Tutto quello che avreste voluto sapere sulla penisola sorrentina ma non avete mai osato chiedere. La guida da leggere prima di partire. 

Lo sapete già ma non possiamo che ribadirlo, la penisola sorrentina è una delle mete turistiche più belle e famose della Campania (e d’Italia), un luogo ammantato da un’aura romantica e magnetica come pochi altri, difficile da descrivere senza sembrare scontati e ridondanti. 

Noi proviamo a farlo a modo nostro, raccontandovi cosa c’è da sapere e cosa proprio non potete perdervi durante una vacanza in penisola. Non c’è bisogno di cercare informazioni altrove: siete già nel posto giusto. 

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Penisola Sorrentina: la guida completa

Penisola Sorrentina

La penisola sorrentina è un territorio della provincia di Napoli che va da Castellammare di Stabia a Positano, il famosissimo borgo Patrimonio UNESCO che segna l’inizio della Costiera Amalfitana. Una sporgenza di rocce a strapiombo e macchia mediterranea protesa sul Tirreno a separare i due golfi di Napoli e Salerno.

Gli aggettivi ultra lusinghieri sciorinati quando si parla di questa terra sono quanto mai calzanti e se già ci siete stati sapete bene a cosa facciamo riferimento. D’altronde, non è certo un caso se le cittadine e i paesaggi della penisola sono da sempre tra le mete più gettonate per i viaggiatori. 

Sarà per i borghi a picco sul mare che gareggiano a contendersi lo scatto più bello, per le spiagge Bandiera Blu o le tradizioni secolari che qui sono sorprendentemente attuali. Sarà per il paesaggio che sembra fatto apposta per i trekking o la cucina che da sola vale il prezzo del soggiorno. Tutto questo fa di un viaggio nella penisola sorrentina il viaggio perfetto.

Ecco qualche dritta utile se state stilando la vostra personale lista delle delle cose da fare in Italia durante la prossima vacanza. Avrete voglia di inserire molte delle location di cui stiamo per palarvi.

Cosa vedere in penisola sorrentina

cosa vedere in penisola sorrentina

Ogni paese è una piccola scoperta, ognuno con una storia unica da raccontare e pronto a mettersi in mostra davanti all’obiettivo della vostra fotocamera. Provate per esempio a costruire la vostra vacanza seguendo un ideale itinerario fotografico che copra i luoghi da non perdere della penisola sorrentina.

A cominciare da Castellammare di Stabia, con i suoi preziosi scavi archeologici; la deliziosa Massa Lubrense e la sua Sant’Agata sui Due Golfi, con la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e il Monastero; Meta, un picco centro ricco di carattere.  

Cosa vedere a Sorrento

Cosa vedere a Sorrento

Sorrento è tappa che non può certo essere trascurata, una delle destinazioni imperdibili dell’estate italiana. Per secoli ha affascinato artisti, poeti e scrittori con i suoi palazzi storici e i monumenti più emblematici, come la Basilica di Sant’Antonino dedicata al patrono della città e la Cattedrale di San Filippo e San Giacomo. Proprio accanto a quest’ultima comincia una delle strade più antiche di Sorrento, via Santa Maria della Pietà, da cui si snodano tanti viottoli animati da botteghe e negozietti dove fare incetta di prodotti tipici. 

Il must per ogni visitatore: affacciarsi alla balconata panoramica di piazza Tasso e concedersi una sessione di shopping lungo Corso Italia sono un must per ogni visitatore. 

Sempre in Piazza Tasso, sporgetevi dalla ringhiera di via Fuorimura: c’è un affaccio da brividi sul Vallone dei mulini, con i ruderi della struttura seicentesca adoperata nella macinazione del grano. La valle, una sorta di area proto industriale, venne abbandonata nella seconda metà del XIX secolo ed ha un microclima molto particolare che ha permesso il proliferare di piante uniche e rare per questa zona.

Percorrendo via San Cesareo, il decumano maggiore di epoca romana che un tempo ospitava la nobiltà locale, si arriva al Sedil Dominova, l’unica delle sedi rimaste in campania di un’antica istituzione amministrativa. Da qui si prosegue lungo via Reginaldo Giuliani fino alla chiesa di San Francesco, con il chiostro del XIV secolo, e alla Villa Comunale, con annesso sfondo da selfie offerto dal Golfo di Napoli. Dalla Villa Comunale si può proseguire verso il porto e gli stabilimenti balneari di Marina Piccola o dirigersi verso Piazza Vittoria.

Attraversando l’antica Porta Greca si accede al borgo marinaro, Marina Grande, un luogo senza tempo sfondo delle vicende di Sophia Lorena e Vittorio De Sica in "Pane, Amore e…". Se avete visto il film, provate a individuare i luoghi in cui sono state girate le scene più iconiche, dei cartelli vi aiuteranno a riconoscerle. Fermatevi poi al Museo Correale, vi stupirà con la sua ricca collezione di arti minori del XVII e XVIII secolo.

Il suggerimento per immergersi il più possibile nella cultura locale e quindi vivere un’esperienza realmente autentica è sempre quello di interagire con la gente del posto e lasciarsi consigliare da chi certi luoghi può chiamarli casa. Se poi volete fare anche un vero “bagno nella storia”, le piscine naturali conosciute come Bagni della Regina Giovanna vi sorprenderanno. 

Per arrivarci dovete raggiungere Punta Capo, a circa mezz’ora dal centro. Si tratta di un luogo selvaggio in cui la natura è ancora la protagonista assoluta e dunque mancano strutture di ristoro. Il nome è un omaggio a Giovanna II d’Angiò-Durazzo, sovrana che sembra qui amasse trascorrere il proprio tempo, da sola o in compagnia di giovani amanti. 

Cosa vedere a Vico Equense

Cosa vedere a Vico Equense

Vico Equense, il più grande tra i paesi della penisola sorrentina, vi attende con la famosa chiesa di Santa Maria Annunziata in bilico su una scogliera vertiginosa a picco nel mare; il castello Giusso del XIII secolo, con le belle sale affrescate e la cappella palatina; le terme di Scrajo e il Banco di Santa Croce, tra i migliori punti del Mediterraneo in cui fare immersioni. 

Le sue sedici piccole frazioni ricche di fascino offrono uno spaccato variegato di quanto la zona può offrire, compresi percorsi naturalistici da pelle d’oca, uno splendido mare Bandiera Blu e un interessantissimo panorama culinario. Un passaggio d'obbligo per una vacanza per tutti i gusti

Cosa vedere a Piano di Sorrento

Alte scogliere di tufo, giardini vista mare e tutto il calore di un borgo di pescatori baciato dal sole e da un clima piacevolissimo per la maggior parte dell’anno. Piano di Sorrento si raggiunge in una decina di minuti d’auto da Sorrento ed è una cittadina circondata da una vegetazione rigogliosa, con i castagni della Selva di Santa Caterina e boschi di faggi e querce sparpagliati sul territorio.

Visitate Villa Fondi De Sangro, storico edificio sede del Museo archeologico territoriale della penisola sorrentina Georges Vallet. Si trova in una posizione perfetta, una terrazza panoramica sul porticciolo, ed è attorniato da alberi di agrumi, ulivi e piante esotiche.

Altri luoghi d’interesse includono la neoclassica Villa Lauro, il Castello Colonna, una struttura del XIX secolo costruita sugli antichi ruderi dell’Abbazia di San Pietro e Cermenna, le chiese della Santissima Trinità e della della Misericordia e la Basilica di San Michele Arcangelo. 

Cosa vedere a Meta

Vacanza a tutto relax? A Meta si alloggia a pochi passi dalle spiagge, le più ampie della penisola sorrentina. Anche Meta, così come molti altri comuni della zona, è formata da una parte alta, il Mulino, e una bassa, il Casale, che comprende le aree più vicine al mare. Passeggiate tra i vicoli di questo piccolo borgo marinaro e immergetevi nella sua atmosfera vacanziera schietta e verace.

Prendete nota delle residenze storiche, come Palazzo Fienga, Villa Liguori, Palazzo Maresca, Villa Valletta Martini e soprattutto Palazzo Cosenza, edificio neoclassico progettato da Luigi Vanvitelli e scelto da Dino Risi per alcune scene di “Pane, amore e…”.

Fate caso agli ingressi delle abitazioni in pietra vesuviana da cui fanno capolino caratteristici cortili interni. Visitate la basilica di Santa Maria del Lauro, protettrice dei naviganti, la chiesa dell'Assunta e la cappella degli Angeli Custodi.

Cosa vedere a Sant’Agnello

Cosa vedere a Sant’Agnello

È il più piccolo comune della penisola sorrentina e, a dirla tutta, tra i meno estesi dell’intera Campania (circa 9 mila abitanti per 4 km quadrati). Sant’Agnello è il paese che incontrate immediatamente prima di Sorrento, facilmente raggiungibile in circa venti minuti di passeggiata. Anch’esso rigorosamente affacciato su un’alta falesia che scivola dritta e vertiginosa nel Tirreno, vanta uno splendido scorcio panoramico sul Vesuvio e la costiera sorrentina.

Non molto distante c’è uno dei Locali storici d’Italia, la Cocumella, un’antica proprietà del XVI secolo che ha ospitato, tra gli altri, celebri viaggiatori come Goethe, Byron, Andersen e il duca di Wellinghton. Villa Crawford, residenza simil-medievale dello scrittore statunitense Francis Marion Crawford, è uno degli edifici più noti di Sant’Agnello e a lungo punto di riferimento dell’ambiente culturale locale.

Piazza Matteotti e Piazza Sant’Agnello rappresentano il centro del paese, piacevole da visitare assieme ai rioni Angri, Cappuccini e Maiano. Percorrete via dei Pini fino ad imbattervi nell’impressionante veduta del Golfo del Pecoriello. Visitate poi la chiesa dei Frati Cappuccini e la chiesa dei Santi Prisco e Agnello. 

Cosa vedere a Massa Lubrense

Cosa vedere a Massa Lubrense

Sarà forse meno glamour di Capri e Sorrento, ma Massa Lubrense è una delle destinazioni più interessanti da tenere d’occhio. Chilometri di costa interamente inclusi nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, spiagge gioiello come le baie di Jeranto e delle Mortelle, oltre 100 chilometri di sentieri, una scena gastronomica riconosciuta globalmente per originalità e qualità e tanti punti di interesse storico e culturale, dalla cattedrale del XVI secolo alle torri di avvistamento saracene che spuntano dalla costa.

Del territorio di Massa Lubrense fanno anche parte le frazioni di Nerano e Sant’Agata sui Due Golfi. Proprio in quest’ultima rientra il monastero del “Deserto”, dal nome del promontorio su cui sorge. Il belvedere della collina era una calamita per chi intraprendeva il Grand Tour: Nietzche, Wagner e Stendhal sono tutti passati da queste parti.

Spiagge, calette e insenature sono ovviamente un’attrattiva irresistibile: il Fiordo di Crapolla, Recommone, la Marina del Cantone, Cala di Mitigliano, a Baia delle Sirene, Marina della Lobra e Marina di Puolo. 

Le spiagge più belle della penisola sorrentina

Le spiagge più belle della penisola sorrentina: Nerano

In penisola si trovano alcune delle spiagge più belle d’Italia. Calette e insenature a volte non sono facilissime da raggiungere, ma vi assicuriamo che nell’affrontare certi tragitti la fatica non la avvertirete più di tanto: a distrarvi ci penserà l’incanto del paesaggio.

Alla Baia di Ieranto ad esempio si accede tramite i 6 km di un sentiero bello e impegnativo tra alberi di ulivo e profumati agrumeti. Si parte da Nerano per arrivare proprio all’estremità della Costiera Amalfitana. La baia è area marina protetta e si affaccia su Capri. Sempre da Nerano si raggiunge via mare il Fiordo di Crapolla, la stretta insenatura tra Recommone e Punta Taschiero. In alternativa c’è un percorso con partenza da Sant'Agata sui due Golfi.

Le stesse opzioni, barca o sentiero panoramico, le avete per arrivare alla Spiaggia di Recommone, 65 metri di piccoli ciottoli chiari e grotte scavate nella roccia. La Spiaggia della Tartaruga è invece un angolo selvaggio in cui tuffarsi nelle acque Bandiera Blu di Vico Equense.  

Tour via mare delle spiagge più famose

Tour via mare delle spiagge più famose

Se volete provare una vera full immersion tra le ammalianti acque della penisola sorrentina, potreste optare per un tour in barca alla scoperta delle spiagge più suggestive e dei punti più panoramici.

Posti come Marina Grande, il borgo marinaro di Sorrento e la ridente zona portuale di Marina Piccola; Cala di Puolo e la Cala di Mitigliano, entrambe a Massa Lubrense, un vero e proprio “acquario” perfetto per fare snorkeling; e i famosi Bagni della Regina Giovanna, un’incantevole piscina naturale a due passi dal sito archeologico più antico dell’area, la Villa di Pollio Felice

Ma cosa si mangia in penisola sorrentina?

cosa si mangia in penisola sorrentina

Di tutto. E bene. Dai grandi classici della tradizione ai piatti più audaci che fanno del territorio una meta di culto per gli appassionati della gastronomia più raffinata. La penisola è un luogo fervido e culturalmente vibrante.

Feste di paese e sagre convivono con disinvoltura con ristoranti stellati e d’avanguardia. D’altra parte, i sapori della cucina sorrentina sono noti ovunque e parte del fascino di questa terra. Le ricette qui prendono il nome dai paesi che le hanno ispirate, si pensi agli spaghetti alla Nerano  o agli gnocchi alla sorrentina. Tutto parla di bontà. 

Prodotti tipici della penisola sorrentina

 Prodotti tipici della penisola sorrentina

Abbondano i prodotti caseari, come caciocavallo, fiordilatte e provola, senza dimenticare il Provolone del Monaco e la mozzarella tipici di Agerola. limoni, alla base dell'iconico limoncello e adoperati in molteplici ricette (provate la delizia al limone, un dessert così morbido, cremoso e profumato che non vorrete più smettere di mangiare).

Dalle noci del monte Faito si raccava il famoso liquore Nocillo, l'antico digestivo che accompagna la fine dei pasti. Per brindare, tanto vino di Gragnano, città celebre anche per i suoi pastifici. E se avete voglia di sfizioserie, assaggiate la pizza a metro, una specialità di Vico Equense. 

Festival cinematografici

Festival cinematografici in penisola sorrentina

La penisola sorrentina ispira arte. Lo fa brillantemente da millenni, a partire da Omero, che la racconta come terra delle Sirene, fino agli intellettuali impegnati nei Grand Tour ottocenteschi. In tempi più recenti è stata protagonista di canzoni e film che ne hanno accresciuto ancor di più la fama. Una storia d’amore, quella col cinema, che ha portato al proliferare di festival di successo che animano alcuni dei centri più noti della penisola e delle aree limitrofe.

Si pensi al Festival Internazionale Capri, Hollywood, al Giffoni Film Festival, la kermesse dedicata al cinema per ragazzi che si svolge nel paese della provincia di Salerno, e al Social World Film Festival di Vico Equense, l’unica manifestazione cinematografica al mondo promotrice di un Mercato, un Meseo e un Monumento al cinema. 

Vacanze in famiglia: cosa fare con i bambini a Sorrento e in penisola

vacanze in famiglia in penisola sorrentina

Se il vostro scopo è organizzare una vacanza family friendly che coinvolga e diverta anche i più piccoli, in penisola sorrentina troverete tanti spunti e attività adatti a tutti. Mare, collina, montagna e terme tutto a poca distanza.

Tra le alture della penisola potrete scegliere i percorsi naturalistici più adatti al vostro livello di allenamento; chiese e palazzi storici vi parleranno d’arte e bellezza e i tanti musei risponderanno alle vostre curiosità. Il Museo Mineralogico Campano di Vico Equense, con migliaia di minerali, fossili antichissimi e ricostruzioni di dinosauri, è una chicca da non perdere che interesserà anche i più piccoli. 

Sempre per i bambini vi sono divertenti laboratori per imparare a fare la pizza e dopo aver messo le mani in pasta via su tra le nuvole a conquistare la cima più alta dei monti Lattari.

In mezz’ora d’auto da Sorrento si raggiunge Castellammare di Stabia: prendete la funivia e in pochi minuti di emozionante tragitto sospeso nel blu sarete sul monte Faito. Potrete organizzare un pic-nic tra i boschi, passeggiare tra faggi secolari e chissà, avvistare anche dei cavalli selvaggi.

Trekking e sentieri panoramici in penisola sorrentina

Trekking e sentieri panoramici in penisola sorrentina

Trekking, passeggiate tra i boschi e percorsi con vista sull’infinito sono alternative sprint alla vita da spiaggia e alle attività più “cittadine”. Se siete alla ricerca di itinerari dinamici tra arte e natura le proposte spaziano dai sentirei di montagna a quelli sul mare. 

Quello di Punta Campanella, lungo l’antica via Minerva di epoca romana, conduce alla parte più estrema della penisola sorrentina, col suo faro e la torre di guardia medievale. A farvi compagnia, il profumo degli agrumi e la splendida vista su Capri. Da Nerano parte il bel cammino che porta alla baia di Ieranto, tra le spiagge più belle in cui fare sosta.

Il sentiero dell’Anello del monte Faito è un trekking di 8 chilometri a 1.000 metri con partenza dalla funivia del Faito. Attraverso faggeti e sorgenti naturali si giunge in un punto da cartolina che abbraccia il Golfo di Napoli, le costiere Amalfitana e Sorrentina, il Vesuvio, gli Alburni e Punta Licosa.

Restando dalle parti del monte Faito, va detto che diversi itinerari partono da Vico Equense, in particolare da Piazzale dei Capi. Da qui potete decidere di proseguire verso il Santuario di San Michele, a più di 1.200 metri d’altezza, oppure verso il Monte Cerasuolo o la Conocchia, praticabile anche per i disabili o se si viaggia con carrozzini al seguito.

Si passeggia tra foreste di imponenti faggi che in passato facevano ombra alle cosiddette fosse della neve, buche nel terreno ancora visibili utilizzate per conservare la neve impiegata per produrre bibite. Un altro sentiero conduce alla Grotta dell'Acqua Santa, dove cresce una rara pianta carnivora, un fossile vivente sopravvissuto all’Era glaciale. 

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