L’Irpinia è una terra ricca di risorse, tutte da scoprire. La sua offerta turistica è una cornice che si affaccia nel verde. Buon cibo, attrazioni culturali e tanta accoglienza ne fanno il suo biglietto da visita.
Avellino e il suo territorio sono sicuramente una grande sorpresa per chi non ha avuto la fortuna di esserci stato. Attraversando l'autostrada si può godere di un'inifinità di colori: distese di verde, vigneti, orti, colli e valli, fiori e grazioni borghi arroccati.
Poi si arriva ad Avellino, città elegante e a misura d'uomo. Avellino non va solo visitata: è una città che deve essere vissuta con le sue tradizioni, degustando i vini e assaporando le autentiche pietanze.
E' una città che va scoperta attraverso la sua gente che aggiunge valore a ciascun angolo. Seguici alla scoperta della città!
Avellino e la Verde Irpinia
La “verde Irpinia”: con questa definizione che ha oltrepassato le strade del Belpaese, arrivando anche oltreoceano - impossibile dimenticare che comunità di irpini sono presenti, ma non solo, in America – si suole definire un territorio sito nella regione della Campania che immobile tra la sua vegetazione, nasconde luoghi ricchi di cultura ed interesse storico, non priva di itinerari utili a far scoprire il buon cibo ed il buon vino.
Capoluogo di questa terra caleidoscopica nelle sue realtà da vivere è la città di Avellino, un comune italiano di quasi 53mila abitanti, ubicata nella parte piana della “conca avellinese”, circondata da catene montuose che fanno da cornice.
Scoprire l’Irpinia è come una “caccia al tesoro”, diverse attrattive sono il fil rouge che permettono a chi sceglie di visitarla di continuare il viaggio alla continua ricerca di “quel” qualcosa da fare. Infatti, una volta giunto in questa terra lenta nello scorrere del tempo e piena d’ospitalità, il visitatore non dovrà far altro che lasciarsi trasportare dalla voglia di fare.
Di seguito 10 suggerimenti utili per scoprire Avellino e le sue zone limitrofe non solo nel suo panorama artistico culturale ma anche dal punto di vista di feste e sagre anche perché il territorio vanta una gastronomia d’eccellenza ed una produzione di vini inimitabili, ambasciatori nel mondo.
Il Comune di Avellino offre la possibilità di documentarsi sul territorio e sulle sue tradizioni con una guida enjoyavellino.it, dove potrai trovare tante informazioni e curiosità!
10. Duomo di Avellino
Ubicato nel centro storico di Avellino, conosciuto come la cattedrale dedicata alla Madonna Assunta in Cielo e ai Santi Modestino, Fiorentino e Flaviano, è la chiesa madre della diocesi del capoluogo irpino. Imponente e barocco, i lavori della sua costruzione iniziarono nel 1132 per volere del vescovo Roberto e terminarono nel 1166. Danneggiato a causa di vari terremoti e guerre, è stato oggetto di vari restauri. La facciata, disegnata dall’architetto Pasquale Cardola nel 1860 è lo specchio della sua eleganza. All’interno sono conservati molti dipinti e statue come quella della Madonna Assunta.
9. Cripta del Duomo
Nella parte più antica del Duomo di Avellino, si trova la Cripta dell’Addolorata o piccola chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori, risalente al VI secolo. Tre navate compongono il suo stile romanico. Caratteristica principale sono i suoi soffitti dove si possono osservare gli affreschi risalenti al settecento di Angelo Michele Ricciardi. Cenni storici riferiscono che in origine la cripta fosse la cattedrale della “Civitas Abellini Longombarda”.
8. Abbazia di Montevergine
Il Santuario dell’Abbazia di Montevergine, situato sulle cime del monte Partenio, è un monumento nazionale voluto da Guglielmo Vercelli. Fa parte delle sei abbazie territoriali italiane. Fede, arte e storia sono le tre caratteristiche che descrivono questo complesso monastico situato a 1270 m di altezza. Costruito nel 1126 rappresenta un luogo storico importantissimo. Al suo interno è conservato il quadro della Madonna di Montevergine, visitato ogni anno da più di un milione e mezzo di fedeli provenienti da ogni parte d’Italia. Si narra che al suo interno per un breve periodo che va dal 1939 al 1946 venne custodita in gran segreto la Sacra Sindone. Il Santuario si trova nella provincia di Avellino ed è facilmente raggiungibile in 30 minuti d’auto.
7. Museo Provinciale Irpino
Il Museo Provinciale Irpino offre alla città di Avellino un contributo importante per rilevanza storica e culturale. Ubicato a Corso Europa, è un edificio la cui architettura neo-razionalista fu progettata dall’architetto Francesco Fariello che nel 1951 vinse un concorso nazionale di idee. Circondato da un cortile esterno, al suo interno, in uno spazio di quasi 2000mq dove ospita collezioni storiche ed archeologiche si trovano la Biblioteca Provinciale, la Mediateca Provinciale, l’Emeroteca e il Centro di Rete. La sua nascita la si deve al cavaliere Giuseppe Zigarelli che attraverso disposizione testamentaria donò una vasta collezione bibliotecaria ed una raccolta archeologica. Nel corso del tempo il suo patrimonio storico/culturale, grazie anche a degli scavi compiuti in varie zone del territorio irpino, si è arricchito con l’acquisizione di altro materiale che ha permesso al Museo di poter essere fiore all’occhiello per quello che riguarda l’area storico/archeologica.
6. Teatro Carlo Gesualdo
Al centro storico della città di Avellino sorge il Teatro Carlo Gesualdo la cui inaugurazione nel 2002 fu presieduta dall’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. La struttura, progettata dagli architetti Carlo Aymonino e Gianmichele Aurigemma a forma di emiciclo, nella sua modernità occupa la scena su Piazza Castello. All’interno, la sala principale è di forma circolare; questa peculiarità ha fatto sì che la visione e la parte uditiva divenissero dei veri e propri fiori all’occhiello tanto da rendere il teatro uno dei migliori in Italia. Oltre ad ospitare, ogni anno, una rassegna teatrale importante, all’interno del Teatro Carlo Gesualdo si sono svolti diversi convegni di natura politica.
5. Torre dell'orologio
Imponente, con i suoi 36m di altezza, nel suo stile barocco, la Torre dell’Orologio si erge su Piazza Amendola. Rappresenta uno dei monumenti più importanti per la città di Avellino. Dopo il terremoto del 23 novembre 1980 fu oggetto di ricostruzione in maniera quasi totale. Inizialmente la sua struttura architettonica era divisa in due piani, successivamente se n’è aggiunto un terzo dove si decise di installare un orologio e una “diana”, un allarme di pericolo. La sua costruzione fu voluta dal principe Francesco Marino Caracciolo verso il 1650 e il progetto porta la firma dell’architetto e scultore Cosimo Fanzago che insieme al collega Giovan Battista Nauclerio, con il quale collaborò, diedero vita al simbolo della città.
Vi consigliamo una pausa per un caffè o un delizioso aperitivo presso il Madai Bakery Cafè in Contrada Amoretta.
4. Carcere Borbonico
Un’imponente struttura di forma esagonale fa bella mostra di sé nel centro della città d’Avellino. L’ex Carcere Borbonico il cui progetto venne affidato all’ingegnere Giuliano De Fazio nel 1826 per decisione di Ferdinando I d’Austria. L’edificio con i suoi padiglioni rappresentano la sede del Museo Provinciale Irpino, sede della Pinacoteca Provinciale, del Lapidario Provinciale e del Museo del Risorgimento. I suoi edifici sono stati ristrutturati e riqualificati diverse volte. Una delle sue funzioni principali, oggi, è quella di ospitare mostre, concerti ed eventi.
3. Sagra della castagna
Ogni anno, nel mese di Novembre, si tiene a Montella - provincia di Avellino - la Sagra della Castagna. All’interno di questo evento attesissimo da tutto il territorio, ma non solo, la regina indiscussa è la celebre castagna I.G.P. La sua celebrazione parte dal lontano 1977 ed ogni anno questa kermesse gastronomica attira moltissimi visitatori. Vari gli stand dove una gastronomia tipica del luogo insieme ai vini della zona offrono prodotti da degustare che affiancano la castagna di Montella che nel 1987 ha ricevuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) ed il 14 luglio del 1992 è stata considerata un prodotto di Indicazione geografica protetta (IGP) dalla Commissione UE.
2. Sagra del fusillo e del pezzente
La “Sagra del fusillo e del pezzente” è una di quegli eventi consolidati negli anni che si tiene nel mese di agosto a Montefredane – Avellino e che ha sempre visto, durante i suoi tre giorni di festa, la partecipazione numerosa di visitatori non solo del territorio ma anche delle zone limitrofe. Una sagra la cui specialità è il fusillo – un particolare tipo di pasta - condito con il sugo del pezzente, una morbida salsiccia al sugo leggermente piccante. All’interno degli stand allestiti per dar vita alla sagra è offerta la più varia gastronomia irpina. In queste occasioni conviviali non manca mai da bere – i vini locali sono una presenza fissa ad accompagnare il pane ed il companatico insieme a tanta buona musica di strada.
1. Carnevale in Irpinia
Il fascino del Carnevale in Irpinia è una tradizione che prosegue negli anni. Le manifestazioni più rappresentative si svolgono oltre che lungo le strade del corso della città di Avellino anche nelle zone limitrofe al capoluogo: Mercogliano, Monteforte irpino, Bellizzi, Castelvetere, Montemarano, Paternopoli. Le “zeze” (farsa tragicomica che si rifà alla Commedia dell’Arte) onorano questa festa multicolore nel mese di febbraio, con maschere, costumi, carri allegorici, musica e balli. Un evento tematico che attira la curiosità di molti ed è anche un ponte d’unione tra tutti i territori irpini che lo festeggiano, rendendo l’usanza di questi luoghi importante su scala nazionale e permettendole di essere una spinta propulsiva per il turismo.
Articolo in Italiano scritto da Francesca Paola Iannaccone e traduzione e web design a cura di Lorena Calise