Oltre al Palio di Siena, il più famoso palio d'Italia, ci sono molti altri festival da scoprire. Parti in un viaggio tra tradizione e competizione
In Italia la tradizione del palio (ovvero una gara fra i rioni di una città) è molto antica. Storicamente, le sfide consistevano in corse di cavalli o di altri animali, ma ora gli antichi comuni hanno regalato le versioni più fantasiose di questa forma di divertimento. Tutti questi eventi hanno origine o rievocano fatti accaduti in epoca medievale, diventando dei veri e propri eventi folkloristici dei nostri tempi.
Il Palio è una grande festa che coinvolge i cittadini e i partecipanti, celebrando la storia, la tradizione e l’identità di una comunità. Se visiti una città italiana che ospita un Palio, non solo assisterai ad una gara, ma non potrai fare altro che immergerti nell'atmosfera vibrante e coinvolgente di questa tradizione secolare.
Preparati a partire in un viaggio tra tradizione e competizione assieme a Visit Italy!
Il Palio in Italia, un'antica tradizione
Devi sapere che il Palio non è una semplice gara, ma è un evento che unisce più manifestazioni culturali e identitarie, facendo rivivere le rivalità storiche tra quartieri (o contrade) cittadini. Queste rivalità sono intense e attraversano i secoli: i cittadini si identificano fortemente con la propria contrada, e la vittoria al Palio è considerata un onore e un trionfo per l'intera comunità.
La parola Palio deriva dal latino pallium, che significa coperta, velo o ampia sopravveste, una parola che, per estensione, è passata ad identificare prima il drappo dato in premio al vincitore di competizioni (in particolare ippiche), poi per indicare la gara stessa. Come abbiamo detto, il Palio ha origini antiche, risalenti al XIII secolo, e la prima prima documentazione è del 1259, in riferimento al Palio di Ferrara. Il più famoso, ancora oggi, è invece il Palio di Siena, la cui prima documentazione risale al 16 agosto 1656.
La tradizione del Palio si diffuse in molte città italiane, e ciascuna organizzava questa gara con le proprie peculiarità e regolamenti. Inizialmente, i rappresentanti di diversi quartieri o contrade di una città si sfidavano in una corsa di cavalli senza sella, in un percorso spesso irregolare all’interno di una piazza o nelle strade della città, per rendere la competizione ancor più impegnativa. Ora la corsa avviene non solo a dorso di animali, ma anche con botti di vino, in barca, o con un tiro di balestra.
Vediamo, dunque, quali sono i Palii più affascinanti d'Italia, partendo dai più celebri fino ad arrivare ai meno conosciuti.
15. Palio di Siena (Toscana)
E’ il Palio per eccellenza. Si svolge ogni estate, il 2 luglio e il 16 agosto, nella città medievale di Siena. I cittadini senesi sentono molto questa festa, che ne caratterizza persino l’organizzazione cittadina: ogni contrada ha una propria chiesa, un proprio “capo” ed una propria identità che viene difesa proprio durante la giostra equestre. I 17 quartieri si sfidano in una corsa di cavalli, ognuno con il proprio fantino, che dovrà compiere tre giri di pista per circa 1000 metri, all’interno della celebre Piazza del Campo. Il vincitore? Il primo che arriva, portando onore e gloria alla propria fazione.
Non perderti il bellissimo Duomo di Siena❯14. Palio di Asti (Piemonte)
Il Palio di Asti è uno dei più antichi d’Italia, risalente al 1275, quando questa celebrazione fu organizzata in onore di San Secondo, patrono della città. Nel corso dei secoli, questa manifestazione è diventata più grande e maestosa e si è spostata in Piazza Alfieri, nel centro della città, trasformandosi da una semplice corsa di cavalli a un evento che incarna lo spirito e l'identità della città piemontese.
La manifestazione si svolge a settembre e ne prendono parte 7 comuni. Nei giorni precedenti alla gara si svolgono goliardiche cene propiziatorie con i rinomati prodotti enogastronomici del territorio, e il tutto culmina in un accuratissimo corteo storico.
13. Palio dei Normanni (Sicilia)
Ogni anno, dal 12 al 14 agosto, Piazza Armerina, in provincia di Enna, ospita il famoso Palio dei Normanni, in omaggio a Ruggero d’Altavilla che nel XII secolo liberò la città dai Saraceni.
I cavalieri dei quattro quartieri della città vivacizzano l’arena medievale del S. Ippolito con la “Quintana”, una giostra che consiste in 4 prove: nelle prime 3 il protagonista è il "Saraceno" e il cavaliere che parte al galoppo deve colpire prima con una lancia poi con un martello il suo scudo; nell’ultima prova, invece, dovrà centrare un cerchio, sempre con la lancia, e infine lanciare il giavellotto attraverso un anello posto su una forca. Insomma, uno spettacolo da cardiopalma!
12. Palio della Tinozza (Lazio)
Si tratta di un Palio acquatico molto caratteristico che si svolge a metà luglio nella città di Rieti, nel letto del fiume Velino. Il palio della tinozza è relativamente recente, la prima edizione ci fu nel 1969, ed è una delle gare in cui si sfidano rioni reatini durante la Festa del Sole.
Nelle altre prove gli sfidanti prima gareggiano su una trave sospesa sull’acqua e a colpi di bastone (pertica) cercano di far cadere il proprio avversario in acqua, poi si sfidano su biciclette equipaggiate di pale e con galleggianti al posto delle normali ruote.
La terza sfida è una gara di corsa su barche di legno che percorrono il fiume controcorrente, la quarta invece è una vera e propria competizione di nuoto nel gelido fiume. L’ultima gara, quella della tinozza, è sempre la più attesa: un concorrente per rione percorre circa 800 metri, seduto all'interno di una tinozza, spingendosi con un solo remo in legno cercando di avere la meglio sugli avversari.
11. Palio della Botte (Campania)
Il Palio della Botte si svolge ad agosto tra le 7 contrade di Avellino, ad un’ora di distanza da Napoli. Durante questa giornata si svolge una gara davvero bizzarra: le sette contrade cittadine partono dalla Chiesa di Monserrato facendo rotolare con una spranga una botte di quasi 2 quintali. Il faticoso percorso di circa 450 metri lungo Corso Umberto I è addirittura in salita! L’obiettivo da raggiungere, la cosiddetta “terra promessa”, è rappresentata dalla Fontana di Bellerofonte.
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E’ uno dei palii più antichi nel mondo, e si svolge solitamente a maggio a Ferrara tra le otto contrade locali all’interno delle mura medievali cittadine, che si contendono il prezioso drappo dedicato al patrono San Giorgio.
Oltre alla corsa dei cavalli con i fantini che rappresentano i rioni, il Palio ferrarese è famoso per il celebre corteo storico che si snoda nei vicoli del bellissimo centro antico della città e per le esibizioni degli sbandieratori. Una festa rinascimentale che non puoi perdere se vuoi rivivere le magnifiche atmosfere del glorioso passato ferrarese.
9. Palio dell’Oca (Marche)
Il Palio dell’Oca si svolge ad agosto a Cagli, un paesino a pochi chilometri da Urbino, ma non immaginarti una corsa di volatili, perché questa manifestazione storica, dedicata al patrono cittadino Geronzio, è un vero e proprio gioco dell’oca a grandezza naturale! Infatti, i quattro quartieri della città si affrontano con prove di destrezza giocando con 54 caselle raffiguranti arti e mestieri diversi. Si gioca con i dadi, e se uno di questi viene lanciato sulla casella dell’oca il punteggio raddoppia. Il tutto è accompagnato da musica e attività goliardiche a tema!
8. Palio del Drappo Verde (Veneto)
Il Palio del Drappo verde di Verona vanta il titolo di corsa organizzata più antica del mondo, ne parla perfino Dante nel Canto XV dell’Inferno!
Inaugurata circa 800 anni fa, si svolge a marzo e deve il suo nome proprio dal Drappo Verde che era il premio riservato al vincitore tra i corridori a piedi.
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7. Palio del Viccio (Puglia)
Se ti trovi a Bari nel mese di febbraio, non puoi perderti il Palio del Viccio: poco conosciuto ma sicuramente molto antico, questa manifestazione ha persino dato il nome al paese in cui si svolge, Palo del Colle.
Come in altre città, anche qui i fantini si sfidano a dorso di un cavallo, ma qui devono cimentarsi in una prova in più, ovvero sollevarsi in piedi sul cavallo in corsa ed infilzare una vescica (un palloncino pieno d’acqua, che in antichità era un tacchino). Il vincitore, in rappresentanza di un rione del paese, viene festeggiato durante tutte le feste di Carnevale. Non a caso, il palio, si svolge proprio di martedì grasso.
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6. Il Palio in Italia: Sa Sartiglia di Oristano (Sardegna)
Chi dice che in inverno non si possa andare al mare? Non noi! Infatti, se ti trovi ad Oristano all’inizio di marzo, durante il Carnevale, non solo potrai godere della tranquillità balneare della Penisola del Sinis, ma anche della bellissima Sartiglia, un particolare palio ricco di tradizione che si svolge nella città sarda.
Il nome deriva dal castigliano “Sortilla”, che a sua volta deriva dal latino “Sorticula”, che significa anello ma anche “Sors”, ossia fortuna: la sfida infatti consiste nel tentativo dei cavalieri di centrare il bersaglio, la stella, sfidando la sorte.
5. Il Palio degli Asini (Piemonte)
Cocconato, piccolo borgo tra le colline del Monferrato, è famoso soprattutto per il vino dei suoi dolci pendii e per il suo formaggio fresco, ma non offre solo enogastronomia: la quarta domenica di settembre, il paese si anima per il Palio degli Asini, un’emozionante rievocazione medievale dell’antica sfida tra i quartieri del paese.
La corsa rievoca il salvataggio da un incendio del castello dei Conti Radicati, avvenuto grazie al trasporto di ingenti quantità d'acqua a dorso degli asini, su e giù per la valle. I Conti, in segno di riconoscenza, indissero un torneo al centro del quale vi era una corsa d’asini, con in premio il vessillo del Casato. Attualmente i quartieri allestiscono il proprio corteo storico e preparano la squadra di corridori con l’asino che ne difenderà i colori. La corsa avviene tra Piazza Giordano e Cavour, tra salite, discese e strettoie.
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4. Il Palio di Legnano (Lombardia)
A pochi chilometri dal centro di Milano si trova una storica città, l’unica oltre Roma ad essere citata nell’inno nazionale italiano: si tratta di Legnano, famosa per la Battaglia del 29 maggio del 1176 che vide la vittoria della Lega Lombarda sull’esercito imperiale di Federico I detto il Barbarossa.
Ogni anno, dai primi anni ‘30 del ‘900, questa vittoria viene festeggiata con il Palio di Legnano (Sagra del Carroccio fino al 2005) con una serie di manifestazioni rievocative tra cui il maestoso corteo delle contrade, con il fastoso Carroccio, e la sfida a cavallo.
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3. Il Palio del Golfo di La Spezia (Liguria)
Nel tuo viaggio tra i borghi delle Cinque Terre, consigliamo vivamente una visita a La Spezia, una delle antiche Repubbliche Marinare il cui Golfo dei Poeti fa sognare ancora prima di vederlo. Qui, la prima domenica di agosto, si disputa il Palio del Golfo, un gara tra le 13 borgate marinare che si sfidano su particolari barche a remi.
Il Palio è una delle manifestazioni della coloratissima Festa del Mare che inizia la settimana prima del giorno della gara; lungo la passeggiata Morin viene allestito “Il Villaggio del Palio”, con iniziative sportive, culturali e soprattutto gastronomiche, per allietare i passanti con il gusto tipico della cucina Ligure.
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2. Il Palio della Balestra di Gubbio e Sansepolcro (Umbria)
Un viaggio tra antichi borghi, misticismo e gastronomia: questa è l’Umbria, una piccola regione del centro Italia ricca di esperienze.
L’ultima domenica di maggio a Gubbio e la seconda domenica di settembre a Sansepolcro si svolge il Palio della Balestra, dedicato al patrono Sant’Ubaldo. Questa sfida nasce nel Medioevo, quando ai balestrieri veniva affidato l’importante compito di proteggere il territorio da possibili invasori.
La competizione avviene infatti tra i balestrieri dei due borghi e consiste nel centrare il “tasso“, un bersaglio posto a 36 metri di distanza. Il balestriere che riesce a colpire il punto più vicino al centro del bersaglio riceve come premio il Palio, un pregevole stendardo realizzato ogni anno da un noto artista. Assolutamente da vedere anche la colorata esibizione degli sbandieratori.
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1. Niballo Palio di Faenza (Emilia Romagna)
Nella cittadina di Faenza, a pochi chilometri da Ravenna, ogni quarta domenica di giugno si tiene una delle più antiche e conosciute giostre medioevali: il Niballo. A sfidarsi sono i 5 rioni storici (e colorati) della città che gareggiano in una corsa al galoppo: lo scopo è centrare con la lancia il piccolo bersaglio posto all’estremità dei due bracci del niballo, ovvero il saracino.
Il nome sembrerebbe derivare dalla volgarizzazione del nome Annibale, poiché durante le guerre puniche gli abitanti di questa zona si allearono con i romani per combattere il re moro. In questo modo hanno dimostrato la loro fedeltà a Roma e hanno meritato il titolo di ’Faventies’ ovvero i favorevoli, i favoriti. Faenza portava fortuna, e così è rimasto fino ad ora.
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