Le migliori cose da fare a Reggio Calabria come un local. Leggi il nostro itinerario, lasciati ispirare e parti per un'esperienza indimenticabile.
Viaggio sulla punta dello stivale in una meta da rivalutare per storia, tradizioni, arte e bellezza. Un’autentica esperienza italiana, lontana dai percorsi turistici più battuti.
Ecco quali sono le cose da fare a Reggio Calabria come un local. Secondo Visit Italy.
Cose da fare a Reggio Calabria come un local
Hai già fatto un tuffo nelle acque di Tropea e scoperto i posti più suadenti della meravigliosa Calabria. Adesso, conoscerai meglio la città più grande della regione.
Affacciata sullo stretto mare che la separa da Messina, ha una storia millenaria forgiata da leggende e magia.
Si racconta di Morgana, la fata che dal suo castello inganna i viaggiatori facendo apparire dinanzi ai lori occhi magiche visioni, come una Sicilia vicinissima o navi fluttuanti.
E di eroi e divinità — Eolo, Jocasto, Eracle — le cui vicende concorrono a creare non solo una mitologia delle origini, ma anche a tracciare l’identità dei luoghi.
Il mare rivela alcune delle mete balneari italiane più desiderate; l’orizzonte artistico va oltre i Bronzi di Riace; il suo panorama gastronomico, tra i giù interessanti in Italia, gioca un ruolo centrale nell’esperienza di viaggio.
Abbiamo preparato un mini itinerario in 7 punti. Ci trovi quelle che sono, secondo noi, le migliori cose da fare a Reggio Calabria come un local: i posti imperdibili da vedere, i piatti da assaggiare, le esperienze da provare.
7. Cose da fare a Reggio Calabria come un local. Passeggiare per il lungomare
Il nostro tour di Reggio Calabria come un local comincia da quel lungomare che Gabriele D’Annunzio definì “il chilometro più bello d’Italia”.
Quando i binari della stazione lasciano il passo a scenografiche ville liberty, i lunghi viali si palesano fiancheggiati da enormi piante esotiche e la vista del mare si allunga fino alla costa siciliana, il fascino della città comincia a sortire i suoi effetti.
Attraversare i lungomari Falcomatà e Matteotti, corso Vittorio Emanuele III e viale Genoese Zerbi, l'insieme di strade che i cittadini chiamano semplicemente “via Marina”, è come fare una lunga passeggiata nella storia e nella cultura locali.
Sculture, opere d’arte contemporanea, piazze, monumenti, scavi archeologici: ciascun elemento racconta una piccola parte di Reggio Calabria, dalle epoche greca e romana fino ai giorni nostri.
In primavera e in estate, questo scenario così suggestivo accoglie la movida reggina, che si svolge principalmente tra i locali sulla spiaggia e i bar del litorale. Si capisce dunque che si tratta di una delle zone più frequentate della città a qualsiasi ora del giorno.
Solo al mattino, però, puoi assistere a un’autentica magia, che fa apparire dal nulla navi volanti e palazzi fluttuanti.
È il cosiddetto effetto fata Morgana, un fenomeno ottico unico che si verifica solo a certe determinate condizioni climatiche e di luce. Il risultato è mozzafiato: oggetti distanti vengono percepiti vicinissimi. In certe giornate, Messina appare quasi a portata di mano.
Attraversa lo Stretto e scopri Messina ❯6. Visitare un museo
Dopo esserci fatti stregare dal fascino di Morgana, è tempo di conoscere meglio la storia di Reggio Calabria e i suoi musei.
Il più noto, quello che maggiormente attrae turisti e curiosi ammaliati dai suoi “ospiti” illustri, è il Museo Archeologico Nazionale.
Famoso per i Bronzi di Riace, le statue greche ritrovate negli anni Settanta nelle acque di Riace Marina, propone uno spaccato unico sulla vita nell’antica Magna Grecia. Non perderlo: è un viaggio lungo migliaia di anni attraverso reperti preziosi che raccontano il passato di questa terra.
Altra tappa del nostro mini itinerario culturale è la Pinacoteca Civica, ospitata negli spazi del teatro comunale Cilea. Tra le opere custodite, lavori databili tra il XV e il XX secolo, spiccano due tavolette lignee dipinte da Antonello da Messina e un gruppo scultoreo del Laocoonte attribuito a Pietro Bernini.
Tutt’altra aria, è il caso di dirlo, si respira al Museo del Bergamotto, il centro culturale tutto dedicato all’agrume simbolo della città. Qui potrai approfittare di una visita guidata per scoprire tutti i segreti e la storia di questo prodotto raro e pregiato e avrai anche modo di fare qualche profumatissimo acquisto.
Prenota ingresso Museo Archeologico Nazionale e ammira i Bronzi di Riace❯5. Partecipare a una festa local
La ricorrenza più attesa dai reggini è la festa della Madonna della Consolazione, celebrata sfarzosamente secondo tradizione il secondo sabato di settembre.
I festeggiamenti vanno avanti per quattro giorni di fila e rappresentano un momento gioioso per tutta la comunità.
Riti sacri e mondani, tradizioni religiose e culinarie, devoti in processione e musica per le strade: sono giornate di grande fermento durante le quali accorrono non solo fedeli da tutta la regione e dalla vicina Sicilia, ma anche curiosi e “affezionati” pronti a immergersi nella briosa atmosfera che avvolge la città.
Il culmine delle celebrazioni sacre coincide con la processione della Vara tra la Basilica dell’Eremo e il Duomo. L’enorme macchina a spalla, alta 5 metri e pesante 12 quintali, è utilizzata per trasportare il dipinto cinquecentesco raffigurante la Madonna della Consolazione.
Tutt’intorno, un variopinto contorno di bancarelle, performance artistiche, concerti e piccantissimo street food.
La specialità da provare: il panino con salsiccia, cipolla e peperoni. L’appuntamento da non perdere: lo spettacolo pirotecnico sul mare a mezzanotte.
4. Assaggiare tutto ciò che è commestibile
Una tradizione gastronomica antica e generosa, che attinge dalla cucina povera e ha molto in comune — piatti, note di sapore, ingredienti — con la vicina Sicilia.
A Reggio Calabria mangerai molto e bene. Metti in conto che consumerai una discreta quantità di fritture e allena la tua tolleranza al piccante già prima della partenza.
Arancini, calzoni e pitte sono una tentazione talmente seducente! Cedi pure, ma non scordarti che dovrai necessariamente sederti a tavola per avere una panoramica completa dei sapori locali.
Dacci dentro con lo street food, però conserva un po’ di spazio per le portate principali.
Un bicchiere di fresca gazzosa al caffè per riprendersi tra un pasto e l’altro e si è pronti per (ri)cominciare.
Dovrai necessariamente assaggiare qualche primo piatto. Come la struncatura, pasta lunga ricavata dagli scarti della molitura e preparata con olive, acciughe, pangrattato e peperoncino.
In genere, formati tradizionali come i maccheroni al ferretto si accompagnano a sughi robusti e saporiti a base di carne di maiale, cinghiale o capretto.
A Mammola, piccolo borgo in provincia di Reggio Calabria, l’essiccazione del merluzzo è una tradizione lunga secoli. Lo stocco è simbolo della cucina locale, ingrediente indispensabile di tante ricette: antipasti, sughi, secondi piatti. Assaggialo alla sagra di Mammola in programma ogni anno nel mese di agosto.
Chef lungimiranti e un’eccellente produzione biologica hanno reso quella calabrese una delle realtà culinarie più interessanti (e innovative) del paese. Aspettati dunque anche un tipo di cucina che non disdegna il cambiamento e non ha paura di affrancarsi dalla tradizione.
3. Fare una passeggiata nell’arte contemporanea
Torniamo indietro al punto uno, al lungomare Falcomatà e al suo giardino tropicale fronte mare.
Mentre passeggi, guardati intorno provando di tanto in tanto a distogliere l’attenzione dal panorama. Ne varrà la pena. Noterai una sequenza di "dettagli" artistici che rendono ancor più stimolante il cammino lungo via Marina.
Dalle opere dell’artista Rabarama, al secolo Paola Epifani, tre grandi sculture antropomorfe dal titolo Trans-lettera, Labirintite e Co-stell-azione, si passa all’installazione Opera di Enrico Tresoldi, un progetto architettonico composto da 46 colonne in rete metallica su una superficie di 2500 metri quadrati.
Per vedere da vicino e in un unico luogo i grandi nomi dell’arte del Novecento, l’indirizzo da annotare è via Emilio Cuzzocrea, 48. Non è una delle strade turistiche del centro storico, ma il Palazzo della Cultura Pasquino Crupi merita sicuramente la deviazione. De Chirico, Dalì, Ligabue, Fontana sono solo alcuni degli autori i cui dipinti, un centinaio, sono visibili all'interno.
L’itinerario nell’arte contemporanea di Reggio Calabria prosegue al MuSaBa di Mammola, parco, museo e laboratorio sorto grazie alla visione Nik Spatari e Hiske Maas. Antico, moderno e futuribile si mescolano in un incredibile viaggio psichedelico ed emozionante negli spazi di un complesso monastico del X secolo.
2. Rilassarsi al mare
Tra le cose da fare a Reggio Calabria come un local, non può certo mancare una capatina in spiaggia mare.
Gli appassionati di windsurf e kitesurf apprezzano Punta Pellaro, uno scenario non solo visivamente suggestivo, con i monti calabresi da un lato e l’Etna dall’altro, ma sopratutto ideale per gli sport acquatici grazie a una speciale combinazione: vento costante e assenza di scogli.
Tra i luoghi del cuore dei reggini, il lido cittadino ha un posto speciale: sa di casa ed è perfetto per rinfrescarsi durante le calde giornate estive senza allontanarsi dalla città.
Se però preferisci spingerti più lontano, opta per un tour delle spiagge della Costa Viola e scopri località ancora poco turistiche, tranquille e non dispendiose, dove il mare è sì una delle attrattive principali, ma certamente non la sola.
Scilla e i suoi miti; Palmi, il paese di un’antica pratica riconosciuta dall’Unesco quale patrimonio immateriale dell’umanità; Bagnara Calabra, patria di un buonissimo torrone IGP; Seminara, la città della ceramica. Hai soltanto da impostare il navigatore e partire.
Se pensi di avere solo un'idea "sfumata" delle sfumature del mare calabrese, immergiti nei dettagli con il nostro approfondimento sulle migliori spiagge della Calabria.
1. Visitare un borgo fantasma
Come adagiato sul palmo di un’enorme mano rocciosa, il piccolo borgo di Pentedattilo è una delle visioni più pittoresche e straordinarie della Calabria Grecanica, quella parte della regione dove il tocco dei coloni greci è ancora tangibile, nella lingua come nelle tradizioni.
Il paese, a pochi chilometri di distanza da Reggio Calabria, svetta tra le guglie di pietra del Monte Calvario incorniciato da un incantevole scenario naturale ambito da escursionisti, viaggiatori e fotografi.
Se un po’ di attività motoria non ti spaventa, puoi percorrere il tragitto che da Melito Porto Salvo conduce in circa due ore a una bella terrazza panoramica con vista sull’abitato: approfittane per qualche scatto acchiappa like.
Da villaggio fantasma funestato dalle calamità naturali e caduto in stato di abbandono, negli ultimi anni Pentedattilo ha ripreso gradualmente vita grazie a una serie di interventi mirati, dalla messa in sicurezza all’apertura di botteghe tradizionali.
Attività turistiche e iniziative culturali, tra cui un festival cinematografico e una manifestazione, il Paneariza, punto di riferimento per chi si intende di musica etnica e popolare, lo rendono oggi un polo attrattivo tra i più magnetici della regione.
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