Mare, colline, boschi, ferrovie e città d’arte. Dove andare in mountain bike in Italia? Vi diamo qualche dritta.
Andare in bicicletta è uno dei modi migliori per esplorare un paese: è divertente e salutare, vi permette di godere appieno della bellezza di luoghi e paesaggi, è economico e, soprattutto, sostenibile per l’ambiente.
Ottima alternativa agli spostamenti frenetici che spesso ci imponiamo durante un viaggio di pochi giorni, pedalare non è mai stato così bello quando lo sfondo è tanto incantevole quanto i luoghi che abbiamo scelto di raccontarvi nella nostra lista. Procuratevi una buona mountain bike e cominciate ad allenare gambe e fiato. All’itinerario ci pensiamo noi.
5. Giro in mountain bike per ferrovie dismesse
In Italia ci sono oltre 5000 chilometri di ferrovia dismessi, molti dei quali riadattati negli ultimi anni in interessantissimi percorsi ciclopedonali. Se ciò che cercate è una gita fuori porta con qualcosa in più, ecco alcuni spunti per trovare itinerari insoliti e romantici.
In Liguria, ad esempio, la pista ciclabile del Parco Costiero della Riviera dei Fiori è una delle più suggestive e amate dagli appassionati delle due ruote. Si allunga per 24 chilometri da Ospedaletti a Diano Marino passando per mare e monti, piccoli moli turistici e stazioni ferroviarie, borghi e città dove fermarsi per un bicchiere di Rossese e un assaggio di brandacujun.
Tra Trentino Alto Adige e Veneto, il tratto da Dobbiaco a Calalzo di Cadore attraversa la vecchia ferrovia delle Dolomiti in paesaggi incantati immersi nella natura montana più radiosa e rilassante che riusciate a immaginare. Il tragitto non segna punti particolarmente critici e può essere affrontato da tutti senza grosse difficoltà.
In Friuli Venezia Giulia le pedalate lungo la ciclovia Alpe Adria sono scandite da visioni boschive interrotte dalla vecchia ferrovia Pontebbana, storico passaggio attivo nel XIX secolo sul confine austro-ungarico.
Chi cerca un po’ di tranquillità lontano dall’irrequietudine cittadina sarà felice di trovare nel Lazio un tracciato perfetto per una pausa relativamente silenziosa. Il percorso che copre la ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone è distante dai centri abitati, dunque fate il pieno di energie prima di mettervi in sella, assicuratevi una buona scorta d’acqua e preparatevi psicologicamente (immaginiamo che fisicamente lo siate già) per i 500 metri di dislivello che vi attendono.
È lunga solo 6 chilometri, ma la pista ciclabile di Menfi che segue la linea dismessa Castelvetrano-Ribera, sospesa com’è tra la campagna e il mare, è un vero incanto “mordi e fuggi” in terra di Sicilia. Si percorre in circa un’ora e mezza di pedalata, il che la rende un buona scelta se non siete molto allenati o avete poco tempo a disposizione ma volete ugualmente concedervi una “sgambata” in sella senza rinunciare alla magnificenza del paesaggio.
4. Il Conero in bici
La Riviera del Conero e i Colli dell’Infinito, in provincia di Ancona, rappresentano un eccellente punto di partenza per itinerari in bici scanditi dalla vista sul mare. L’Adriatico in questo tratto di Marche si colora di un azzurro intenso e lambisce spiagge di sabbia e piccoli sassolini, calette raccolte e scogliere abbaglianti, ora per il bianco della nuda roccia, ora per l’affollassi della vegetazione densa e variegata.
I percorsi sono molti e adatti ad ogni esigenza. Dopotutto, le Marche sono una regione notoriamente bike friendly e dunque non possiamo trascurarle nel nostro racconto sprint.
Pensate ad un giro per le colline nei dintorni di Osimo, la città degli enigmatici passaggi e cunicoli sotterranei. Oppure, immergetevi in atmosfere al contempo storiche e bucoliche in un tour dei Castelli di Ancona. Incontrerete borghi medievali tanto perfetti che non fermarsi per un bicchiere di Verdicchio con vista sulle alture marchigiane sarebbe un vero delitto.
Il percorso ciclabile che prende il via dalla foce del fiume Musone attraversa la valle passando per Camerano, dove potrete visitare le misteriose grotte, una sorta di città sotterranea da pelle d’oca. Da qui si prosegue verso Sirolo e Numana, da cui, se sarete in vena di una digressione marinaresca, vi imbarcherete per un’escursione verso l’incantevole spiaggia delle Due Sorelle.
Particolarmente fascinoso è il giro ad anello sui Colli dell’Infinito. Dal Ponte sul Musone toccherete Osimo, Loreto, Castelfidardo e Recanati. Già che ci siete, approfittatene per visitare la bella città di Leopardi, con la Piazzuola del sabato del villaggio in cui spiccano il settecentesco Palazzo Leopardi, le Antiche Scuderie e la Chiesa di Santa Maria di Montemorello.
3. Via dell’Acqua, dall’Umbria al Lazio in bici
Dall'Umbria al Lazio, da Assisi a Roma, pedalando per la Via dell’Acqua, 250 chilometri di percorso ciclabile lungo alcuni dei principali corsi d’acqua del centro Italia: Topino, Clitunno, Nera e Tevere. La Via è relativamente facile, adatta pressoché a tutti, con salite e fondi stradali poco impegnativi e con punti di partenza e arrivo decisamente simbolici: la Basilica di San Francesco ad Assisi e piazza San Pietro in Vaticano.
Nel mezzo, una scorpacciata d’arte, archeologia, natura, spiritualità e sapori genuini che solo un viaggio affrontato a ritmo lento (si fa per dire) come in sella a una bicicletta può farvi riscoprire.
Qualche informazione utile: Roma e Assisi sono collegate dalla linea ferroviaria. Potete caricare le bici in treno, raggiungere una località a scelta e percorrere l’intera tratta o toccare solo alcune tappe. Sebbene l’itinerario sia ancora, specialmente in alcuni punti, piuttosto grezzo, la bellezza incommensurabile del territorio farà passare in secondo piano infrastrutture non sempre al top.
La Via dell’Acqua prende forma da una rete di ciclovie preesistenti brillantemente collegate per creare un unico percorso inter-regionale. Gli otto itinerari che la compongono alternano strade bianche e asfaltate in un paesaggio eclettico che abbraccia riserve naturali e cittadine davvero imperdibili, come l’area naturale protetta Nazzano Tevere-Farfa, l’Oasi di San Liberato, il Borghetto di Civita Castellana, Narni e Sant’Anatolia di Narco.
Sul tracciato fuoristrada dell’ex ferrovia Spoleto-Narni si attraversano viadotti, gallerie e ponti ferroviari. La vista sulle colline, le valli e i paeselli arroccati è uno spettacolo che vi ripagherà della fatica.
2. Ciclovia dei Borboni
Una pedalata attraverso tre regioni (Puglia, Basilicata e Campania), quattordici tappe, due mari e un’infinità di paesaggi e sapori da Bari a Napoli.
Si parte dal Lungomare di Bari e dagli scorci d’altri tempi che disegnano la Città Vecchia, con i viottoli intrecciati, le piazze piene di vita, le chiese e i palazzi alteri e imponenti, come la Basilica di San Nicola e il Castello Svevo.
E poi loro, le iconiche massaie intente a preparare il must della cucina barese, le orecchiette. Il posto dove vedere le mitiche signore all’opera è via Arco Basso, una stradina a due passi dal castello fiancheggiata da panni stesi alle finestre e banchetti ricolmi di pasta fresca.
Si prosegue fino a Modugno, dove girerete per la città scoprendone il fascino e la storia prima di avanzare in direzione Palo del Colle, con fermate intermedie all’antico borgo di Balsignano, di cui restano ormai solo scenografici ruderi, e a Bitetto, squisita cittadina medievale.
La terza tappa vi porta a Ruvo di Puglia, dove tra un excursus nel romanico pugliese e un salto al Museo Archeologico Nazionale Jatta, degusterete l’ottimo olio prodotto da queste parti. Rifocillatevi con una porzione di brasciole, i tradizionali involtini di carne pugliesi, e gli immancabili taralli e preparatevi ad attraversare il Parco nazionale dell'Alta Murgia fino alla magnificenza di uno splendido sito UNESCO, Castel del Monte.
Dalla fortezza di Federico II di Svevia pedalerete verso Minervino Murge, il “balcone delle Puglie”, una città sorprendentemente alta e bianca dove proverete il fungo cardoncello, celebrato da una gustosa sagra nel mese di ottobre.
La sesta tappa vi porta in Basilicata, a Montemilone, da cui proseguirete verso Venosa, tra i Borghi più belli d’Italia, Rapolla e Melfi. Dalla prima capitale normanna in Italia, col suo troneggiante castello dalle dieci torri, si passa per la Riserva Statale Grotticelle, il regno di una rarissima farfalla notturna, la Brahmaea europaea, fino al borgo collinare di Calitri.
Teora, Ponteromito, Avellino e Marzano di Nola sono il preludio a Napoli, arrivo e conclusione della Ciclovia dei Borboni. A questo punto non vi resta che scendere dalla bici, compiacervi per essere arrivati al traguardo e festeggiare nella travolgente atmosfera passionale e autentica della città.
Prenota ora un tour di Bari a piedi o in Bici❯1. Da Sirmione a Mantova, un itinerario da favola
Dalla Perla del Garda, Sirmione, hanno inizio itinerari cicloturistici che allettano e seducono anche le gambe meno rodate. Il tragitto fino a Mantova è tra i più noti e amati tra quelli che attraversano la pianura Padana.
Piccolo consiglio: prima di lanciarvi nel tour in mountain bike, raccogliete le forze necessarie ad affrontare la traversata con una visita rilassante al centro di Sirmione. Questa sottile penisola protesa sul Garda è una meta raffinata e preziosa, sarebbe un peccato trascurarla.
Percorrendo il ponte levatoio del fiabesco Castello Scaligero accederete al bel borgo che ha conservato intatto nei secoli il suo fascino intramontabile. Camminerete fiancheggiando la riva del lago lungo la Passeggiata delle Muse fino ad arrivare al parco archeologico delle Grotte di Catullo, una domus romana del I secolo a.C probabilmente appartenuta al poeta latino.
Proprio ai piedi degli scavi, vi è un posto dal nome esotico che vi porterà con la mente a ben altre latitudini. Ed in effetti, anche a vederlo vi risulterà straordinario. Si chiama Jamaica Beach, nomen omen, verrebbe da dire: ci si ritrova in riva a un lago ma la sensazione è di stare su una spiaggia tropicale. Approfittatene per un tuffo prima di tornare verso il centro.
C’è la concreta possibilità che la visita della città vi abbia portato via più del previsto. Rinviate la pedalata al giorno successivo e seguite l’esempio di Ezra Pound e Maria Callas concedendovi un aperitivo in Piazza Carducci, il salotto di Sirmione.
L’itinerario in bici fino a Mantova è di circa 55 chilometri e attraversa nel primo tratto il Parco Regionale del Mincio. Da Peschiera del Garda la pista è per gran parte asfaltata ed è sorretta da un paesaggio tanto caratteristico che vi consigliamo di percorrerla in più occasioni per apprezzarne a pieno lo splendore in tutte le stagioni.
Non mancheranno le tentazioni per fare qualche deviazione di percorso, ad esempio al Parco Giardino Sigurtà. La grande tenuta storica di Valeggio sul Mincio è uno dei luoghi più magici in cui godere della primavera in Italia.