Scopri cosa fare a Ravenna come un local in 10 mosse. Ecco le nostre proposte per visitare la città dei mosaici oltre i mosaici.
Una città plasmata attraverso stratificazioni di stili artistici e vicende storiche. Tranquilla eppure movimentata, sospesa tra i tesori del suo Patrimonio Unesco, la movida estiva delle località balneari, l’ingombrante (in senso buono) tradizione romagnola e la street art che l’ha resa, ancora una volta, capitale d’arte.
È una meta giovane, divertente e contemporanea.
Scopri cosa fare a Ravenna come un local con i nostri suggerimenti.
Ravenna come un local
Cosa fare a Ravenna come un local? Qui ti diamo alcuni consigli per arricchire la tua vacanza in una città che è calda come i colori delle sue chiese e dei suoi mausolei millenari. E come la gente che ci abita.
Una città passionale, raffinata, dai tanti volti.
Puoi scoprire i favolosi mosaici Patrimonio dell’Umanità e subito dopo lanciati in una simpatica caccia al tesoro lungo il filo dell’arte. Gustare una piadina (che a Ravenna è più spessa e ampia) e partire verso il mare.
Oppure, scoprire il volto nuovo, fresco e dinamico delle architetture popolari e industriali in Darsena e, quando cala il sole, fare serata tra danze e musei aperti fino a tardi.
Ecco cosa ti proponiamo per vivere Ravenna con un tocco local.
Scopri Ravenna Pass❯10. Ravenna come un Local. Fare un picnic al parco
Il Parco Primo Maggio si estende a sud del centro storico di Ravenna ed è un’area verde molto frequentata dai ravennati durante le belle giornate di sole.
Piante secolari, vasti prati e un’ampia zona attrezzata con tavoli, postazioni barbecue e giochi per i bambini.
C’è chi si allena, chi approfitta del tempo buono per improvvisare un picnic, chi gira in bicicletta e pure chi va in cerca di funghi.
Il parco si trova all’interno della Pineta di Classe, polmone verde della Riviera Adriatica e parte del Parco del Delta del Po. Puoi esplorarla percorrendo i sentieri segnalati che la attraversano.
Uno di essi porta al boschetto di querce descritto da Dante nel canto XXVIII del Purgatorio. Altri conducono a zone d’alto interesse naturalistico come l’oasi Ortano e Ortazzino e la foce del torrente Bevano.
9. A caccia di mostri
In giro per la città come i protagonisti di un videogioco anni Settanta: è un’esperienza insolita, divertente (e gratuita) che puoi fare a Ravenna.
D’accordo, probabilmente non è una proposta molto “local", ma come resistere!
Un plotone di mostriciattoli pixellati, ispirati al videogame giapponese Space Invaders del 1978, ha invaso la città durante due “ondate”, tra 2014 e il 2015.
Per un tour fuori dagli schemi, prova a catturarli tutti: sarà come partecipare a un’insolita caccia al tesoro.
Ti basta scaricare l’app FlashInvaders e fotografare le opere che riesci a scorgere. Ogni scatto, che viene mostrato in tempo reale anche sul sito ufficiale, ti fa guadagnare punti.
I mini mosaici sparpagliati per le vie del centro, realizzati dal noto artista francese Invader, sono ormai parte del tessuto urbano di Ravenna.
Guardati intorno con attenzione: alcuni sono ben identificabili, mentre altri si camuffano tra i colori della città. Buona fortuna!
8. In bici sulla Darsena
Il modo migliore di visitare Ravenna come un local è farlo a piedi o in bicicletta.
La città offre una fitta e funzionale rete di piste ciclabili che ti permettono di girare per il centro storico e le località balneari nelle vicinanze in modo slow ed ecosostenibile.
Chiese, mausolei e mosaici sono visioni preziose che chiunque fa la fila per ammirare. Fallo anche a tu, ma poi spostati verso aree più periferiche e popolari per apprezzare altre forme artistiche, moderne e pop.
E se è vero che l’arte è da sempre il filo rosso che collega la storia di una città stratificata come Ravenna, attorno alla Darsena la si ammira nella sua veste più contemporanea. Niente tessere di mosaico, ma facciate dei palazzi come tele per imprimere sensazioni, umori, racconti, storie.
La street art ha reso questo quartiere tra i più cool di Ravenna. Con i vecchi edifici del porto riqualificati e trasformati in locali di tendenza, l’area portuale è oggi un ritrovo trendy. E al tramonto, tra archeologie industriali, murales e giochi di luce, è un’autentica calamita.
7. Visitare dei giardini pensili
Visita Ravenna come un local esplorando i chiostri e i giardini che colorano di verde l’antica capitale dell’arte bizantina.
Tra i più belli e apprezzati dai residenti spiccano i fiabeschi giardini pensili racchiusi nell’antica proprietà dei conti Rasponi.
Si trovano a pochi passi da altri monumenti simbolo di Ravenna, la tomba di Dante e la Basilica di San Francesco, e abbelliscono il neoromantico Palazzo della Provincia, sorto in luogo di una più antica dimora del XVIII secolo andata distrutta in un rogo appiccato da squadristi fascisti nel 1922.
Il giardino è un piccolo scorcio cittadino profumato e colorato impreziosito da una graziosa fontana e da una torre ornamentale neogotica dell’Ottocento.
Del complesso, a cui si accede da piazza San Francesco tramite un bel porticato monumentale, fa parte la cappella gentilizia della famiglia Rasponi, una cripta a tre vani il cui pezzo forte è il pavimento a mosaico proveniente, con tutta probabilità, dalla scomparsa chiesa di San Severo del VI secolo d.C..
6. Fare un tuffo
Al mare o in un parco acquatico, hai l’imbarazzo della scelta. Immergiti in Ravenna come un local alternando alla visita dei monumenti Patrimonio Unesco un salto in una delle vicine spiagge che ne lambiscono i 35 chilometri di costa.
Alcuni tratti sono ancora caratterizzati da sprazzi di quella grande pineta che un tempo ricopriva per intero il litorale ravennate.
La città include nove località balneari a poca distanza dal centro storico: Marina Romea, Casalborsetti, Marina di Ravenna, Porto Corsini, Punta Marina Terme, Lido Adriano, Lido di Dante, Lido di Classe e Lido di Savio.
Hanno tutte molto da offrire: relax ozioso a riva, sport, buon cibo. Senza dimenticare stabilimenti balneari e locali notturni che con la bella stagione si riempiono di vita.
Spostandoti verso l’interno, a Monselice, in provincia di Ravenna, trovi anche un grande parco acquatico a misura di bambino ideale per il divertimento di tutta la famiglia.
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Uscire la sera e divertirsi a Ravenna come un local significa vivere una città che sa come spassarsela. Molti cocktail bar, bistrot e caffetterie animano il centro storico, i cui negozi vanno a pieno regime fino a tarda sera.
Piazza del Popolo, piazza San Francesco, piazza Kennedy, piazza Unità d’Italia, Viale Farini e i portici di via Armando Diaz pullulano di localini e ristoranti dove trascorrere la serata bevendo un buon bicchiere e assaggiando la ricca, gustosa cucina tipica.
Se cerchi dj set e atmosfere mondane, i locali notturni di Marina di Ravenna fanno al caso tuo. Qui trovi infatti alcune delle discoteche più famose della riviera romagnola.
Inutile dire che l’estate è il periodo in cui l’offerta di intrattenimento si fa più ghiotta, con appuntamenti come il Ravenna Festival (tra giugno e luglio), e l’iniziativa Mosaico Notte (tra luglio e agosto), che prevede musei e monumenti aperti fino a tardi.
4. Ascoltare una lettura di Dante
Per Dante, Ravenna fu casa. Qui trovò rifugio alla corte di Guido Novello da Polenta, qui concluse la Divina Commedia, qui vennero celebrati i suoi funerali e qui riposano le sue spoglie.
Le tracce lasciate dal padre della lingua italiana disegnano un itinerario attraverso luoghi che, in alcuni casi, hanno marcato un segno ben definito nell’immaginario collettivo. Come la pineta di Prima Classe, che ispirò la “selva spessa e viva” del Paradiso terrestre descritta nel Purgatorio.
A Dante, Ravenna ha dedicato un intero museo ospitato nel complesso monumentale degli Antichi Chiostri Francescani.
Proprio nelle vicinanze del Museo Dante si trova la tomba del poeta, una piccola struttura in stile neoclassico risalente al XVIII, secolo dove quotidianamente va in scena l’omaggio che città e cittadini hanno deciso di tributare al loro ospite più illustre.
Da aprile a ottobre alle 18, e alle 17 da novembre a marzo, si può ascoltare la lettura di un canto della Commedia. È IL tributo perpetuo di Ravenna (l’idea è quella di non interrompere mai la tradizione) a un autore che ha amato profondamente.
3. Cosa fare a Ravenna come un local: girare per mercatini
Fai shopping a Ravenna come un local gironzolando per mercati e mercatini, t prodotti locali, acquisti vintage e un’immersione nel gusto più autentico della tradizione romagnola.
Prima tappa: il Mercato Coperto, innovativo luogo di ritrovo e paradiso per buongustai. Ci trovi un ristorante e tante botteghe dove acquistare pasta fresca, pane appena sfornato e gastronomia locale di qualità.
Poi, fai un giro per i mercati ambulanti presenti il mercoledì e sabato mattina in piazza Zaccagnini e piazza Andra Costa e il venerdì in piazza Medaglie d’Oro.
Il terzo fine settimana di ogni mese, le strade più belle di Ravenna accolgono il mercato dell’antiquariato e dell’artigianato, mentre la mostra mercato dedicata agli hobbisti e ai creativi ha luogo di venerdì da giugno a settembre e il primo weekend di ogni mese da ottobre a maggio.
In Darsena, l’appuntamento è con il variegato mercatino delle pulci della domenica che si tiene una volta al mese.
Se vuoi acquistare prodotti a chilometro zero direttamente dai coltivatori locali, recati ai mercati contadini di piazza della Resistenza e Viale Farini e al biomarché dei produttori biologici del martedì pomeriggio di piazza San Francesco.
2. Gita fuori porta tra borghi antichi e parchi divertimento
Brisighella è uno dei luoghi più belli della provincia di Ravenna.
Famoso come il “borgo dei tre colli”, si presenta come un grazioso paese di stampo medievale, con l’immancabile dedalo di strade sormontate dai balconcini delle abitazioni, piccole chiese di quartiere, antichi palazzi e qualche chicca come via degli Asini, un’insolita strada sopraelevata illuminata da una sequenza di suggestive finestre ad arco.
La Rocca Manfrediana, la Torre dell’Orologio e il Santuario del Monticino sono gli altri highlights da non perdere. Dopo averne preso visione, approfitta di una passeggiata lungo il centro storico per adocchiare qualche ristorantino interessante dove fermarti e assaggiare il rinomato olio di Brisighella.
I bambini saranno affascinati da certi scorci tipici del territorio, con le sagome di alte torri che svettano tra le colline come illustrazioni di un libro di fiabe. Ma se vuoi farli davvero felici, allora la destinazione a cui puntare è Mirabilandia, il grande parco divertimenti a poca distanza da Ravenna.
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La pasta fresca fatta in casa: un classico della cucina romagnola. Cappelletti, strozzapreti, passatelli e maltagliati sono tutti da provare.
Ma per un pasto più svelto e informale, la regina è lei e non ha rivali: la piadina. Lo street food più famoso della regione si presenta nella sua confezione ravennate in una versione leggermente diversa dalla norma. È infatti più “alta” che nelle altre città, ma per il resto la ricetta resta quella della tradizione.
I chioschetti disseminati lungo le vie del centro la preparano al momento farcendola come più ti aggrada: squacquerone, salumi, formaggi, nutella o ficchi caramellati.
Gemello diverso della piadina, il crescione è l’altro street food da assaporare come spuntino informale e gustoso prima di lasciare Ravenna.
Sei in città tra il 22 e il 24 marzo? Fai un salto in parco Teodorico per la prima edizione della manifestazione locale dedicata al cibo di strada, con numerosi food truck dove assaggiare tante specialità non solo italiane.
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