Monte San Pietrangeli non è solo una gemma nascosta nel cuore delle Marche, è uno scrigno di tesori d'arte e storia. Ecco perché
A volte perdersi è l’unico modo per trovarsi davvero. Viaggiando nel cuore delle Marche, tra colline silenziose e profumate di fiori, ho imboccato una strada secondaria. Così ha preso vita il mio vero viaggio: un'avventura inattesa tra undici borghi nascosti de Le Marche, dove storia e bellezza si intrecciano in ogni angolo.
In ogni episodio vi accompagnerò in un borgo unico, svelandovi i segreti delle sue antiche vie, tra paesaggi che tolgono il fiato e storie senza tempo.
Venite con me: questo è Hidden Gems - The Enchanting Villages of Le Marche.
Oggi andiamo a Monte San Pietrangeli.
Ascolta Hidden Gems - The Charming Villages of Le Marche: Monte San Pietrangeli
Capitolo 1: Monte San Pietrangeli, il borgo millenario
Mentre percorro la Strada Provinciale 72 di prima mattina, ovunque guardi trovo i magnifici panorami della Marca Fermana, una terra di silenzio e meraviglie.
Poi la strada piega in un ampio tornante e davanti a me appare Monte San Pietrangeli, un piccolo borgo antico circondato da mura massicce e torri rotonde coronate di verde. I suoi bassi edifici in pietra si tengono l'un l'altro in un eterno abbraccio, mentre due alti campanili sembrano gentili giganti che fanno la guardia.
Il suo primo gioiello è proprio lì, appena fuori le mura. È la chiesa di San Lorenzo e San Biagio, con il suo campanile e le sue alte colonne che la rendono maestosa come un antico tempio.
La solennità di questo luogo mi invita a restare ma allo stesso tempo non vedo l'ora di conoscere il resto del borgo, così, un po' a malincuore, lascio la chiesa e le sue volte affrescate.
Capitolo 2: Monte San Pietrangeli dentro le mura
Di nuovo in strada, mi bastano pochi passi per raggiungere un breve ponte. Come in un romanzo fantasy, l’ingresso del centro storico è sorvegliato da due leoni di pietra, ma non c’è nulla da temere. Monte San Pietrangeli è ospitale come i suoi abitanti e trasmette un’idea di calore e serenità.
Alcuni minuti e sono già nel cuore del centro antico, dove mi accoglie uno dei figli più amati di questa terra.
Luigi Fontana è l’artista più importante nato qui il suo busto di bronzo invita i visitatori a proseguire lungo la strada principale che taglia il centro a metà, per tutta la lunghezza.
Capitolo 3: il centro di Monte San Pietrangeli
La mia esplorazione inizia da Via Roma, e anche se sapevo già che qui avrei trovato tanta storia e tanta bellezza, quando alzo lo sguardo quello che vedo mi prende alla sprovvista.
Proprio sopra di me c’è una imponente torre quadrata. Il sole rende ancora più caldo il colore dei mattoni e se questo luogo sa di eroiche gesta e grandi battaglie, è proprio perché la Torre Civica è sopravvissuta ad assedi e rivolte, come la stessa Monte San Pietrangeli, da sempre libera e ribelle.
Mi prendo un po’ di tempo per godermi la sensazione di intimità della minuscola piazza, mentre mi diverto a immaginare la vita semplice delle persone comuni, le imprese eroiche, gli insuccessi e le vittorie contro gli invasori.
Questo luogo sembra fatto apposta per viaggiare nel tempo, anche se solo con la fantasia.
Capitolo 4: una passeggiata in piazza
Il centro di Monte San Pietrangeli è un ovale percorso da un tridente di strade. Per ora decido di rimanere sulla via principale, così, quasi senza rendermene conto, raggiungo la piazza più importante, piazza Umberto I.
Qui vale sicuramente la pena fare una sosta, mi dico, e il mio istinto non sbaglia. Il Palazzo Civico è come un libro di storia che mi aiuta a conoscere la fierezza degli abitanti del luogo.
Di fronte c’è quella che un tempo era una chiesa, oggi invece è un centro culturale, uno dei tanti cuori pulsanti del borgo.
Monte San Pietrangeli ha tutto il fascino dei luoghi fermi nel tempo, ma è anche piena di vitalità e di energie positive.
Che bello sarebbe restare un po’ più a lungo e fare parte della sua vita, ascoltare la banda che suona, o unirmi alla festa durante una delle sagre locali!
Capitolo 5: una pausa tra i sapori di Monte San Pietrangeli
In mezzo a tanta bellezza, quasi dimenticavo che la mattina è quasi finita ed è il momento giusto per un break. Per fortuna sono nelle Marche e qui le prelibatezze da assaggiare non mancano mai.
A Monte San Pietrangeli, infatti, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Pasta fatta in casa? Salumi locali? O magari qualcosa di dolce?
Tra piccoli ristoranti e bar da cui escono profumi deliziosi, alla fine mi lascio tentare da uno dei piatti più tipici di questa terra, i caciù de fava. A guardarli somigliano un po’ a dei grossi ravioli e già al primo morso scopro un morbido ripieno a base di fave, mentre il profumo della cannella avvolge tutti i miei sensi.
Il bello è che ce ne sono tanti altri da provare, con tanti aromi diversi. Dal limone ai ceci, dal cacao all’uvetta e sono tutti squisiti!
Capitolo 6: le vedute del Monte San Pietrangeli
Di nuovo on the road dopo questo gustoso pieno di energie, continuo a passeggiare tra gli eleganti palazzi rinascimentali di via Roma, tra i vasi fioriti e i negozi dove comprare prodotti locali, finché una scala in discesa non attira la mia attenzione. Decido allora di fare una piccola deviazione e mi ritrovo su Via Porta da Sole.
Un tempo questo era uno degli antichi ingressi del borgo e infatti la strada porta fuori le mura, ad un incredibile belvedere. La Marca Fermana si estende ai miei piedi in tutta la sua bellezza ancora una volta. Ora capisco perché la porta si chiamava così. Il sole è alto nel cielo e sotto i suoi raggi il verde dei prati e delle colline si fa ancora più brillante.
Dalla terrazza resto ancora un po’ a godermi la brezza del primo pomeriggio prima di tornare sui miei passi e raggiungere di nuovo Via Roma.
Capitolo 7: un pomeriggio tra storia e silenzio
La mia visita prosegue sulla via principale finché la mole grandiosa di un alto edificio non mi sbarra la strada. Sono ai piedi dell’altro campanile che ho visto al mattino e ho raggiunto uno dei monumenti più importanti del borgo. È il convento di San Francesco ed è qui da quasi mille anni a vigilare sulla vita che gli scorre intorno.
Provo una sorta di timore reverenziale mentre visito l’interno, tanto sontuoso quanto austero è l’esterno, poi cerco il chiostro per regalarmi una lunga passeggiata tranquilla sotto le volte dei suoi portici.
L’aria è pura, qui, e il sole è tiepido, così quando lascio il convento continuo volentieri a camminare lungo il suo perimetro, con la certezza che avverrà ancora qualcosa di bello, ed è proprio così.
Tra belvedere e panoramiche strade secondarie, lo sguardo può spaziare all’infinito. Mi riposo un po' su una panchina di pietra, guardando lontano e ascoltando il silenzio, ma purtroppo il pomeriggio sta già volgendo al termine. Devo andare, ma per tornare al punto di partenza scelgo un percorso alternativo.
Via Mandirola delimita il paese sul lato opposto a Via Porta da Sole; questo lato del centro è più tranquillo, un po' meno conosciuto, ma ugualmente affascinante.
Finale: la magia di Monte San Pietrangeli
Ho apprezzato il lato vivace di Monte San Pietrangeli, la via principale e i suoi monumenti tanto quanto i suoi vicoli più appartati.
Mentre cammino un'ultima volta all'ombra delle case il rumore dei miei passi sui ciottoli è la mia unica compagnia. Sfioro i mattoni grezzi delle facciate con la punta delle dita, cercando di imprimere nella mia memoria tutti questi momenti, ma proprio quando pensavo che il mio viaggio fosse finito, questo posto mi stupisce di nuovo.
La quinta parete degli edifici si apre all'improvviso e mi ritrovo a contemplare immensi panorami sotto un cielo azzurro. È quasi come se Monte San Pietrangeli non volesse lasciarmi andare senza un regalo di addio.
Dopotutto, la magia di questo posto è proprio questa: incanta e sorprende e proprio per questo lo porterò sempre nel cuore.
È tempo per me di rimettermi in viaggio. Mi chiedo dove mi porteranno le strade. In un altro villaggio, un'altra storia, un'altra gemma nascosta delle Marche.