Testimonianze storiche inestimabili, scorci suggestivi e l'intenso profumo del mare: scopri Ortona con la nostra guida definitiva

Ha solo 22 mila abitanti e probabilmente non è neanche tra le mete più note dell'Abruzzo, ma Ortona è davvero una perla da scoprire. Una cittadina ricca di storia, teatro di eventi importanti, ma anche un luogo tranquillo, dove passeggiare ammirando panorami romantici e suggestivi cullati dal suono delle onde dell'Adriatico.

Se sei in giro per l'Abruzzo e vuoi fare una breve sosta in un posto incantevole, sappi che qui resterai piacevolmente sorpreso: segui la nostra guida definitiva per Ortona, l'ultima Bandiera Blu della regione, con tutte le cose interessanti che potrai vedere.

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Ortona: la guida definitiva per uno o due giorni

Ortona: the ultimate guide for one or two days

La città di Ortona si trova in provincia di Chieti e vanta una storia molto antica, che inizia con il popolo autoctono dei Frentani e prosegue sotto il dominio dei Romani, che la resero un importante porto commerciale. In seguito, viene conquistata dai Normanni, dagli Angioini e sopratutto dagli Aragonesi, popolazione di cui oggi ritroviamo la testimonianza più evidente, ovvero il castello.

Questo splendido edificio rappresenta sicuramente il simbolo della cittadina oggigiorno ma molti altri punti di interesse non vanno tralasciati, come il museo che ci ricorda gli orrori della Seconda Guerra Mondiale o la cattedrale dedicata a San Tommaso, patrono della città.

Se infine vuoi semplicemente goderti il mare, da questo delizioso comune inizia la celebre Costa dei Trabocchi, l'attrazione principale del Mar Adriatico, che è costellata di favolose spiagge sabbiose ma anche rocciose. E se ciò non dovesse bastarti, ecco una curiosità: Ortona ha dato i natali a Rocco Siffredi, star italiana del cinema hard che non ha bisogno di presentazioni.

Vuoi saperne di più? Qui troverai la nostra guida definitiva per Ortona, utile se vorrai esplorarla in uno o due giorni mentre ti addentri lungo il litorale abruzzese. 

La Costa dei Trabocchi è una porzione di costa lunga circa 45 km, che si affaccia sul Mar Adriatico e parte, per l'appunto, da Ortona per arrivare fino a Vasto, a pochi passi dal confine con il Molise. Rappresenta quindi un ideale punto di partenza se vuoi ammirare queste rudimentali e affascinanti strutture in legno che sono uno dei simboli dell'Abruzzo e che anticamente rappresentavano lo stallo dei pescatori, mentre oggi ospitano ristoranti gourmet.

I più famosi e frequentati di Ortona sono il Mucchiola, il Punta Fornace, il Vento di Scirocco e il San Giacomo, dove i piatti al profumo di mare sono naturalmente imperdibili. I trabocchi possono essere raggiunti tranquillamente pedalando sul lungomare e possono rappresentare delle ideali tappe per un tour sui generis o dei soggetti originali per un photobook.

Esplora l'Abruzzo attraverso i vini

Nella nostra guida definitiva per Ortona non possiamo tralasciare il suo Santo Patrono, San Tommaso. All'apostolo più scettico è dedicata una statua di bronzo che emerge dalle acque del porto e si poggia su una torretta di mattoni, come a ricordare una sorta di boa. Il santo è ritenuto essere il protettore dei viaggiatori del mare ed è per questo che la statua si rivolge all'orizzonte, nell'atto di benedire.

A Tommaso è dedicato inoltre il duomo della città, all'interno del quale sono conservate le sue reliquie dal 1258. Questo inestimabile tesoro, non a caso, giunse dal mare, più precisamente dall'isola greca di Scio, cosa che chiaramente avvalora il rapporto del santo con questo elemento.

Lasciandosi alle spalle il porto, è tradizione raggiungere il centro e i punti d'interesse percorrendo la cosiddetta Passeggiata Orientale, una promenade che si staglia nella zona est di Ortona. Il percorso, delimitato da un'elegante balaustra in marmo, accarezza il perimetro della cittadina ed è sicuramente il punto ideale da cui ammirare il profilo del litorale, magari approfittando del magico momento del tramonto. 

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Il Castello Aragonese

The ultimate guide for Ortona: the Aragonese Castle

Proseguendo per la Passeggiata Orientale giungiamo nella parte alta della città, fino al maestoso Castello Aragonese, costruito nel XV secolo a scopi protettivi. Come molti altri edifici di Ortona, il castello è stato distrutto dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale ma fortunatamente numerosi interventi di restauro gli hanno restituito una struttura degna di nota, quantomento per ciò che riguarda le mura che lo circondano.

Nei secoli divenne prima un deposito di polvere da sparo e in seguito una residenza privata; oggi, fiero nella sua posizione dominante a picco sul mare, il castello è proprietà del comune e per questo vi si può accedere gratuitamente. La struttura conserva intatte tre delle sue suggestive torri e, per l'appunto, le mura con le loro decorazioni, che consentono di percorrerne gli interni senza però perdere il bellissimo panorama. 

Ortona è stata purtroppo protagonista in primo piano durante il secondo conflitto, perché, come dicevamo, fu quasi totalmente distrutta dai bombardamenti e fu teatro di una battaglia sanguinosa tra gli alleati canadesi e i nazisti, tra il 20 e il 28 dicembre 1943. All'epoca, la città si trovava sulla celebre linea Gustav, principale linea fortificata difensiva tedesca, e gli alleati, che tentavano di arrivare a Roma dal versante Adriatico, furono intercettati e fermati. I nazisti batterono in ritirata solo quando dall'Atlantico giunsero i rinforzi ma il conteggio delle vittime fu davvero impietoso e la città venne ridotta praticamente al suolo.

Il Museo della Battaglia vuole ricordare questi avvenimenti e tenerli vivi nella memoria collettiva. Aperto nel 2002, si trova all’interno dell’ex convento di Sant’Anna e non è un caso, perché si tratta di quella che nel Ventennio fu la sede Casa del Fascio. All'interno si trova un interessante e dettagliato excursus espostivo che presenta i tragici avvenimenti bellici attraverso foto e documenti, mappe, disegni, attrezzature militari e plastici, ma anche un focus sulle condizioni della popolazione dell'epoca e dei soldati nelle zone calde.

L’arrivo dei canadesi, come abbiamo detto, permise di salvare Ortona dall'invasione nazista ma purtroppo il numero dei caduti nella battaglia fu davvero alto: oltre 1400 vittime. I giovani soldati che si sono sacrificati per la salvezza di Ortona hanno ricevuto una degna sepoltura presso il Moro River Canadian War Cemetery, che rappresenta l'emblema del debito morale e la riconoscenza che la città deve al Canada.

Situato nei pressi del fiume Moro, sorge su un'altura e presenta la classica struttura dei cimiteri anglosassoni, con file di lapidi in marmo che si stagliano nei prati; un luogo silenzioso e suggestivo dove gli eroi del conflitto riposano meritatamente in pace.

I militari stranieri sono stati omaggiati anche con la Piazza degli Eroi Canadesi, dove la bandiera della nazione sventola fiera e l'aiuola principale prende la forma della foglia d'acero.

Le spiagge più belle

La guida definitiva di Ortona: la spiaggia di Acquabella

Nella nostra guida definitiva di Ortona non può mancare una menzione speciale alle sue spiagge. L'Abruzzo è una regione dove le spiagge sono notoriamente splendide e infatti vanta ben 15 Bandiere Blu, il numero più alto d'Italia, e Ortona è solo l'ultima città a unirsi all'elenco in questo 2024, con il suo mare limpido e cristallino da qualunque angolazione, sia nelle zone sabbiose che riocciose.

Come abbiamo detto, da Ortona inizia la Costa dei Trabocchi e il tratto incluso nel comune è lungo circa 20 km. Qui potrai imbatterti in lidi dorati e pianeggianti, come ad esempio il Lido Riccio, con il suo caratteristico faro rosso, e Lido dei Saraceni, ma anche in piccole baie dall'aspetto più selvaggio e roccioso, come Punta Ferruccio e Ripari di Giobbe, situata su un promontorio.

Ma la più famosa e frequentata rimane sicuramente Punta dell'Acquabella, così chiamata per la limpidezza delle acque che vi si trovano; è una spiaggia libera, che non presenta strutture attrezzate, e si trova all'interno di una riserva naturale ricca di vegetazione tipica della macchia mediterranea, come i pini, gli ulivi e le viti da cui si ricavano i più celebri vini abruzzesi – il Trebbiano e il Montepulciano.

Sotto il castello aragonese si trova infine la Spiaggetta della Ritorna, dove anticamente si appostavano le ortonesi in attesa dei mariti e dei figli partiti per mare. E dove in molti giurano di aver sentito sussurrare “ritorna, ritorna” dalle onde che si infrangono sugli scogli.  

Come arrivare a Ortona

Guida definitiva per Ortona: come raggiungerla

Ortona si trova nel cuore del litorale adriatico, in una zona abbastanza centrale nell'Abruzzo. Dista circa 20 km da Pescara e circa 30 da Chieti, ma non è neanche troppo distante dal Molise (70 km). La si può inoltre raggiungere senza troppe difficoltà anche da Roma, da cui ci si arriva in 2-3 ore di macchina.

Se però vuoi lasciare l'auto a casa, potrai raggiungere Ortona con i mezzi pubblici, ma sappi che purtroppo il cammino si allunga. Il percorso più semplice da Roma consiste infatti nel prendere un pullman e fare un cambio a Pescara. Da qui potrai prendere un altro pullman (circa 30 minuti di viaggio) oppure un treno (circa 15 minuti di viaggio). Anche da Chieti potrai prendere un pullman o un treno che passa per Pescara e impiegherai circa 30-40 minuti per raggiungere la città.

Se vorrai arrivare dal sud e nord Italia, il modo più veloce che ti consigliamo è infine l'aereo; l'aeroporto di Pescara è quello più vicino a Ortona e da qui partono voli per Bergamo, Torino, Catania, Trapani e Alghero. 

Raggiungi Ortona da Roma

La nostra guida definitiva di Ortona si conclude con un consiglio sugli spostamenti: non esitare a vivere appieno questa deliziosa cittadina camminando a piedi, per guardarti intorno, respirare il profumo della salsedine, goderti il tempo e soprattutto poterti fermare ad ammirare splendidi tramonti d'acquerello a piccolo sull'Adriatico, uno spettacolo che non ha prezzo.

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