Il tesoro dell’Umbria nascosto sotto terra

Tutti lo sanno: i tesori stanno sotto terra. Le vestigia della civiltà classica, i forzieri pieni di monete d’oro sepolti da pirati in fuga, l’oro e i diamanti incastonati nella nuda roccia. L’Umbria conserva gelosamente sotto la sua superficie boscosa e collinare anche un altro tipo di tesoro. Un tesoro per le nostre tasche ma soprattutto per il nostro palato: il tartufo.

Che cos'è il tartufo? Origini e varietà

Nome scientifico: tuber. Il tartufo non è nient’altro che un fungo ipogeo, cioè che cresce e si sviluppa sotto terra ed è considerato uno dei cibi più costosi e prelibati al mondo. Ne esistono molte varietà e l’Umbria, grazie alla sua conformazione geografica, ne è molto ricca. Basti pensare che una delle varietà di tartufo più pregiate, il tartufo nero (Tuber melanosporum), è comunemente chiamato tartufo di Norcia e Spoleto per via della sua grande diffusione nelle zone dell’Umbria meridionale. Oltre il tartufo Nero in Umbria è possibile trovare il pregiatissimo tartufo bianco (Tuber bagnatum), il meno pregiato “bianchetto” (Tuber borchii), il tartufo nero invernale (Tuber brumale) e quello estivo (Tuber aestivum), detto anche “scorzone”.

Dove si trovano i tartufi e come si trova il tartufo?

Siccome non ci sono mappe del tesoro che possono aiutarci nell’impresa, si ricorre ai nostri fidati amici a quattro zampe, che con il loro incredibile fiuto scovano il bottino anche 80 cm sotto terra. Fino a qualche tempo fa erano molto utilizzati i maiali per via del loro olfatto ancora più fine, sebbene meno inclini all’addestramento e golosissimi di tartufo. I cani presero presto il loro posto perché più facilmente addestrabili e meno ingordi. Insomma, ad andare a tartufi con il maiale si rischiava di trovarne un sacco ma di non portarne a casa neanche uno!

Quali sono le migliori ricette col tartufo da assaggiare?

Quali sono le migliori ricette col tartufo da assaggiare?
Chi viene in Umbria non può non assaggiare questo cibo prelibato e tutti i piatti che la tradizione culinaria regionale le ha riservato. Il tartufo ha sapori e odori intensissimi e ne basta veramente una piccola quantità per dare un tocco di classe a ogni ricetta. Molto spesso con il tartufo viene fatta una salsa, a base di funghi e olio d’oliva, che può essere spalmata sul pane, ci si può condire la pasta o la carne, ma i più esperti diranno che il miglior modo di assaporare un buon tartufo è grattugiarlo direttamente sulla pietanza, crudo, senza nessun’altro tipo di condimento che non sia un filo d’olio e un pizzico di sale.

Quindi dove mangiare il tartufo: i Monti Martani

Una delle zone più famose per la raccolta del tartufo nero è rappresentata dai Monti Martani, che si diramano dal centro della regione verso sud. Proprio a Monte Martano, un incantevole borgo medievale del comune di Spoleto, avrete l’occasione di mangiare alcuni dei piatti più tipici della tradizione culinaria umbra. Il ristorante Belvedere, a pochi passi dal Castello di Mente Martano, vi offre la possibilità di gustare tutte queste prelibatezze, a base di funghi porcini e, naturalmente, di tartufo. Un’esperienza unica, con in bocca il tesoro dell’Umbria e negli occhi un interminabile panorama sulla valle dei Monti Martani e sulla città di Spoleto, anche quello, in un certo modo, un vero tesoro.

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