Benevento offre tante meraviglie storiche a portata di sguardo; scoprile nella nostra passeggiata lungo i secoli.
Molti beneventani non lo sanno, oppure lo dimenticano facilmente, ma proprio sotto il loro naso la città mostra molte delle sue bellezze storiche a costo zero o quasi. Sì, perché Benevento è un luogo ricco di meraviglie risalenti all'epoca Romana e al Medioevo (e non solo), un vero e proprio museo a cielo aperto che si può ammirare quotidianamente che forse proprio per questa ragione spesso non riceve l'attenzione che merita.
Oggi ti portiamo con noi nel centro storico del più piccolo e meno conosciuto dei capoluoghi della Campania e ti forniamo una mini guida per aguzzare lo sguardo se deciderai di visitarlo.
Chiesa di Santa Sofia
Chiesa Santa Sofia con fontana Benevento
Iniziamo la nostra passeggiata dalla chiesa di Santa Sofia. Si tratta di uno splendido esempio di arte alto-medievale, fondata dal Duca Arechi II nel 758, e che è divenuto uno dei simboli del dominio longobardo in città, prima dell'annessione allo Stato Pontificio. Benevento fu infatti un ducato longobardo dal 590 circa al 1077 e la chiesa ne porta una pregevole testimonianza proprio nel cuore del centro storico.
Con la sua struttura perfettamente conservata e gli affreschi ancora visibili sulle sue mura, l'edificio viene spesso scelto per celebrare matrimoni e cerimonie e comprende anche un campanile e una fontana antistante l'ingresso e un ex monastero con chiostro sul retro. Dal 2011, inoltre, il sito è divenuto ufficialmente Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, insieme ad altri sei lungo la Penisola che compongono il percorso de “I Longobardi in Italia, i luoghi del potere”.
Arco di Traiano
Arco di Traiano a Benevento
Proseguendo sul corso, proprio a metà strada, potrai incantarti al cospetto della magnificenza dell'Arco di Traiano, forse il simbolo più celebre di Benevento, una delle testimonianze ottimamente conservate di epoca Romana che troverai in città. Edificato nel 114 d.c., l'Arco celebrava le glorie dell'imperatore Traiano ma soprattutto inaugurava un'importante collegamento tra Roma e Brindisi lungo l'antica via Appia.
Visionabile gratuitamente e a distanza ravvicinata, la scultura vanta una ricchissima sezione decorativa su tutti i lati, composta da bassorilievi con diverse tematiche – alcune riguardano la storia sella città, altre le battaglie e le vittorie di Traiano, ma anche omaggi alle divinità e raffigurazioni simboliche.
Obelisco di Iside
Obelisco di Iside su corso Garibaldi, Benevento
Qualche metro più in là ti imbatterai in un rarissimo esemplare di arte Neoegizia, ovvero uno degli obelischi dedicati alla dea Iside.
A partire dall'epoca del dominio dei Flavi, grazie all'imperatore Domiziano, a Benevento si diffuse il culto di Iside Pelagia, divinità egizia che in Campania proteggeva i naviganti e propiziava i viaggi commerciali in mare. Per poterla ingraziare nacquero intorno all'88-89 d.C. ben tre santuari a essa dedicati, purtroppo non sopravvissuti, di cui abbiamo alcune statue e dei bassorilievi conservati nel Museo del Sannio e il succitato obelisco sito a piazza Papiniano, qui collocato nel 1872.
Alta tre metri, la scultura è in granito rosso ed è composta da geroglifici su tutti i lati, che descrivono sia la devozione alla dea che quella “laica” all’imperatore Domiziano, che ordinò la costruzione dei templi; infine riporta il nome di Lucilio Lupo (o Rufio) che s’intestò materialmente l’opera. Un altro obelisco molto simile ma non integro è custodito anch'esso al Museo del Sannio.
Teatro Romano
Interno del Teatro Romano, Benevento
Dopo una breve passeggiata al sole, arriviamo nel quartiere Triggio e percorrendo le antiche mura longobarde che circondavano la città, giungiamo nello splendido Teatro Romano.
Il Teatro Romano di Benevento è uno tra i più grandi teatri antichi d'Italia e ricorda molto il Teatro Marcello di Roma; costruito tra la fine del I secolo all’inizio del II secolo d.C., quindi durante il dominio di Traiano, vanta un diametro è di 90 metri e poteva ospitare più di 10.000 spettatori. Era probabilmente in marmo bianco ed era composto da tre ordini architettonici – tuscanico, ionico e corinzio – e gran parte della struttura è ancora oggi ben conservata e visibile.
Oggi è sede, specialmente in estate, di spettacoli e manifestazioni, tra cui la cerimonia di assegnazione del celebre Premio Strega. Potrai visitare questa meraviglia e perderti tra le sue antiche pareti al costo simbolico di 2 Euro.
Hortus Conclusus
Dirigiamoci verso l'ultima tappa del nostro tour, ovvero l'Hortus Conclusus, esempio di epoca decisamente più recente.
Altro luogo simbolo della città, questo bellissimo giardino a pochi passi dalla chiesa di Santa Sofia ti aspetta in uno dei vicoletti di Corso Garibaldi, per presentarti tanti piccoli tesori d'arte contemporanea a costo zero. Il sito nasce infatti nel 1992 e ospita svariate opere dell'artista Mimmo Paladino, esponente della Transavanguardia, che lo ha concepito come un luogo dedicato alla pace e alla meditazione, dove l'arte e la natura si incontrano.
Circondato da mura che ricordano quelle longobarde, l’Hortus Conclusus ospita infatti colonne, capitelli, figure umane e animali sparse qua e là e svariati simboli legati alla battaglia, tra cui un iconico cavallo di bronzo, il legame con le nostre radici antiche. Il tutto circondato da palme, siepi e cespugli di rose e gigli, che favoriscono, insieme allo scrosciare dell'acqua della fontana, un'atmosfera contemplativa, come suggerisce il nome.
Come per il teatro Romano, esso è sede di eventi culturali e concerti, specialmente d'estate.
Un ultimo consiglio se vorrai ripercorrere il nostro cammino: non sottovalutare l'umidità di Benevento e dunque non dimenticare il cappello!