Siete amanti del mistero, di borghi antichi ed escursioni nel verde? Allora non perdetevi i paesi fantasmi più belli d'Italia!
Ogni regione d'Italia offre storie di borghi un tempo abitati ma che poi sono stati, per varie ragioni, abbandonati. Luoghi che racchiudono in sé testimonianze della cultura italiana da apprezzare e da riscoprire, dove il tempo sembra essersi fermato. Immersi in scenari quasi fiabeschi dall’atmosfera incantata e misteriosa, i paesi fantasma vi faranno vivere un’esperienza unica. Sarebbe un peccato non fermarsi a visitarli!
Scopriamo insieme i 15 borghi abbandonati più suggestivi d'Italia da nord a sud, tra storie, aneddoti e curiosità.
15. Trentino Alto-Agide: Ischiazza
Nel 1966 un’alluvione causò la scomparsa del paesino montano di Ischiazza, nella spettacolare regione del Trentino-Alto Adige. Non è rimasto molto, solo pochi edifici ricoperti da vegetazione e una chiesetta con alcune decorazioni ancora visibili, ma vi sembrerà di essere in un paesaggio da fiaba, sommersi dalla vegetazione lussureggiante dei boschi trentini con i suoi torrenti, fiumi e magnifici sentieri.
14. Friuli Venezia Giulia: Moggessa di qua e là
I due villaggi di Moggessa di qua e là nel Friuli Venezia Giulia sono separati da un torrente e raggiungibili solo a piedi. L’escursione che da Moggio Udinese vi porterà ai paesini è una delle esperienze più belle e straordinarie che la regione di Trieste e Palmanova possa offrirvi. Un percorso indimenticabile nella natura incontaminata delle Dolomiti vi porterà ai fatiscenti borghetti dalle casette a più piani in pietra tutte raggruppate l’una accanto all’altra, molte in rovina alcune ristrutturate per le vacanze.
13. Lombardia: Savogno
Se vi aggirate per la Lombardia in cerca di luoghi sperduti e abbandonati, non potete tralasciare l’enigmatica e surreale Consonno situata a soli pochi minuti dal Lago di Como. Spingendovi un po' più al nord invece potrete raggiungere il borgo montano di Savogno, un luogo magico che vi incanterà nonostante i suoi 3000 scalini da scalare!La natura incontaminata delle cascate dell’Aquafraggia fa da cornice al caratteristico villaggio medioevale con mura in pietra, abitazioni a più piani in legno e una chiesa con affreschi. Abbandonato nel 1968 a causa della sua posizione, Savogno si ripopola in parte in estate ed è diventato tappa imperdibile per tutti i turisti.
12. Piemonte: Erbareti
In Piemonte troverete vari borghi abbandonati nei pressi della bellissima città di Alessandria, mentre a 2 ore da Torino, in provincia di Vercelli, potrete visitare il grazioso borgo di Erbareti. Situato quasi a 1000 m d’altezza, il paesino fu fondato intorno al 1600 e si presume fosse destinazione dei galeotti. Con un pizzico di fantasia potrete immergervi e ripercorrere la sua storia legata alla leggenda del Sasso del Diavolo che vede come protagonista l’unico abitante del paesino, una donna. Si narra che la donna, in cerca di qualcuno che l’aiutasse nei lavori, incontrò il diavolo travestito da uomo che si offrì di aiutarla, ma che alla fine finì per essere ingannato. Come segno della sua rabbia lasciò l’impronta di un zoccolo su un masso vicino al torrente del borgo, oggi ancora visibile.
"L'occhio che guarda questi luoghi diroccati e abbandonati immagina il loro passato, sente attraverso la pelle consumata dal tempo l'anima che li avvolge."
11. Sardegna: Gairo Vecchia
Se amate i percorsi alternativi a quelli da cartolina, allora il paese dimenticato di Gairo Vecchia fa per voi! In provincia di Nuoro, nell’entroterra della bellissima Sardegna troverete lo scheletro di un villaggio dal destino tormentato. Il suo nome deriva da ga e roa, terra che scorre, ed infatti frane, terremoti smottamenti hanno segnato la sua storia sin dall’Ottocento fino al 1951, anno della terribile frana che vide il completo abbandono del paese. Un’atmosfera magica e allo stesso tempo macabra vi accompagnerà tra suoi edifici smantellati, scalinate in bilico, mura cadenti e fantasmi nascosti.
10. Emilia Romagna: Chiapporato
Se siete amanti della natura selvaggia e delle escursioni a piedi nei meravigliosi boschi dell’Appenino Tosco Emiliano, in Emilia-Romagna, allora non potete perdervi il paese dimenticato di Chiapporato. Situato a metà strada tra Bologna e Firenze su un’altura di oltre 800 metri, il borgo evoca un’epoca passata e lontana dove l’essere umano sembra quasi essersi estinto. La sua è una storia solitaria, sorto nel cinquecento fu abitato da boscaioli e pastori ma pian piano si svuotò fino a raggiungere soltanto due abitanti, una coraggiosa madre con la figlia che lo abbandonarono soltanto nel 2016. Oltre ai vari ruderi come un lavatoio, buche della posta e un forno, il borgo ospita anche una chiesa restaurata pochi decenni fa con l’intento di far rinascere Chiapporato.
9. Toscana: Pratovalle
La Toscana non solo ospita un immenso patrimonio artistico e culturale, ma anche il maggior numero di borghi abbandonati di tutta Italia. Sarebbe un errore non fermarsi a visitarne neanche uno! Nelle vicinanze di Pisa concedetevi una sosta nel suggestivo Toiano, o se siete in direzione di Lucca visitate il villaggio di Col di Favilla. Non lontano da Arezzo invece vi aspetta Pratovalle, un borgo antico di 27 anime situato su un’alta collina a circa 550 m. La sua storia non fu delle più lievi, oltre alle carestie i nazisti ne distrussero buona parte, uccidendo molti abitanti per avere dato rifugio ai partigiani. Nonostante le disgrazie, il borgo vi accoglierà con un arco medioevale che segna l’accesso al suo interno fatto di viuzze, abitazioni in pietra, una cappella ed anche un mulino e lavatoio. Un’atmosfera unica vi riporterà indietro nel tempo, all’autenticità e semplicità del passato.
8. Umbria: Castelsantagelo sul Nera
Se siete alla ricerca di paesi fantasma o quasi disabitati in Umbria, non resterete delusi! Nei pressi di Norcia, arroccato sulle pendici di una collina vicino al fiume Nera, troverete il pittoresco borgo di Castelsantagelo che v’incanterà per la sua rara bellezza e la sua natura selvaggia. Di origini preistoriche, raggiunse il suo massimo splendore nel medioevo di cui conserva lo stile, ma purtroppo il terremoto del 2016 lo distrusse quasi completamente. D’interesse sono le quattro chiese e un monastero.
7. Abruzzo: Gessopalena
Nella meravigliosa regione dell’Abruzzo, natura e storia s’intrecciano regalandovi paesaggi unici e memorabili come il borgo di Torre di Sperone o il paesino scavato nel gesso di Gessopalena. Lo trovate non lontano da Chieti nella valle Dell’Aventino, dove un’atmosfera magica e intrisa di storia vi accompagnerà tra edifici addossati gli uni agli altri, stradine parallele, ruderi di monasteri e chiese, e una vista meravigliosa sugli Appenini centrali. Il paesino è ricordato sia per la sua storia funesta del 1944, quando I nazisti arsero vivi oltre 40 donne e bambini, sia per il forte spirito di resistenza dei suoi abitanti che formarono i primi gruppi partigiani della zona. Venne definitivamente abbandonato alla fine degli anni ‘50.
6. Lazio: Antuni
Se vi trovate in giro nel Lazio, non lontano dalla Capitale e da Rieti, da non perdere è il borgo abbandonato di Antuni, uno dei più affascinanti dello stivale. Rimarrete meravigliati sia dalla sua bellissima posizione sulle sponde del Lago del Turano sovrastato dai bellissimi colli aretini, ma anche dal suo passato tragico. Durante la Seconda Guerra Mondiale, buona parte del villaggio venne distrutto inaspettatamente da una bomba lanciata da un aereo di caccia per errore, segnando inevitabilmente il suo declino. Il paese è stato in parte restaurato negli anni ‘90 ed inglobato nel comune di uno dei borghi più belli d’Italia, Castel di Tora.
"L'unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell'avere nuovi occhi."
5. Campania: Romagnano al monte
Oltre alle stupende città di Napoli e Salerno, la Campania saprà emozionarvi anche con i suoi caratteristici borghi antichi, come Roscigno nel Cilento. Al confine con la Basilicata, invece, troverete il borgo fantasma dall’anima e memoria storica ancora viva, Romagnano al Monte. Arroccato su una vertiginosa cima rocciosa a circa 650 m d’altezza a strapiombo sul fiume Platano, il paesino non ha avuto vita facile a causa di continue carestie e terremoti, ma i suoi abitanti non si sono mai arresi. L’hanno ricostruito e ripopolato varie volte fino al 1980, anno in cui il terribile terremoto dell’Irpinia danneggiò gravemente Romagnano. Quando vi addentrerete tra i suoi vicoletti, le sue mura e abitazioni in parte ancora arredate, sarete capaci di percepirne il suo spirito e la forza dei suoi abitanti.
4. Basilicata: Campomaggiore Vecchio
Se vi trovate in giro per la Basilicata, oltre alle tappe d’obbligo a Matera e a Craco, vi consigliamo di visitare le rovine uniche e suggestive di Campomaggiore Vecchio, conosciuta come città dell’utopia, in provincia di Potenza. I primi insediamenti risalgono al 1150, ma è solo nel ‘700 che nacque un vero e proprio paese all’insegna dell’avanguardia e innovazione. Il conte assegnava a tutti coloro che si spostavano nel borgo un alloggio e un pezzo di terra da coltivare, in modo da attrarre nuovi abitanti, con lo scopo di creare un villaggio ideale senza poveri. Fu anche uno dei primi comuni nell’800 con una stazione ferroviaria, ma sfortunatamente il paesino fu distrutto da una frana nel 1885.
3. Puglia: Roca Nuova
La Puglia non è soltanto circondata da mare e spiagge da sogno, ma è anche terra antica con borghi che hanno fatto ormai la storia, come Roca Nuova. A 30 min a sud di Lecce, potrete visitare il villaggio medioevale, oggi ristrutturato per ospitare eventi. Di seguito ai continui attacchi dei turchi, gli abitanti di Roca Vecchia si spostarono più all’interno fondando nel 1480 un vero e proprio paese con una chiesa, un castello, varie torri ed abitazioni. Il borgo venne abbandonato a causa di molte epidemie, tra cui la malaria, nel 1834.
2. Calabria: Fantino
La regione della Calabria ospita molti borghi abbandonati, tra cui il famoso e suggestivo Pentidattelo nella parte meridionale. Spostandovi più a nord invece, a metà strada tra Crotone e Cosenza, troverete il suggestivo villaggio abbandonato di Fantino. Situato sul Monte Gimella, in una posizione non molto favorevole ma con un clima mite tutto l’anno, il paese si sviluppò dal basso verso l’alto intorno al 1716, forse per opera di un pastore. Nel negli anni ‘60 divenne molto popoloso ma iniziò lentamente a spopolarsi, probabilmente per la sua posizione, diventando però appuntamento fisso per gli abitanti dei paesi vicini che si riuniscono ogni 10 Settembre per celebrare la festa del patrono di San Giovanni Infante.
1. Sicilia: Gioiosa Guardia
Federico III di Aragona scelse la cima del Monte Meliuso come posizione strategica per fondare un borgo costituito da torri e fortezze, come difesa dagli attacchi dei pirati. Situato a 800 metri sul livello del mare in provincia di Messina, troverete non solo il borgo fantasma di Gioiosa Guardia ma anche un panorama spettacolare della costa tirrenica della Sicilia, esteso fino alle isole Eolie. Un paese dalla vita breve e tragica; nel 1783 fu colpito da un forte sisma e l’anno successivo da una terribile carestia. Motivi che spinsero gli abitanti ad insediarsi lungo la costa e a fondare l’attuale Gioisa Marina.