Un’esperienza emozionale da vivere fino all’ultimo “ciatu”…Scopri con noi quali sono le cose dare fare a Siracusa come un vero local!
Una città antica, le sue leggende, i suoi tesori nascosti, il suo volto nobile, la sua vena popolare.
Il nostro viaggio nella Sicilia dei siciliani continua.
Ecco la nostra selezione delle migliori cose da fare a Siracusa come un local.
Cose da fare a Siracusa come un local
C’è un luogo radicato nel mito circondato da una natura incontaminata e splendente, che si dipana tra rocce e sassi, tra alberi e riserve naturali. La leggenda lo descrive come una ninfa che, per sfuggire alle avances di Zeus, si trasformò in quaglia e si gettò in mare diventando un’isola.
Siamo in un luogo millenario, dove la pietra calcarea indora le diverse architetture che si sono succedute durante i secoli conferendo ulteriore luce a tutta la città, un luogo chiamato Siracusa.
Dopo la perla del barocco siciliano, le bellezza nascoste di Trapani e la dolce vita catanese, è la volta di una nuova destinazione da vivere.
Lasciati attraversare da questa città e scopri quali sono secondo noi le migliori cose da fare a Siracusa come un local.
10. Cose da fare a Siracusa come un local: sedersi in Piazza del Duomo a respirare la storia
All’alba il cielo è di un color rosa zucchero filato e il portone della cattedrale della Natività di Maria Santissima è spalancato.
Siamo nella piazza del Duomo di Siracusa, un trionfo di architettura barocca.
La piazza è bella da togliere il fiato e diventa magica nel silenzio e nei colori delle prime ore del giorno, quando solo una macchina idropulitrice si aggira solitaria sul pavimento policromo della sua chiesa.
La città le è cresciuta intorno durante i secoli e, come se stessimo viaggiando nel tempo, ci ritroviamo circondati da colonne greche, imponenti mura normanne e decorazioni barocche.
Nelle nostre orecchie riecheggiano le parole che Tomasi di Lampedusa fa pronunciare a Tancredi nel suo mirabile Gattopardo “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi.” Difficilmente troverai nel mondo occidentale un altro luogo che abbia subito così tante trasformazioni restando al contempo sempre lo stesso.
Quella che infatti a prima vista si direbbe una cattedrale barocca nasconde un segreto: al suo interno si trova inglobato il tempio di Athena, un tempio dorico originale eretto dal tiranno Gelone nel V secolo a.C. successivamente trasformato in chiesa in età bizantina, utilizzato poi come moschea durante l’epoca della dominazione araba in Sicilia e restituito al culto cristiano dai normanni, alla fine dell’XI secolo. I vari stili lo hanno attraversato mescolandosi, creando una suggestione storica oltre che religiosa, sino al 1693, anno in cui la facciata e il campanile cinquecentesco vennero distrutti da un drammatico terremoto.
Come la possiamo ammirare oggi lo dobbiamo ad Andrea Palma, l’architetto trapanese che a metà del XVIII secolo terminò di dargli l’aspetto barocco di cui tutto il mondo oggi è innamorato.
Ti invitiamo a chiudere gli occhi e a respirarne tutto il suo fascino: per 2500 anni la gente ha pregato in questo stesso posto…è cambiato il nome del dio, ma il centro della vita spirituale è rimasto identico.
Rimanere in questa piazza, dall’incantevole forma a mandorla, a guardare come il sole la illumina e le fa cambiare colore con il susseguirsi delle ore del giorno, si rivelerà una vera esperienza meditativa. Assolutamente imperdibile!
Prenota tour di Siracusa❯
9. Tornare indietro di 400 anni con il “Seppellimento di Santa Lucia”
Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, è un uomo in fuga che, scappato dal carcere di Malta dopo esservi stato rinchiuso per l’assassinio di Ranuccio Tommasoni, arriva a Siracusa nel 1608.
Perché Caravaggio decida di fermarsi a Siracusa è tutt’oggi un mistero, ma ciò che è certo è che in questa città lascerà uno dei suoi capolavori, il Seppellimento di Santa Lucia, una delle opere più importanti della sua vita.
Realizzato in soli due mesi, il seppellimento è profondamente influenzato dai tragici eventi della vita del Caravaggio, la scena è realizzata con colori molto scuri, in un gioco di luci ed ombre, questo quadro riesce a celebrare il trionfo della luce sull’ombra profonda.
Entriamo nella chiesa normanna di Santa Lucia al Sepolcro extra moenia (fuori le mura) e vediamo stagliarsi dietro all’altare maggiore la grande tela che, a oltre 400 anni dalla morte del suo autore, continua ancora oggi a sorprendere ed emozionare.
Si tratta di una scena molto commovente e con un punto di vista insolito perché chi la osserva si trova al livello del suolo, dove il corpo ormai esanime della santa è avvolto in una luce caliginosa. Veniamo così colti da una profonda tristezza.
La luce è al centro della scena, su un giovane diacono che contempla rapito Lucia, ma è anche dentro di lui, come se in qualche modo emanasse dalla santa avvolgendolo, perché egli possa accoglierla.
Ti invitiamo ad osservare questo quadro per calarti completamente nell’atmosfera straordinaria che il pittore ci ha lasciato in eredità con la sua opera. Immergersi in questo quadro significa anche tornare indietro di 400 anni ed immedesimarsi nei coevi di Caravaggio per i quali deve essere stato assolutamente scioccante vedere una santa rappresentata in un ambiente così realistico e quotidiano.
Lucia fa parte di Siracusa esattamente come la luce che la circonda e la rende così unica al mondo, Santa Lucia è Siracusa.
Scopri l'arte di Caravaggio❯
8. Perdersi tra i profumi del mercato di Ortigia come un vero local di Siracusa
Circondato da tanto folklore e sicilian style, il mercato di Ortigia è un tripudio di colori, odori e sapori.
Il trascorrere delle stagioni qui è raccontato dalle bancarelle che alternano succose arance a profumati meloni, cachi e fichi d’India a mele dolcissime.
L’esperienza del mercato è sempre diversa. Ci si può andare per comprare qualcosa oppure anche solo per riempirsi gli occhi di colori. Tra bancarelle di spezie, frutta e verdura, pesce, formaggi, prodotti locali…il mercato di Ortigia conquista il ruolo di cuore pulsante della gastronomia dell’isola.
Ognuno ha una storia e partecipa a questa grande quinta teatrale con uno spettacolo nuovo, ogni giorno. Arriviamo così a un luogo cult del mercato di Ortigia: il caseificio Borderi. Qui possiamo assistere a un vero e proprio show dove l’affascinante arte del farcire i panini diventa coinvolgimento, poesia, creatività e esplosione dei sensi.
Fermati a guardare gli abbinamenti più insoliti proposti dalla cucina a vista di questo posto stupefacente: “La gente ha fame sì, ma ha fame di riconoscersi”, afferma il fondatore Andrea Borderi. Incontrare un sapore e riconoscersi in quello stesso gusto è l’obiettivo di questi panini artigianali creati per scuotere le fondamenta stesse del nostro essere.
Un autentico spaccato di vita siciliana, un’esperienza imperdibile!
7. Assaporare la musica dei suonatori di strada
Potresti stare camminando verso la fonte Aretusa, sull’incantevole lungomare Alfeo che viene infuocato al tramonto, ed essere all’improvviso travolto da una melodia meravigliosa: non stai sognando, quell'aria che sta avvolgendo la tua esperienza siracusana probabilmente proviene dall’abile arte dei suonatori di strada.
Non ci sono telecamere o set cinematografici, ma che la si ascolti per un breve attimo o per più tempo, la musica, circondata dallo splendore della natura, avrà la capacità di trasportarti sui set di tutti i migliori e commoventi film del cinema italiano e americano.
I musicisti sono un regalo, un regalo della città ai suoi astanti, un regalo che i più sensibili si fermeranno a ricevere e i più distratti ne beneficeranno inconsapevoli, senza nemmeno capirne il motivo. Merito della magia della musicalità che si fonde con i colori accesi del cielo, cielo che questi magici strumenti spengono con una ninna nanna speciale sul delicato contorno della penisola della Maddalena.
Sicuramente li udirai prima ancora di vederli, ti avvolgeranno in maniera dolce, garbata: creeranno per te la colonna sonora di Ortigia.
Esperienza ad alto contenuto emotivo.
6. Raggiungere la tonnara di Santa Panagia attraverso una pista ciclabile insolita
É lunga solo 7 km, ma anche nel suo breve tratto, la pista ciclabile Rossana Maiorca riesce a stupire e a qualificarsi come una delle piste ciclabili più affascinanti d’Italia: parte di questo fascino lo deve ai binari della ferrovia che sorgevano, fino a poco tempo fa, sotto questo itinerario che ora ciclisti e jogger amano percorrere grazie al suo percorso indimenticabile.
Baie cristalline, resti di mura dionigiane, cave di pietra risalenti al periodo greco e altri luoghi di interesse storico sono solo alcune tra le cose che questo tragitto ti regala, fino ad esplodere nella bellezza della meta finale: la suggestiva e bellissima tonnara di Santa Panagia.
La Tonnara è un luogo ormai abbandonato, ma nel quale se ci fermiamo sentiamo riecheggiare ancora la "cialoma", la formula magica dei tonnaroti siciliani, l’antico e tradizionale canto della mattanza. Questo luogo silenzioso ha viaggiato attraverso i secoli passando di mano in mano, di proprietà in proprietà, di distruzione in ricostruzione e passeggiarci oggi, all’interno, anche se in disuso da diversi decenni, ti farà sicuramente assaporare la sua storia, iniziata nel 1100 e oggi non ancora conclusa.
Un gioiello dall’architettura spontanea che ci auguriamo venga restituito presto alla città, nella sua riqualificazione.
Suggestione e incanto assicurati!
5. Assaggiare il tripudio dei sapori dei piatti tipici siracusani
A due passi dall'antico mercato di Ortigia, avvolti da un'atmosfera magica e suggestiva, i ristorantini che troverai appena dopo "i ponti" ti apriranno le porte della loro casa trasportandoti in un luogo senza tempo.
Le pietanze proposte sono quelle della tipica cucina siciliana, una cucina tipica, come la faceva la nonna...ma noi di Visit Italy abbiamo assaggiato dei piatti siracusani doc che vogliamo condividere con te!
Amore, passione, gentilezza e autenticità sono i condimenti che ti faranno innamorare delle caserecce con pesto siracusano e della caponata di pesce, delle alici fritte e del tonno alla menta, fino a travolgerti in un effluvio di piacere con il re dei dolci siracusani: il cannolo scomposto.
Le caserecce alla siciliana le abbiamo amate particolarmente perché sono un piatto che mescola i sapori più delicati dell'isola...pomodoro, ricotta e basilico vengono messi a crudo per lasciare inalterato il loro sapore.
Un salto nel passato della tradizione siciliana. Un'esperienza non solo per il palato, ma un autentico viaggio sensoriale nel gusto il cui unico obbiettivo è...farti stare bene!
Prenota lezione di cucina siciliana❯4. Ammirare le forme tardo neoclassiche del Palazzo della Camera di Commercio
Appena dopo i ponti che collegano Siracusa allo "scogghiu" di Ortigia, sulla via che porta da piazza Pancali alla Marina, il Palazzo della Camera di Commercio si erge come un enorme castello di sabbia diventato realtà.
Il monumentale Palazzo che ospita la Camera di Commercio sembra, infatti, appena uscito da una fiaba: costruito nei primi anni del 1900 in forme tardo neoclassiche tendenti al liberty, questo splendido edificio ti aspetta silenzioso, inconsapevole della sua stessa bellezza, alla fine di Via Savoia, affacciato sul porto della Marina.
La facciata principale comprende tre portali arcuati chiusi da eleganti inferriate in ferro battuto, con due finestrelle arcuate ai lati. Sopra troviamo cinque eleganti finestre arcuate, mentre ai lati due corpi separati incassano la parte centrale della facciata.
Ma ciò che più adoriamo è la bella trabeazione, decorata con merlature e bassorilievi, che corona la sommità dell'edificio. Una chicca da non perdere.
3. Tour di Neapolis sulle orme di Indiana Jones
Il quartiere di Neapolis, a nord-ovest di Ortigia, è l’area siracusana in cui si concentra la gran parte dei monumenti risalenti all’epoca greca.
Sei in viaggio a Siracusa e vuoi toccarne con mano la storia più antica? Allora è qui che devi recarti.
Il parco archeologico si estende su una superficie di 240.000 m² di area naturale. Un incantevole scenario paesaggistico fatto di piante secolari, alberi d’arancio e cave di pietra fa da sfondo ad alcuni dei luoghi più famosi ed evocativi di Siracusa: il Teatro Greco; l’Anfiteatro Romano; l’Ara di Ierone II, gigantesco altare sacrificale; e la presunta tomba di Archimede.
Tra gli scorci che sicuramente cattureranno la tua attenzione ti segnaliamo la Grotta dei Cordari, fino agli anni Ottanta adoperata dagli artigiani locali per la lavorazione delle corde, e il leggendario Orecchio di Dionisio.
Quest’ultimo risuonerà forse familiare anche a chi non ha particolari competenze storiche o non conosce la storia di Siracusa, poiché è qui che sono ambientate alcune scene cruciali di Indiana Jones e il quadrante del destino, film conclusivo della saga dedicata all’archeologo più famoso del cinema.
Prenota ingresso Parco Archeologico Neapolis❯2. Trascorrere un pomeriggio al museo
Per entrare ancor di più nello spirito di Siracusa e conoscerne segreti, storia, storie e miti, tieni d’occhio i suoi musei. Aggiungerai un tassello prezioso al tuo girovagare (con un approccio local) per la città.
Il Museo Regionale di Palazzo Bellomo, sull’isola di Ortigia, racconta l’arte siracusana come nessun altro. L’edificio, una struttura del XII secolo magnificamente conservata, ospita su due piani un’interessante collezione di opere d’arte medievale e moderna.
Visitando l’esposizione, puoi farti un’idea di come si sia evoluta nel tempo la cultura pittorica, figurativa e decorativa di Siracusa e dintorni.
Il fiore all’occhiello del museo è L’Annunciazione di Antonello da Messina. Il capolavoro del maestro siciliano è vale da solo il prezzo del biglietto ed è la ragione principale per cui si decidere di venir qui.
Ma ad essere esposti sono pezzi di ogni tipo: dipinti, sculture, libri, carrozze. Ciascuno di essi racconta un frammento della vasta tradizione culturale siracusana.
Prenota ingresso Palazzo Bellomo❯1. Godersi il mare di Siracusa
Che tu voglia trascorrere una giornata rilassante con la mente sgombra o vivere un'esperienza culturale unica, fatti guidare dalle sfumature del blu del mare siracusano e non potrai sbagliare.
Potresti dedicare la mattinata all’esplorazione delle spiagge più belle e amate dai siracusani e scoprire così luoghi come la popolare Arenella. Troverai ad attenderti un mix di scogliere rocciose e sabbia dorata, con stabilimenti balneari ben attrezzati, ma anche aree libere per stendere il tuo asciugamano.
Per chi cerca un'esperienza più autentica e meno turistica, la spiaggia di Ognina è l’ideale. È un’area rocciosa non molto distante dal centro storico di Siracusa, dove il più delle volte non si è sopraffatti dalla folla. I ricchi fondali e le acque limpide lo rendono un posto davvero ottimo per praticare snorkeling.
Dove aver fatto rientro in città, non perdere di vista il mare e punta al Castello Maniace, la fortezza sveva che si protende all’estremità dell’isola di Ortigia.
Federico II lo considerava la sua punta di diamante e ancora oggi, sebbene i fasti del passato siano ormai lontani, conserva un fascino prezioso e austero che non lascia indifferenti.
Fino al 30 settembre 2024, il castello ospita l’esposizione Rarica, un omaggio alla Sicilia attraverso il linguaggio della natura e del mito a firma dell’artista Francesco Diluca.
Prenota ingresso al castello sul mare di Siracusa ❯