Una città che merita di essere visitata almeno una volta nella vita. Ecco cosa fare in un weekend a Palermo.
Palermo è una città ricca di storia, arte e cultura, che offre al visitatore un’esperienza unica e indimenticabile. La sua bellezza sta nella varietà e nella fusione di stili architettonici, testimonianza delle diverse dominazioni che hanno segnato il suo passato. Ma cosa vedere a Palermo in un weekend di 3 giorni?
In questa guida vi proponiamo un itinerario per scoprire i luoghi più belli e interessanti di Palermo, per un weekend siciliano da sogno.
Un itinerario per un weekend a Palermo
Un weekend a Palermo deve essere pianificato con cura. Palermo è una città ricca di sfaccettature e in soli 3 giorni, se non si pianifica con attenzione, si rischia di perderne qualcuna.
Come la regione di cui è capoluogo, Palermo affonda le sue radici nella cultura greca, araba, e poi normanna, bizantina e chissà quante altre ancora. Moltissime sono le influenze che incontrerai a qui.
Ecco perché, prima di iniziare con il nostro itinerario ti 3 giorni ti consigliamo di dare un'occhiata a tutte le possibilità che questa città può offrirti. Ne abbiamo parlato qui.
Primo giorno: il centro storico
Il primo giorno è dedicato alla visita del centro storico di Palermo, dove si concentrano alcuni dei monumenti più importanti e suggestivi della città. Si parte dal Palazzo dei Normanni, antica residenza dei re normanni e oggi sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. Qui si può ammirare la splendida Cappella Palatina, capolavoro dell’arte arabo-normanna, decorata con mosaici dorati e intarsi di legno. Il palazzo è inserito nei beni tutelati dall’Unesco.
Proseguendo lungo il Corso Vittorio Emanuele, la via principale e più antica di Palermo, si arriva alla Cattedrale, anch’essa patrimonio dell’Unesco. La Cattedrale è un edificio imponente e armonioso, che racchiude al suo interno elementi di epoche e stili diversi, dal paleocristiano al neoclassico. Tra le cose da vedere ci sono le tombe reali, tra cui quella di Federico II, e la tomba di Santa Rosalia, patrona della città.
Dalla Cattedrale si può raggiungere a piedi il Quattro Canti, l’incrocio tra il Corso Vittorio Emanuele e la via Maqueda, dove si trovano quattro facciate barocche adornate con statue e fontane. Il Quattro Canti è considerato il centro della città e da qui si può accedere ai quattro quartieri storici: la Kalsa, l’Albergheria, la Vucciria e il Capo.
Nelle vicinanze del Quattro Canti si trova il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, il più grande teatro lirico d’Italia e uno dei più grandi d’Europa. Il teatro è famoso per la sua acustica perfetta e per essere stato il luogo delle ultime scene del film Il Padrino - Parte III. Si può visitare l’interno del teatro con una guida o assistere a uno spettacolo.
Per concludere la giornata si può fare una passeggiata nel Foro Italico, il lungomare di Palermo, dove si può godere della vista sul mare e del tramonto. Qui si trova anche la Fontana Pretoria, una fontana monumentale del XVI secolo, decorata con statue allegoriche e animali fantastici.
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Scopri le tradizioni culinarie di Palermo❯Cosa vedere il secondo giorno a Palermo: i musei e le chiese
Il secondo giorno di questo itinerario palermitano potremmo dedicarlo alla scoperta dei musei e delle chiese della città, che raccontano la storia e la cultura della Sicilia attraverso opere d’arte e testimonianze archeologiche. Cominciamo con il Museo Archeologico Regionale, che ospita una ricca collezione di reperti provenienti dalla Sicilia e dalle isole minori, dal periodo preistorico al tardo antico.
A pochi passi dal museo si trova la Chiesa della Martorana, una delle più belle chiese bizantine d’Italia, fondata nel 1143 dall’ammiraglio Giorgio d’Antiochia al servizio del re Ruggero II. La chiesa della Martorana è famosa per i suoi mosaici bizantini, che raffigurano scene bibliche e santi, tra cui il Cristo Pantocratore e la Madonna Odigitria. La chiesa è anche nota per la sua cupola rossa, che domina il panorama della piazza Bellini.
Dopo aver visitato la chiesa della Martorana, si può proseguire verso il Palazzo Abatellis, sede della Pinacoteca Regionale Siciliana. Il palazzo è un esempio di architettura gotico-catalana, restaurato nel 1954 dall’architetto Carlo Scarpa. La pinacoteca ospita una collezione di opere d’arte siciliane dal Medioevo al XVIII secolo.
Per il pranzo si può optare per una delle tante trattorie tipiche del centro storico, dove si possono gustare le specialità della cucina palermitana, come le panelle, i crocchè, le arancine, la caponata, la pasta con le sarde e i dolci a base di pasta di mandorle e pistacchio. Da non sottovalutare anche lo street food locale.
Nel pomeriggio si riprende il tour con la visita dell’Orto Botanico e di Villa Giulia, due oasi verdi nel cuore della città. L’Orto Botanico è uno dei più antichi e importanti d’Italia, fondato nel 1789 come giardino didattico per lo studio delle piante. Qui si possono ammirare oltre 12.000 specie vegetali provenienti da tutto il mondo, tra cui palme, cactus, orchidee e piante tropicali. Villa Giulia è invece un giardino pubblico in stile neoclassico, adornato con statue, fontane e vasi. Qui si trova anche il Museo Etnografico Siciliano Giuseppe Pitrè, che raccoglie oggetti e testimonianze della cultura popolare siciliana.
Per la cena si può scegliere tra i numerosi locali del centro storico, dove si può assaporare il pesce fresco o la carne alla brace, accompagnati da un buon vino locale.
Terzo giorno: le escursioni fuori città
Abbiamo deciso di dedicare il terzo giorno di questa guida su cosa vedere a Palermo alle escursioni fuori città, per scoprire i dintorni di Palermo e i luoghi di interesse naturalistico e culturale. Tra le mete possibili ci sono:
Monreale: un paese a circa 10 km da Palermo, famoso per la sua Cattedrale, uno dei capolavori dell’arte arabo-normanna.
Cefalù: una cittadina a circa 70 km da Palermo, nota per il suo Duomo, anch’esso patrimonio dell’Unesco. Cefalù è anche una rinomata località balneare, con una lunga spiaggia di sabbia dorata e un centro storico pittoresco.
Erice: un borgo medievale situato su una collina a 750 metri sul livello del mare che offre una vista mozzafiato sul golfo di Trapani e sulle isole Egadi. Il borgo è caratterizzato da stradine lastricate, chiese romaniche e gotiche, castelli e torri. Tra le attrazioni principali ci sono il Castello di Venere e il Castello Pepoli.
Segesta: un sito archeologico a circa 80 km da Palermo, dove si possono ammirare i resti di una città fondata dagli Elimi, un popolo di origine incerta. Il sito è dominato dal Tempio Dorico, uno dei templi greci meglio conservati al mondo, risalente al V secolo a.C. e mai completato. A poca distanza si trova il Teatro Greco, scavato nella roccia e con una splendida vista sul paesaggio circostante.
Saline e cantine a Marsala: una gita enogastronomica a circa 120 km da Palermo, per scoprire il fascino delle Saline di Trapani e Paceco, una riserva naturale dove si produce il sale marino secondo metodi tradizionali. A Marsala si può invece visitare una delle storiche cantine dove si produce l’omonimo vino liquoroso, famoso in tutto il mondo. Si può fare una degustazione guidata e acquistare i prodotti tipici.