Sapevate che la Costituzione italiana, tra i vari ambiti che abbraccia, parla anche di turismo? Vediamo insieme la sua utilità tradotta in pratica per chi viaggia.

La Costituzione italiana è frutto di un lungo lavoro dei "padri costituenti" che, all’indomani della Seconda guerra mondiale, si trovarono di fronte ad un Paese letteralmente dilaniato dal conflitto e moralmente in ginocchio. Oltre a rappresentare le basi della civiltà e della democrazia del Paese, essa riconosce un ruolo fondamentale al Turismo, inteso in ogni sua forma e sotto diverse angolature. Se vuoi saperne di più, non devi far altro che continuare a leggere…

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La Costituzione della Repubblica italiana – che mi auguro sia approvata dall'Assemblea, col più largo suffragio, entro il termine ordinario preveduto dalla legge – sarà certamente degna delle nostre gloriose tradizioni giuridiche, assicurerà alle generazioni future un regime di sana e forte democrazia, nel quale i diritti dei cittadini e i poteri dello Stato siano egualmente garantiti, trarrà dal passato salutari insegnamenti, consacrerà per i rapporti economico-sociali i principi fondamentali, che la legislazione ordinaria – attribuendo al lavoro il posto che gli spetta nella produzione e nella distribuzione della ricchezza nazionale – dovrà in seguito svolgere e disciplinare.

Enrico de Nicola

La nascita della Costituzione Italiana

La nascita della Costituzione Italiana

L’organo legislativo che si occupò di redigerne il testo, o Assemblea Costituente, era composto da ben 556 membri, di cui solamente 21 donne. Il compito principale di questa assemblea speciale fu quello di creare una Carta che tutelasse l’Italia dal ripetersi di orrori simili a quelli subiti durante i conflitti mondiali. In altre parole, si tratta di una sorta di vetrina ideologica delle forze politiche che la hanno redatta in nome di principi antifascisti, liberali e volti a limitare i poteri del re.

Approvata il 22 dicembre 1947, venne promulgata da Enrico de Nicola (allora capo provvisorio dello Stato e primo Presidente della Repubblica Italiana) il 27 dicembre dello stesso anno. Entrò in vigore a partire dal 1° gennaio del 1948. La Costituzione rappresenta il testo più importante del nostro Paese, la legge fondamentale che possiamo definire, senza alcun dubbio, i pilastri su cui si reggono tutte le altre norme.  Essa, infatti, delinea i principi generali che regolano la vita sociale e l’ordinamento dello Stato

In una nazione a forte vocazione turistica e accogliente come l’Italia, anche la Costituzione dedica, direttamente o indirettamente, uno spazio ad un'attività fondamentale per l’economia del Paese: il turismo. Vediamo, di seguito, come e perché.

5. Tutela e promozione del paesaggio, del patrimonio artistico e culturale

5. Tutela e promozione del paesaggio, del patrimonio artistico e culturale

L’articolo 9 della Costituzione recita quanto segue:

«La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione».

Ciò vuol dire che cultura, ricerca, paesaggio e patrimonio storico-artistico sono un quadrinomio indissolubile. Lo Stato, dunque, è attivamente impegnato nella promozione e nella tutela dei settori citati espressamente dell’articolo. La tutela è da intendere nel senso più attivo e propositivo del termine, rendendo fruibili a tutti, cittadini e visitatori stranieri, gli innumerevoli tesori del nostro Paese. Il turismo in Italia non è un prodotto da vendere, bensì la nostra anima fatta di storia e tradizioni uniche. Da qualunque parte del mondo arriviate, sarete avvolti da atmosfere uniche e dal caloroso abbraccio di un popolo accogliente come pochi. 

4. Libera circolazione sul territorio italiano

4. Libera circolazione sul territorio italiano

Secondo l’articolo 16 «Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge».

Seppur riferendosi alla libertà di circolazione dei cittadini italiani di spostarsi entro i confini nazionali e oltre, per poi rientrarvi, è implicito che la stessa libertà è riconosciuta anche ai viaggiatori che vengono dall'estero. Programmando il vostro tour dell'Italia a seconda delle vostre preferenze, potrete individuare le tappe dell'itinerario seguendo un percorso a tema piuttosto che un altro.

Partendo dalle classiche città d'arte (Venezia, Firenze, Roma o Napoli), potrete poi scegliere mete di turismo religioso (Assisi, San Giovanni Rotondo, Montevergine o, nuovamente, Roma) o, ancora, preferire il mare o la montagna per un completo relax. Il turismo riassume in sé la libertà di viaggiare per qualunque motivo desideriate. C'è chi approfitta di una trasferta di lavoro per arricchire il proprio bagaglio culturale o chi, per seguire la propria squadra, non perde occasione di visitare una città. Ogni motivo è buono per preparare la valigia e venire in Italia: troverete tutto ciò di cui avete bisogno e, soprattutto, la libertà di esprimervi a 360 gradi.

3. Il turismo inteso come benessere e salute

3. Il turismo inteso come benessere e salute

L'articolo 32, invece, sembrerebbe addirittura non avere alcuna attinenza con il turismo e l'attività ricettiva in Italia.

Esso sancisce che «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti». Salute non è più la mera "assenza di malattie o infermità", bensì è un concetto che va mano a mano col turismo. La salute rappresenta uno stato di benessere, sia fisico che mentale. Un viaggio o una vacanza, senza alcun dubbio, possono concorrere a questo stato o condizione.

Tuttavia, se vogliamo soffermarci sulla salubrità del turismo in Italia, non possiamo non menzionare il turismo termale in località come Fiuggi (Lazio) o Montecatini (Toscana), tra le più famose. Sana è anche l'aria pura del Trentino, della Valle d'Aosta e di tante altre regioni verdi come l'Umbria, non a caso, denominata polmone verde d'Italia. O ancora, la natura incontaminata della Sardegna a contatto con la Madre Terra. Mare o montagna, lago, collina o pianura, l'Italia vanta un'infinità di posti da vivere in totale sicurezza e in piena libertà a contatto con paesaggi inalterati dalla mano dell'uomo.

2. Diritto al riposo e alle ferie

2.  Diritto al riposo e alle ferie

In base a quanto stabilito dall’articolo 36 «Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi».

Ricollegandosi al precedente articolo 32, questo capo ribadisce l'importanza del riposo per i lavoratori. Le ferie altro non sono che la condizione di chi, non lavorando, si dedica al "dolce far niente", meglio conosciuto come ozio. Quest'ultimo è da intendere come otium di romana memoria, cioè tempo libero da impiegare per arricchire la propria anima e fare esperienze di un certo spessore. Paesaggi mozzafiato, natura, enogastronomia a 5 stelle, storia, arte e cultura. Quale Paese, se non l'Italia, racchiude in sé un concentrato capace di assicurare una mens sana in corpore sano

1. Come funzionano le stelle negli hotel italiani?

1.	Come funzionano le stelle negli hotel italiani?

Prima della riforma costituzionale del 2001, il "turismo e l’industria alberghiera" erano erano materia di competenza e legislazione concorrente, ripartita tra Stato e regione. Erano menzionati all’ex. art. 117 dal quale la parola turismo è completamente scomparsa. Questo cosa comporta per un turista? Concretamente, ciò significa che gli standard di classificazione degli hotel, vale a dire le stelle, non seguono gli stessi criteri da nord a sud (oltre che, ovviamente, rispetto ad altre nazioni). Godendo di una totale autonomia nel settore, ciascuna regione stabilisce i requisiti minimi per l’assegnazione della categoria. Questo vale in Italia ma anche in altri paesi come, ad esempio, la Spagna.

Quindi, prima di prenotare un soggiorno, consultate attentamente il sito dell'albergo e cercate di capire quali servizi offre e quali, invece, non sono previsti. Può essere un fattore davvero decisivo al momento di effettuare una scelta. Tuttavia, oggigiorno, più che alle classiche stelle, ci si affida alle recensioni dei viaggiatori che hanno già soggiornato in precedenza presso la struttura.

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