Seguire la Via Francigena, ripercorrendo le orme dei pellegrini, è un viaggio che vi farà conoscere uno degli angoli più incantevoli della Toscana
Il primo posto trai trekking in Italia appartiene indubbiamente alla Via Francigena. Il cammino ha origine a Canterbury, in Inghilterra, attraversa Francia e Svizzera per entrare infine in Italia attraverso il passo del Gran Sanbernardo. La Francigena nasce come una via di pellegrinaggio che attraversa in verticale l’intera Europa e ha come destinazione ultima Roma.
Sebbene la sua vocazione religiosa sia innegabile, la Via Francigena fu percorsa nei secoli da differenti tipologie di persone: dai mercanti che trasportavano le loro merci attraverso i vari regni europei, dai soldati medievali e dagli eruditi dediti a compiere il Grand Tour.
Oggi, la Via Francigena è percorsa ogni anno da migliaia di turisti che, sulle orme dei pellegrini, desiderano scoprire le bellezze d’Italia. Percorrere a piedi la Via Francigena infatti significa scoprire l’Italia con calma, giorno dopo giorno, passo dopo passo, ed imparare ad amarla in tutti i suoi aspetti, da quelli artistici a quelli naturalistici, tanto per i suoi borghi, castelli e chiese, quanto per le sue foreste, pianure, montagne e colline.
In questo articolo vogliamo raccontarvi di uno dei più suggestivi tratti del percorso, quello che attraversa il cuore della Toscana ossia la strada che dall’antico borgo di San Miniato porta alla meravigliosa città del palio, Siena.
Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi.
Prima della partenza
Ecco alcuni consigli per preparare al meglio il vostro cammino lungo la Via Francigena in Toscana. Questo tratto di Via non è particolarmente difficile da percorrere, è adatto per tutti, sia per coloro che viaggiano con bambini che per i camminatori poco esperti. Il dislivello non è molto e i borghi dove rifocillarvi sono frequenti.
Tuttavia non dovete dimenticare che si tratta pur sempre di un trekking di almeno 6 ore al giorno, quindi preparate lo zaino con cura, scegliendo scarpe adatte, portando con voi cerotti contro le vesciche, l’impermeabile, la crema solare adatta e la borraccia. Cercate di non mettere nello zaino oggetti inutili, sempre meglio viaggiare leggeri!
Prima di partire inoltre vi consigliamo di procurarvi le Credenziali del Pellegrino. Si tratta di un libretto fornito dall’Associazione Europea Via Francigena su cui potrete apporre un timbro ogniqualvolta raggiungerete una nuova tappa: sono molto i bar, i ristoranti e gli operatori turistici che dispongono del timbro ufficiale.
Un altro consiglio è quello di scaricare l’App della Via Francigena. Vi sarà molto utile tanto per programmare il vostro itinerario quanto, durante il cammino, per sapere esattamente dove dirigervi, che indicazioni seguire e da che parte svoltare a ogni bivio.
Soprattutto in concomitanza delle festività, vi consigliamo di prenotare i luoghi in cui dormire con almeno un mese di anticipo. Alcuni di questi borghi non sono molto grandi e i posti per dormire sono scarsi. Se non riuscite a trovare un ostello in città potrete optare per un agriturismo in campagna: contattando il proprietario potrete accordarvi per un passaggio
I pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo
San Miniato – Gambassi Terme
San Miniato
Il bellissimo borgo di San Miniato sorse intorno ad una chiesa dell’VIII secolo, per essere la sede dei vicari imperiali che controllavano la Toscana. Il castello di San Miniato aveva il compito di controllare non solo la Via Francigena ma anche quella Pisana e il corso del fiume Arno. In questo bellissimo borgo potrete ammirare la torre dedicata all’imperatore Federico II che soggiornò a San Miniato, il duomo del XIII secolo e la fortificazione medievale dove presumibilmente nacque Matilde di Canossa.
Partendo da San Miniato vi lascerete alle spalle la valle dell’Arno per entrare in quella dell’Elsa. Quando Sigerico, l’arcivescovo di Canterbury al quale si deve la nascita del pellegrinaggio, giunse in queste zone decise di rallentare il suo cammino: la meraviglia di questi luoghi infatti lo spinse a camminare con maggior lentezza.
Questo tratto di strada è particolarmente affascinante per i panorami collinari che regala. Camminando lungo il crinale la vista spazia lontano in tutta la vallata e lo spettacolo delle colline toscane orlate di cipressi è davvero fenomenale.
Lungo il percorso troverete diversi punti di ristoro, fontanelle e panchine, oltre che alcuni bellissimi poderi appartamenti ad importanti famiglie fiorentine. Ricordate però, se state percorrendo la Via Francigena in estate, che questa tappa è completamente esposta al sole: qui non troverete boschi, né ombra, né borghetti in cui rinfrancarvi.
Le due tappe principali da non perdere durante questo tratto sono la Pieve dei santi Pietro e Paolo a Coiano e quella di Santa Maria a Chianni. La prima presenta una facciata in arenaria con interessanti elementi romanici e si trova direttamente di fronte a un antico castelletto adibito a presidio doganale. La Pieve di Santa Maria a Chianni invece è una costruzione del XII secolo, opera di maestranze di Volterra, caratterizzata al suo interno da capitelli antropomorfi su colonne monolitiche.
Questa tappa si svolge quasi tutta in piano, fatta eccezione l’ultima e notevole salita per arrivare al borgo di Gambassi Terme. Camminerete per circa 25km.
Il senso della ricerca sta nel cammino fatto e non nella meta; il fine del viaggiare è il viaggiare stesso e non l’arrivare.
Gambassi Terme – San Giminiano
Gambassi Terme
Gambassi Terme sorge su una collina, anticamente abitata da comunità etrusche. Nel medioevo in questa località sorse un castello ad opera dei vescovi di Volterra. Nel XII secolo a Gambassi Terme sorse un nuovo castello simbolo dell’indipendenza comunale che venne a lungo conteso tra Volterra, San Giminiano e Firenze. Qui troverete anche le Terme della Via Francigena che sfruttano una sorgente d’acqua salsobromo-iodiche: al loro interno è presente una piscina, una sauna e percorsi benessere.
Questo tratto è comunemente riconosciuto come uno dei più belli di tutta la Via Francigena dal punto di vista paesaggistico. Camminerete lungo strade bianche fiancheggiate da ulivi e cipressi, passerete di fianco ad antichi casali trasformati in lussuose residenze e camminerete lungo le famose colline del Chianti. Se avrete la fortuna di compiere questo trekking in primavera ogni vostro passo sarà accompagnato dal cinguettio degli uccelli e da un intenso profumo di fiori.
Tra i punti notevoli che attraverserete ci sono il Santuario di Pancole, dedicato a Maria Madre della Divina Provvidenza, un luogo fondato nel 1668 dopo che una pastorella muta dalla nascita riacquistò la parola dopo l’apparizione della Madonna. Un altro luogo notevole è la Pieve di Cellole: dopo un lungo periodo di restauri ora ospita uno monastero ed è nuovamente visitabile. Qui potrete apprezzare la semplicità del romanico e la bellezza dei motivi geometrici.
Questa tappa è piuttosto breve e facile: si tratta di soli 14km con poco dislivello. In molti decidono di non fermarsi a San Giminiano ma di arrivare fino a Colle Val d’Elsa, in una tappa unica di una trentina di km. La scelta sarà completamente vostra: scegliete in base al tempo che avete a disposizione e a quante ore volete dedicare alla visita di San Giminiano.
Abbandona le grandi strade, prendi i sentieri
San Giminiano – Colle Val d’Elsa
San Gimignano
San Giminiano è una delle tappe più turistiche e affascinanti del percorso. Il primo nucleo urbano iniziò a svilupparsi a partire dal 998 d.C e crebbe notevolmente grazie alla sua fortunata posizione: San Giminiano infatti si trova all’incrocio tra la Via Francigena che conduce verso il nord Europa e la strada che conduce a Pisa e alla costa.
Grazie a questo fattore la città divenne un importante polo mercantile che esportava Vernaccia e zafferano. Il successo economico portò ad un meraviglioso sviluppo urbano, evidente nelle sue svettanti case-torri, nella bellezza del borgo antico (rimasto invariato tutt’oggi come nel XIII secolo), nel Duomo, nella piazza e nelle mura.
Una volta che avrete lasciato San Giminiano il paesaggio tornerà ad essere agreste e boschivo: questa volta troverete ampie zone ombreggiate grazie alla presenza delle grandi querce. In alcuni tratti potrete ammirare parte del selciato di epoca romana che affiora ancora oggi dalla terra. Usciti dai boschi averte modo di ammirare ancora la bellezza della campagna Toscana: campi di grano, ampi crinali e uliveti. Lungo il percorso potrete ammirare diverse “badie” medievali, ovvero piccole abbazie.
Dopo circa 7km di cammino raggiungerete il Molino di Aiano. Qui potrete scegliere se proseguire lungo la Via Francigena “canonica” e dirigervi verso Monteriggioni o fare la deviazione verso Colle Val d’Elsa, prevedendo una sosta aggiuntiva. Se deciderete di andare direttamente a Monteriggioni avrete davanti a voi ancora circa 24km di strada bianca, piuttosto facile e con scarsi dislivelli.
Se decidete di dirigervi verso il parco fluviale dell’Elsa il percorso sarà più rapido e troverete sulla vostra strada diverse abbazie e pieve romaniche.
Ci sono viaggi che si fanno con un unico bagaglio, il cuore.
Colle val d’Elsa – Monteriggioni
Parco fluviale dell’Elsa
Se di per sé Colle Val d’Elsa non è un borgo di particolare bellezza, il parco fluviale dell’Elsa è un luogo magico. Il parco inizia appena fuori città e si compone di una passeggiata di circa un’ora in un frondoso bosco solcato da un pulitissimo fiume che crea pozze cristalline dove è possibile fare il bagno.
La conformazione calcarea delle rocce dona a questo fiume una particolarissima colorazione azzurro intenso, così brillante da far dubitare che si sia naturale (invece lo è!). Qualche km dopo il parco troverete Le Caldane, terme di origine etrusca che conservano ancora oggi la loro struttura in pietra: anche qui sarà possibile rinfrancarsi con bel tuffo nelle acque cristalline.
Quando raggiungerete la località di Strove vi ritroverete sulla Via Francigena principale, giusto in tempo per godervi quello che è forse il tratto più bello di questo tratto di Via: l’arrivo a Monteriggioni.
Mentre vi avvicinate al borgo cittadino attraverserete biondi campi di grano costellati di covoni di fieno e da papaveri: una vera e proprio cartolina della Toscana. In lontananza vedrete avvicinarsi la collina sulla quale sorge il borgo murato e le suggestioni di colori e profumi vi porteranno davvero indietro nel tempo, ad un’epoca in cui si aveva tutto il tempo di godersi da lontano la vista della destinazione e pregustare a pieno il momento dell’arrivo.
L'utopia è come l'orizzonte: cammino due passi, e si allontana di due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L'orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l'utopia? A questo: serve per continuare a camminare.
Monteriggioni – Siena
Siena
Una volta giunti sotto le mura di Monteriggioni vi attende l’impervia salita per giungere in città: 10 intensi minuti di salita ripida che vi renderanno evidente come fece questo piccolo borgo a resistere per secoli agli attacchi degli eserciti fiorentini. Nessuna armata riuscì mai a prendere Monteriggioni: la città venne sconfitta solo per l’intervento di un disertore che consegnò la città al nemico.
Il borgo è una vera e propria cittadella fortificata, costruita dai senesi con lo scopo di controllare la Via Cassia. Monteriggioni venne scelta per essere la sede degli Assassini nel celebre videogioco Assanssin’s Creed: questo ha portato nel borgo un’ulteriore ventata di turismo videoludico.
Superato Monteriggioni vi addentrerete nel cuore del territorio senese. La Terra di Siena è un celebre colore utilizzato in pittura: se non ricordate esattamente di che tonalità si tratta dovete assolutamente percorrere queste contrade. La terra è di un intenso colore tra il rosso, il bruno e i viola e fa un incredibile contrasto con il verde dell’erba e il giallo del grano.
Arriverete a Siena attraversando campi di grano costellati da pievi e da casali, attraversando boschi di lecci e querce e vedrete in lontananza la splendida città Toscana farsi via via più grande.
Il percorso da Monteriggioni a Siena non è molto lungo: si tratta di circa 14km. La salita verso Siena è indubbiamente impervia tuttavia, appena superate le mura della città, troverete delle comode scale mobili che vi condurranno agevolmente verso la città alta. Raccontare in poche righe la bellezza di questa città è impresa davvero ardua: per un approfondimento vi consigliamo di leggere il nostro articolo di approfondimento sul centro storico di Siena, patrimonio mondiale UNESCO.