Monopoli è una città della Puglia famosa per la movida e il mare, che cela antichi segreti dei Cavalieri Crociati e dei Templari.
C’è una Bellezza che si manifesta sotto la luce del giorno: quella del mare che brilla illuminato dai raggi dell’alba, quella dei palazzi antichi che riflettono la loro austera eleganza sull’acqua di un piccolo porto, quella dei vicoli che si insinuano tra le case, i negozi, i locali… Poi scende la sera, si accendono le luci artificiali e altri luoghi prendono vita, animati dalla movida.
E poi c’è un’altra Bellezza, quella che scorre lenta fra le parole dei libri di storia, impressa in antichi simboli che un occhio attento può scorgere su monumenti, chiese, portoni. Sono i segni di antichi ordini di cavalieri, uomini coraggiosi protagonisti di un passato che ancora fa sognare. Sapevate che a Monopoli, in provincia di Bari, sono passati i Crociati e i Cavalieri Templari?
Nel buio della notte, ascoltando il rumore cadenzato delle onde, un brivido accarezza la nostra pelle, mentre ci sembra di sentire nel vento un tintinnio di spade e parole che raccontano storie di mille anni fa. Chiudiamo gli occhi, un respiro, e inizia un viaggio tra sacro e profano di quelli difficili da dimenticare. Chissà dove ci starà portando…
I castelli di Monopoli e i Cavalieri di Malta
Una fortezza protesa sull’acqua scruta chi, dal mare, approda sulla costa di Monopoli. Siamo nel XVI secolo, le mura della città sono ormai distrutte e un re ordina la costruzione di un castello che inglobi l’antica torre normanna. Il castello di Carlo V come lo vediamo oggi è a pianta poligonale con torri ai vertici e, osservando il bastione pentagonale, si può notare uno stemma con la data di costruzione (1552) e il nome di Don Pedro de Toledo, illustre viceré del tempo che si occupò della realizzazione della struttura.
Ma questo non è l’unico castello di Monopoli e questa effige non è l’unica a cui prestare attenzione. A pochi chilometri dall'ingresso orientale della città, su un antico sperone di roccia, sorge uno splendido complesso fortificato: il castello di Santo Stefano, noto anche come abbazia di Santo Stefano. La costruzione ha una storia molto movimentata da raccontare: nacque come convento dei monaci benedettini, poi fu adibita a sede di un ospedale dell'ordine Gerosolimitano finché, sul finire del XIII secolo, i Cavalieri di Malta vi si trasferirono per controllare i traffici verso la Terra Santa. L’abbazia-maniero rifortificata dall’Ordine, infatti, era in grado di equipaggiare le navi con tutto ciò che era necessario per il loro viaggio e, durante le Crociate, Monopoli si affermò come crocevia importantissimo di viaggi e contatti con l'oriente. Nel Medioevo la città era un luogo vivo e vitale, e dobbiamo immaginarla con le strade che brulicavano di pellegrini, nobili, cavalieri, mercanti e religiosi pronti ad affrontare un lungo viaggio animati dalla fede o da interessi economici.
La città sacra: sulle tracce dei Cavalieri Templari e dei Cavalieri di Malta
Camminando lentamente per le vie lastricate del centro mentre immaginiamo tutto questo via vai di gente, arriviamo in largo san Giovanni. Qui si trova l’antica chiesetta di San Giovanni, un altro luogo che porta il marchio degli ospitalieri Gerosolimitani (ovvero l’ordine militare e religioso di San Giovanni di Gerusalemme, rinominato successivamente dei Cavalieri di Rodi e poi dei Cavalieri di Malta). Fu realizzata su una costruzione del XV secolo e poi riedificata nel 1707 ad opera di frate Domenico Recco, Commendatore dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Nel tempo, purtroppo, è stata spogliata di tutte le sue opere ma la croce maltese situata sopra il portale dell’edificio ricorda ancora il suo glorioso passato.
Per quanto riguarda i famosi Cavalieri Templari, essi furono molto attivi in Puglia, dove solitamente alloggiavano in chiese, cattedrali o masserie. La loro è una storia molto affascinante e travagliata che nei secoli ha ispirato leggende, libri e film. L’ordine cavalleresco di monaci-combattenti venne fondato in Terra Santa intorno al 1119 con lo scopo di proteggere i pellegrini. Vide il suo potere e la sua ricchezza crescere sempre di più fino a quando fu dichiarato eretico, i suoi membri perseguitati dall'Inquisizione e infine sciolto nel 1312 con la bolla “Vox Clamantis In Excelso” di Papa Clemente V. Però non tutto di loro è andato perso: sono stati ritrovati vari simboli riconducibili ai “Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone”, alcuni più facilmente visibili, altri occultati e segreti. A quanto pare, anche nella città di Monopoli hanno lasciato segni della loro presenza, come le croci Patenti all’interno di alcune chiese rupestri e cripte…
La città profana: la sosta perfetta per un drink (e altro)
Anche ai giorni nostri Monopoli è piena di vita. Oltre alla bellezza del mare e alle spiagge, la città regala arte, eleganti edifici, buon cibo e movida, un po’ per tutti i gusti.
Piazza Vittorio Emanuele, con i suoi circa 22.000 metri quadrati, è una delle più grandi e più belle d’Italia ed è considerata il cuore di Monopoli. Dalla sua costruzione nel 1796 ha cambiato aspetto molte volte, ma di generazione in generazione è sempre stata un punto d’incontro per tutti i monopolitani che la chiamano affettuosamente il “borgo”.
Passeggiando, ci dirigiamo verso un altro luogo simbolo dell’identità cittadina: Porto Vecchio. Qui, intorno alle barche da pesca ormeggiate che dondolano sull’acqua, testimonianze architettoniche in stile veneziano, bizantino e gotico ci ricordano ancora una volta il fervore culturale e commerciale dei secoli passati.
È ormai sera e l’imbrunire dipinge con i suoi colori rossastri tutto ciò su cui si posa. Incorniciata dalle casine imbiancate del borgo antico, proprio sotto le mura cinquecentesche del centro storico, scorgiamo la caletta di Porta Vecchia. Il rumore cadenzato delle onde in quel momento sembra il suono più rilassante che abbiamo mai sentito. Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio. Si accendono le luci artificiali e ci dirigiamo verso il centro, curiosi di scoprire la movida monopolitana.
Ci hanno detto che qui c’è più di un modo per vivere la notte. Il centro storico è ricco di bar, pub e locali e d’estate il lungomare attira giovani e turisti grazie al divertimento a qualsiasi ora garantito da discoteche e predisco-bar. Se volete trascorrere una serata tranquilla e di qualità, in largo San Giovanni, lontani dalla calca, sedetevi al Baldovino, un delizioso wine bar dove godersi il relax con un buon calice di vino, ottimi aperitivi e piatti di pesce fresco. Di questo locale apprezzerete la ricerca nella scelta delle materie prime, l’atmosfera suggestiva e l’attenzione al cliente da parte dei giovani e bravissimi titolari.
È davvero arrivato il momento di andare a dormire? Sulla terrazza dell’hotel, mentre il silenzio lascia spazio a tutto il resto, il sonno si fa attendere e la mente viaggia, ancora, fra le parole di un libro che narra le gesta di antichi cavalieri.