Un itinerario tra i luoghi più belli dell’Isola dei Quattro Mori, per vivere 7 giorni in Sardegna alla scoperta della vera anima di una cultura unica.
È impossibile non amare la storia millenaria di questa terra speciale che è la Sardegna, un luogo che affonda le proprie radici nei miti e nelle leggende dell'antica isola di Atlantide, e che unisce la bellezza del mare e della natura a un patrimonio culturale senza pari.
Per non parlare di quel senso di identità perfettamente espresso dalla bandiera dei Quattro Mori, che rappresenta non solo la storia e le battaglie passate, ma anche l’orgoglio e l'autonomia della regione nel contesto italiano e internazionale.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Ed è per questo motivo che stiamo per intraprendere uno spettacolare viaggio on the road di 7 giorni in Sardegna: per andare in cerca dell’anima più vera e autentica di un’isola magica, destinata a entrare nel cuore di tutti coloro che hanno la fortuna di visitarla.
Avventure indimenticabili in un percorso on the road di 7 giorni in Sardegna
Il nostro tour di 7 giorni in Sardegna comincia da Olbia, nel nord-est dell’isola. L’aeroporto di Olbia Costa Smeralda è infatti lo scalo regionale più attivo dal punto di vista degli arrivi internazionali, e dunque rappresenta la base ideale da cui partire alla scoperta della terra dei Quattro Mori.
Per prima cosa dobbiamo noleggiare un auto, perché è solo viaggiando on the road che potremo apprezzare pienamente i paesaggi, i borghi, i siti archeologici e tutte le meraviglie artistiche e naturali dell’isola.
Nella prima tappa esploreremo gli scenari incantevoli del Golfo di Orosei, tra le meravigliose spiagge e la macchia mediterranea dell’entroterra. Poi ci sposteremo verso sud, con un itinerario abbastanza lungo che ci porterà prima ad attraversare il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, e poi a raggiungere la città di Cagliari.
Nel capoluogo di regione trascorreremo la terza giornata, mentre nella quarta seguiremo la costa sud-occidentale, fermandoci nell’area archeologica di Nora e raggiungendo l’isola di Sant’Antioco.
La quinta tappa sarà dedicata a esplorare i misteriosi siti nuragici presenti nella parte centrale della Sardegna, dopodiché proseguiremo verso la zona nord-occidentale, fermandoci nella città di Alghero. L’ultimo giorno, infine, torneremo verso Olbia facendo un largo giro, così da poter ammirare la Costa Smeralda, dove si trovano alcune delle spiagge più belle della regione.
Viaggi a Olbia da Milano? Prenota il bus per Orio al Serio❯1a tappa dell’itinerario di 7 giorni in Sardegna: le favolose spiagge del Golfo di Orosei
Partendo dall’Aeroporto di Olbia, occorre poco più di un’ora per raggiungere Orosei, dove inizia una zona davvero splendida, caratterizzata da soffici spiagge sabbiose, incantevoli calette nascoste, e una natura selvaggia e incontaminata.
Le attività da fare sono numerose: possiamo goderci qualche ora di relax sulla Spiaggia Marina di Orosei, oppure proseguire in auto verso il paese di Cala Gonone, fermandoci lungo il percorso per ammirare la straordinaria Grotta di Ispinigoli, un vero e proprio gioiello geologico nel cuore della macchia mediterranea dell’entroterra.
Dalla grotta, ci sono due possibilità per raggiungere Cala Gonone: la prima prevede di passare per il paese di Dorgali, dove si trova un interessante museo archeologico dedicato alla civiltà nuragica, che si sviluppò in Sardegna tra l’Età del Ferro e l’Età del Bronzo.
In alternativa, da Ispinigoli proseguiamo dapprima lungo la piccola strada per la Spiaggia di Cartoe, e poi seguendo le indicazioni per Cala Gonone. Arriveremo così a destinazione passando per Passo Littu, da dove potremo ammirare alcuni panorami davvero spettacolari (ma attenzione alla strada, molto stretta e tortuosa).
Cala Gonone è il luogo ideale dove trascorrere la prima notte del nostro viaggio di 7 giorni in Sardegna. In estate, chi volesse dirigersi subito qui senza passare per Orosei o per la Grotta di Ispinigoli, può partecipare a un’escursione in barca pomeridiana per esplorare il Golfo di Orosei da una prospettiva privilegiata, scoprendo luoghi unici come la meravigliosa Cala Mariolu, considerata una delle spiagge più belle al mondo.
2a tappa: verso Cagliari attraverso il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu
Lasciamo Cala Gonone seguendo la suggestiva SS125 in direzione Cagliari. Questa strada panoramica si snoda tra i canyon e le montagne del Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, dove la bellezza selvaggia del Supramonte si fonde armoniosamente con il mare, le spiagge e le insenature dei dintorni di Cala Gonone, in uno scenario davvero mozzafiato.
Ammiriamo le viste spettacolari e fermiamoci a scoprire i siti archeologici della zona, come la suggestiva area archeologica di Os Morales, dove potremo girovagare tra le rovine di numerose capanne di epoca nuragica. Qui si trova anche l’area faunistica di Sa Portiscra, un luogo ricco di sentieri e ideale per trascorrere del tempo nel silenzio della natura.
Procedendo lungo la SS125, oltrepassiamo il Passo Ghenna ‘e Sìlana per lasciarci alle spalle la zona del parco, anche se i paesaggi circostanti rimarranno simili ancora per diversi chilometri, almeno fino al paese di Lotzorai, dove possiamo fare una breve sosta e magari dirigerci verso la suggestiva Spiaggia del Lido delle Rose.
Teniamo presente che, da questo punto, mancano ancora 2 ore per arrivare a Cagliari, meta finale della seconda tappa del nostro itinerario di 7 giorni in Sardegna.
Perciò regoliamoci in modo tale da raggiungere il capoluogo in serata, in modo da poterci gustare una cena in uno dei ristoranti del centro, assaporando alcuni piatti tipici sardi come i Culurgiones o il Porceddu, senza farci mancare una bottiglia di Vermentino, un gustoso vino locale dal sapore fruttato, morbido e delicato.
3a tappa: Cagliari, la Città del Sole
Il clima mediterraneo, la posizione sul mare e la presenza di spiagge e colline dai colori vivaci sono valsi a Cagliari l’appellativo di Città del Sole. Il capoluogo della Sardegna, oltre a un ambiente naturale incantevole, possiede anche splendide attrazioni tutte da scoprire.
Iniziamo la nostra visita dal quartiere Castello, vero e proprio centro storico cittadino, e in particolare dal Bastione Saint Remy, splendido edificio Novecentesco che ne costituisce la porta d’accesso. Salendo in cima al Bastione ci troveremo in una piazza sopraelevata da cui potremo entrare nel cuore della città vecchia.
Qui, passeggiando lungo le vie acciottolate, potremo ammirare la Torre dell’Elefante e la Torre di San Pancrazio, due antiche strutture difensive costruite a inizio XIV secolo dai pisani (in quel periodo parte della Sardegna e perfino la Corsica appartenevano alla Repubblica di Pisa).
A pochi passi dalla Torre di San Pancrazio si trova l’interessante Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, mentre ritornando verso il Bastione Saint Remy seguendo via Pietro Martini incontreremo il Palazzo Regio, residenza storica dei viceré spagnoli, e la Cattedrale di Cagliari, chiesa medievale dall’architettura imponente che conserva stupendi affreschi.
Dopo avere completato il giro del centro storico, prendiamo l’auto e dirigiamoci verso la suggestiva Spiaggia del Poetto, nella zona sud-orientale della città. Qui possiamo goderci qualche ora di relax sulla spiaggia, oppure raggiungere la cima della Sella del Diavolo, il promontorio che domina il Golfo di Cagliari.
Secondo la leggenda, Lucifero e i suoi demoni erano stati ammaliati a tal punto dalla bellezza del golfo da volerlo conquistare. Durante la battaglia contro le forze del bene, Lucifero venne disarcionato e perse la sella, che si pietrificò posandosi sulle acque del golfo e dando così origine al promontorio.
Gustiamoci i colori del mare al tramonto prima di rientrare in centro per trascorrere la serata nel vivace quartiere di Marina, ricco di ristoranti, bar e locali.
4a tappa: Nora e Sant’Antioco
La quarta tappa del nostro viaggio ci porta lungo la costa meridionale della Sardegna. Dirigiamoci dunque verso la città di Pula, distante poco più di 30 chilometri dal capoluogo, e da lì raggiungiamo il vicino paese di Nora per esplorare un’attrazione imperdibile per chi desidera scoprire ogni segreto sull’antica storia del territorio.
Si tratta dell’area archeologica di Nora, un luogo davvero splendido, dove potremo passeggiare tra le rovine di antiche civiltà, scoprendo monumenti di epoca fenicia, punica e romana.
Anche il contesto naturale è decisamente degno di nota, con panorami straordinari sul mare intervallati dalla sagoma della Torre del Coltellazzo o di Sant’Efisio, che domina l’intero promontorio. Terminata la visita della zona archeologica, abbandoniamo Nora e seguiamo la costa verso ovest in direzione Sant’Antioco, raggiungibile in circa un’ora e mezza.
L'isola di Sant’Antioco è un gioiello nascosto, ma al tempo stesso una delle destinazioni da non perdere non solo della Sardegna, ma di tutta l’Italia. Offre un mix affascinante di storia, natura e cultura, con le sue spiagge di sabbia bianca, le acque cristalline e i siti archeologici.
Per scoprire i segreti più autentici e nascosti dell’isola occorrerebbe fermarsi alcuni giorni, mentre per i tempi del nostro itinerario abbiamo a disposizione solamente mezza giornata.
Anche così, possiamo esplorare con tutta calma il paese di Sant’Antioco, conoscendo la sua storia al MAB (Museo Archeologico "Ferruccio Barreca”), oppure passeggiando per il pittoresco centro storico, o ancora scoprendo le tradizioni locali al Museo Etnografico METS.
In alternativa, concediamoci un po’ di relax sulle spiagge o ammiriamo gli scenari del Parco Naturalistico La Noce, prima di tornare in paese per la cena e il pernottamento.
5a tappa: alla scoperta dei siti Nuragici
Atlantide è uno dei miti più affascinanti e discussi di sempre. Platone la descrisse come un'isola ricca di foreste, acqua, minerali e torri: tutte caratteristiche riscontrabili sul territorio e soprattutto nei nuraghi sardi.
Anche per queste ragioni, esiste una teoria che collega la Sardegna all’antica Atlantide, secondo cui una catastrofe sismica avrebbe sommerso gli antichi porti e i nuraghi, segnando la fine di quella straordinaria civiltà.
Al di là dell’indiscutibile fascino di questa idea, che sembra più leggenda che realtà storica, i siti nuragici (sono circa 8000 quelli censiti, ma si ritiene ce ne siano molti altri ancora da scoprire) rappresentano un patrimonio incredibile e assolutamente da non perdere.
Uno dei luoghi da visitare assolutamente è Su Nuraxi, il più grande complesso nuragico di Barumini, nel cuore della Sardegna. Possiamo raggiungere Barumini partendo da Sant’Antioco in circa un’ora e mezza, seguendo strade ampie immerse nella verdeggiante campagna sarda.
Una volta raggiunto il sito ci renderemo conto della sua straordinaria complessità architettonica, con le torri, i cortili interni e le terrazze che generano una struttura che, pur essendo frutto di una civiltà antica, richiama l'architettura moderna.
Oltre a Su Nuraxi, in questa zona ci sono anche altri nuraghi interessanti da scoprire, come il Nuraghe Su Mulino, nei pressi di Villanovafranca. In alternativa, soprattutto per chi viaggia in famiglia e con dei bambini, a un paio di chilometri da Su Nuraxi si trova il Parco Sardegna in Miniatura, un divertente e interessante parco a tema dove trascorrere un po’ di tempo in pieno relax.
Una volta lasciata l’area di Barumini, dirigiamoci verso la città di Oristano (un’ora di strada), dove ci fermeremo per la notte, dopo una lauta cena e una passeggiata serale nel bel centro storico.
Esplora in famiglia il parco a tema Sardegna in Miniatura❯6a tappa: arrivo ad Alghero
Per la sesta tappa del nostro itinerario di 7 giorni in Sardegna, raggiungiamo la città di Alghero, nella parte nord-occidentale dell’isola. Da Oristano, il percorso più veloce in termini di tempo (ma più lungo come chilometraggio complessivo) prevede di seguire la Statale 131 fino a Sassari, per poi deviare verso la costa e raggiungere la nostra meta in un’ora e quaranta minuti di viaggio.
Lasciando Oristano, però, possiamo decidere di prendere una strada diversa e più scenografica: procediamo lungo il litorale attraversando i paesi di Santa Caterina di Pittinnuri e di Bosa Marina.
Ci ritroveremo ad attraversare dapprima la Costa di Tentizos, e in seguito la Riserva Naturale del Grifone, dove potremo ammirare paesaggi fantastici con il blu intenso del mare da un lato, e il verde brillante delle colline e della macchia mediterranea dall’altro. Seguendo questo itinerario, raggiungeremo Alghero dopo poco più di 2 ore (soste escluse).
Nel pomeriggio, andiamo alla scoperta della città e delle sue origini spagnole, anzi precisamente catalane, nel pittoresco centro storico, esplorando luoghi di grande interesse come la Piazza Civica, circondata da splendidi palazzi medievali, o la maestosa Cattedrale di Santa Maria.
Ai margini del centro, poco distante dalla storica Torre de l’Esperó Reial, ha sede il Museo del Corallo di Alghero, dove possiamo conoscere i segreti dell’artigianato locale, strettamente legato alla lavorazione del corallo (di cui la costa di Alghero vanta la più grande colonia della Sardegna).
Chi ha più tempo ha disposizione, infine, può raggiungere il Parco Naturale Regionale di Porto Conte, distante una ventina di chilometri dal centro, dove si trovano le Grotte di Nettuno, grotte marine tra le più grandi e spettacolari d’Italia, visitabili tramite visite guidate.
7a tappa: Costa Smeralda e ritorno a Olbia
Per il nostro ultimo giorno di viaggio, dirigiamoci verso Sassari e raggiungiamo la costa settentrionale della Sardegna. Da qui, procediamo verso est guidando in uno scenario isolato e selvaggio, superando alcuni piccoli paesi come Viddalba e Luogosanto. La nostra destinazione finale è la Costa Smeralda, che raggiungeremo dopo oltre due ore e trenta minuti di auto.
In quest’area, caratterizzata dalla presenza di lussuosi resort sparsi in piccoli paesini che offrono splendidi panorami sul mare, tra spiagge, scogliere e insenature spettacolari, possiamo fermarci per tirare il fiato e assaporare ancora una volta i tipici piatti e prodotti sardi.
Per chi non lo avesse già fatto nei giorni precedenti, è impossibile abbandonare la Sardegna senza avere provato le Seadas, delizioso dessert sotto forma di piccoli ravioli dolci (uno degli imperdibili street food italiani), o senza aver assaporato il Mirto, liquore sardo della tradizione dal gusto intenso e amarognolo.
Dopo aver pranzato, facciamo due passi per goderci i paesaggi unici della Costa Smeralda. Ad esempio, possiamo dirigerci nel paese di Baja Sardinia e seguire il percorso che porta alla Batteria Battistoni, un vecchio avamposto militare abbandonato da cui si gode di una vista incredibile sulla baia.
Oppure dirigiamoci a una delle spiagge che si trovano nei pressi del paese, come la Spiaggia di Porto Sole, oppure la piccola e caratteristica Caletta Manca.
Infine, chi vuole esplorare altre parti della Costa Smeralda può visitare rapidamente i paesi di Porto Cervo, Porto Rotondo o Golfo Aranci, prima di tornare a Olbia (30 chilometri da Porto Cervo, 16 da Golfo Aranci) e concludere così il nostro lungo e appassionante itinerario di 7 giorni in Sardegna.