Vuoi visitare Siena come un local? Ecco le 10 cose da fare per vivere la città come un vero senese.
Il termine migliore per definire Siena è "unica".
Unica per la sua bellezza racchiusa in un piccolo centro storico. Unica perché il colore dei suoi palazzi antichi ha un nome: "terra di Siena". Unica per la passione che i senesi danno al evento simbolo della città, il Palio.
Qui te la raccontiamo in 10 punti. Per vivere Siena come un vero local.
Cosa fare a Siena come un local
L'età dell'Oro di Siena è a cavallo del medioevo, quando rivaleggiava con Firenze in bellezza e prosperità e quando da sola sfidava gli eserciti dell'Impero.
Tutta questa ricchezza ha lasciato il segno nei palazzi e nel folklore della gente del posto.
Ma oltre a Piazza del Campo, al Duomo e al Battistero c'è un piccolo microcosmo da scoprire.
Questa che segue è quindi la lista con i nostri suggerimenti per farti vivere la città come un senese doc, per scoprire quelle piccole chicche che rendono speciale una visita.
Ecco le 10 cose da fare a Siena per viversi la città come un local: scopriamo insieme i piatti tradizionali da non perdere, il punto panoramico da dove apprezzare la città e come assistere alla corsa di cavalli che scatena i senesi.
Visitare Siena e il suo centro storico❯10. Cosa fare a Siena come un local. Una degustazione dei vini locali
Siena è circondata da ondulate colline di invidiabile bellezza.
A nord si trovano le colline del Chianti, mentre a sud si estendono quelle della Val D'orcia e le Crete Senesi: queste aree verdi sono perfette per la coltivazione della vite e producono da anni vini di valore mondiale.
Se ami il vino sei quindi nel posto giusto.
Vini rossi come Brunello di Montalcino e il Chianti o bianchi come il Vernaccia di San Gimignano sono solo alcuni tra i vini più gettonati.
Per degustare i vini locali tra le mura di Siena basta scegliere una delle numerose enoteche cittadine: consigliamo l’Emporio Mediterraneo (ottimo anche per prodotti locali come il miele) e la storica Cantina del Brunello di Montalcino.
Puoi anche prenotare una degustazione di vino proprio davanti alla Cattedrale di Siena, forse lo scenario ideale se resti in città.
Se invece preferisci uscire dalla città e visitare un’azienda vinicola per degustare i pluripremiati vini della zona, unisciti ad un tour di mezza giornata nella zona del Brunello di Montalcino.
Tra uno scorcio di campagna e un calice del tuo vino preferito, qualunque sia la tua scelta di degustazione non rimarrai deluso.
Prenota il tour del vino Brunello❯9. Rilassarsi all'Orto de' Pecci
C’è un luogo verde e rilassante per godersi un momento di pace nel cuore di Siena: è l’Orto de’ Pecci, a poche centinaia di metri dalla Torre del Mangia.
Dietro la calma di questo luogo c'è però una storia drammatica.
La strada che attraversava l’area dell’attuale orto era percorsa dai condannati a morte per raggiungere il luogo delle loro esecuzioni durante il medioevo.
Inoltre in quegli anni, qui vennero costruite diverse case e un mulino pensando che la città si sarebbe espansa. Purtroppo la peste che colpì Siena nel 1348 bloccò la crescita della città, rendendo inutile queste abitazioni. Furono quindi rase al suolo per creare degli orti. Dopo il ‘500 questi orti vennero utilizzati dagli internati di un manicomio cittadino per sostentarsi e per l’ergoterapia.
Quest’area della città è dunque una muta testimonianza di quello che Siena sarebbe potuto diventare senza il duro colpo inferto dall’epidemia di peste.
Oggi invece l’Orto de’ Pecci è una piccola oasi urbana dove puoi respirare a pieni polmoni i profumi delle piante e delle erbe, passeggiare tra gli animali come se fossi in campagna e mangiare gli ottimi piatti locali nell’omonimo ristorante. L’orto è gestito da una cooperativa che aiuta persone con disabilità e che lo mantiene come era nell’epoca passata.
L’Orto de’ Pecci è molto consigliato se volete far giocare o riposare i bambini, ma anche se volete far loro conoscere i segreti della coltivazione e della natura grazie alle proposte educative della cooperativa.
8. Cosa fare a Siena come un local: salire sulla Torre del Mangia
Il viaggio attraverso Siena come un local parte dall'alto.
Il panorama di Siena dalla Torre del Mangia vi lascerà senza fiato.
Questa torre civica è il simbolo di Siena e svetta su Piazza del Campo e sui tetti rossi della città.
Dalla cima della Torre del Mangia puoi vedere bene la struttura di Siena, le verdissime campagne circostanti e, nei giorni limpidi, si riesce a scorgere anche il Monte Amiata in lontananza.
Inaugurata nel 1348, la torre è alta circa 88 metri ed arriva quasi alla stessa altezza del campanile del Duomo, a significare una tregua sul filo dell'equilibrio tra il potere temporale e quello spirituale.
Il nome della torre deriva dal soprannome dato al vecchio campanaro, chiamato appunto “Mangiaguadagni” per i suoi sperperi di denaro. Nonostante il ruolo del campanaro è stato rimpiazzato da un orologio, i senesi si sono affezionati al nomignolo e lo hanno tenuto.
Ci vogliono circa 10 minuti per arrivare in cima, salendo oltre 300 gradini, di cui alcuni lisi e irregolari, e passando attraverso diverse strettoie. La scalata non è difficile ma bisogna avere un po’ di “fiato” e stare attenti a dove si mettono i piedi.
I biglietti per salire costano circa 10€ ma ci sono sconti per i bambini e le famiglie. Consigliamo di unire alla visita della torre anche la visita dello splendido Palazzo Pubblico.
Se sei uno studente universitario, sappi che una leggenda locale dice che chi sale sulla torre non riuscirà a conseguire la laurea: mito o verità, è bene esserne a conoscenza prima di programmare la visita…
7. Mangiare in osteria
Mangiare a Siena è una indimenticabile esperienza culinaria.
Il modo migliore per vivere la città come un local parte proprio a tavola.
Il centro storico di Siena vanta ristoranti, locande e osterie di grande livello, dove mangiare piatti tradizionali e godersi l’atmosfera conviviale, ma anche locali che servono street food senese (sopra tutti le focacce chiamate “ciaccine” e i classici panini con affettati e formaggi toscani).
C'è tanto da provare in osteria, dai pregiati tagli di carne alle zuppe ricche di sapori, per chiudere con i celebri dolci senesi.
I primi piatti più conosciuti sono certamente i pici (grossi spaghettoni di farina di grano tenero conditi con cacio e pepe, ragù oppure sugo all’aglione) e le pappardelle col ragù di cinghiale o lepre.
In inverno, la fa da padrone la ribollita, una nutriente minestra a base di pane toscano raffermo, cavolo nero, patate e fagioli: dopo una camminata al freddo, un piatto di ribollita ti rimetterà al mondo!
Se il primo non ti ha saziato, a Siena hai un’ampia scelta di secondi: consigliamo l'imperdibile tagliata di manzo con l’osso e i succulenti tagli di Cinta Senese, una razza di suino allevata allo stato brado in Toscana.
Per chiudere il pasto con un dolce, vai sul sicuro e ordina i classici cantuccini col vin santo, oppure prova i biscotti Ricciarelli. A Natale, è d’obbligo affondare i denti nel panforte senese, una specialità locale nota fin dal medioevo e preparata con mandorle, scorze di agrumi candite, miele e tante spezie.
Panforte e ricciarelli sono il souvenir perfetto da portare a casa dopo una visita a Siena: le pasticcerie e i forni della città sono pieni, specialmente attorno al periodo natalizio.
Scopri tour di degustazione a Siena ❯6. Passare una giornata alle terme
Siena è a due passi da diverse stazioni termali.
Le terme più frequentate sono Rapolano Terme e Bagno Vignoni.
Frequentatissime da toscani e turisti, garantiscono una giornata di relax immersa nella splendida campagna senese, e un toccasana per il corpo.
Il borgo di Rapolano Terme è immerso nella quiete argillosa delle crete senesi ed era noto in passato per due ragioni: le ricche cave di travertino e le sue acque sulfuree. Le acque termali sgorgano infatti ad una temperatura di circa 39° gradi e sono perfette per chi soffre di reumatismi, artriti e disturbi alle vie respiratorie.
Gli appassionati delle vacanze benessere troveranno ben due rinomati stabilimenti termali: le Terme San Giovanni (fantastiche di notte, con un panorama spettacolare e un variegato listino di trattamenti) e le Terme Antica Querciolaia (di cui era appassionato anche Garibaldi).
Bagno Vignoni è invece sulle mappe del benessere sin dai tempi degli Etruschi, grazie alla fama delle sue acque curative.
Questo centro termale si trova a poca distanza dalla Via Francigena ed era quindi un luogo di ristoro per i pellegrini che andavano a Roma.
L’unicità di Bagno Vignoni è data dall'eccezionale vasca cinquecentesca costruita nella piazza principale del paese, proprio sopra la sorgente d’acqua termale. Non è possibile bagnarsi nella vasca nella piazza, ma Bagno Vignoni offre un'ottima soluzione a questo problema.
Per immergerti gratuitamente, basta seguire i canaletti della piazza e camminare lungo il sentiero verso la collina: arriverai così al Parco dei Mulini con diverse vasche libere con acqua leggermente più fredda della piscina della piazza (ma comunque godibile).
5. Fare un aperitivo in centro
L’aperitivo è parte integrante della cultura italiana.
E Siena non si tira certo indietro quando si avvicina l’ora di un drink pre-cena.
Gli ottimi vini dalle cantine locali (come Brunello di Montalcino, Chianti, Vernaccia) sono perfetti abbinati ai tipici crostini di fegatini e i gustosi taglieri di formaggi. Ci sono pecorini di ogni tipo e salumi tradizionali come la celebre Cinta Senese o il salame finocchiona.
Ci sono diverse aree di Siena dove andare per un aperitivo dopo le 5 di pomeriggio.
Via S. Pietro, ad esempio, è il prolungamento di Piazza del Duomo: qui troverete alcuni locali come la Vineria Tirabusciò dall’atmosfera accogliente e grande scelta di vini locali (anche organici).
La via più frequentata dai senesi è forse Via Camollia, affascinante e stretta da due file di possenti palazzi medievali. Qui si alternano tantissimi bar, vinerie e ristoranti che offrono aperitivi di vario tipo. Consigliamo Il Cantiere del Gusto, con birre artigianali e ottimi taglieri.
Infine, come facile immaginare, l’area attorno a Piazza del Campo è piena di enoteche dove esplorare l’aspetto alcolico della gastronomia locale: la qualità è sempre altissima, così se non sapete quale scegliere, chiedete alla gente del posto e fidatevi del loro gusto.
Scopri degustazione in un vigneto senese ❯4. Siena come un local: assistere al Palio più famoso d'Italia
Adrenalinico, feroce, spettacolare.
Il Palio di Siena è ben più di una semplice corsa di cavalli: è l’apice della rivalità interna tra le contrade di Siena.
Tutto in città ruota attorno a questa giostra equestre nata nel medioevo e il cui appeal non tramonta mai.
I senesi partecipano all’evento con un trasporto totale e un tifo appassionato: ai turisti e ai visitatori spetta il ruolo di comparsa e neutralità. Per i forestieri è difficile capire l’importanza data dai senesi alla competizione, e l’unico modo per afferrarla è passare qualche giorno in città a respirare l'atmosfera emozionata.
Le contrade della città si danno battaglia in questa gara di cavalli due volte l’anno (il 2 luglio e il 16 agosto). Partecipano alla competizione 10 contrade su 17 totali e ruotano ogni anno, con i loro stemmi araldici e i loro nomi antichi (come Aquila, Drago, Chiocciola, Leocorno).
Vince il cavallo della contrada che taglia per primo il traguardo dopo 3 giri sui 1000 metri di pista preparata appositamente in Piazza del Campo, con le sue curve mozzafiato. Alla contrada vincitrice spetta l’agognato Drappellone, che i senesi chiamano “cencio”.
Ognuno dei due eventi dura 4 giorni, in cui vengono disputate varie prove prima della attesissima gara finale. Ma a Siena il Palio dura tutto l’anno, a causa delle rivalità tra le contrade e delle feste che le stesse organizzano in varie occasioni.
Assistere al Palio da Piazza del Campo è gratuito ma bisogna arrivare 3-4 ore in anticipo per accaparrarsi un posto. La piazza è fatta a forma di conchiglia e garantisce una discreta visibilità.
I posti a pagamento sono invece quelli sui palchi o sulle terrazze degli appartamenti con vista sulla piazza. Chiedi ai locali per acquistare i biglietti in quanto non c’è una biglietteria ufficiale. È importante ricordare che Piazza del Campo viene stipata all’inverosimile per la corsa, quindi l’esperienza potrebbe essere stressante se non sei un amante della calca.
Se sei interessato a questi posti privilegiati devi prenotare in anticipo per la competizione e per le cene di contrada, dove assaporare l’entusiasmo dei locali e capire l’importanza dell’evento.
Consigliamo inoltre di portare con sé acqua e snack, e anche un cappello, a causa delle temperature che in estate possono essere molto alte.
Soggiornare a Siena durante le settimane del Palio è il modo ideale di apprezzare l’evento ma ricorda che i prezzi degli alloggi sono più alti del normale e la richiesta è altissima.
3. Scoprire un minuscolo dettaglio nascosto in un palazzo
Non è propriamente un’attività local, ma questo particolare curioso e poco conosciuto di Siena è una chicca che ti stupirà.
Recati in Via di Città, una delle strade più belle ed eleganti del centro storico. Collega il Duomo a piazza del Campo ed è delimitata da residenze monumentali entrate nella storia cittadina. Ne sono esempi palazzo Patrizi, sede dal XVI secolo della prestigiosa Accademia degli Intronati, e Palazzo Piccolomini, che ospita il Centro per l’Architettura Contemporanea.
Percorrendola, giungerai all’incrocio con piazza Quattro Cantoni, che fino al Seicento fu un vivace luogo di ritrovo per l’aristocrazia locale. Al centro c’è una colonna sormontata da una lupa e, tutto intorno, la sobrietà di aristocratici palazzi d’epoca. È proprio uno di questi che devi scrutare con attenzione.
Individua Palazzo Chigi- Saracini e porta lo sguardo in corrispondenza del primo piano. Sulla destra, noterai un dettaglio che non ti aspetti: una minuscola persiana. Il Comune di Siena l’ha ribattezzata la “Finestra più piccola del mondo”. Nessuno ha verificato l’effettiva correttezza del primato, ma possiamo assicurarti che sembra davvero a misura di Puffo!
2. Visitare i paesi vicini
Siena è incantevole, è un dato di fatto. Ma la sua provincia non è certo da meno. I paesaggi collinari, delineati da ulivi e cipressi, e i borghi che sorgono nei dintorni, svettando con il loro skyline da city medievale, sono lo scenario perfetto per un day trip a poca distanza dalla città.
Sì, ma dove andare? Hai l’imbarazzo della scelta. Puoi fare tappa a Montalcino, Montepulciano, Bagno Vignoni. Visitare l’abbazia di San Galgano e fotografare i cipressi di San Quirico d’Orcia.
A San Gimignano, la New York del Medioevo, si passeggia tra antiche torri e si sorseggia Vernaccia sentendosi come viaggiatori di tempi passati.
A Monteriggioni, paese dalle possenti mura circolari e punto di passaggio della via Francigena, si scoprono le ambientazioni che hanno ispirato il fortunato videogame Assassin’s Creed.
Pienza, il cui centro storico è un prezioso Patrimonio Unesco, si dipana elegantemente nel susseguirsi di palazzi e chiese che hanno reso concreta l’utopia urbanistica di papa Pio II. Una volta che sei qui, è tassativo assaggiare la specialità gastronomica locale: il pecorino.
Scopri Siena e la sua provincia ❯1. Orientarsi tra le contrade
Siena è suddivisa in 17 contrade, storici quartieri in cui il senso di identità e appartenenza tra gli abitanti è particolarmente radicato e sentito.
Ma come capisco in quale mi trovo mentre sto passeggiando per la città? Ci sono dei piccoli trucchetti per riuscire a orientarsi.
Anzitutto, guarda gli stemmi che sbucano sui muri dei palazzi a confine tra le contrade. Se non riesci a individuali, allora presta attenzione alle fontane che si incontrano tra le strade del centro.
Noterai che alcune rappresentano delle figure particolari, come un’aquila, un elefante, una lupa o una tartaruga. Altre riportano dei motti, oppure riproducono immagini simboliche ed evocative. Come avrai intuito, ciascuna simboleggia la contrada a cui appartiene e potrai usarle come una sorta di gps.
Un aspetto poco conosciuto riguarda un’usanza molto speciale legata alle fontanelle di contrada. Si tratta di un vero e proprio battesimo laico, un rito di passaggio per i piccoli senesi che, una volta “battezzati” con l’acqua che sgorga da queste fonti, possono dirsi a tutti gli effetti autentici contradaioli!