Nel cuore delle Alpi, all’interno della stupenda cornice della Val Seriana, si torva un piccolo borgo antico: Gromo. Questo incantevole paese è stato designato come uno dei Borghi più belli d’Italia, scopriamo insieme il perché.
Gromo è un meraviglioso paesino di montagna incastonato nella roccia che offre ai visitatori moltissimi scorci e vedute uniche lungo tutta la vallata. Rispetto ad altre valli alpine la Val Seriana è molto ampia il che è perfetto se desiderate ammirare un paesaggio montano maestoso che si estende a perdita d’occhio. Gromo in particolare, oltre ad essere un luogo caratteristico, è anche il punto di partenza perfetto per esplorare questa magnifica valle. Partiamo insieme allora per un emozionante volo d’uccello sopra le vette alpine, partendo da Gromo per risalire in su, fino agli alti alpeggi d’alta montagna e per atterrare infine oltre i confini del mondo, in un luogo magico che prende il nome di Villaggio di Babbo Natale!
Il Borgo
Osservando Gromo dall’alto ci rendiamo subito conto che si tratta di un borgo tipicamente medievale. Tra i suoi vicoli possiamo scorgere numerosi negozi di artigianato nei luoghi in cui un tempo sorgevano le antiche botteghe. La fucina del fabbro ha lasciato il posto a un ferramenta: in questo luogo anticamente si producevano armi bianche di altissimo livello, tanto da far paragonare Gromo alla città spagnola di Toledo. Oggi possiamo visitare il Museo delle Armi Bianche, antico retaggio di quell’epoca e l’interno del Palazzo Milesi, dove oltre alle armi sono presenti storiche pergamene.
Sorvolando le strade di Gromo notiamo subito che sono caratterizzate da rustica pietra grigia: gli edifici sono essenziali e maestosi e sul versante della montagna fioriscono principesche ville con giardini popolati da statue e fiori colorati.
Planiamo quindi sulla chiesa di SS Giacomo e Vincenzo dove ammiriamo a bocca aperta i delicati affreschi Cinquecenteschi della cappella: uno spettacolo di eleganza e colori. Ci accorgiamo che il nostro girovagare ci ha condotti nei pressi di piazza Dante, l’antica piazza del mercato, dove si erge il maestoso castello Ginami. Sorvoliamolo
Il Castello
La prima cosa che salta all’occhio del nobile castello è la gigantesca torre armigera che svetta imponente verso il cielo, a ricordare il passato militare di questo luogo. La massiccia fortezza fu eretta nel XIII secolo dalla famiglia Buccelleni a protezione della miniera d’argento limitrofa. Osservando il castello dall’alto possiamo apprezzare a pieno la sua posizione stragegica: arroccato su di un inespugnabile sperone roccioso, protetto a est dalla scarpata che finisce nel fiume Serio e a ovest dal possente ponte levatoio. Sulla facciata è presente una gigantesca pittura raffigurante San Cristoforo eseguita probabilmente per nascondere qualche danno arrecato alle mura.
Tutto questo volare e sorvolare le bellezze di Gromo ci ha messo appetito: per fortuna che nel ristorante al Castello possiamo rinfrancarci con un abbondante piatto di Casoncelli, la specialità locale, e un buon bicchiere di Nebbiolo.
Gli Spiazzi
Rifrancati dopo il lauto pasto lasciamo Gromo e continuiamo il nostro sorvolo facendo una deviazione verso est per salire di quota e raggiungere gli Spiazzi del Gromo, un luogo dove il divertimento è assicurato! In inverno gli Spiazzi diventano bellissime piste da scii con moderni impianti di risalita che portano fino al rifugio Vodala. Ci resta solo da decidere a cosa dedicarci: ciaspolate, bobbate o discese in snowboard! E se passa il freddo e spunta la primavera? Niente paura! Gli spiazzi di Gromo ospitano uno dei più bei Parchi Avventura di tutto l’arco alpino, con percorsi mirati sia per adulti che per bambini. Se poi ci troviamo in quella romantica stagione dell’anno che è l’autunno gli Spiazzia di Gromo diventano la cornice ideale per passeggiare nei boschi circondati da coloratissime foglie e profumatissimi funghi: aguzziamo bene la vista, chissà che non riusciamo a scorgere qualche cervo!
Dopo queste ore intense dedicate al divertimento non ci resta che proseguire la nostra avventura alla scoperta della Val Seriana proseguendo verso nord.
Le cascate del Serio
Per proseguire nel nostro volo sopra la Val Seriana dobbiamo prima tornare sui nostri passi sulla via principale che risale la vallata. Arrivati intorno ai 900 metri incontriamo un paese di nome Valbondione: da qui parte il nostro trekking per raggiungere le cascate. Le cascate del Serio non scorrono tutto l’anno, vengono aperte soltanto durante i mesi estivi per cinque eventi, quattro dei quali durante il giorno e uno in notturna. Per raggiungere il punto di vista ottimale per ammirare lo spettacolo dell’apertura delle cascate si può prendere il sentiero CAI 305 (una facile mulattiera) o il più agevole CAI 332.
Giunti a destinazione atterriamo su un bellissimo prato di fronte alla parete di roccia e d’un tratto sentiamo esplodere le sirene che segnalano l’apertura delle cascate: lo svaso della diga inizia lentamente e noi vediamo scendere l’acqua lentamente, quasi senza fretta, come se ci trovassimo all’interno di un film e questa fosse una sequenza fondamentale girata in slow motion. Il boato dell’acqua che scende è soverchiante e ci fa sentir parte dell’immensa forza della natura che si esprime in tutta la sua prorompete bellezza.
Gli Alpini di Lizzola
Proseguendo lungo la strada che attraversa la Val Seriana saliamo ancora di quota per arrivare infondo alla valle, proprio di fronte al Pizzo Coca. Qui ci sembra di esser atterrati all’interno di un cartone animato, in particolare quello di Heidi, la bambina che vive mille avventure in compagnia delle sue caprette trotterellando con loro su e giù per i monti. I prati infatti sono di un colore verde smeraldo, le mucche pascolano pacifiche e le caprette giocano tra loro. Il fiume Serio scorre festoso in mezzo alla valle, saltellando allegro da un masso all’altro, ancora giovane e incosciente, con poca acqua di cui occuparsi. Ed ecco lì, infondo alla vallata, la meta del nostro volo, la fantastica capanna degli alpini! Qui nei finesettimana, durante i mesi estivi, possiamo far visita agli alpini che trascorrono le giornate cucinando carne alla griglia, bevendo amari alle erbe montane e preparando la famosa polenta bergamasca nei tradizionali paioli in rame. Durante queste indimenticabili giornate l’aria è piena di musica e del profumo dei cibi tipici montanari, i ragazzi corrono allegri sui prati e le montagne cantano di gioia, mostrandosi nella loro veste migliore.
La casa bergamasca di Babbo Natale
I sonagli tintinnano, i bambini battono le mani felici e nell’aria si propaga quell’inconfondibile risata che in questo periodo dell’anno può voler dire solo una cosa: Babbo Natale! Siamo forse magicamente volati fino in Lapponia? Magari a dorso di una slitta trainata da renne? Ma certo che no! Siamo solo ritornati a Gromo, a visitare La Casa Bergamasca di Babbo Natale!
Giunta ormai alla sua quattordicesima edizione questa fantastica iniziativa viene ospitata a Palazzo Scacchi Filisetti, un antico edificio patrizio al centro del paese. Tra le sue sale, ancora decorate con gli arredi secolari originali, incontriamo la dimora degli Elfi che aiutano i bambini a scrivere le loro letterine per Babbo Natale. Durante tutti il percorso ai bambini vengono fatti un sacco di regali a tema natalizio e questo ci fa tornare una voglia fortissima e disperata di tornare piccini!
Guardiamo fuori dalla finestra e Magia! tutto il borgo di Gromo si è vestito a tema natalizio, le strade sono piene di mercatini natalizi e le luci illuminano le strade di questo meraviglioso borgo, decisamente uno dei più belli d’Italia.