Un viaggio tra paesaggi e tradizioni dei 10 borghi più belli del Piemonte, per scoprire i segreti di un territorio magico a metà tra storia e natura.
Una bellezza straordinaria e una varietà di paesaggi unica, tra montagne imponenti, dolci colline, laghi incantevoli e tranquille pianure. Il Piemonte è una regione davvero speciale, capace di sorprendere per la sua incredibile ricchezza naturale.
La diversità del territorio si riflette anche nei numerosi e pittoreschi borghi, luoghi autentici e imperdibili, ciascuno dei quali racconta una storia che unisce tradizione, cultura e panorami mozzafiato.
E allora partiamo senza esitare per un viaggio alla scoperta dei 10 borghi più belli del Piemonte, per vivere esperienze sorprendenti ed esplorare vere e proprie finestre su un mondo ricco di storia e in perfetta armonia tra storia e natura.
Paesaggi e cultura viaggiando tra i 10 borghi più belli del Piemonte
Il Piemonte è una terra di paesaggi incantevoli che fanno da sfondo a paesi affascinanti ed eterogenei, capaci di trasmettere tutta la bellezza e l’atmosfera che deriva da secoli di storia e tradizioni.
Viaggiando tra gli scenari della regione, visiteremo i 10 borghi più belli del Piemonte, in un itinerario che ci porterà a conoscere le mille anime di questo territorio e a trascorrere momenti autentici e indimenticabili.
Partiremo dalla serenità incontaminata delle montagne che circondano Ceresole Reale, un’oasi di pace ai piedi delle Alpi, per poi immergerci nel cuore delle Langhe, tra le colline ondulate e i vini pregiati di Barolo e Alba.
Proseguiremo verso Volpedo, un piccolo gioiello che custodisce l’arte e la storia del famoso pittore Giuseppe Pellizza, per poi esplorare le dolci colline di Cella Monte e Cocconato d’Asti, dove i vigneti si perdono all'orizzonte.
Ci sposteremo poi a Candelo, celebre per il suo Ricetto, un affascinante complesso medievale fortificato perfettamente conservato, e poi proseguiremo fino a raggiungere i panorami lacustri di Orta San Giulio, affacciata su uno dei laghi più suggestivi d’Italia.
Infine, ci addentreremo tra le Alpi con l’ultima tappa a Macugnaga, dove la bellezza selvaggia delle montagne chiuderà il nostro emozionante viaggio, in cui ogni borgo custodisce un frammento unico del patrimonio piemontese, pronto a svelare le sue meraviglie a tutti coloro che desiderano scoprirle.
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10. Le meravigliose montagne di Ceresole Reale
Ceresole Reale è un incantevole borgo montano situato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, in provincia di Torino e non lontano dal confine con la Francia. Circondato dalle maestose vette delle Alpi, questo piccolo paese è una meta ideale per chi cerca un’esperienza a contatto diretto con la natura.
La storia di Ceresole risale al Medioevo, ma il nome "Reale" fu aggiunto nel 1861 in onore del re Vittorio Emanuele II, che frequentava queste zone per le sue battute di caccia.
Il Lago di Ceresole, con le sue acque turchesi, è uno dei luoghi più suggestivi della zona. In questo piccolo paradiso possiamo trascorrere le giornate tra passeggiate rilassanti o escursioni in bici, mentre nei mesi invernali possiamo dedicarci allo sci di fondo.
Anche i dintorni del paese offrono meraviglie naturali imperdibili. A pochi chilometri, infatti, si trova il Lago di Serrù, un gioiello alpino incastonato tra le vette, dove il riflesso delle montagne si specchia nelle acque limpide creando un panorama da cartolina.
Risalendo ancor di più la strada, possiamo raggiungere il Colle del Nivolet, uno dei passi alpini più spettacolari del Piemonte, situato a oltre 2.600 metri di altitudine. Qui, la vista si apre su un paesaggio magnifico fatto di praterie alpine, laghi glaciali e cime innevate, che possiamo esplorare con escursioni piuttosto impegnative che ci porteranno ad ammirare la fauna locale, tra stambecchi e aquile reali.
E dopo tanta fatica, torniamo in paese per rifocillarci con la toma di Ceresole, un formaggio tipico di montagna dal sapore deciso, oppure piatti della tradizione montana piemontese, come la polenta e i salumi locali.
9. Barolo: la casa del “Re dei vini” tra i 10 borghi più belli del Piemonte
L’affascinante paese di Barolo offre un mix irresistibile di storia, cultura, natura e sapori, che lo rende una tappa imperdibile tra i 10 borghi più belli del Piemonte. Situato nel cuore delle Langhe, un territorio collinare famoso in tutto il mondo nonché Patrimonio UNESCO, Barolo è circondato da vigneti che producono uno dei vini più rinomati d’Italia, l’omonimo Barolo.
Passeggiare per le strette vie del suggestivo centro storico è un viaggio tra storia e bellezza, con il castello medievale ottimamente conservato e sede oggi del Museo del Vino, l’interessante e interattivo WiMu, luogo ideale per scoprire la lunga tradizione vitivinicola della zona.
Nel castello si trova anche l’Enoteca Regionale del Barolo, uno spazio dove è possibile degustare e acquistare le migliori annate di questo vino così pregiato.
I meravigliosi scenari delle Langhe rendono il paese una meta ideale anche per gli amanti della natura. Dai sentieri che attraversano colline ricoperte di vigneti si possono ammirare scorci indimenticabili, soprattutto viaggiando in autunno, quando le vigne si tingono di rosso e oro. Inoltre, è possibile percorrere itinerari enogastronomici a piedi o in bicicletta, immersi in un paesaggio collinare mozzafiato.
Oltre al vino, Barolo è sinonimo di eccellenza gastronomica. Nei suoi ristoranti e osterie è possibile assaporare piatti tipici della cucina piemontese, come il tartufo bianco, la bagna cauda o la battuta di Fassona, il tutto perfettamente accompagnato da un immancabile Barolo DOCG. Un soggiorno qui rappresenta un’immersione totale nel gusto e nella tradizione locale, e può regalare un’esperienza davvero unica per i visitatori.
Scopri i vini piemontesi con una degustazione a Torino❯8. Alba, tra storia ed enogastronomia
Alba, conosciuta come la “capitale delle Langhe”, è indubbiamente una delle perle più preziose del Piemonte.
Famosa in tutto il mondo per il tartufo, attrae ogni autunno migliaia di visitatori grazie alla sua Fiera Internazionale del Tartufo Bianco, un evento che celebra non solo questo pregiato prodotto, ma anche l’intera tradizione enogastronomica locale, e che rappresenta una delle sagre più conosciute in tutta Italia.
Passeggiando per le vie del centro storico, ci possiamo immergere in un luogo ricco di storia e cultura, con numerosi palazzi medievali e torri antiche che ne raccontano il glorioso passato.
Il Duomo di San Lorenzo, con la sua imponente facciata in mattoni rossi, è uno degli edifici più iconici, mentre le antiche torri medievali, come la Torre Bonino e la Torre Astesiano, rendono giustizia al soprannome di Alba: ”la città dalle cento torri”.
Sotto le strade cittadine si nasconde inoltre un affascinante segreto: un percorso archeologico che permette di viaggiare indietro nel tempo fino all’epoca romana, rivelando i resti dell’antica città e offrendo un’esperienza speciale.
Ma non è solo la storia ad attirare i visitatori: Alba è anche una delle capitali piemontesi del vino. Circondata da colline ricoperte di vigneti, la città è al centro di una delle zone vinicole più importanti d’Italia, rinomata per la produzione di Barolo, Barbaresco e Nebbiolo. Oltre al vino, non manca ovviamente il buon cibo, in un incontro perfetto tra gusto, storia e natura.
7. Volpedo, borgo artistico in provincia di Alessandria
Volpedo, pittoresco borgo situato in provincia di Alessandria, ai piedi dei Colli Tortonesi, offre un'esperienza autentica e immersiva. Passeggiando per le stradine del centro storico, infatti, ci troviamo a contemplare un mix unico di arte, storia e bellezze naturali.
Qui, nel 1868, è nato il pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo, autore del celebre dipinto “Il Quarto Stato”, un’opera divenuta un vero e proprio simbolo della questione operaia legata alla seconda rivoluzione industriale.
Nei Musei di Pellizza da Volpedo si possono ammirare le sue opere, visitare la casa natale e lo studio dove ha dipinto il suo capolavoro, e scoprire gli arredamenti d’epoca e le ricostruzioni che offrono uno spaccato della vita quotidiana nel XIX secolo.
Oltre all'arte, il borgo è circondato da uno scenario di verdi e incantevoli colline, ricche di sentieri per escursioni e passeggiate che permettono di godere di viste mozzafiato, e non solo.
Ad esempio, appena attraversato il torrente Curone, possiamo salire a Monleale, un piccolo gioiello arroccato sulla collina che sovrasta Volpedo, un luogo perfetto per riscoprire un ambiente antico e affascinante, dove riscoprire una dimensione più semplice e intima del territorio.
6. Gli infernot di Cella Monte
Rimaniamo in provincia di Alessandria, ma spostiamoci nel meraviglioso territorio del Monferrato, precisamente a Cella Monte. Nel cuore di questo piccolo e splendido borgo piemontese si trova l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, un luogo che racconta la storia della lavorazione di questa pietra naturale tipica della zona.
Attraverso esposizioni interattive e percorsi educativi, possiamo scoprire i segreti di quest’arte tradizionale, nonché il ruolo cruciale che questo materiale ha giocato nello sviluppo architettonico della regione, soprattutto per quanto riguarda la conservazione del vino.
Un'altra caratteristica distintiva di Cella Monte, infatti, sono gli infernot, ovvero antiche cantine sotterranee scavate nella pietra. Questi spazi sono stati storicamente usati per conservare i deliziosi vini locali, come il Barbera d’Asti o il Grignolino del Monferrato. Non per nulla questa terra ospita alcune delle migliori cantine di tutta la regione.
Gli infernot, infatti, non solo offrono uno sguardo sulla vita rurale tradizionale, ma anche sulla tecnica ingegneristica che ha permesso di creare ambienti ideali per la maturazione del vino, mantenendo temperature e umidità ottimali.
Durante l’autunno, il paesaggio che circonda Cella Monte si trasforma in un quadro di colori vivaci, con colline e vallate che brillano sotto le tonalità calde della stagione, e invitano a esplorare sia le strade strette e silenziose del borgo, che i sentieri che attraversano le colline del Monferrato, alla ricerca di pace e relax in armonia con la natura.
5. Trino: storia e spiritualità nella pianura vercellese
Proseguiamo il nostro percorso tra i 10 borghi più belli del Piemonte raggiungendo un paese situato in provincia di Vercelli, a due passi dal fiume Po e nel cuore della pianura piemontese. A Trino possiamo viaggiare nel tempo per scoprire le vestigia del passato del territorio.
Questo borgo è una destinazione perfetta per chi cerca un’esperienza autentica, che unisce il fascino del passato alla serenità degli ambienti naturali del Piemonte. In questo senso, uno dei luoghi da non perdere è la Chiesa di San Michele in Insula, risalente al XII secolo, splendido esempio di architettura romanica e punto di riferimento storico e spirituale molto importante per il paese.
A proposito di spiritualità, la storia di Trino è anche legata alla vicina Abbazia di Lucedio, una delle più importanti abbazie cistercensi del nord Italia, a sua volta fondata nel XII secolo.
Il fascino dell’abbazia è dato sia dalla sua posizione, quasi nascosta tra le risaie e nella quiete della campagna vercellese, sia dall’aura di mistero che la avvolge: una leggenda sostiene infatti che il demonio abbia fatto la sua comparsa nel principato di Lucedio, maledicendo i monaci che vivevano in questo luogo coltivando riso! Ecco perché la struttura rappresenta una meta imperdibile per chi è alla ricerca di esperienze suggestive e da brivido.
Infine, trovandosi a poca distanza dal Po, Trino offre bellissimi percorsi naturalistici lungo il fiume, ideali per andare alla scoperta dell’affascinante biodiversità locale e di uno scenario naturale unico.
4. Cocconato d'Asti, la Riviera del Monferrato
Cocconato d’Asti è un borgo immerso tra le colline, eppure è noto anche come la "Riviera del Monferrato”, per via del clima mite e favorevole.
Il centro del paese è piccolo ma molto suggestivo, con le strade in acciottolato che si snodano tra il Monumento ai Caduti, la chiesa della SS Trinità del 1600, alcuni ristoranti e un belvedere che offre una vista spettacolare sul territorio collinare circostante.
Il panorama attorno a Cocconato regala infatti degli scorci pittoreschi, e i vigneti che si estendono a perdita d’occhio rappresentano un invito a scoprire il gusto di una tradizione vinicola secolare, resa unica dalle particolari condizioni climatiche del luogo.
Ogni anno, il paese ospita il Cocco Wine, una manifestazione enogastronomica imperdibile per gli amanti del vino e della buona cucina. Durante questo evento, nato oltre vent’anni fa, vengono celebrate le eccellenze locali, con particolare attenzione ai vini del Monferrato come il Barbera e il Grignolino, che si possono degustare direttamente dai produttori.
Durante il Cocco Wine il borgo si anima di bancarelle, attività e degustazioni guidate, offrendo l'opportunità di scoprire non solo i vini, ma anche i prodotti tipici del territorio. È un appuntamento che attira non solo gli appassionati, ma anche tutti coloro che desiderano provare un'esperienza autentica nel cuore del Monferrato.
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Circondato dalle fertili risaie della provincia di Biella, Candelo è un borgo che incanta con il suo straordinario Ricetto medievale. Questo antico complesso fortificato è una delle strutture meglio conservate d'Europa e rappresenta un autentico scrigno di storia e cultura, tra i luoghi più belli da scoprire in Piemonte.
Costruito nel XIV secolo per proteggere i raccolti e i beni preziosi dagli attacchi, il Ricetto di Candelo è oggi un monumento vivente alla vita rurale e contadina del Piemonte. Passeggiando tra le sue viuzze strette e acciottolate, tra gli antichi edifici in pietra, i protoni in legno e i tetti sporgenti, si è letteralmente trasportati indietro nel tempo.
Le imponenti mura di cinta, che circondano l'intero complesso, e le torri angolari, perfettamente preservate, offrono una vista spettacolare sulla struttura difensiva che un tempo garantiva la sicurezza della comunità. Visitando le torri potremo ammirare da vicino la maestria architettonica medievale, e scoprire i segreti e le storie che queste mura hanno visto nel corso dei secoli.
Candelo non è solo storia, ma anche gastronomia. I prodotti tipici, come il pregiato riso di Baraggia e i formaggi biellesi, sono un richiamo irresistibile. Ogni autunno, il borgo si anima con eventi e fiere che celebrano i sapori locali e le tradizioni contadine, offrendo un’esperienza immersiva nel cuore della cultura piemontese.
2. Orta San Giulio, la perla del lago
In provincia di Novara, affacciato sulle sponde dell'incantevole Lago d'Orta, uno dei più affascinanti laghi italiani, l’incantevole borgo di Orta San Giulio possiede un’atmosfera magica e romantica che lo rende una meta imperdibile per chi cerca un'esperienza di pace e bellezza.
La prima cosa da fare consiste nell’esplorare il centro storico, a partire dalla splendida Piazza Mario Motta e passeggiando nelle stradine adiacenti, tra le case antiche e i piccoli negozi artigianali.
Se invece vogliamo immergerci nella natura e ammirare i meravigliosi panorami del lago, saliamo fino al Sacro Monte di Orta, un complesso di 20 cappelle immerse in un bosco secolare che raccontano la vita di San Francesco d’Assisi attraverso statue e affreschi.
Si tratta di uno dei nove Sacri Monti situati tra Piemonte e Lombardia. Patrimonio UNESCO, il Sacro Monte di Orta combina un’esperienza mistica e spirituale con la possibilità di scoprire le più spettacolari viste sul lago sottostante, al centro del quale spicca la sagoma dell’isola di San Giulio, con la sua Basilica e la piccola Abbazia Benedettina.
Terminata la visita al Sacro Monte, torniamo in paese per rifocillarci gustando le specialità del lago. Tra i prodotti tipici spiccano il delicato pesce Coregone e i tradizionali bolliti piemontesi accompagnati dai "bagnet", verde o rosso, salse saporite che esaltano i sapori della carne.
1. Macugnaga: ai piedi del Monte Rosa
Il nostro viaggio tra i 10 borghi più belli del Piemonte si conclude tra le maestose Alpi, che fanno da sfondo all’affascinante borgo di Macugnaga, in provincia di Verbanio-Cusio-Ossola. Qui, ai piedi dell’imponente Monte Rosa, possiamo vivere esperienze e avventure uniche circondati dalla natura incontaminata.
Macugnaga è infatti un vero paradiso per gli escursionisti, con sentieri che portano a scoprire luoghi spettacolari come il Lago delle Fate, un gioiello alpino nascosto tra le montagne ma facilmente raggiungibile, dove trascorrere qualche ora di relax nel cuore di uno scenario da cartolina.
Un’altra esperienza imperdibile è la salita in funivia al Belvedere, da cui si possono ammirare in tutto il loro splendore sia il Monte Rosa che le splendide cime circostanti.
Durante l’inverno, il paese si trasforma in una località sciistica amata per la sua tranquillità e per la qualità delle piste.
Macugnaga è anche un luogo ricco di tradizioni, che si riflettono nella sua stessa architettura. Le case in legno e pietra sono infatti un perfetto esempio dell'architettura tradizionale walser, testimonianza di una cultura che ha lasciato un'impronta indelebile su queste terre.
Le abitazioni walser sono costruite per resistere al clima rigido di alta montagna, e utilizzano legno massiccio e pietra locale, con tetti spioventi per far scivolare la neve in inverno e ampi ballatoi in legno, usati per l’essiccazione dei prodotti agricoli.
Tutti questi elementi, uniti anche all’impeccabile ospitalità locale, fanno di Macugnaga un luogo davvero speciale, dove storia, natura e tradizione convivono in perfetta armonia.