Dolci colline, gli ultimi spiccioli di sole, storia e arte. Il Belpaese non smette mai di accogliere. Le 10 idee per una vacanza in Italia a novembre

Novembre. Lontani dalle folle ma vicini allʼarte e alla cultura, ma anche a quei paesaggi da sogno che sollecitano lʼimmaginario dei visitatori quando si parla dellʼItalia. Lʼautunno è esploso in tutti i suoi colori e in quella dolcezza del clima che in Italia precede a lungo lʼinverno. Quale periodo migliore allora per scoprirla se non questo? Con una ricca varietà di scelta tra la montagna, lʼarte e il sole. E allora, se ti stai domandando dove andare in vacanza in Italia a novembre, lasciati consigliare da VisitItaly.

Il sole è ancora molto presente nellʼautunno italiano e novembre sa regalare temperature miti e bagagli leggeri; la montagna invece ancora non è preda della neve e degli sciatori del weekend, così si lascia scoprire in tutta la sua… naturalezza! Perché novembre è il mese della natura, con il la bellezza incantevole dei paesaggi, le camminate e il trekking ideali, senza lʼafa e lʼumidità estive, con il plus di un buon vino fresco di botte, visto che a novembre si stappa il novello.

Infine last but not the least lʼarte, le città più belle e ricche di cultura del mondo e i siti storici e archeologici che a novembre sono visitabili meglio che nellʼestate delle ferie obbligate e del rito della vacanza “intelligente”.

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Dove andare in vacanza a novembre in Italia, 10 idee

Dove andare in vacanza a novembre

Cortina, Dolomiti

In Italia novembre inizia con una festività e un paio di giorni di calendario liberi dalla scuola e dal lavoro. Giorni che, sfruttati bene accanto al weekend, possono valere anche una settimana di vacanza. Chi ama la montagna ma non è un fanatico dello sci, troverà unʼofferta vasta e variegata, centrata in particolare sullo sport. Ti offriamo quattro itinerari: i monti lecchesi delle Grigne e la Valsassina partendo da Milano; il Parco nazionale del Gran Paradiso in Val dʼAosta a centʼanni dalla sua istituzione; i parchi abruzzesi del Gran Sasso e della Majella, i più alti di tutto lʼAppennino, e infine lʼevergreen per eccellenza di ogni vacanza in montagna in Italia, Cortina e le sue meravigliose montagne.

Novembre, abbiamo detto, sa ancora offrire tanto sole, soprattutto in alcune regioni baciate dalla dolcezza delle temperature. Visititaly ti propone tre itinerari: la Sicilia meridionale da Catania a Ragusa; il basso Salento che permette talvolta bagni di mare e tintarella anche a novembre; il Ponente ligure mite e temperato, protetto dalle Alpi e da sempre il luogo più a nord per la coltivazione dellʼulivo.

La terza suggestione ci arriva dal magnifico patrimonio storico e archeologico. Luoghi che richiamano folle tutto lʼanno, ma visitare Paestum in autunno è impagabile, si può ammirare “di più” senza code e senza folla, con il sole che non picchia come in estate. E da lì scendere verso la leggendaria Elea (Velia per i Romani), dove con Parmenide nacque la filosofia occidentale.

Per una vacanza a novembre in Italia si sceglie spesso Roma, ma allora è giusto spingersi un poʼ più a nord e fare un salto nellʼantica Etruria. Vi troverete dentro le città etrusche di Tarquinia e Cerveteri e i segreti di una civiltà antica quanto misteriosa; lʼultimo itinerario ci riporta in Lombardia, dal parco rupestre di Capo di Ponte, siamo in Val Camonica, fino alle Grotte di Catullo a Sirmione di epoca romana.

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10. Le Grigne, i Piani Resinelli e quel ramo del Lago di Como…

dove andare in vacanza a novembre

Piani Resinelli, belvedere

A meno di unʼora da Milano cʼè il Lago di Como, lo specchio dʼacqua dolce più ammirato al mondo. Se la sponda lariana si presenta come la più turistica e mondana, molto frequentata dagli stranieri, quella lecchese a est sa offrire un contatto più genuino con la natura, legata da vicino alle montagne delle Prealpi e delle Alpi, con il suo bouquet di sentieri e grotte, sorgenti e panorami da togliere il respiro. Qual momento migliore di novembre per scoprire allora questʼangolo di Lombardia fascinosissimo?

Il punto di partenza è ai Piani Resinelli, da qui gli escursionisti più esperti possono raggiungere le vette delle Grigne (sono quattro, la più alta supera i 2.400 metri). I neofiti invece hanno varie possibilità di passeggiate per lʼaltopiano, come quella che conduce alla cascata del Cenghen, ma facile e imperdibile è il belvedere del Parco Valentino. Qui è stata allestita una nuova passerella panoramica che sporge per 12 metri nel vuoto, così da regalare una vista mozzafiato, la più instagrammabile del Lago di Como!

Per arrivare ai Piani Resinelli da Milano bisogna raggiungere il comune di Abbadia Lariana, dopo aver percorso la Statale 36 dello Spluga fino a Lecco (uscita Valsassina). Serve circa unʼora e mezza, ma dipende dalla dimestichezza con i tornanti che portano allʼaltopiano, posto ai piedi della Grignetta. Da qui ‒ e siamo già oltre i 2.000 metri ‒ è possibile vedere il Resegone con la sua vetta seghettata a 9 punte, ma nelle giornate terse anche il Monte Rosa, e sono in tanti ad aver avuto la fortuna di scorgere persino le guglie del Duomo di Milano!

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9. Il Parco Nazionale del Gran Paradiso

Parco Nazionale del Gran Paradiso

Parco Nazionale del Gran Paradiso

Di nome e di fatto! Paradiso è lʼunico aggettivo che si presta a diventare nome proprio del Parco ai confini tra Piemonte e Valle dʼAosta. Lʼente parco Gran Paradiso ha festeggiato i 100 anni dalla sua istituzione e oggi va fiera degli 850 chilometri di sentieri che lʼattraversano e dei 10 Centri Visita sparsi fra le due regioni. Lʼex riserva di caccia sabauda ha nello stambecco il suo simbolo (lo riporta anche nel logo) e novembre è un buon mese per andarlo a scovare, a debita distanza certo, poiché è questo il periodo degli amori per camosci e stambecchi.

Una delle experience che val la pena fare a novembre sul Gran Paradiso è ammirarne il foliage di faggi, uno dei più belli dʼItalia, legandolo magari alle tante opportunità di trekking che si svolgono soprattutto a inizio mese, mentre a fine novembre si va di ciaspolate. Lʼitinerario giusto potrebbe essere il Vallone di Cambrelle in valle Orco, lungo il sentiero del vallone del Roc, che porta anche alla cascata del Balmarossa. Siamo sopra Noasca, sul versante piemontese, e dopo si può proseguire salendo fino al lago di Pratofiorito.

Per arrivare al Gran Paradiso, da Torino occorre percorrere per almeno due ore la SP460, mentre il versante valdostano offre la più comoda autostrada A5. Anche da Ivrea e Biella è preferibile fare lʼA5 e poi uscire ad Aosta, altrimenti cʼè la statale 565. In Val dʼAosta il Gran Paradiso offre la bellezza dei larici in Valle di Rhêmes, il bosco monumentale di Artalle e in Valsavarenche il sentiero che sale al Rifugio Vittorio Emanuele II. Lʼosservazione degli animali e il birdwatching sono pratiche fondamentali se vuoi visitare il Parco, ci sono volpi ed è ritornato il lupo, ma volgendo lo sguardo in alto anche aquile reali, gipeti e sparvieri.

Per chi ama lo sport, è bene sapere che sta prendendo piede nella zona lo Splitboard, in pratica uno snowboard divisibile in due, così da poter essere usati allʼoccorrenza come sci.

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8. I parchi abruzzesi del Gran Sasso e della Majella

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Eremo di San Bartolomeo in Legio

Nel cuore della penisola, lʼAbruzzo è la regione dʼItalia in cui più di tutte si sposano il mare e la montagna. È qui che ci sono i grandi parchi nazionali del Gran Sasso e della Majella, il primo con i suoi 2912 metri è anche la vetta più alta di tutto lʼAppennino. Composto da 11 distretti ambientali, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga offre al visitatore ghiacciai come il Calderone e i verdi boschi della Laga. Le foreste ricoprono circa la metà del territorio montuoso del Parco, ci sono lecci, querce, pioppi, castagni, faggi e betulle.

I parchi abruzzesi sono affollati dalla più straripante fauna appenninica. Ci sono camosci, cervi e caprioli, il lupo appenninico e lʼorso bruno marsicano, ma anche molti rapaci rari come l’aquila reale, il gufo reale e il falco pellegrino. Da non perdere tra i luoghi del parco del Gran Sasso sono Rocca Calascio e lʼAltopiano di Piano Imperatore a 1800 metri sul livello del mare.

Il Parco Nazionale della Majella raggiunge altezze di poco inferiori al Gran Sasso (2795 metri) e offre boschi e scenari di pari varietà e bellezza. Oltre metà del suo territorio si estende sopra i 2000 metri sul livello del mare e il paesaggio mantiene così intatta la sua biodiversità. I botanici hanno rilevato la presenza di più di 2100 specie vegetale, mentre le specie animali sono oltre 150, inclusi il lupo e lʼorso bruno e l’aquila reale. Da vedere è lʼeremo di San Bartolomeo in Legio, incastonato nella roccia e che risale al XIII secolo. Per raggiungere i grandi parchi abruzzesi, occorre percorrere l’Autostrada A24 e uscire ad Assergi, mentre chi viaggia sulla A25 può uscire a Castiglione a Casauria.

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7. Cortina, dal curling al “bombardino” al buon vino veneto

Cortina d'Ampezzo, il centro

Cortina d'Ampezzo, il centro

Chi pensa a Cortina la immagina di solito dallʼalto delle Tofane e delle altre piste da neve da cui lanciarsi in pieno inverno, oppure pensa alle lunghe e serene giornate estive piene di eventi, ma la perla delle Dolomiti ha sempre qualcosa da offrire e novembre può essere una sorpresa per una vacanza. I boschi di larice attorno alla città si colorano dʼoro e le tinte rosso e arancio regalano uno dei foliage più seducenti del mondo. Vien voglia di camminare, a passo veloce nel trekking sportivo o lento di chi va a cercare funghi, perché a Cortina la natura, i silenzi e gli interminati spazi sono un dono da assaporare con lentezza.

Cosa fare a novembre a Cortina? Tanto sport, anche senza gli sci ai piedi. Innanzitutto il pattinaggio allo Stadio Olimpico del Ghiaccio, aperto tutto lʼanno e già in fermento per i Giochi Milano-Cortina del 2026. E poi cʼè la scuola di curling, qui cʼè infatti il Curling Club Dolomiti, che vanta tra i tesserati lʼoro olimpico di Pechino 2022 Stefania Costantini, ma alla scuola cʼè spazio anche per ragazzi e adulti alle prime armi. I boschi sono regno delle mountain bike ma anche delle Fat bike e delle gravel bike per provare lʼebbrezza della pedalata nei boschi.

Lo shopping in corso Italia è un must, Cortina ha unʼarea pedonale tra le più ampie dellʼarco alpino ed è giusto approfittarne per una passeggiata con visita alle boutique alla moda, alle botteghe dʼartigianato e alla Cooperativa di Cortina, fondata 130 anni fa. Infine relax ai rifugi, dove la neve a novembre può già aver fatto capolino, e allora via di cioccolata calda o di “bombardino” (uova, panna e brandy) al Rifugio Lagazuoi, dove cʼè pure la sauna finlandese. Da non perdere il Rifugio Faloria, raggiungibile con la funivia omonima, mentre servono cabinovia e funivia per salire fino alla vetta delle Tofane a 3244 metri, ma a metà strada il Masi Wine Bar del Col Druscié merita la sosta.

Per raggiungere la perla delle Dolomiti, le autostrade arrivano fino a un certo punto: la A27 fino a Belluno e la A22 fino a Bressanone, dopodiché bisogna mettere in conto unʼoretta e mezzo di statale, che sia la SS51 Alemagna o la SS48 bis Dolomiti. Giunti a Cortina, il consiglio è di muoversi a piedi, anche perché a Novembre cʼè meno gente in giro e i parcheggi liberi sono tanti, da quello al Bar Stazione di Cortina a quelli nei pressi della funivia Faloria e dello stadio del Ghiaccio.

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6. Sole in Sicilia, dalla vulcanica Catania alla dolce Ragusa

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Modica

Cambiamo completamente scenario e scendiamo in Sicilia. Novembre regala ancora un clima dolce per una vacanza al sole in Italia e il miglior punto di partenza per gustarsi il sud dellʼisola è senza dubbio Catania, con il suo importante aeroporto. La città è sempre viva, pulsa voglia di divertimento, è vulcanica come si deve a “Iddu”, l'Etna, presenza sempre cara e mai ingombrante per i catanesi. A novembre poi lʼUniversità è in piena attività e il centro storico si anima di feste e locali dove tirar tardi la sera, con tavolini allʼaperto che invogliano a mangiar fuori anche in questa stagione. La movida gravita attorno al cosiddetto “Quadrato d’Oro”, tra Piazza del Duomo, il Teatro Massimo e Piazza Università. Non mancate la foto alla Scala maiolicata di Santa Maria del Monte e alla fontana dellʼElefante, per lo shopping Via Etnea e via Bellini.

Se in estate da Catania si prende quasi sempre la strada verso sud, costeggiando lo Ionio e le sue splendide spiagge, a novembre vi consigliamo di guardare allʼinterno. Un centinaio di chilometri e arriverete a Piazza Armerina, deliziosa cittadina celebre per i mosaici della Villa Romana del Casale. Conservati in perfetto stato, risalgono al IV secolo d.C. e fanno di questa antica villa di 3.500 metri quadrati un patrimonio di tutela dellʼUnesco.
 
Più moderna ma di non meno fascino è Vittoria, circa 70 chilometri a sud di Piazza Armerina. Fondata allʼinizio del XVII secolo, deve il nome alla contessa Vittoria Colonna e ha unʼanima contemporanea. Merito del Liberty e della filosofia concettuale che caratterizza le sue piazze ampie e i suoi palazzi, mentre le chiese secentesche esaltano gli stucchi e i fregi, come nella Chiesa Madre dedicata a San Giovanni Battista. Scendendo verso la costa sʼincontra la spiaggia di Scoglitti e qui, a novembre, capita ancora di vedere i turisti prendere il sole.

Vittoria è in provincia di Ragusa e, ci siamo capiti, a breve distanza ci sono le perle iblee di Modica, Scicli e del capoluogo. Tre città del più compiuto barocco siciliano, ognuna merita una visita approfondita, con il plus del cioccolato a Modica, magari quello a scaglie che con la ricotta riempie le “Teste di Turco” di Scicli, finendo per i “biscotti scaurati” allʼanice e alla cannella di Ragusa. 

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5. Il Salento, lʼanello baciato dal sole Lecce-Otranto-Leuca-Gallipoli

Spiaggia del Ciolo

Spiaggia del Ciolo

Per gli amanti del sole, il basso Salento è un posto perfetto per godersi una vacanza a novembre in Italia. Qui piove sempre poco, in tutte le stagioni, e abbracciando due mari ‒ lo Ionio e lʼAdriatico ‒ cʼè sempre nellʼaria profumo di salsedine e di estate. Per iniziare a visitare il “tacco dʼItalia”, è bene partire da Lecce, il capoluogo del Salento, città barocca meravigliosa che splende dei fasti romani ‒ stupendo lʼanfiteatro al centro della città ‒ e bizantini. Scenografica anche Piazza del Duomo, da cui iniziare la passeggiata per piazza SantʼOronzo, il “Sedile” col suo loggiato arabeggiante fino al Castello voluto da Carlo V.
    
Da Lecce in senso orario procediamo verso Otranto, con il suo magnifico centro storico e la città più a oriente dʼItalia. È la città più a oriente dʼItalia e proprio questa posizione lʼha costretta nei secoli passati a subire le escursioni saracene e al terribile massacro del 1480 (con oltre 800 “martiri di Otranto” uccisi). Oggi la spiaggia di quello sbarco è una delle più rinomate della costa, la Baia dei Turchi, ma a togliere il fiato sono soprattutto le spiagge di Porto Badisco a sud e dei Laghi Alimini a nord.

Proseguendo lungo la costa adriatica, incontriamo una delle grotte marine più famose di tutto il Mediterraneo: la Zinzulusa. È visitabile solo in parte, tanto è maestosa. Superate Castro e Tricase si scopre da un viadotto il fiordo del “Ciolo” (sta per corvo in dialetto salentino), qui in estate è pieno di ragazzi che si tuffano da spuntoni di roccia a decine di metri di altezza. Pochi chilometri e il Salento… finisce. Nel senso che si raggiunge Santa Maria di Leuca, “finibus terrae” come campeggia sulla basilica di Santa Maria De Finibus Terrae. Il giro in barca alle decine di grotte presenti sui due mari che sʼincontrano al largo di Leuca è lʼesperienza obbligatoria.

Risalendo verso nord sullo Ionio si incontra il mare verde cristallo di Pescoluse, Marina di Salve e Torre di San Giovanni. Il nostro obiettivo è però Gallipoli, perla dello Ionio e della movida salentina, che a novembre recupera un poʼ della sua autenticità. I locali moderni di Corso Roma e quelli caratteristici del centro storico (superato il lungomare Marconi) restano aperti, ma Gallipoli è pur sempre una città di mare, di pescatori e portuali, assaporarne la quiete potendo stare in maniche di camicia è un piacere.

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4. Il Ponente ligure, la serenità del verde e dellʼazzurro

Veduta di Alassio

Veduta di Alassio

Prima degli italiani, sono arrivati gli inglesi a scoprire la dolcezza e il tepore fuori stagione della Riviera ligure di ponente. Da Bergeggi a Ventimiglia un centinaio di chilometri di costa frastagliata, con il mare che si affaccia sulla grande riserva dei cetacei sempre ben scortato da colline e i monti delle Alpi liguri. Se siete a novembre da queste parti, non scordate però Halloween per iniziare il mese nel modo migliore, e al confine con la Francia, sopra Sanremo, cʼè Triora, detto anche il borgo delle streghe. Giacché siete in zona, una visita però la merita senzʼaltro Dolceacqua.

I sapori enogastronomici del Ponente ligure si esaltano in questa stagione. Cʼè infatti lʼolio nuovo, i frantoi sono tutti allʼopera e la prelibatezza delle olive taggiasche, delle acciughe e degli altri alimenti conditi con gli oli arriva non soltanto in tavola, perché cʼè modo di gustarlo anche in loco. A Imperia dallʼ8 al 10 novembre 2024  si svolge infatti OliOliva, con tanto di degustazioni, street food e corsi di cucina per tutti.

Una vacanza a novembre nel Ponente ligure non può dimenticare le escursioni al Parco delle Alpi liguri, mentre chi ama la bicicletta sappia che ha a disposizione la pista ciclabile di 24 km che sfrutta lʼex linea ferroviaria in disuso. A Oneglia ‒ una delle due anime di Imperia ‒ cʼè poi Parco e Villa Grock, dove abitò il più grande clown di tutti i tempi e non a caso oggi ospita il Museo del Clown. Una passeggiata ad Alassio non si nega mai, e novembre è forse il momento migliore per apprezzare il Budello e il celebre Muretto di ceramiche. 

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3. Il Parco Archeologico di Paestum e Velia

Il Tuffatore, Museo nazionale di Paestum

Il Tuffatore, Museo nazionale di Paestum

Il mondo classico a due passi da noi, dalla nostra modernità di sostanze metalliche e composite. È lʼuniverso ellenico di Paestum e poi quello romano di Velia, per tanti secoli rimasti celati alla nostra conoscenza. Si trovano a sud di Salerno, nellʼassolata piana del Sele, con le sue campagne generose e i boschi e castagneti del Parco nazionale del Cilento-Vallo di Diano. Ci si arriva facilmente, uscendo dallʼautostrada del Mediterraneo A2 (lʼex Salerno-Reggio Calabria) allʼaltezza di Battipaglia o di Eboli.

I 25 ettari dellʼarea archeologica di Paestum splendono dei tre templi ellenici di Hera (nota come la Basilica), il più antico dei tre, iniziato intorno al 560 avanti Cristo; il tempio di Atena, la Minerva romana che custodiva la sapienza e la maestria artigiana; il grande edificio che pare fosse dedicato a Nettuno e di certo quello conservato meglio, che risale alla metà del V secolo prima di Cristo. Da visitare lʼattiguo Museo archeologico con la celebre lastra del Tuffatore.

Elea per i greci, Velia per i romani, oggi la conosciamo come Ascea e la si apprezza per lʼazzurro del mare cilentano. Anche qui il nucleo originario risale al V secolo avanti Cristo e deve la sua fama alla scuola eleatica di Parmenide e dellʼallievo Zenone. La filosofia occidentale nasce qui e la città fiorì anche sotto i romani, che nel V secolo d.C. la ribattezzarono Velia. Lʼedificio più rappresentativo è dedicato ad Asclepio, è su tre livelli e con una fontana che traeva le acque dalla sorgente Hyele e serviva ad alimentare le terme e gli ambienti riscaldati con i sistemi di conduzione del vapore. Il tutto nel rigoglio della macchia mediterranea che rende il Cilento un unicum.

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2. Dove andare in vacanza a Novembre: alla scoperta dell'Etruria

Necropoli di Cerveteri

Necropoli di Cerveteri

Non cʼè stagione che sia sbagliata per visitare Roma. Eterna per definizione, la città attrae sempre, in qualsiasi periodo dellʼanno, e novembre può essere un buon mese per goderne la dolcezza senza gli eccessi della calura estiva. Ma chi già la conosce e vuole concedersi una vacanza novembrina in Italia, può guardare oltre i confini del Grande Raccordo Anulare per andare a scoprire i luoghi etruschi dellʼAlto Lazio e della vicina Toscana.

A circa 50 chilometri da Roma cʼè Cerveteri con la sua necropoli, e dopo altri 50 chilometri si arriva a quella dei Monterozzi di Tarquinia, con le loro tombe a tumulo scavate nella roccia, dove sono state rinvenuti affreschi e manufatti dellʼarte etrusca. Passando in Toscana, a Sarteano è stata scoperta nel 2003 lʼincredibile tomba della Quadriga nella necropoli delle Pianacce, mentre il Museo Archeologico Casentino di Bibbiena accoglie migliaia di reperti, dalle statuette di bronzo alle monete, alcune finite anche alla National Gallery di Londra.

Siamo nei pressi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, perché di natura attorno ai siti etruschi ce nʼè da vedere a iosa. Tornando a Cerveteri, ad esempio, cʼè per gli amanti del trekking la via degli Inferi: scarsi 5 chilometri e meno di unʼora e mezza di cammino facile, ma ci sono anche sentieri più impegnativi, come quello delle “Cascatelle” che richiede 5 ore ma si addentra fino alle cascate di Braccio di Mare, della Mola e di Castel Giuliano.

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1. Dalla Valcamonica a Sirmione, la Lombardia fra preistoria e classicità

Sirmione, Grotte di Catullo

Sirmione, Grotte di Catullo

Siamo partiti dalla Lombardia per i consigli su dove passare le vacanze a novembre in Italia e torniamo lì per chiudere il cerchio con i parchi archeologici lombardi. Orgoglio della Val Camonica è il Parco Nazionale delle incisioni rupestri, il primo del genere in Italia, inaugurato nel 1955. A Capo di Ponte sono stati ritrovate varie incisioni rupestri e più di 100 reperti di arte preistorica su pietre levigate. Dal 1979 ha ottenuto riconoscimento Unesco, come lʼha ottenuto nel 2011 il Parco Archeologico di Castelseprio, nel varesotto, dove cʼè anche il monastero di Torba gestito dal FAI.

Capitale della Cultura italiana per il 2023, con Bergamo, Brescia non poteva mancare lʼappuntamento con la visita novembrina. Bello da fare, e non ci sono alternative ai piedi, il corridoio Unesco che unisce il parco archeologico dellʼantica Brixia romana al complesso di Santa Giulia. Un chilometro da percorrere immersi nel verde per questo corridoio inaugurato un anno fa.

Il luogo archeologico più visitato della Lombardia è però Sirmione, con le celebri Grotte di Catullo e il vicino Museo Archeologico. Le grotte sono in realtà una enorme villa dʼepoca romana con tanto di terme, non appartenuta però al grande poeta latino. Il luogo si affaccia sul delizioso promontorio della città che spacca in due il Lago di Garda a sud, in uno degli scenari più suggestivi del Belpaese.

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