Non appena sarà possibile, perché non visitare alcuni dei musei più strani, fantasiosi e alternativi d'Italia? Dal Museo del Parmigiano Reggiano al Museo del Gelato.
L’Italia è una meta turistica e culturale amatissima da turisti nazionali e internazionali: le città d’arte sono un’attrazione costante e probabilmente resteranno eternamente affascinanti e visitate. I musei, sparsi in tutta la penisola, ospitano opere che raccontano la storia stessa della nazione attraverso l’arte e l’architettura. Tuttavia, qui non si parlerà di quei musei rinomati e conosciuti da tutti, bensì di quelli più strani e alternativi che bisogna assolutamente visitare almeno una volta nella vita!
Casa del cioccolato e Museo Storico Perugina
Nella città di Perugia a pochi chilometri dal centro storico, sorge la storica fabbrica Perugina dove è possibile visitare la casa del cioccolato e il museo storico. Il percorso ha inizio con il Museo storico che racconta come da un secolo Perugina interpreti la passione per il cioccolato degli italiani. Merita particolare attenzione la storia del mitico Bacio, il simbolo della fabbrica (lì campeggia un Bacio record come se fosse un vero pezzo da museo) dall’intuizione di Luisa Spagnoli. La visita permette anche di visionare materiale d’archivio che raccontano la storia della fabbrica e della sua produzione
Museo del Gelato
Inaugurato nel 2012, il Gelato Museo Carpigiani si trova ad Anzola dell’Emilia (Bologna) all’intero degli ex spazi industriali dell’omonima azienda, che dal 1946 produce macchine per gelato artigianale. Dalle origini ad oggi, è un percorso interattivo su tre livelli di lettura: l’evoluzione del gelato nel tempo, la storia della tecnologia produttiva e dei luoghi e modi di consumo del gelato. Inoltre è possibile assistere alla lavorazione del gelato e fare delle degustazioni.
Museo della Bora
La Bora è un vento caratteristico della città di Triste e per tale ragione nel 2004 è nato il progetto Bora Museum-Magazzino dei venti. Gli ideatori lo definiscono più che un museo uno spazio curioso o museo in progress, poiché rispecchia la natura stessa del vento che si muove ed evolve. La visita si sviluppa su due filoni, quello della memoria, quindi attraverso le opere celebri di autori come Rodari o Stendhal e quello della creatività con giochi interattivi che simulano il vento.
Museo del Parmigiano Reggiano
In provincia di Parma c’è la rete museale Musei del Cibo, di cui fa parte il museo del Parmigiano Reggiano; la sede si trova all’interno del complesso “Castellazzi” (Soragna, PR).
Il museo ha come obiettivo la celebrazione di uno dei prodotti più apprezzati, conosciuti e anche copiato al mondo del Made in Italy. Oltre 120 oggetti, databili tra il 1800 e la prima metà del Novecento, e un centinaio di immagini, disegni e foto d’epoca illustrano, all’interno di un edificio adibito per secoli alla produzione del formaggio, l’evoluzione delle tecniche di trasformazione del latte, le fasi della stagionatura e della commercializzazione e il ruolo fondamentale del Consorzio del Parmigiano Reggiano a tutela della qualità.
Museo del Vino
Nelle Langhe a Barolo (CN), dal 2010 è possibile visitare il WiMu, il Museo del Vino più innovativo d’Italia. Come afferma il suo creatore François Confino, qui ci si immerge completamente nella dimensione culturale del vino capace di creare arte ed accompagnare l’evoluzione di intere civiltà. La visita si articola su piani divisi in sale tematiche (terzo piano I tempi del vino, secondo piano Il vino nella storia e nelle arti, Primo piano Il Castello ed i Falletti, piano -1 Il Collegi Barolo e il Tempio dell’Enoturista, piano -2 Enoteca Regionale del Barolo).