Monte Vidon Corrado: un viaggio magico in un borgo nascosto, tra mura medievali, arte e un panorama sui Monti Sibillini.

A volte perdersi è l’unico modo per trovarsi davvero. Viaggiando nel cuore delle Marche, tra colline silenziose e profumate di fiori, ho imboccato una strada secondaria. Così ha preso vita il mio vero viaggio: un'avventura inattesa tra undici borghi nascosti de Le Marche, dove storia e bellezza si intrecciano in ogni angolo. In ogni episodio vi accompagnerò in un borgo unico, svelando i segreti delle sue antiche vie, tra paesaggi che tolgono il fiato e storie senza tempo.

Venite con me: questo è Hidden Gems - The Charming Villages of Le Marche.

Oggi andiamo a Monte Vidon Corrado.

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Ascolta Hidden Gems - The Charming Villages of Le Marche: Monte Vidon Corrado

Capitolo 1: “Un giorno a Monte Vidon Corrado: Ecco l'itinerario perfetto”

I borghi incantevoli delle Marche: la Casa Museo Osvaldo Licini Monte Vidon Corrado

Monte Vidon Corrado è un borgo che ho sempre desiderato esplorare, un luogo dove arte, storia e natura si intrecciano in un equilibrio perfetto. La mia curiosità mi spinge a percorrere le sue stradine acciottolate, a toccare le antiche mura medievali e ad ammirare il genio di Osvaldo Licini nella sua casa museo. Voglio respirare l'aria fresca dei Sibillini, ascoltare il silenzio di una piccola comunità, e lasciarmi avvolgere dai profumi e sapori autentici della tradizione marchigiana. Monte Vidon Corrado non è solo una destinazione, ma un’esperienza da vivere intensamente con tutti i sensi.

Seguimi in una giornata ideale trascorsa in questo stupendo borgo marchigiano e vivi con me un esperienza sensoriale.

Capitolo 2: “Tra le mura medievali del centro storico di Monte Vidon Corrado”

Torre della chiesa di San Vito a Monte Vidon Corrado

La giornata inizia presto, quando il sole cominciava a colorare di luce calda il centro storico di Monte Vidon Corrado. Mentre passeggiavo per le stradine lastricate, i miei occhi si soffermano sulle mura medievali che circondano il borgo. La pietra antica, consumata dal tempo, rifletteva i toni del giallo e dell’arancione, e la Torre della chiesa di San Vito, che dominava il paesaggio, si ergeva con la sua forma imponente, un simbolo di protezione e memoria storica.

Il vento fresco del mattino mi accarezzava il viso, portandomi l'odore della rugiada sulle erbe che crescevano lungo i bordi delle strade. Il silenzio del borgo era rotto solo dal suono leggero delle mie scarpe sulle pietre e dal canto degli uccelli nascosti tra i tetti. Ogni passo mi collegava alla storia di queste mura, erette secoli fa, e sentivo sotto la mano la fredda ruvidità delle pietre, quasi come un contatto diretto con i tempi antichi.

Mi fermai in una piccola caffetteria locale e ordinai un espresso. Il gusto amaro e intenso del caffè inondava la mia bocca, risvegliando i sensi. Il contrasto tra il calore della tazza tra le mani e l’aria frizzante intorno era piacevole, e mi lasciava godere appieno di quel primo contatto con il borgo.

Capitolo 3: “La forza dell'arte alla Casa Museo di Osvaldo Licini”

Opere di Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado: borghi incantevoli Marche

Dopo la mia passeggiata mattutina, mi diressi alla Casa Museo di Osvaldo Licini, uno dei luoghi più importanti di Monte Vidon Corrado. La casa, che era stata il rifugio creativo del celebre pittore, si trovava incastonata tra i vicoli del paese. Già dalla facciata, mi sentivo avvolto da un'atmosfera artistica, ma entrando, i miei occhi furono subito attratti dai colori vibranti delle opere di Licini. Le forme astratte, dai toni accesi, sembravano danzare sulle pareti, suscitando emozioni intense e quasi palpabili.

Nel silenzio dell’esposizione, le mie orecchie captano solo il fruscio dei passi sulla pavimentazione in cotto antico, accompagnato dall'eco lontana della vita all’esterno. Il profumo di legno antico e polvere mi avvolgeva, unito a quello delle vernici che sembravano ancora vive nelle pennellate di Licini.

Prima di uscire, mangiai un pezzo di crescia con formaggio e prosciutto, preso da un piccolo negozio lungo la via. Il sapore salato del formaggio si fonde perfettamente con la morbidezza del pane, e ogni boccone mi faceva sentire più vicino alla terra e alle tradizioni culinarie di questo luogo. Il vento leggero mi accarezzava il volto, portando con sé il profumo della campagna circostante.

Capitolo 4: “La sacralità della Chiesa di San Vito Martire”

Affreschi chiesa San Vito Martire: Monte Vidon Corrado

Proseguendo il mio viaggio, mi ritrovai davanti alla maestosa Chiesa di San Vito Martire, la principale parrocchia del paese. La sua facciata semplice, ma elegante, risalta contro il cielo terso. Entrando, l’aria si faceva subito fresca e solenne. I miei passi rimbombavano appena sul pavimento di pietra, mentre il silenzio regnava sovrano, interrotto solo dal lieve sussurro di preghiere e dal crepitio delle candele accese.

All’interno, l'odore di incenso e di cera pervadeva l'ambiente, creando una sensazione di raccoglimento spirituale. Mi inginocchiai per un momento di riflessione e il fresco delle pietre a contatto con le mani mi ricordava l'antichità di quel luogo sacro. Gli affreschi alle pareti, dai colori sbiaditi dal tempo, raccontavano storie di fede e devozione.

Fuori, il sole caldo mi riscaldava la pelle, e decisi di mangiare un dolce locale, una ciambella marchigiana che avevo portato con me. Il sapore delicato e speziato dell’anice riempì la mia bocca, un assaggio di dolcezza che contrastano piacevolmente con l’austerità del luogo sacro. L'odore dolce della ciambella si mescolava al profumo delle piante aromatiche che circondavano la chiesa, creando un equilibrio perfetto tra sacro e quotidiano.

Capitolo 5: “Una pausa di conoscenza alla Biblioteca Comunale di Monte Vidon Corrado”

Auditorium comunale: Monte Vidon Corrado

Nel primo pomeriggio, la calura della giornata soleggiante si faceva sentire, e trovai rifugio nella Biblioteca Comunale. All'interno, l'atmosfera era fresca e accogliente, ideale per un momento di relax. L'odore di libri antichi e carta ingiallita pervadeva l’aria, un profumo che risvegliava la mia curiosità. Mentre mi avvicinavo agli scaffali, i miei occhi scorrevano tra le copertine consumate, e toccando i dorsi rigidi dei volumi, percepivo il peso della conoscenza accumulata nel tempo.

Il silenzio era rotto solo dal fruscio delle pagine e dai sussurri dei pochi presenti, creando un ambiente ideale per immergersi nella lettura. Decisi di sfogliare un libro sulla storia di Monte Vidon Corrado e delle sue tradizioni. Ogni parola sembrava raccontare un pezzo di questo borgo antico, che avevo imparato a conoscere sempre più a fondo.

Mentre leggevo, non potei resistere a un altro assaggio di olive ascolane che avevo acquistato quella mattina. Il sapore salato e croccante delle olive fritte si sposava perfettamente con il momento di quiete, riempiendo la mia bocca di piacere mentre il vento entrava dalle finestre aperte, portando con sé l’odore della campagna intorno al borgo.

Capitolo 6: “Il tramonto sul balcone panoramico con vista sui Monti Sibillini”

I borghi incantevoli delle Marche: il balcone panoramico di Monte Vidon Corrado

La mia giornata si avviava alla conclusione, e sapevo che c’era un luogo perfetto per godere del tramonto: il balcone panoramico con vista sui Monti Sibillini. Salito in cima, il panorama mi lasciò senza fiato. Davanti a me, le montagne si stendevano maestose, illuminate dagli ultimi raggi di sole che tingevano il cielo di arancione e rosa.

La vista era un trionfo per i sensi: i miei occhi si perdono nell’infinito dei monti, mentre il vento mi portava il suono delle foglie che danzavano al ritmo della brezza. Respirai profondamente, riempiendo i polmoni dell'aria fresca e pura che sapeva di erbe selvatiche e terra. Il contatto con la pietra fredda del parapetto sotto le mani mi faceva sentire parte integrante di quel paesaggio maestoso.

Sorseggiavo un calice di vino rosso locale, il suo gusto ricco e corposo si sposava perfettamente con l’atmosfera intorno a me. Le note fruttate del vino riempivano la mia bocca, mentre il sole lentamente scompariva dietro le cime dei Sibillini. Ogni sorso era un brindisi a quella giornata perfetta, tra storia, arte, fede e natura. Con l'ultimo raggio di sole, un senso di pace profonda mi avvolgeva, unendo tutti i sensi in un momento di assoluta armonia. Con il sole ormai sparito dietro i monti, il silenzio della sera era rotto solo dal canto lontano dei grilli, mentre un senso di pace profonda mi avvolgeva, completando la mia esperienza a Monte Vidon Corrado.

Monte Vidon Corrado emerge così come un luogo in cui storia, arte, spiritualità e natura si fondono in un'esperienza unica e coinvolgente.

Finale: “La fine della mia giornata con la quiete della sera a Monte Vidon Corrado”

The enchanting villages of Le Marche: overview of Monte Vidon Corrado

Con il sole ormai calato dietro i Monti Sibillini, il borgo di Monte Vidon Corrado si immergeva nella quiete della sera. Le stradine si facevano silenziose, illuminate da pochi lampioni che proiettavano ombre morbide sui muri di pietra. L’aria si era rinfrescata e portava con sé il profumo di legna bruciata, segno che le famiglie iniziavano a preparare la cena.

Seduto su una panchina, mi godevo la tranquillità del momento, con il suono lontano di qualche campana e il frinire dei grilli a farmi compagnia. I miei occhi si perdevano tra le stelle che iniziavano a punteggiare il cielo. Sentivo ancora in bocca il sapore del vino, un ultimo assaggio della giornata. Era stato un viaggio sensoriale completo, fatto di scoperte e sensazioni autentiche, che avrei portato con me per sempre.

È arrivato il momento di rimettermi in viaggio. Mi chiedo dove mi condurrà la strada. A un altro villaggio, a un'altra storia, a un'altra gemma nascosta delle Marche.

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