procedimenti principali per realizzare un Pangiallo perfetto.

Ingredienti (per un impasto da 500 grammi):

Farina 200 grammi

Lievito di birra fresco 10 grammi

Zucchero 150 grammi

Arancia candita 50 grammi

Cedro candito 50 grammi

Pinoli 50 grammi

Noci 50 grammi

Mandorle 100 grammi

Nocciole 100 grammi

Uvetta 150 grammi

Cannella in polvere 1 cucchiaino

Olio extra vergine di oliva 50 grammi

Album 2

Acqua 300 grammi

Per la glassa:

Zafferano 0,25 grammi

Acqua 40 grammi

Olio extra vergine di oliva 1 cucchiaio

Farina 1 cucchiaio

Lasciate ammorbidire l'uvetta in 300 grammi di acqua tiepida per 30 minuti, poi strizzatela per eliminare l'acqua in eccesso, nel frattempo sciogliete 10 grammi di lievito di birra in 40 grammi di acqua tiepida, mescolando con un cucchiaino. Formate una fontana con la farina e aggiungete lo zucchero e la cannella in polvere, versate il lievito sciolto nell'acqua e cominciate ad impastare per raccogliere insieme gli ingredienti, aggiungendo anche l'olio d'oliva.

In una ciotola versare i pinoli, le mandorle, le nocciole e le noci tritate, il cedro e l'arancia canditi, gli albumi e mescolare con un cucchiaio. Aggiungete la frutta all'impasto incorporando anche l'uvetta ben strizzata e impastate con le mani. Disponetele su una teglia foderata con carta da forno, copritele con un canovaccio e lasciate riposare almeno per 12 ore.

Trascorso il tempo di riposo, preparare la glassa con farina, olio, zafferano e acqua mescolando con un cucchiaio e spennellare l'impasto con la glassa. Lasciate cuocere in forno statico preriscaldato a 170°C per 45 minuti. Ora il vostro Pangiallo è pronto da gustare.

Scopri la cucina tradizionale romana

Suggerimenti per una variante della ricetta del Pangiallo

Suggerimenti per una variante della ricetta del Pangiallo

Se siete amanti del cioccolato, potete aggiungere nell'impasto il cacao in polvere o le gocce di cioccolato; se volete invece un Pangiallo ancora più ricco di ingredienti, potete mescolare alla frutta secca anche fichi secchi e datteri.

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