Colori, tessuti e creatività: scopriamo i segreti della tessitura sarda, una delle più importanti tradizioni artigianali italiane.

L'Italia ha la fortuna di aver conservato molte importanti tradizioni artigianali e la tessitura sarda è tra le più antiche e le più affascinanti. Questa isola meravigliosa conquista tutti per le sue bellezze paesaggistiche, l'archeologia, la cucina e anche i bambini possono divertirsi grazie a meravigliose spiagge o attrazioni come Sardegna in Miniatura. A contribuire al fascino indiscutibile della Sardegna c'è anche il fatto che sembri spesso come sospesa tra passato e presente. Ancora oggi, ad esempio, si possono sentire battere i telai che lavorano incessantemente per trasformare semplici fili in autentiche opere d'arte.

Imitata un po' ovunque nel mondo, l'autentica tessitura sarda realizzata a mano ha però un fascino indiscutibile perché custodisce quasi duemila anni di storia e si basa su tecniche che per tutto questo tempo sono state tramandate di generazione in generazione con pochissime variazioni. 

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La tessitura sarda tra arte e tecnica

tessitura sarda - tappeto

Quella della lavorazione dei filati è una pratica comune in tutto il Mediterraneo, tuttavia la tessitura sarda ha saputo sviluppare tecniche, caratteristiche e anche nomi per i diversi tipi di lavorazione che l'hanno trasformata in una delle più interessanti espressioni della cultura di un popolo. 

La Sardegna vanta tante importanti tradizioni artigianali e la creazione di tappeti, coperture per cassapanche, tovaglie, cuscini e anche abiti è ancora oggi viva e attuale. Esplorando l'isola potrai imbatterti in tante tecniche che variano da regione a regione, da borgo a borgo, e in altrettanti motivi decorativi. Ci sono colori vivaci, o neutri e poi complesse geometrie o motivi floreali la cui origine spesso si perde nella notte dei tempi. Anche i materiali sono diversi, ma tutti legati alle attività del territorio. E così si può trovare la lana, il lino, la canapa, ma anche la seta e il cotone.

Tutto qui è di produzione locale, anche i colori con cui si tingono i tessuti, che sono ottenuti da piante native della Sardegna.

I luoghi della tessitura sarda

tessitura sarda - abiti tradizionali

Se è vero che in tutta la Sardegna si pratica la tessitura artigianale, è vero anche che esistono alcuni luoghi in cui la tradizione è particolarmente sentita.

A Nule, per esempio, cittadina del nord della Sardegna, è diffuso l'utilizzo dei telai verticali e si producono bellissimi tappeti con un decoro geometrico tipico, detto a fiamma. Le fiamme in realtà sono dei rombi che vengono alternati ad altri motivi geometrici.

Aggius è invece un borgo della Gallura già celebre per un eccezionale nuraghe e che vanta anche una tradizione antichissima per quanto riguarda la lavorazione della lana. Qui si producono tappeti e coperte nei colori ispirati al mondo della natura, come il verde, il marrone, l'ocra. 

Non ultima, Samugheo, proprio nel cuore della Sardegna, mantiene viva la storia e la tradizione della lavorazione artigianale dei filati. Molti forse non sanno che proprio qui si trova un museo interamente dedicato alla tessitura sarda. Per ricchezza e varietà delle collezioni questo museo è sicuramente all'altezza di altri musei italiani dedicati alla lavorazione tradizionale dei tessuti, come quelli che si possono trovare ad esempio in Toscana o a Venezia. 

Maggiori informazioni sul Museo del Merletto di Venezia

Tessitura sarda: l'arte e le artiste

l'arte della tessitura sarda

Sebbene oggi esistano workshops con lo scopo di tramandare la tradizione della tessitura sarda dove naturalmente tutti sono i benvenuti, quest'arte è storicamente praticata dalle donne. Così come i corredi, anche le tecniche e i segreti venivano tramandate di madre in figlia, di nonna in nipote.

Secondo alcune leggende sarebbero state le janare, le streghe, ad insegnare a tessere alle donne della Sardegna. In ogni caso la figura della tessitrice era considerata molto importante e lo è ancora oggi.

In alcuni luoghi della Sardegna è rimasta viva l'usanza di pagare le tessitrici prima, e poi anche di fare loro dei doni o persino pregare affinché conservino la buona salute necessaria a portare avanti quello che è un lavoro lungo e complesso.


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