Uri è un borgo della Sardegna famoso per le eccellenze agroalimentari e per i segni di una storia antica. Scopriamo il paese dei carciofi e dell’olio.
Situato fra Alghero e Sassari, nella parte nord-ovest della Sardegna, Uri si presenta come un piccolo borgo fra le colline nei pressi del lago Cuga. Il paese e i suoi antichissimi complessi nuragici riportano il visitatore alle origini del territorio del nord dell'isola. Per questo esplorare i dintorni, passeggiare nella storia e partecipare alle sue feste popolari è il modo migliore per entrare nel vivo del folklore e della tradizione di questo paese.
Uri è conosciuto per il buonissimo vino, l’ottimo olio e soprattutto per i carciofi, prodotto d’eccellenza cui è dedicato uno dei principali eventi della zona: la Sagra del Carciofo di Uri. Oltre alle forti tradizioni gastronomiche, come in molti borghi della Sardegna c'è un abito tipico, e quello di Uri è uno dei più belli dell'isola.
Ma la bellezza di questo posto è anche nella sua storia che fa capolino dai Nuraghi e dai bellissimi monumenti del centro storico. Uri è un borgo e un territorio da scoprire e da vivere!
Vivi Uri e la Sardegna attraverso le sagre enogastronomiche
La Sardegna è un paradiso per le bellezze naturalistiche e i paesaggi mozzafiato che incantano turisti da tutto il mondo. Ma la sua anima è ricca anche di tradizioni e sapori che prendono vita ogni anno in sagre e manifestazioni di vario genere: sono occasioni per gustare le eccellenze enogastronomiche locali e per entrare in contatto con gli abitanti locali e le loro usanze.
Questi eventi permettono di esplorare le varie località in modo autentico e di vivere un’esperienza di viaggio indimenticabile. Il nostro itinerario alla scoperta di Uri è un suggerimento su cosa vedere in questo borgo affascinante e a quali eventi partecipare.
Il Carciofo Spinoso Sardo e la Sagra del Carciofo di Uri
Iniziamo da uno degli eventi più importanti dell’intero territorio che ogni anno attrae moltissimi turisti e visitatori nel borgo di Uri in Sardegna: la Sagra del Carciofo estiva. Il protagonista assoluto della festa è lui: sua maestà il Carciofo Spinoso Sardo, saporito e dalla polpa carnosa.
Nella manifestazione sono conservati tutta l’identità e il folklore del paese, l'occasione perfetta per degustare questo fantastico prodotto con denominazione DOP. Potrai assaggiare ottimi piatti a base di carciofo sardo, preparati sia secondo le ricette tradizionali che con interpretazioni innovative. Ma anche altre deliziose tipicità locali come il formaggio, l'olio e i vini. E, oltre all'aspetto enogastronomico, il calendario è sempre ricco di tanti eventi culturali e folkloristici, come canti, balli, spettacoli musicali ed esposizioni di artigianato.
La prima edizione della festa risale al 1990. Da sempre ha avuto il desiderio di incentivare lo sviluppo agricolo del territorio e creare un legame unico fra tradizione, gastronomia, storia e turismo. Oggi fa parte di "Salude & Trigu”, il programma della Camera di Commercio di Sassari che vuole aiutare turisti e curiosi a scoprire e vivere tradizioni e folklore del Nord Sardegna. I luoghi da scoprire e la cultura di questa parte dell'isola sono davvero un patrimonio infinito. Questo progetto rilancia gli eventi del territorio più significativi nella cultura locale per permetterci di viverli dall’interno e percepirne odori, suoni e sapori. La Sagra del Carciofo di Uri si tiene tutti gli anni nel cuore dell'estate e l'edizione 2024 si svolgerà il 2 e 3 agosto. Vuoi saperne di più? Clicca il pulsante in basso!
Scopri di più sulla Sagra del Carciofo di Uri❯Il fiore all'occhiello dell'artigianato di Uri in Sardegna: l'abito tradizionale
Gli abiti tradizionali dei paesi e delle città di Sardegna hanno un fascino di altri tempi che ci fa fare un balzo nel passato. Sono un mix di eleganza, cura dei dettagli e ornamenti che hanno un significato a volte magico. Ecco perché sono una ricchezza enorme e bellissima che non si può non conoscere.
L'abito tradizionale femminile di Uri è caratterizzato da una gonna nera (sa munnedda) con una balza in terziopelo, un grembiule in murè e da un copricapo (su mancaloru), di tulle o in seta, mantenuto da una cuffia in raso bianco o in broccato.
L'abito è anche molto ricco di gioielli: i bottoni che chiudono la camicia (sos buttones de pettorra), i bottoni in filigrana che chiudono su corittu, quattro in un braccio e quattro nell'altro, il medaglione d'oro, una collana di corallo e gli orecchini (sas pendinas) anch'esse in corallo.
Pianifica un tour nel borgo storico di Uri
Il curioso nome del borgo di Uri deriva dal termine latino Urium ad indicare la zona paludosa in cui sorgeva l’antica città. Il centro vanta una storia decisamente antica: le prime tracce umane risalgono all'età nuragica (datata dal 1800 a.C. sino al III sec a.C.); successivamente cadde sotto il dominio dell’impero romano ma il borgo continuò ad essere abitato anche dopo la caduta di quest’ultimo. Testimonianza della sua importante storia è il Complesso Nuragico di Santa Caterina ("Cadrina" in lingua logudorese) situato proprio al centro del paese. È costituito da un nuraghe con due torri secondarie circondato dai resti dell’antico villaggio con pozzo e vestigia di capanne.
Al passato nuragico della città si accompagna quello medievale: la chiesa di Santa Croce (XI secolo) è una delle più importanti della zona con il suo campanile ottagonale e la sua particolare pavimentazione in marmo grigio. A una decina di chilometri dall’abitato, meritano una visita anche le rovine di Nostra Signora di Paulis, che sorgono lungo il tracciato di una antica strada romana. Questa è detta “s’istrada de sos padres” (la strada dei padri) e collegava l’abbazia di Paulis a quella di santa Maria di Corte di Sindia.
Anche il lago Cuga presenta una particolarità. Esso prende nome da un villaggio scomparso i cui resti sono tuttora visibili nel periodo di secca. In prossimità della sua riva si trovano quasi dieci ruderi di nuraghi, databili a partire dal Bronzo antico.
Uri e i suoi dintorni: cosa vedere e dove andare
Per gli amanti del passato e dell'archeologia ci sono alcune tappe obbligate nei dintorni di Uri. In rappresentanza degli insediamenti prenuragici della zona, non lontano dal paese, si incontra la Fortezza di Monte Baranta con la sua cinta alta quasi tre metri e le sue torri difensive costituite da maestose pietre.
Se si visita Uri, poi, non si può non passare da S'Incantu, la Necropoli di Monte Siseri nel territorio del comune di Putifigari. È un complesso di quattro domus di cinquemila anni fa fra le quali spicca la tomba dell’architettura dipinta, unica visitabile, con i suoi particolari scultorei e la raffinata pittura.
Altra Necropoli di rilievo è quella di sa Figu nel comune di Ittiri. Qui è possibile visitare i resti di un recinto megalitico di età preistorica (secondo alcune teorie destinato ad esporre i cadaveri affinché fossero scarnificati dagli avvoltoi) e le antiche tombe della stessa epoca. Fra i borghi nei dintorni di Uri, meritano sicuramente una visita:
- Usini, centro agricolo di origine medioevale del Sassarese famoso per i suoi siti archeologici e la tradizione vinicola;
- Tissi con le sue testimonianze preistoriche;
- Olmedo la cui tradizionale attività di panificazione scandisce eventi e quotidianità;
- Ittiri con i suoi monumenti e sculture in trachite rossa (pietra locale);
- Ossi con le sue spettacolari necropoli Neolitiche.