Volete rigenerarvi nella natura e scoprire i suoi segreti? Date un’occhiata a questi 5 boschi imperdibili selezionati per voi!

È fuori dubbio che il contatto con la natura faccia bene al corpo e alla mente, e in Italia ci sono tanti posti dove potersi rigenerare e rilassare: i boschi. Con circa 2 milioni di ettari ricoperti da aree boscate, la penisola ospita una ricca biodiversità di flora e fauna, con una dominazione prevalente di boschi di faggio, castagno, cerro e abete rosso.

Ci sono alcuni boschi in Italia dove gli alberi non sono soltanto dei semplici arbusti, ma sembrano aver acquisito durante i secoli un aspetto quasi monumentale con una storia da raccontare. Posti con unatmosfera magica e surreale dove verrete travolti non solo dalle meraviglie della natura, ma anche dai racconti che evocano, con miti e leggende che s’intrecciano a storia e spiritualità.

Se volete vivere un’esperienza indimenticabile proprio come in una favola, con fate e folletti che vi accompagnano verso un mondo fantastico, allora continuate a leggere qui di seguito quali sono i boschi in Italia da non perdere. Pronti a sognare?

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5. Puglia: i boschi della Foresta Umbra

Foresta Umbra

Nominata Patrimonio dell’Unesco nel 2017, la millenaria Foresta Umbra sorge a circa 800 m sopra il livello del mare nel Parco Nazionale del Gargano, in provincia di Foggia. Se siete alla ricerca di un’oasi verde e del fresco durante le roventi giornate d’estate, questo è il luogo ideale. Qui troverete boschi dalla vegetazione fitta costituiti in prevalenza da faggi che, grazie alle particolari condizioni climatiche della zona, crescono ad una quota più bassa rispetto alla media. Oltre ad ammirare e contemplare la maestosità degli alberi secolari, nel bosco potrete inebriarvi con il profumo di bene 85 specie di orchidee selvagge dai colori vividi che si mischiano e si sfumano con il verde circostante, regalando forti emozioni sensoriali.

Tra i 15 sentieri che si diramano sul territorio, vi consigliamo la suggestiva strada “Umbra-Mare” che vi condurrà dritti al mare della città di Vieste. Prestate molta attenzione durante il vostro cammino perché potrete imbattervi in specie di animali rare come il daino o il gatto selvatico e magari avvistare un gufo reale o un falco. Inoltre, potrete far conoscenza con il re della Foresta, uno degli alberi più belli e affascinanti del bosco, chiamato il Millacero. Giove trasformò in acero la bellissima Ninfa della Foresta, Gargara, la quale non solo si oppose ai desideri del Dio ma anche a quelli di un comune mortale. Per questo motivo Giove, preso dalla collera del rifiuto e dietro insistenza dell’uomo, trasformò la Ninfa in acero. 

4. Veneto e Friuli: Bosco del Cansiglio

Tra il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia sorge un bosco che vi affascinerà per la sua natura, storia e leggenda. Si tratta del Bosco del Cansiglio o Bosco del Reme, un luogo straordinario che si estende sull’Altopiano del Cansiglio e considerato patrimonio naturalistico dell’Italia. Resterete a bocca aperta soprattutto durante il foliage autunnale dove sarete travolti da un’esplosione di colori sfumature. Qui potrete passeggiare, fare escursioni più attive o semplicemente contemplare le numerose specie di alberi che lo costituiscono. Vi accorgerete che i veri protagonisti del bosco sono i faggi, che s’innalzano in tutta la loro maestosità tanto da sembrare i guardiani del posto.

Alberi con un'importanza storica, infatti grazie alla lavorazione del legno di faggio la popolazione antica dei Crimbi si insediò nella zona, lasciando tracce ancora visibili del loro passaggio. A tal proposito, vi consigliamo il Sentiero dei Crimbi che vi farà fare un tuffo nel passato attraversando alcuni dei loro villaggi circondati da uno scenario straordinario. E non solo, lo stesso legno fu anche utilizzato nel medioevo per la costruzione dei remi delle gondole e delle galee di Venezia, da qui il nome Bosco del Reme.

Se invece siete appassionati di mitologia e leggende, allora le Fate Anguane fanno al caso vostro. Si dice che fossero delle sirene cattive che rapivano i bambini nei pressi dei lago di Santa Croce e poi tristemente li bruciavano in questo posto oggi conosciuto come Buco della Luce, un luogo misterioso e macabro ancora oggi visitabile con una bella camminata a piedi. 

3. Piemonte: Gran Bosco del Salbertrand

Abeti bianchi e rossi si estendono su una superficie di oltre settecento ettari formando il bellissimo Gran Bosco del Salbertrand, un angolo di natura selvaggia e lussureggiante sulle Alpi Cozie del Piemonte, a pochi km da Torino. Resterete sbalorditi dalla bellezza e peculiarità di questo luogo, con una flora e fauna ricca ed unica grazie al microclima particolare delle Alpi occidentali. Oltre agli esemplari rari di abeti, le vostre passeggiate potranno colorarsi di magia durante il vostro incontro con cervi, caprioli o camosci, gufi e aquile, scoiattoli e ben oltre 70 specie di uccelli. Ma attenzione, dal 1997 anche il lupo è riapparso nel bosco!

Il Parco del Gran Bosco del Salbertrand, istituito nel 1980 per proteggere la vegetazione, oggi è diventato il paradiso degli escursionisti con un totale di 14 possibili sentieri da percorrere sia a piedi, in bici o con le ciaspole. Tra gli itinerari da non perdere vi consigliamo la famosa Via Francigena e l’emozionante Sentiero dei Franchi. Quest’ultimo fu percorso da Carlo Magno e il suo esercito che attraversarono la montagna per circondare le truppe nemiche dei Longobardi. Durante il tragitto sarete testimoni di una natura strepitosa e senza eguali, che vi arricchirà dentro e fuori.

2. Toscana: Bosco della Verna

Bosco della Verna

Sull’Appenino Toscano, in provincia di Arezzo, esiste un luogo magico dove natura e spiritualità si fondono. Si tratta del Bosco della Verna situato vicino al Santuario Francescano sul Monte Penna dove San Francesco ricevette le stimmate. Un bosco dal territorio simile ad un labirinto con una natura selvaggia e ombrosa. Qui non solo resterete incantati da alberi millenari dalle radici che s’intrecciano sul suolo o dalle imponenti rocce con ampi crepacci che somigliano a delle grotte, ma anche dalla sua storia misteriosa e controversa.

Per molto tempo il Bosco della Verna è stato considerato un luogo pericoloso e malvagio a cui non avvicinarsi perché frequentato da banditi e ladri che lo usavano come nascondiglio. Infatti il Bosco deve il suo nome alla dea Laverna considerata protettrice dei ladri già ai tempi degli Etruschi. Ma nel 1200 il Conte Orlando cambiò radicalmente la storia di questo luogo maledetto chiamando San Francesco D’Assisi a diffondere la sua parola . Insieme ad una piccola comunità di monaci benedettini che vivevano lì già da eremiti, San Francesco riuscì a scacciare il male trasformando il bosco in luogo sacro e di culto, attirando pian piano migliaia di pellegrini da tutt’Italia.

Tra i vari percorsi il più suggestivo che vi consigliamo è l’antica via che porta al Santuario partendo dal paese di Chiusi di La Verna. Se percorrete questa via passerete per il bosco, toccando con mano il suo misticismo e la sua sacralità, raggiungendo alla fine lo spiazzale del Santuario da cui potrete godere di uno dei paesaggi più emozionanti della Toscana.

1. Lazio: Bosco di Biancaneve

 Bosco di Biancaneve

In Lazio esiste un luogo davvero da favola, si tratta del Bosco del Sasseto, nelle vicinanze di Viterbo, soprannominato dal National Geographic “Bosco di Biancaneve”. Sarà proprio Biancaneve e i sette nani infatti a guidarvi in un altro mondo: alberi secolari con tronchi dalle forme contorte che quasi ricordano dei personaggi fantastici immobilizzati, rocce laviche ricoperte da muschi e licheni incastonate qua e là, funghi che spuntano un po' ovunque, il tutto in perfetta armonia con una vegetazione ricca e rigogliosa. Sentieri intricati e silenziosi vi faranno ammirare oltre 30 specie di alberi alti 25 metri e larghi oltre un metro, altri invece caduti e rimasti intatti sul suolo che fanno da tana ad insetti, anfibi o piccoli rettili.

A rendere questo luogo ancora più speciale e surreale è la presenza di un mausoleo in stile gotico con un’aurea spettrale. Qui fu seppellito il marchese Edoardo Cahen, un tempo proprietario del bosco e della Torre Alfina vicina. Fu proprio lui a decidere di lasciare questo bosco incontaminato e lontano dalla mano dell’uomo, tracciando soltanto dei sentieri che guidassero i visitatori nel fantastico mondo della natura. Non è un caso che il bosco faccia parte dei 20 luoghi incantati d’Italia e sia considerato Monumento Naturale della Regione Lazio.

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