Abbracciato dai Colli Euganei, il piccolo borgo di Arquà Petrarca è un racconto di bellezza, vino, giuggiole e letteratura.
Cosa vedere ad Arquà Petrarca? Il borgo medievale, uno dei Borghi più Belli d’Italia, si srotola placidamente ai piedi del Monte Piccolo e del Monte Ventolone. Senza alcun dubbio, è un’imperdibile tappa di tutti i viaggiatori dell’area termale dei Colli Euganei.
Fiore all’occhiello di quest’area ondulata e coperta di boschi e vigne, Arquà Petrarca invita subito il suo visitatore ad una passeggiata in lentezza. Già dalla sua posizione, ai margini delle più importanti crocevie, il paesino euganeo, dove sembra che il tempo si sia in qualche modo fermato, richiede che si lasci il proprio veicolo a valle e si prosegua la visita a piedi.
La visuale che si ha dall’alto è impareggiabile e ripaga di ogni fatica. Proprio verso questo bel colpo d’occhio sulla valle e sui Colli Euganei ti invitiamo ora, alla scoperta di tutte le cose da vedere ad Arquà Petrarca.
Cosa vedere ad Arquà Petrarca: panorami, musei e case di poeti
Il piccolo borgo dei Colli Euganei nel 2017 si aggiudicò il titolo di Borgo dei Borghi durante la trasmissione Kilimangiaro. Eppure, nonostante sia stato portato più volte sotto le luci della ribalta, Arquà Petrarca mantiene inalterato il suo spirito di luogo ben ancorato alle tradizione della sua terra e al ritmo della natura circostante.
Il borgo è perfetto per una passeggiata domenicale, per un momento di ristoro tra un’escursione e l’altra o come tappa di un delizioso tour enogastronomico. Eppure, Arquà ha davvero molte ragioni per essere visitata, a cominciare dal motivo per cui si chiama così.
Scopriamo qui le ragioni per cui venire a scoprire Arquà.
Una passeggiata al centro di Arquà, scoprendo la storia del borgo
Uno dei primi motivi per cui venire qui è certamente quello di perdersi tra le viuzze del centro.
In effetti, Arquà seguì le sorti di buona parte del Veneto, fino a quando nel Medioevo non si costruirono le prime avvisaglie di un villaggio all’interno della fortificazione di Monte Castello. Già da allora, Arquà era suddivisa nel borgo a valle e quello sul colle, dando origine al Borgo di Sopra e il Borgo di Sotto che si possono ammirare attualmente. Questa conformazione in totale pendenza dona fascino al borgo medievale ma può essere anche difficoltosa per chi viaggia con passeggini o altri sostegni. Potrebbe quindi essere una buona idea quella di parcheggiare nella parte alta del borgo, visitarla, e poi spostarsi in macchina nella parte inferiore (o viceversa).
Ad ogni modo, nel Trecento, nel corso di una guerra tra Carraresi (Signori di Padova) e Scaligeri (Signori di Verona), la rocca di Arquà venne distrutta. Fu però anche il periodo in cui uno dei più grandi poeti italiani del tempo arrivò al borgo, cambiandone per sempre le sorti… Di questo, però, ne parleremo poi.
Cosa vedere nel Borgo di Sotto di Arquà Petrarca
Il Borgo di Sotto si sviluppa intorno alla maestosa Chiesa di Santa Maria Assunta.
Di essa se ne parla già intorno all’Anno Mille quando pare che avesse un porticato in stato di abbandono, oggi del tutto scomparso. Venne restaurata intorno al Seicento, conferendole l’aspetto romanico che mantiene tuttora. Con gli ultimi restauri nel corso del secolo scorso, è stato rinvenuto un interessante ciclo di affreschi di età post giottesca. Si può dunque immaginare l’aspetto che doveva avere la chiesa quando nel 1374 si tennero i funerali di Petrarca.
Inizialmente venne sepolto proprio all’interno della chiesa, per essere poi traslato all’interno di una tomba marmorea. Tale tomba, che fa eco alle grandi tombe classiche, nonché a quella del mitico Antenore a Padova, si trova proprio vicino alla Chiesa, in posizione rialzata.
Una curiosità? Il teschio ritrovato nella tomba non è di Petrarca, bensì di una donna…
Cosa vedere nel Borgo di Sopra di Arquà Petrarca
La maggior parte dei monumenti di rilievo si trova propria nella parte alta di Arquà, dove un tempo esisteva il castello.
Salendo lungo la acciotolata Via Roma, si raggiungono luoghi come l’Oratorio della Santissima Trinità e la Loggia dei Vicari, ma anche il Monumento ai Caduti e la famosa Casa del Petrarca, oggi Museo.
Tra loro attigue, ma di funzione ben diversa, sono l’Oratorio e la Loggia. L’Oratorio, probabilmente eretto ben prima del Duecento, è una chiesetta di impianto romanico ad una navata, molto amata dal Petrarca, che risiedeva qui vicino. La Loggia dei Vicari, invece, luogo deputato a discussioni e riunioni, oggi si presenta rimaneggiata da un interessante intervento del 2003. La copertura che per secoli era stata tolta, venne infatti rimessa utilizzando dei sostegni in vetro davvero d’impatto.
Se ci si allontana un po’ verso Via Valleselle, si raggiunge il luogo simbolo di Arquà e al quale dedichiamo un capitolo a parte.
Il Museo Casa del Petrarca e il Parco Letterario dei Colli Euganei
Il nome della cittadina probabilmente deriva dal latino arquata montium, ovvero ‘arco di monti’, per la sua particolare posizione tra le colline. A dare fama a questo borgo, però, fu proprio Francesco Petrarca che qui visse a fine Trecento e proprio qui, come abbiamo visto, fu seppellito.
Cosa vedere, però, del passaggio del poeta ad Arquà Petrarca? Senza dubbio la tomba, come abbiamo visto. Ciò che però è meta di un pellegrinaggio ancora più interessante è la sua stessa casa. Magnificamente conservata, fu donata da Francesco il Vecchio da Carrara, Signore di Padova, al poeta nel 1369.
E fu proprio Petrarca stesso che presenziò ai lavori di ristrutturazione della casa che a quel tempo aveva già un secolo. Quando nel Cinquecento divenne proprietario della casa il nobile padovano Pietro Paolo Valdezocco la casa venne decorata con scene di opere petrarchesche. Proprio quelle che oggi possiamo ammirare venendo qui in visita.
Di risalente al periodo di Petrarca pare che ci sia il piccolo studio, con la sedia e la libreria, forse originali. In ogni caso, la visita a questo luogo è senz’altro un una ventata di storia ed ispirazione, esaltata dalla magnifica vista sulla valle.
E se di panorami non ce n’è mai abbastanza, si può sempre proseguire la propria visita di Arquà. Oltrepassando il Municipio e incamminandosi lungo Via Castello, si trova infatti il Monumento dei Caduti al centro di un verdissimo prato.
La visita al borgo non è però conclusa se non ci si ferma ad assaggiare qualche specialità locale, magari in uno dei suoi locali con vista mozzafiato sui dintorni.
Cosa mangiare ad Arquà Petrarca tra ottimi taglieri, vini e giuggiole
Chi viene sui Colli Euganei sa che si mangia bene. Nei ristoranti, agriturismi, osterie ed enoteche fioccano le proposte di formaggi e salumi e soprattutto di vini locali. Proprio per di qui, in effetti, passa la famosa Strada del Vino dei Colli Euganei e dunque non si può andarsene di qui senza aver assaggiato qualcosa. Magari un corposo Rosso dei Colli?
Ad Arquà, però, c’è un’altra specialità, ed è tipica solo di questo borgo. Si tratta della giuggiola, che qui è esaltata e proposta in innumerevoli forme differenti, tanto da avere una Sagra dedicata ad inizio Ottobre. Tra gli svariati modi in cui è possibile assaggiare questo frutto, il più famoso è certamente il Brodo di Giuggiole, in verità un delizioso liquore. In tutta questa zona, comunque, è possibile assaggiare ogni genere di liquori, spesso prodotti utilizzando le erbe officinali locali.
Un viaggio ad Arquà è dunque assai particolare. Per quanto sia un borgo minuto, infatti, raccoglie in sé diverse emozionanti tappe. E se la salita fino al Borgo di Sopra sarà stata troppo faticosa, perché non rilassarsi nella vicina area termale di Montegrotto, Abano e Galzignano?