Il Parco del Pollino: l'area protetta più estesa d'Italia con le sue bellezze naturali e la variegata fauna che ospita.

Il Parco del Pollino è oggi considerato l'area protetta più estesa d'Italia. Noto anche come Pollino Unesco Global Geopark, il Parco è situato a cavallo di Basilicata e Calabria, tra le province di Cosenza, Potenza e Matera, con i suoi 192565 ettari, di cui 88650 nel versante della Basilicata e 103915 in quello della Calabria. Il suo nome deriva dall'omonimo massiccio montuoso. 

La storia

Il Parco regionale del Pollino è stato istituito con L.R. n. 3/19/1986. Già nel 1958, però, era stato presentato un “Progetto di Legge per la valorizzazione del Pollino”. La perimetrazione provvisioria è del 1990, così come le misure di salvaguardia. Tra gli anni 1993 e 1994 s'insediano gli organismi amministrativi e tecnici: presidenza, consiglio di amministrazione e direzione; la sede dell'ente di gestione è ubicata in Rotonda (PZ).  


I monti e i fiumi

I monti e i fiumi

Le vette più alte del Parco sono: il Serra Dolcedorme (2267 mt), il monte Pollino (2248 mt.), Serra del Prete (2181 mt.) Serra del Ciavole (2127 mt.) e Serra di Crispo (2053 mt.). 

I principali corsi d'acqua che attraversano il Parco Nazionale del Pollino sono: Sinni (97 km.), Lao (64 km.), Coscile (49 km.), Esaro (44 km.), Sarmento (36 km.), Abatemarco (20 km.). 

La fauna del parco del Pollino

La fauna del parco del Pollino

Il territorio è abitato da una fauna eterogenea. Ecco un breve elenco degli animali che è possibile incontrare nel Parco: lupi, caprioli, lontre, volpi, ricci, lepri, faine, donnole, ghiri, insieme al rarissimo Driomio calabrese. 

Tra i volatili, invece, è possibile trovare: l'Astore, il Biancone, il Falco Pellegrino, il Gheppio, il Nibbio bruno, la Poiana, lo Sparviere, l'Allocco, il Barbagianni, il Gufo comune e il Gufo reale (Bubo bubo).  

Tra gli anfibi e i rettili rientrano la Salamandra pezzata, la Salamandrina Tergidata, l'Uluone dal ventre giallo (detto anche la Bombina variegata), il Biacco, il Cervone, il Colubro leopardiano, la Natrice dal Collare e il Ramarro. 

Piante ed erbe officinali

Piante ed erbe officinali

Anche la flora del Parco del Pollino è estremamente diversificata. Ecco alcuni esempi delle piante che i visitatori possono ammirare: Alloro, Cisto femmina, Corbezzolo, Erica, Fillirea, Lentisco, Mirto e Rosmarino.

E poi querceti, castagneti, aceri e carpini. 

C'è poi il Pino Loricato, che è il simbolo del Parco, nonché la specie più rilevante del Pollino. Il Pino Loricato vive al di sopra della fascia vegetazionale, ha una crescita molto lenta e si adatta a qualsiasi condizione climatica. La sua corteccia è caratterizzata da grandi placche grigio-cenere di forma poligonale che assomiglia quasi a una corazza, da qui il nome “Loricato”. 

Le escursioni

Il Parco del Pollino organizza anche delle escursioni, con la possibilità di scegliere vari percorsi. Ecco diverse combinazioni: 

1) Fosso Jannace (1200 mt.)  – Piano Iannace (1640 mt.) – Sorgente Pittaccurc – Serra di Crispo (2050 mt.) – Piano Jannace  – Santuario della Madonna del Pollino (1537 mt.); 

2) Colle Impiso (1573 mt.) – Piani di Vacquarro  – Sorgente Spezzavummula  – Colle Gaudolino (1678 mt.)  – Monte Pollino (2248 mt.); 

3) Piano Ruggio (1550 mt. Slm) – Belvedere del Malvento – Colle dell'Impiso; 

4) Serra Dolcedorme, la vetta più alta dell'Appennino Meridionale; 

5) Cristo la Selva.

Come raggiungere il Parco Nazionale del Pollino

In auto 

Bisogna raggiungere e percorrere l'Autostrada Salerno-Reggio Calabria e uscire allo svincolo per Lauria Sud, Laino o Campotenese e proseguire per Rotonda. 

In autobus e treno  

Chi viaggia in autobus può usufruire delle numerose autolinee che si fermano a poca distanza da Rotonda, mentre per chi desidera viaggiare in treno, è bene sapere che la stazione ferroviaria più vicina è quella di Sapri (SA).  


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