Io ci ho provato a vivere altrove, ma è sempre stato come tendere un elastico, alla fine dovevi mollarlo e mi catapultava lì.
San Michele in Bosco
Bologna ha rappresentato una ricca fonte di ispirazione per molti artisti ma, per Dalla, è stata qualcosa di più profondo, sofferto e vissuto. Sotto i suoi portici, lungo i suoi vicoli, pregni di sapori e tradizione, il cantante ha assorbito quella carica emotiva che ha fatto delle sue canzoni autentici capolavori musicali, riconosciuti come tali di generazione in generazione.
Santuario della Beata Vergine di San Luca
Campanile della Cattedrale San Pietro
“Dark Bologna”, una città che non ti aspetti
E’ una rappresentazione onirica, la Bologna descritta nel brano pubblicato nel 2006, ed inserito nell’album “12000 lune”. Un’idea astratta di città che solo chi vi è nato è in grado di coglierne le molteplici sfumature. Immaginando di ripercorrere il tragitto tanto caro all’artista, ci si ritrova a calcare il selciato degli antichi portici, in Via dell’Indipendenza, pregustando un trancio di pizza della famosa pizzeria Altero. Poi, arriva la notte e Bologna ti sorprende, travestendosi da fattucchiera ammaliatrice. Per gli amanti delle antiche storie di stregoneria, il capoluogo emiliano scopre il suo lato arcano.
Una serie di passeggiate a tema si snodano lungo il centro cittadino, da Via del Cane, attraverso il Portico dei Bastardini, Piazza San Domenico e Via dell’Orto. Percorrendole il turista entra in un universo parallelo, fatto di personaggi misteriosi, maghi, astrologi, stregoni ed alchimisti. Il filone esoterico raggiunge persino il Santuario di San Luca, sorprendente scenario di aneddoti che confondono il sacro con il profano. Quello stesso Santuario di San Luca citato con affetto da Lucio Dalla nei primi versi di Dark Bologna, di cui descrive le luci che gli fanno da guida nella via verso casa.