Dal 18 al 21 aprile i Vespa World Days, il grande raduno dei vespisti di tutto il mondo. Quattro giorni in sella fra le Terre di Pisa. Scopri di più.
Libera e sbarazzina, giovane per sempre. È la Vespa, una delle icone globali più rappresentative del made in Italy, un veicolo che ha rivoluzionato il modo in cui ci muoviamo e che dal secondo dopoguerra a oggi incarna il desiderio di mobilità facile e spensierato. Giovane come la principessa Audrey Hepburn in quel classico del cinema che è “Vacanze romane”, in cui la guida di una Vespa esaltò gli entusiasmi della giovane aristocratica insieme al navigato Gregory Peck.
Ma la Vespa è anche la “splendida quarantenne” di Nanni Moretti, che al veicolo ha dedicato un episodio ad hoc del suo delizioso “Caro Diario”. Perché il ciclomotore più famoso al mondo attraversa le generazioni ed è amata da tutti. Fin dagli albori della sua storia, tanto che il primo raduno internazionale della Vespa si tenne a Parigi già nel 1954. Oggi pertanto ricorrono i 70 anni di questi ritrovi e alla Piaggio sono pronti per celebrare il prossimo Vespa World Days, l’annuale ritrovo dei Vespa Club di tutto il mondo che si terrà dal 18 al 21 aprile a Pontedera.
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Nanni Moretti nell'episodio "In Vespa" del film "Caro Diario"
Nanni Moretti ha dedicato alla Vespa il primo episodio del suo film "Caro Diario", premiato al Festival di Cannes del 1994 con il premio per la miglior regia. L'attore regista gira "In Vespa" in una Roma assolata e calda d'estate, incontrando Jennifer Beals (la protagonista di Flashdance) e arrivando fino al lungomare di Ostia per rendere omaggio alla memoria di Pier Paolo Pasolini.
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Vespa World Days 2024 “Terre di Pisa”
Un corteo di Vespa sfila sotto la Torre di Pisa
Lʼedizione 2024 dei Vespa World Days si svolge dal 18 al 21 aprile ed è dedicata alle “Terre di Pisa”. Prevede quattro giorni di itinerari alla scoperta di borghi e paesaggi dellʼentroterra toscano, da Peccioli a Volterra, dal Monte Pisano fin sotto la Torre pendente di Pisa. Lʼobiettivo è di far vivere ai partecipanti provenienti da tutto il mondo una vera e propria “Tuscan Experience” nei luoghi in cui la Vespa è nata, a Pontedera nella primavera del 1946, dove ancora lo stabilimento ‒ che festeggia i 100 anni di attività ‒ produce i modelli per lʼEuropa.
E dire che la sua nascita ha qualcosa di casuale, si deve allʼintraprendenza un poʼ ostinata di Enrico Piaggio, che voleva misurarsi con idee e progetti nuovi e pensò a un veicolo semplice e con modesti costi di gestione. Ma fino ad allora la Piaggio aveva fatto aeromobili e lo stesso ingegnere cui il giovane Enrico chiese il veicolo, Corradino dʼAscanio, era un ingegnere aeronautico!
Questi era restio al progetto, però capì che bisognava fare di necessità virtù per adattare la Piaggio e lo stabilimento vicino Pisa alle circostanze, con in giro pochi soldi e ancor meno benzina per alimentare qualsiasi veicolo. Lʼesperienza aeronautica, alla fine, si rivelò vincente ed è da questa che arriva lʼintuizione delle “ali sotto i piedi”, come mezzo secolo dopo avrebbero cantato i Lunapop a proposito della Vespa 50 Special.
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Lʼedizione 2024 dei Vespa World Days festeggia 70 anni di raduni internazionali
Un raduno dei Vespa Club
A Pontedera si daranno appuntamento 54 Vespa Club nazionali e altri 660 Vespa Club, si va dallʼArgentina allʼAustralia per dare unʼidea. Un raduno monstre con migliaia di vespisti provenienti da ogni angolo del mondo (si stima saranno 8.000!) e un territorio meraviglioso da scoprire, quello delle Terre di Pisa, con le sue dolci colline, i borghi antichi, i parchi e le riserve naturali, il mare a due passi. Sempre partendo dal Vespa Village allestito a Pontedera.
Nei quattro giorni da giovedì a domenica, i vespisti avranno l’opportunità di fare gite di gruppo suggestive che abbracciano i luoghi della Valdera: Peccioli ad esempio, appena eletto “borgo dei borghi 2024” e modello virtuoso di sostenibilità ambientale. Qui i vespisti passeranno attraverso la celebre passerella “Endless Sunset” in occasione della parata e potranno ammirare il panorama dalla terrazza sospesa del Palazzo Senza Tempo.
Itinerari che sono a disposizione di chiunque e anche in altre date oltre a quelle del Vespa World Days. La Toscana si presta infatti agli appassionati di due ruote, motociclisti e cicloamatori, ed è qui che si svolge la leggendaria Strade Bianche su percorsi non asfaltati (ma nelle Terre di Siena). Dunque un modo per tornare in questi luoghi e in sella al mezzo che preferiamo.
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Peccioli, la passerella “Endless Sunset” realizzata dall'artista Patrick Tuttofuoco
Vespa, una storia che nasce… con gli aeroplani!
Con la sua scocca portante e lʼassenza visiva del motore, la Vespa aveva il merito di non sporcare chi la guidava e il passeggero dietro, spesso una fanciulla seduta da amazzone. Per tante generazioni ha incarnato la libertà di muoversi comodamente, per via della seduta in posizione eretta e con le braccia non piegate sul manubrio. Ciò la rendeva facile da guidare e piaceva anche alle donne. Prima che lʼergonomia entrasse nel vocabolario, dunque, DʼAscanio inventò lʼergonomia!
La storia poi è nota: il primo modello del 1946 aveva un motore a 2 tempi di 98 centimetri cubici con 3 marce e raggiungeva i 60 km allʼora. Soprattutto riusciva a superare pendenze del 20% in prima marcia e con un litro di miscela faceva 40 chilometri! Perfetta in città e non solo. Costava 55.000 euro (circa 2.000 euro di oggi) e chi poteva sceglieva lʼallestimento superiore da 61.000 euro. Quanto al motore del 1946, durò poco perché già due anni dopo fu adottata la cilindrata 125 cc e, giacché cʼerano, in Piaggio montarono anche la sospensione posteriore.
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La Vespa nella cultura contemporanea
L'edizione speciale Mickey Mouse della Vespa realizzata con la Disney
Di Vespa si può citare lʼadagio che i cavalli vincenti si vedono alla partenza. A pochi anni dal debutto su strada, ci fu la sfavillante prima volta sul set nel già citato “Vacanze romane” del 1953 di William Wyler. Da lì un susseguirsi di apparizioni, il cinema, la letteratura, la musica leggera ne avrebbero esteso il mito e così la Vespa è finita dentro la nostra contemporaneità.
Basti pensare a “Luca”, film dʼanimazione del 2021 firmato Disney e Pixar e ambientato in Italia, nella cornice stupenda delle Cinque Terre. E con la Disney è stata realizzata anche una special edition Mickey Mouse.
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Dalla Triennale di Milano al Moma di New York passando per la… Dakar
Giorgio Armani e il presidente Piaggio Roberto Colaninno alla presentazione della Vespa 946 Emporio Armani
Sempre al passo coi tempi, Vespa è sempre alla moda. Lo dimostrano le versioni griffate Armani e Dior della Vespa 946, mentre Sean Wotherspoon ha colorato la versione Primavera. E neanche è mai fuori posto! Alla Parigi-Dakar del 1980, quelle “vere” che attraversavano il Sahara, due Vespa PX 200 arrivarono senza intoppi al traguardo sulle spiagge della capitale del Senegal.
Oggi la Vespa è esposta al Museo del Design Italiano della Triennale di Milano e persino al Museum of Modern Art ‒ il celebre MoMa ‒ di New York. Tanto da scoprire cʼè però a Pontedera, qui il Museo Piaggio merita una visita nei giorni dei Vespa World Days, ma anche dopo. Il 18 aprile sarà infatti inaugurata la mostra “Vespa All over the world”, che resterà aperta fino al 16 novembre 2024.
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Vespa, la più amata (e la più copiata)
La Vespa Elettrica
Se una rondine non fa primavera, la Vespa sì! Forte di quasi 20 milioni di esemplari prodotti dal 1946 a oggi, il gruppo Piaggio produce la Vespa in tre stabilimenti: oltre Pontedera, uno in India e uno in Vietnam. Di Vespa si può dire che sia stato il primo marchio veramente globale dellʼindustria motoristica. Ma deve però difendersi dagli attacchi di tanti cloni prodotti da aziende e marchi improvvisati. Come accadde al Salone della moto di Milano del 2018 (Eicma), quando agli stand apparvero clamorosi cloni asiatici della Vespa Primavera.
Partì la denuncia e la loro esposizione fu bloccata, ma tante volte la Piaggio è dovuta andare in tribunale per valere i suoi brevetti e diritti di proprietà. Pure lʼUfficio europeo per la proprietà intellettuale (Euipo) ha stabilito lʼunicità della Vespa, multando e proibendo le contraffazioni, almeno 50 soltanto negli ultimi anni.
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