Il New York Times ha inserito il Molise tra i 52 posti da visitare nel 2020'. Molte persone non conoscono questa piccola regione del Sud Italia, ma riserva grandi sorprese. Tra i piccoli borghi che meritano una visita c’è sicuramente Larino, in provincia di Campobasso, situato tra le colline e il mare Adriatico.
La Città Romana
Le origini di Larino sono, con molta probabilità, etrusche e risalgono al XII secolo a. C., ma è con i Romani che Larinum diventa un importante centro amministrativo, commerciale ed economico. Le ricerche archeologiche condotte a partire dagli anni ‘70 hanno riportato alla luce molti reperti importanti come monete, statuette, materiale votivo e soprattutto resti di edifici civili e religiosi, strade lastricate e pavimentazioni a mosaico tra i più importanti del Molise. L’edificio di epoca romana più importante è l’Anfiteatro: costruito nel I secolo d.C. era destinato ai combattimenti di gladiatori, spettacoli teatrali e circensi e poteva ospitare quasi undicimila spettatori. Oggi si conservano l’arena, alcuni vomitoria (vie di accesso per il pubblico) e le strutture murarie del primo ordine. Nelle immediate vicinanze dell’Anfiteatro è possibile ammirare i resti delle Terme, ricche di mosaici policromi, con rappresentazioni di animali marini e fantastici e le vasche destinate ai bagni in acqua calda, tiepida e fredda (calidarium, tepidarium, frigidarium). In una vicina area di scavo è stato identificato il Forum, con i resti di un tempio e di una grande domus della quale rimangono alcuni ambienti decorati con ricchi mosaici policromi. I mosaici più importanti rinvenuti durante gli scavi sono oggi conservati nel locale Museo Civico allestito presso il Palazzo Ducale: il Mosaico del Leone che raffigura un leone ruggente che avanza da sinistra con lo sguardo rivolto all'indietro; il Mosaico degli Uccelli che raffigura numerosi tralci con foglie di vite sui quali si posano uccelli di vario genere e il Mosaico della Lupa che rappresenta la lupa nell'atto di allattare i due gemelli nella grotta. Nel 2010, in questa area, è stato istituito il Parco Archeologico di Larino – Anfiteatro e Villa Zappone che conserva le più importanti testimonianze monumentali dell'antico municipium.
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Il Centro Storico Medievale di Larino
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In seguito alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente nel 476 d. C., Larino inizia un lento declino, il sito originario viene abbandonato e la popolazione si trasferisce nella valle sottostante dove prenderà vita il centro medievale. La città iniziò una lenta ripresa e all’inizio del XVI sec. d.C., Larino recuperò la sua antica importanza. Intorno al 1100 venne costruita un’imponente fortezza ad opera dei Normanni che conservò la sua funzione difensiva fino a tutto il 1600. Successivamente divenne dimora gentilizia e oggi il Palazzo Ducale è sede del Municipio di Larino e ospita il Museo Civico con i mosaici e reperti archeologici d’età romana. Altra importante testimonianza architettonica del periodo medievale è la Cattedrale dedicata all’Assunta e al patrono della città, San Pardo. La Cattedrale di Larino è una delle più importanti opere d’arte in stile romanico dell’Italia meridionale. L’edificio risale al XII secolo d.C. e venne consacrata nel 1319, come riporta l’architrave del portale. La particolarità dell’edificio è la sua facciata cosiddetta ‘a vento’ perchè dietro le bifore è possibile vedere il cielo (in quanto il tetto non arriva alla sommità della facciata) sulla quale si apre un maestoso portale riccamente decorato con colonnine e protomi diverse l’una dall’altra e il particolare rosone a 13 raggi, anch’esso riccamente decorato. All’interno il Duomo presenta una pianta asimmetrica e tracce di affreschi trecenteschi. Accanto alla Cattedrale, all’interno del Palazzo Vescovile, è stato di recente inaugurato il Museo Diocesano che ospita dipinti, sculture e opere e arredi sacri della Cattedrale e del territorio diocesano. Intorno al Palazzo Ducale e alla Cattedrale si sviluppa il centro storico con i caratteristici vicoli sui quali si affacciano ancora molti palazzi delle famiglie nobili dell’epoca con i loro cortili, portali e stemmi.
Tradizioni Larino
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Tra le tante tradizioni di folklore larinese quella più importante è senza dubbio la Festa di San Pardo, patrono della città. La Carrese, così chiamata, risale al IX sec. d. C. e si svolge ogni anno dal 25 al 27 Maggio. È una processione di circa 120 carri in legno decorati con fiori di cartapesta tutti diversi e colorati e trainati da una coppia di mucche.
Cucina
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Anche la cucina tradizionale è molto varia e le ricette sono a base di pasta fatta in casa, carni, salumi e formaggi.
Un posto importante sulla tavola spetta all’olio extra vergine DOP Molise della cultivar Gentile di Larino. Nel 1994 è stata istituita a Larino l'‘Associazione nazionale città dell'olio’ per la promozione dell'olio e dei suoi territori di produzione.
Larino