Siamo nell’isola dove le rocce hanno forme strane e dove il mare è dello stesso colore del cielo ma più brillante. Vi porteremo a conoscere l’Arcipelago di La Maddalena nel nord-est della Sardegna, ricco di luoghi esclusivi e preziosi, ideali per essere teatro di momenti speciali, fra gli scorci più affascinanti della Gallura.

In questo spicchio di Sardegna, dove mare e cielo danno l’impressione di fare a gara a chi possiede l’azzurro più limpido, ogni dettaglio e ogni scorcio sembrano essere stati disegnati dalla mano di un abile artista che li ha sognati, creati, amati.

Ne ha scelto le forme, le sfumature, i profumi che si percepiscono ancora più intensi quando intorno regna il silenzio interrotto solo dal fruscio del vento fra i rami. E la bellezza che potrete trovare qui sa veramente come si fa a lasciare senza parole. 

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Il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena

Arcipelago di La Maddalena, Sardegna

Vicino alla punta nord-est della Sardegna, in prossimità delle Bocche di Bonifacio, un arcipelago di 62 isole e isolotti sembra essere stato creato apposta per stupire chi non ama accontentarsi. I profili frastagliati delle coste nascondono eleganti scorci, calette pressocché inesplorate e spiagge di sabbia bianchissima; fra queste isole, la più grande e l’unica abitata è La Maddalena, che dà il nome all’arcipelago ed è sede amministrativa del Parco Nazionale

Immaginate un paesaggio modellato dal vento che nel corso del tempo lo ha disegnato secondo i suoi capricci, dove i colori sono quelli di una macchia mediterranea che conta circa un terzo di tutta la flora sarda e numerose specie rare; qui l’aria ha il profumo del ginepro, del lentisco, dell’erica e del mirto che nascono orgogliosi sulla terra arida e battuta dal sole e che si mescolano con l’odore del sale. Immaginate un mare abitato da balenottere, capodogli, delfini e tartarughe Caretta Caretta che spesso si vedono nuotare nell'Arcipelago, parte dell’area marina protetta del Santuario dei Cetacei. E infine immaginate 180 chilometri di coste che ospitano alcune fra le spiagge più belle del Mediterraneo, fra insenature dove il mare assume così tante tonalità dell’azzurro e del blu da essere famoso in tutto il mondo.

Ma la cosa più bella è che questo piccolo paradiso naturale è tutelato nella sua unicità e la maggior parte dei luoghi sono raggiungibili solo in barca o a piedi tramite sentieri, restando così un privilegio per pochi dove si può assaporare una bellezza fuori dalle rotte della grande massa.

Per essere sicuri di non perdervi nulla di ciò che questo magico luogo ha da offrire potete affidarvi a chi lo conosce bene. Vi basterà recarvi al porto di Palau o di La Maddalena ed Elena Tour Navigazioni vi accompagnerà in itinerari studiati per farvi vivere un'esperienza indimenticabile. 

L’isola di Budelli e l’eleganza di una sabbia preziosa

La Spiaggia Rosa di Budelli, Sardegna

La Spiagga Rosa sull’isola di Budelli sembra il paradiso terrestre con i suoi colori e i suoi profumi, ed è chiamata così per il particolare colore della sabbia, ricca di piccolissimi frammenti di granito, coralli, conchiglie e gusci di molluschi. La colorazione rosa si deve a un microrganismo che vive nelle praterie di posidonia: quando muore, il suo guscio raggiunge la riva e viene sminuzzato dall’azione dell’acqua e del vento. Purtroppo, a causa dei “saccheggi” di sabbia compiuti dai visitatori negli anni e degli ancoraggi delle barche che hanno fatto arretrare la posidonia, non è più possibile attraccare sulla spiaggia ma si può comunque ammirarne lo spettacolo navigando nelle vicinanze. Questo luogo è stato reso celebre dal regista Michelangelo Antonioni che vi ambientò parti del suo film “Deserto Rosso” nel 1964.

A nord-est dell’isola di Budelli si trova la Spiaggia del Cavaliere, con una sabbia fina e soffice come il borotalco.

L’isola di Caprera: l’ultima dimora di un eroe

L’isola di Caprera: l’ultima dimora di un eroe

Caprera è famosa per ospitare l’ultima dimora di Giuseppe Garibaldi, “l’eroe dei due mondi” che qui visse gli ultimi anni della sua esistenza. Il Memoriale e la Casa Museo hanno un valore storico molto importante e visitarli è come fare un salto indietro nel tempo per conoscere la vita del generale.

L’isola è la seconda per grandezza dopo La Maddalena a cui è collegata con un ponte, è completamente protetta perciò ancora selvaggia e la sua parte orientale è ricca di ripide scogliere di granito rosa che la rendono difficilmente praticabile. Tramite un sentiero a piedi o via mare si arriva a Cala Coticcio, detta “la Tahiti sarda”, e allo stesso modo si può raggiungere Cala Napoletana, un arenile diviso in tre spiaggette dove il mare è talmente trasparente che le barche in sosta sembrano volare su uno sfondo ricco di pesci colorati. Va ricordata anche la spiaggia del Relitto, detta così per lo scheletro della nave antica che giace sulla sua riva.

Caprera offre anche escursioni molto interessanti sotto l’aspetto storico, naturalistico e paesaggistico agli amanti del trekking grazie a 16 sentieri che fanno scoprire panorami mozzafiato camminando immersi fra i profumi e i colori di una natura che in autunno e in primavera dà il meglio di sé.

L’isola di Spargi: fra il rosso delle gorgonie, antichi relitti e l’eco dei pirati

Cala Corsara, Spargi

Spargi ha una forma pressocché circolare ed è la terza isola più grande del parco. Sulla più piccola Spargiotto nidificano rare specie di uccelli e lo scoglio di Spargiottello è un paradiso per gli amanti del diving che nella secca di Washington potranno ammirare il rosso delle gorgonie e nella secca Corsara il relitto di Spargi, una nave romana di 35 metri del II secolo a.C.

Le spiagge più belle dell’isola si trovano specialmente nel versante meridionale e in quello orientale: Cala Soraya, con la sua insolita forma a boomerang, e Cala Corsara, che si dice fosse un antico covo di pirati e che nel 2018 è stata inclusa dalla rivista americana Forbes tra le sette spiagge italiane da visitare. E poi ci sono Cala Conneri, detta “cala dell’amore”, Cala Granara, Cala Canniccio e ancora Cala Pietranera e Cala Piscioli con la loro vegetazione fino al bagnasciuga.

Spargi ospita anche alcune fortificazioni militari delle guerre mondiali che sono oggi attrazioni turistiche, tra cui Forte Zanotto, mimetizzato nella vegetazione, e il porticciolo militare abbandonato di Cala Granu.

Proprio di fronte allo spettacolo di Spargi, in località Santa Teresa di Gallura, si trova il Resort Valle dell’Erica Thalasso & SPA 5* di proprietà del Gruppo Delphina. La struttura è un gioiello creato per chi cerca una vacanza all'insegna del lusso e della sostenibilità, immersa in un parco mediterraneo di 28 ettari e circondato da 1400 metri di spiagge e calette di sabbia bianca. 

Razzoli e Santa Maria

Razzoli e Santa Maria

L’Isola di Razzoli è particolare per via delle sue alte scogliere, ma anche qui ci sono spiagge da non perdere: Cala Lunga, Cala Cappello e Cala Noce. Il Passo degli Asinelli la separa da Santa Maria, pianeggiante, con un suolo fertile e uno stagno naturale meta di molte specie di volatili. L’isola è diversa dalle altre anche perché ospita una ventina di case che hanno la funzione di residenze estive, edificate prima dei divieti, tra cui quelle di alcuni personaggi dello spettacolo. 

L’isola di La Maddalena e la sua storia legata al mare

L’isola di La Maddalena e la sua storia legata al mare

A 20 minuti di traghetto da Palau ecco sorgere dalle acque un’isola la cui sua storia è stata da sempre legata a doppio filo con il mare e con la Marina Militare per via della sua posizione strategica al centro del Mediterraneo: La Maddalena. Fra i vicoli del borgo si avverte chiaro lo spirito di un luogo molto devoto alla sua tradizione, una cittadina bella e colorata che si snoda lungo un porto naturale e che ospita negozietti, bar, ristoranti e palazzi del Settecento. A testimonianza del passato, nel porto di Cala Gavetta si erge una colonna dedicata a Giuseppe Garibaldi, nella chiesa di Santa Maria Maddalena c’è un crocifisso che fu dell’ammiraglio Nelson (che qui ha anche una baia intitolata a suo nome) e un altro punto di interesse è il Museo Navale Nino Lamboglia (purtroppo chiuso temporaneamente) dedicato al relitto romano di Spargi.

Una strada panoramica di 45 chilometri che percorre tutta l’isola consente di ammirare i luoghi più belli fra cui ci sono sicuramente numerose spiagge e insenature. Nel tratto più a nord, protetta da un promontorio alto 128 metri, si trova la spiaggia di Bassa Trinita che prende il nome da una chiesetta del 1700 a cui gli isolani sono molto legati. Sempre nella parte settentrionale si trova la profonda insenatura di Cala Spalmatore, una delle più famose, il cui fondo sabbioso ha una particolare tonalità rosata con striature gialle e nere date da quarzo e mica, circondata dalla macchia mediterranea e alle cui spalle c’è un piccolo stagno. Poco distante, all’ingresso della località turistica di Porto Massimo, ecco Cala Lunga e merita una visita anche la spiaggia di Monti d’a Rena chiamata così per la montagna di sabbia bianca che la contraddistingue. Infine, nella parte meridionale, Cala Francese, una delle più belle di La Maddalena, avvolta fra le rocce di granito, dove l’acqua diventa subito fonda.


“La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso”

Fabrizio De André

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