Frontino, tra i Borghi più Belli d’Italia, è una piccola gemma nascosta delle Marche. Scoprirlo è un piacere per i sensi e per l’anima. 

Frontino, gemma nascosta delle Marche, è un centro piccino piccino nell’Unione Montana del Montefeltro con il giusto mix di personalità e “fattore fiaba” che lo rende davvero unico nel suo genere.

Si tratta del più piccolo comune della provincia di Pesaro e Urbino. Tuttavia, le modeste dimensioni nulla tolgono in termini di fascino a questo luogo incantevole che, non a caso, è annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia e che il Touring Club Italiano ha fregiato con la prestigiosa Bandiera Arancione

Ma cos’è che rende Frontino tanto speciale? Per scoprirlo, dovrai necessariamente visitarlo. Qui, intanto, ti diamo qualche anticipazione. 

Questa gemma nascosta delle Marche è un’oasi di tranquillità dove fare il carico di good vibes immersi tra i paesaggi dell’Appennino tosco-emiliano e la bellezza di un centro storico medievale che saprà regalarti attimi di pura poesia.

Scopri Frontino, il borgo-castello nascosto nelle Marche. 

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Frontino, storia del più piccolo comune della provincia di Pesaro e Urbino

Come accennavamo poco sopra, con una superficie di 10,74 km² Frontino è il comune più piccolo della provincia di Pesaro e Urbino.

La storia del borgo è scandita dall’orologio della sua torre civica e dalla rigogliosa vite americana che la ricopre alternando, stagione dopo stagione, verdi accesi a caldi rossi e arancioni dorati. Guardandola dal basso, potresti domandarti se da un momento all'altro, dalla finestra su in cima, possa affacciarsi una principessa dai lunghi capelli. Suggestioni fiabesche che capitano in posti di tal fatta. 

Alto, su uno sperone che domina la valle del Mutino e all’ombra del monte Carpegna, Frontino, pur piccolo che sia, ha visto avvicendarsi secoli di storia tutti ancora ben leggibili tra le strade lastricate del centro storico, tra i più belli dell’aerea del Montefeltro. 

Il nome è probabilmente un rimando al Castrum Frontini di epoca romana. Le vicende che l’hanno investito parlano dei potenti che l’hanno conquistato, Santa Sede inclusa, e degli eventi di cui fu protagonista. Tra tutti, quello più significativo per valore simbolico e civico è certamente la battaglia dei Coppi del 1451. Le cronache narrano che quando le truppe di Sigismondo Pandolfo Malatesta tentarono l’assalto al castello, i frontinesi reagirono tirando sui soldati di tutto, anche le tegole delle proprie abitazioni. 

Antico territorio “di confine” nella cosiddetta Massa Trabaria, area nota per fornire tronchi impiegati nella fabbricazione di travi, Frontino nasce come borgo fortificato, una caratteristica lampante a chi passeggia per il groviglio di belle abitazioni dai balconi fioriti abbracciate dalle possenti mura castellane che lo delimitano. 

Cosa vedere a Frontino

Scoprire cosa vedere a Frontino è fare un viaggio nel passato medievale del Centro Italia. Trattandosi di un piccolo paese, visitarlo in poco tempo è più che fattibile.

Questa gemma nascosta emana un’atmosfera accogliente che ti metterà subito a tuo agio. 

Il borgo di Frontino è quello che ci vuole per un break (anche solo di poche ore) all’insegna della calma e del benessere. Entra nel mood e metti il tuo smartphone in modalità aereo per non lasciarti distrarre dalla vivace quiete che troverai. Imperativo tassativo: rilassarsi. Farlo tra i pini e le ginestre secolari che ondeggiano alla brezza dei boschi marchigiani non sarà affatto complicato. 

Durante il tragitto che ti condurrà alla meta, incontrerai un’antica costruzione del XIV secolo recentemente restaurata, il Mulino di Ponte Vecchio. In passato era impiegato nella lavorazione di farina e pane, oggi ospita il Museo del Pane

Proseguendo lungo una serie di tornanti raggiungerai in breve il centro storico di Frontino. Le abitazioni dai mattoni a vista e le strade pavimentate in pietra locale rendono evidente come il borgo-castello abbia mantenuto inalterato l’aspetto medievale delle origini. 

Oltre alla già citata torre dell’orologio, un altro edificio analogo tradisce gli scopi difensivi del vecchio nucleo abitativo. È una torre di forma poligonale che sorge in piazzale Leopardi, terrazza panoramica con vista sui monti impreziosita dalla fontana-opera d’arte di Franco Assetto. All’artista torinese è dedicato anche l’omonimo museo del centro, che raccoglie le creazioni donate da Assetto stesso al Comune. 

A ridosso di piazzale Leopardi si trova il teatro Titano, un ampio ambiente all’aperto realizzato negli anni Settanta che ricorda per conformazione i teatri dell’antichità. 

Come in ogni borgo che si rispetti, non può mancare la chiesa parrocchiale. Quella di Frontino è dedicata ai Santi Pietro e Paolo e racchiude alcune opere pregevoli come la Madonna col Bambino a firma di Antonio Cimatori detto il Visaccio.

Sì, il paese è decisamente piccolo, ma durante l’anno non mancano eventi e manifestazioni che lo vivacizzano rendendo Frontino una meta ancora più appetibile, come la Festa del Tartufo nero, la Sagra del Fagiolo e il singolare Festival degli Spaventapasseri

Cosa vedere nei dintorni di Frontino

Il Complesso Monumentale di Montefiorentino è certamente una delle cose da vedere nei dintorni di Frontino. Secondo la leggenda fu san Francesco a fondarlo nel 1213 durante un passaggio per le terre del Montefeltro. Il convento francescano è tra i più antichi e grandi delle Marche. Si compone di una chiesa, un chiostro e una cappella di epoca rinascimentale, la cappella dei Conti Oliva, che è un autentico gioiello. 

Dalla chiesa proviene il prezioso polittico di Alvise Vivarini attualmente esposto alla Galleria Nazionale di Urbino. Inoltre, il convento ospita ogni anno o il Premio Nazionale di Cultura Frontino–Montefeltro, una felice iniziativa culturale che si tiene a Frontino dal 1981 e che vede la partecipazione di scrittori, giornalisti e case editrici dalle più prestigiose alle piccole realtà.

A poca distanza, sempre fuori le mura di Frontino, si trova il cinquecentesco Monastero di San Girolamo. Attualmente è una struttura ricettiva di grande valore storico, con una chiesa a navata unica, il refettorio affrescato con una raffigurazione dell’ultima Cena e le antiche celle dei frati.

Frontino si trova all’interno del Parco Sasso Simone e Simoncello. Se ami il trekking e le passeggiate nel verde approfittane per immergerti nella natura marchigiana, percorrere sentieri e strade bianche panoramiche e raggiunge i due sassi, colossi di roccia che sbucano imponenti dal morbido paesaggio collinare. Ti imbatterai anche nei resti della Città del Sole, la città-fortezza abbandonata voluta da Cosimo de Medici risalente al XVI secolo.

Se sei in vena di faticare un po’, puoi poi cimentarti nel Cippo di Carpegna, salita ripida e decisamente impegnativa tra i boschi dove Marco Pantani era solito allenarsi. È una tappa decisamente romantica che gli appassionati di ciclismo non possono mancare. L’inizio e la fine del percorso sono segnalati da due omaggi al grande ciclista: una scultura e una gigantografia che lo ritraggono in sella. Una volta giunto a destinazione, non ti resta che riprendere fiato ammirando “il cielo del pirata”, una vista che abbraccia la Repubblica di San Marino, i monti Fumaiolo e Aquilone e la vallata del Marecchia.

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