Il territorio delle Marche è tendenzialmente omogeneo: prevalentemente collinare (la regione Marche è una delle più collinari d'Italia), maggior parte dei centri abitati si sviluppano in collina. Ci sono tantissimi appezzamenti di terra, spesso circondati da foreste di querce secolari.
Tra i rilievi montuosi maggiori si può citare il massiccio dei Monti Sibilini, tra i più alti di tutto l'Appennino umbro marchigiano, mentre le zone di pianura si concentrano nei pressi della costiera, che affaccia sul mare Adriatico, e nelle zone delle valli vicine alle foci dei fiumi.
Le Marche sono una regione dell'Italia centrale. Il capoluogo di regione è Ancona, le altre province sono Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino. Confina con Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Toscana, Umbria e con la Repubblica di San Marino ed è bagnata dal Mare Adriatico su tutto il suo versante Orientale.
I luoghi e itinerari delle Marche da non perdere sono tantissimi: partiamo dalle città principali, Ascoli Piceno la città del travertino, Fermo con le sue cisterne romane, Macerata la città della lirica e dello Sferisterio, Ancona la città dorica, Pesaro e il suo centro storico e infine Urbino, città patrimonio dell’Unesco.
Ci sono, inoltre, numerosi monumenti degni di nota immersi nei paesaggi marchigiani: è il caso del Tempio del Valadier e dell'Abbazia di San Vittore delle Chiuse, immersi nel cuore delle grotte di Frasassi.
Infine, Le Marche sono un polo per il turismo balneare: tra le migliori destinazioni citiamo San Benedetto del Tronto, ma anche altri luoghi eccezionali come le spiagge della Riviera del Conero.
I piatti tipici delle Marche si basano su prodotti sia legati al mare che alle aree più interne. Tra quelli più apprezzati c'è sicuramente una buona scelta di salumi, insaccati e ottimi formaggi tra cui: il salame di Fabriano, il Ciauscolo, il Prosciutto di Carpegna, la Casciotta d'Urbino e il formaggio di fossa, solo per fare alcuni esempi.
Le ricette marchigiane testimoniano l'abitudine degli abitanti per una cucina dai sapori forti ma allo stesso semplici: possono essere un buon esempio il piccione, presente in svariate ricette, così come diventano protagoniste le cozze, i bombetti (molluschi tipici di quella zona dell'Adriatico) o lo stoccafisso, come il celebre brodetto di pesce nelle località di mare.
Infine ci sono anche le pietanze basate sulla frittura; tra queste su tutte ci sono le famose olive ascolane, farcite con carni miste e formaggio, impanate e poi fritte, una vera delizia.
La regione vanta una storia ricca di artisti e studiosi celebri a livello internazionale: Raffaello Sanzio, pittore urbinate annoverato tra i maggiori interpreti del Rinascimento, e con lui altri artisti come Gentile da Fabriano e Donato Bramante, ma anche Gioachino Rossini, tra i maggiori compositori operisti della storia della musica, Giacomo Leopardi poeta tra i più importanti dell'Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale e Maria Montessori, nota per il suo rivoluzionario metodo didattico apprezzato e applicato in tutto il mondo.
Le vite di questi personaggi illustri testimoniano la grande importanza culturale che questa regione ha avuto nelle varie epoche.
Le Marche si trovano nella zona centro-orientale dell’Italia, a confine con Emilia Romagna, San Marino, Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo, mentre il lato costiero affaccia sul Mar Adriatico. Quello marchigiano è un territorio paesaggisticamente ricco e in gran gran parte collinare, con la maggior parte dei centri abitati che sorgono lungo i rilievi.
Molti sono i parchi e le riserve naturali che delimitano una natura incontaminata e a tratti selvaggia. I principali sono il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo, il Parco Naturale Regionale del Conero, il Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi e la Riserva Naturale Statale Gola del Furlo.
In tutto, oltre 90.000 ettari di aree protette che vanno dai monti fino al mare e che fanno delle Marche una terra ideale per l’escursionismo, dove praticare equitazione, trekking, cicloturismo, mountain biking, canyoning e attività acquatiche come la vela.
Le Marche si estendono per circa 9.365,86 km². La zona montuosa è caratterizzata dalla presenza dell’Appennino umbro-marchigiano, a cui appartiene il massiccio dei Monti Sibillini compreso tra le province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata. A quest’area è legata parte della storia marchigiana nonché una serie di leggende che avvolgono alcuni dei luoghi più belli che la solcano, come la grotta della Sibilla e il lago di Pilato.
Il monte Vettore con i suoi 2.476 metri è il picco più alto delle Marche, regione che conta numerose vette che raggiungono e superano i 2000 metri, tra cui la Cima del Redentore, il Pizzo del Diavolo e il monte Sibilla.
I fiumi, che per la quasi totalità nascono negli Appennini a confine con l’Umbria, nel loro tragitto verso l’Adriatico formano paesaggi spettacolari come le gole del Furlo, della Rossa, di Frasassi, dell’Infernaccio, di Pioraco, di Fucicchie e di Arquata. I principali corsi d’acqua sono il Metauro, il Tronto, il Potenza, il Chienti e l’Esino.
Varie aree sono poi interessate dal carsismo, fenomeno a cui si deve la presenza di cavità nel sottosuolo, tra cui spiccano per notorietà e imponenza le grotte di Frasassi. Si trovano in provincia di Ancona e fanno parte del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, il cuore verde della regione.
Pur non essendoci grandi laghi naturali, quelli presenti rappresentano uno spaccato significativo del patrimonio naturalistico marchigiano. I più ampi e noti sono quelli di Cingoli, Fiastra, Portonovo e il lago di Pilato.
La storia delle Marche è antica e articolata. Furono abitate fin dall’Età del Ferro dai Piceni, civiltà di cui si conservano ancora ricche tracce sul territorio. Durante il Medioevo, la regione fu divisa in due macro aree composte dai territori annessi all’Impero romano d’Oriente e da quelli conquistati dai Longobardi. In età comunale e durante il Rinascimento fiorirono città come Ancona, prospera repubblica marinara, Jesi, Fano, Ascoli Piceno, Pesaro. E poi Urbino, il cui ducato spiccò per prestigio in tutta Europa. Famosissimo è il suo Palazzo Ducale, ma da non perdere sono anche il Duomo, il Museo Diocesano e gli oratori San Giovanni Battista e San Giuseppe.
Sempre durante il Rinascimento, le Marche divennero un importante polo artistico e culturale. Raffaello, Tiziano, Lorenzo Lotto, Donato Bramante, Piero della Francesca, Paolo Uccello, Francesco di Giorgio Martini furono tra gli artisti che, al servizio dei Della Rovere e dei signori di Montefeltro, riempirono la regione delle bellezze che ancora oggi richiamano visitatori da tutto il mondo per ammirarle nelle città più famose e nei tanti borghi medievali perfettamente conservati.
Oltre alle città d’arte più note, infatti, nelle Marche sorgono tanti antichi paesi e cittadine, ognuno con il proprio peculiare carico di storia e cultura. Tra i più belli da visitare figurano Gradara, con la rocca testimone della passione tra Paolo e Francesca; Loreto e il suo santuario fortezza; la bella Recanati di Giacomo Leopardi. E ancora: Grottammare, Frontino, Offagna, Mondolfo, Montecassiano, Corinaldo.
Il capoluogo, Ancona, è la città più grande e popolosa delle Marche, un luogo ricco di fascino e punti d’interesse. La presenza del vicino aeroporto Raffaello Sanzio e del grande porto, tra i più rilevanti dell’Adriatico, fa sì che sia anche uno dei principali punti di arrivo per coloro i quali decidono di visitare la regione.
Le Marche sono famose per gli incredibili paesaggi naturali, il vasto patrimonio culturale e, anche, per la tradizione enogastronomica. I vini marchigiani sono largamente apprezzati nel panorama enologico italiano. Esempio ne è il Verdicchio prodotto nelle aree dei Castelli di Jesi e di Matelica. Tante anche le specialità della cucina locale, che offre un ventaglio di sapori ampio e variegato. Si va dalla delicatezza dei piatti a base di pesce della costa alle preparazioni più corpose e saporite tipiche dell’entroterra. Ecco allora le infinite versioni del brodetto; gli estrosi formati di pasta, dai maccheroncini di Campofilone alle lumachelle di Urbino; la crescia; e le sfiziosissime olive all’ascolana.
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