Perché Napoli è famosa nel mondo? La città dai mille colori e dalle mille sfumature ha tanti tesori. Ecco 20 motivi per cui Napoli è famosa.
Napoli è inserita nella lista di milioni di turisti ed esploratori come una di quelle città da visitare assolutamente almeno una volta nella vita. Nel 2024 Napoli è stata incoronata più e più volte come una città da record per numero di visitatori: una meta turistica d’eccellenza in Italia e in Europa.
Napoli è una città ricca di sorprese che ti stupisce e ammalia ogni volta che la visiti, come se fosse sempre la prima volta. La verità è che non ti basta una volta per dire che la conosci, perfino gli stessi napoletani si stupiscono ogni giorno per qualcosa di nuovo e di diverso.
Napoli ha così tanto da raccontare e da mostrare che stilare una lista completa delle cose che rendono Napoli famosa nel mondo è sempre molto complicato… Finisce che c’è sempre qualcosa che hai dimenticato.
Ma cosa rende Napoli famosa nel mondo? Visit Italy ha provato a stilare una lista di quelle che sono le caratteristiche principali della città di Napoli, le sue luci e le sue ombre per darti un pizzico di quelle che sono le emozioni e le sorprese che Napoli ha in serbo per te!
Napoli è famosa per molteplici aspetti che la rendono una città unica e affascinante, in primis per la sua storia e la cultura, fondata dai Greci nel XVIII secolo a.C, vanta una storia millenaria con un susseguirsi di dominazioni lasciando un'eredità inestimabile di monumenti, opere d'arte e tradizioni. Il suo centro storico, il più grande d'Europa, è stato dichiarato patrimonio dell'umanità UNESCO.
Napoli è famosa per la pizza e per la sua gastronomia, è famosa per i paesaggi e per la natura, per essere adagiata ai piedi del Vesuvio, un vulcano attivo, ma la sua posizione geografica la rende un punto ideale per esplorare sia la costiera sorrentina, sia le Isole del Golfo.
Napoli è famosa per i napoletani, conosciuti per la loro ospitalità, calore e vivacità. Napoli ha dato i natali a grandi artisti, musicisti e compositori come Caravaggio, Totò, Enrico Caruso, Lucio Dalla, Pino Daniele, Massimo Troisi e molti altri...
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Napule è mille culure / Napule è mille paure / Napule è a voce de' criature / Che saglie chianu chianu / E tu sai ca' non si sulo (Napoli è mille colori / Napoli è mille paure / Napoli è la voce dei bambini / Che sale piano piano / E tu sai che non sei solo)
20. Sua Maestà la Pizza
Uno dei motivi principali per cui Napoli è famosa in tutto il pianeta è sicuramente la pizza. Qui è nata la famosa pizza margherita, fatta in onore della sovrana omonima dal pizzaiolo Raffaele Esposito. È poi diventata il piatto simbolo non solo della città ma dell’Italia intera. La pizza napoletana è più che un semplice pasto, è un'esperienza sensoriale che conquista il palato e racconta una storia, unendo tradizione e innovazione in un connubio perfetto.
La città oggi, con questo suo primato mondiale, conta le migliori pizzerie del mondo che competono tra loro per dar vita alla pizza migliore di tutta Napoli. La pizza è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall’UNESCO il 7 dicembre 2017.
Inoltre, la pizza napoletana è tra i soli due prodotti italiani a meritarsi il marchio europeo di STG. L’altro è la mozzarella, sempre un alimento di produzione campana ed ingrediente principale della pizza margherita. Negli anni la pizza è cambiata, si è trasformata senza però perdere mai la sua identità diventando sempre più un piatto gourmet ma pur sempre un piatto della tradizione napoletana.
Oltre alle varianti classiche, la pizza napoletana offre un'infinità di combinazioni di ingredienti, espressione della creatività dei pizzaioli napoletani e della ricchezza della tradizione gastronomica campana. Una vera eccellenza.
Scopri come prenotare la tua esperienza❯19. Non solo pizza: la Cucina Napoletana è la migliore del mondo!
Taralli napoletani
Napoli non è solo pizza! La cucina napoletana nel 2024 è stata dichiarata, dalla rivista americana Time Out, la migliore cucina al mondo! Napoli è in cima al mondo grazie alla sua cucina tradizionale ma con un occhio all’innovazione.
I napoletani sono famosi per la loro fantasia e creatività, questa capacità si nota molto anche a tavola, una varietà di sapori del quale è un gran sacrilegio non provare se si decide di visitare la città.
La tradizione culinaria partenopea è molto antica e ricca. Influenzata dalle moltissime culture con cui è venuta a contatto durante gli scambi commerciali e le varie dominazioni. Una disponibilità di materie prime di altissima qualità e un menù che varia tra piatti di mare e di terra in grado di accontentare ogni palato.
La mozzarella: regina indiscussa della pizza napoletana, la mozzarella di bufala campana, con la sua consistenza morbida e il suo sapore delicato, esalta i sapori degli ingredienti a cui viene abbinata.
La parmigiana di melanzane: un secondo piatto a base di melanzane fritte, pomodori, mozzarella e basilico, da gustare caldo o a temperatura ambiente.
Il ragù napoletano: un sugo ricco e saporito, frutto di una lunga cottura di carne macinata, pomodoro, cipolle e spezie, ideale per condire la pasta.
I frutti di mare: freschissimi e cucinati in svariati modi, i frutti di mare sono protagonisti di primi piatti, secondi e antipasti della tradizione partenopea.
Cosa dire poi della tradizione dolciaria?! La pasticceria napoletana conta capolavori come: le sfogliatelle, il babà, la pastiera, le zeppole di San Giuseppe e tanto altro. La pastiera napoletana ha ricevuto il riconoscimento di prodotto agroalimentare campano. Poi, per quanto riguarda la sfogliatella, può essere in due varianti: la riccia, preparata con pasta sfoglia, e la frolla, con la pasta frolla.
Non possono mai mancare i famosi taralli napoletani “o’ tarall’ nzogna e pepe” (che significa sugna, cioè grasso di maiale, e pepe), rappresenta una vera istituzione, uno street food tradizionale nato nel XVII secolo.
18. Il Centro Storico più grande d’Europa
Il Centro Storico di Napoli è il più grande d’Europa. Nel 1995 è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO. Palazzi imponenti, strade strette, chiese antiche, paesaggi sotterranei unici. Sono forse queste alcune delle cose che contribuiscono a rendere il centro storico di Napoli più immutato d’Europa.
Esso segue ancora il piano stradale dell’antica città greca, Neapolis. Ne sono un esempio i famosi Quartieri Spagnoli del XVI secolo che ancora conservano la disposizione a scacchiera del tracciato greco-romano.
Attraversare il centro storico di Napoli significa quindi attraversare una storia lunga più di duemila anni. Tra i suoi vicoli è ancora possibile vedere alcuni reperti che testimoniano la sua immensa stratificazione storica.
Scopri come visitare il centro storico di Napoli❯17. Le 500 Cupole
Per quanto riguarda la religione, Napoli ha una forte ascendenza cristiano-cattolica. Negli anni si è aggiudicata l’appellativo di città delle cinquecento cupole, perché è una delle città con più luoghi di culto al mondo.
Nel solo centro storico se ne trovano una dopo l’altra. Appartengono a un lasso di tempo che va dal periodo paleocristiano fino al XX secolo. Cercare di ricordarle tutte è molto complicato e citandone qualcuna, sembra quasi poi di dover farne uno torto alle altre.
Tra le più note in assoluto troviamo senza dubbio la cupola della Basilica di Santa Maria alla Sanità e la cupola gigantesca della Basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio chiamate anche semplicemente “Piccola San Pietro”, perché ricorda molto la Basilica di San Pietro al Vaticano, solo più in piccolo.
Alle 500 chiese si aggiungono le circa 2000 edicole votive, luoghi di culto più piccoli ma importanti allo stesso modo per la città. Esse nacquero in epoca greca e si diffusero sempre di più nel XVIII secolo con un duplice scopo: evangelizzare il popolo e creare una rete di illuminazione stradale per i vicoli più bui.
16. Il Vesuvio
Il Vesuvio è uno dei vulcani più conosciuto al mondo, ma anche uno dei più pericolosi, vista l’alta densità di popolazione che vive ai suoi piedi. Il popolo napoletano teme e venera questo enorme gigante addormentato, facendone il simbolo della città.
La sua eruzione del 79 d.C. è forse la più famosa delle eruzioni conosciute al mondo ed anche la prima testimonianza scritta di un’eruzione vulcanica. Si potrebbe infatti dire che la vulcanologia sia nata ai piedi del Vesuvio. La sua ultima eruzione è avvenuta nel 1944, dopodiché il vulcano è entrato nella sua fase di riposo, pur rimanendo sempre attivo.
Collegati alla catastrofe vesuviana del 79 d.C. non lontano da Napoli ci sono i famosi scavi di Pompei ed Ercolano, dov’è possibile effettuare un vero e proprio salto nel tempo di 2000 anni fa.
Scopri i fatti sul Vesuvio e cammina intorno al cratere❯15. Il Golfo di Napoli
Il Vesuvio, il Re di Napoli, troneggia sul Golfo di Napoli. La posizione della città all’interno del golfo le ha permesso, nel corso della storia, di essere protagonista di molteplici avvenimenti. Il Golfo di Napoli è un vero gioiello del Mar Tirreno, si apre a sud della città di Napoli, tra la Penisola Flegrea e la Penisola Sorrentina. Un'insenatura mozzafiato che vanta ben 195 km di costa, ricca di storia, natura e cultura.
La bellezza del golfo è nota in tutto il mondo e non c’è bisogno di spiegare il perché. La sua unicità è frutto di un mix di bellezze artistiche, storiche e naturalistiche, accompagnate da un clima mite e soleggiato. Il golfo collega la città alle isole situate poco lontano da Napoli, Ischia, Procida e Capri, alla penisola sorrentina, costiera amalfitana e Positano.
Per apprezzare appieno il Golfo di Napoli, bisogna viverlo. Dedicatevi a escursioni in barca, assaggiate la deliziosa gastronomia locale, partecipate alle sagre e ai festival e immergetevi nella sua atmosfera unica. Il Golfo di Napoli vi lascerà un ricordo indelebile.
15.1 Le sue isole e la Penisola Sorrentina
Ma qui nel Golfo di Napoli si trovano tante attrazioni metropolitane di Napoli da non perdere. Tra queste, le sue tre isole, tra le più belle d’Italia:
• Capri: l’isola più glamour del Mediterraneo e tra le più visitate al mondo. Ogni anno migliaia di turisti da ogni parte del globo si accingono a trascorrere le vacanze sulla luccicante isola di Capri. Un’isola non per tutti, sicuramente più cara delle sue sorelle ma il parterre di ospiti che la visita è esclusivo come pochi luoghi sulla terra.
• Ischia: anche detta Isola Verde per la sua ricca vegetazione, è tra le più frequentate per gli amanti delle terme. Molto amata dai napoletani, Ischia è uno de principali luoghi in cui si trascorrono le vacanze estive, molti cittadini napoletani hanno una seconda casa ad Ischia, ed essendo molto più grande delle altre due isole offre una vastissima scelta su dove alloggiare, quali spiagge visitare, ristoranti dove mangiare.
• Procida: romantica e colorata, è la più piccola delle tre ma non per questo la meno bella. Incoronata nel 2022 come capitale italiana della cultura, Procida è palcoscenico di serie tv e film, al pari di Capri, molto più naturale e wild offre tantissime possibilità per rilassarsi, praticare attività come il Kayak, il SUP o lo snorkeling.
Della stessa impronta vacanziera è la Penisola Sorrentina, una meta amatissima da turisti di tutto il mondo, che si dividono alla scoperta dei suoi due tratti di costa: Costiera Sorrentina e Costiera Amalfitana.
Capri: escursione in barca da Napoli❯15.2 La Penisola Flegrea
Campi Flegrei
Sempre nel Golfo di Napoli troviamo la Penisola Flegrea, famosa per le sue terme e il territorio vulcanico dei Campi Flegrei. Qui si trova Baia, una grande laguna con area marina protetta ed importante luogo per il fenomeno del bradisismo.
All’estremità del Golfo poi si trova Monte di Procida, formata da rocce di tufo giallo. Ma l’area flegrea è anche famosa per le sue specialità a base di pesce, infatti qui spesso i napoletani si muovono per fare delle lunghe mangiate a base di pesce e frutti di mare.
Napule è nu sole amaro / Napule è ardore e' mare / Napule è na' carta sporca / E nisciuno se ne importa / E ognuno aspetta a' sciorta (Napoli è un sole amaro / Napoli è profumo di mare / Napoli è una carta sporca/ E nessuno se ne importa / Ed ognuno aspetta la fortuna)
14. Il Presepe
Una tradizione importante di Napoli che viene esportata nel mondo è il presepe, una rappresentazione della Natività di Gesù, rivisitata in chiave cinquecentesca. Via San Gregorio Armeno è l’emblema di questa tradizione artistica: ricca di botteghe presepiali aperte tutto l’anno e dove, oltre alla statuine classiche dei pastori, i maestri artigiani si divertono anche ad esporre le statuine di personaggi famosi della cultura pop.
Le botteghe artigiane di San Gregorio Armeno sono una vera e propria attrazione turistica. Qui potrete ammirare statuine di ogni forma e dimensione, realizzate con i materiali più svariati: terracotta, legno, cartapesta, porcellana e persino vetro.
Le statuine rappresentano i personaggi classici del presepe, come la Sacra Famiglia, i pastori, i Magi e gli animali, ma anche personaggi della cultura popolare, politici, calciatori e persino celebrità.
Ogni anno, gli artigiani di San Gregorio Armeno creano nuove statuine ispirate all'attualità. Se ti trovi a Napoli durante il periodo natalizio, non perdete l'occasione di visitare San Gregorio Armeno e di immergervi nella magica atmosfera dei presepi napoletani.
Le botteghe artigiane sono aperte tutto l'anno, ma il periodo migliore per visitarle è proprio durante le festività natalizie, quando l'atmosfera è ancora più suggestiva.
13. La Canzone Napoletana
Napoli è poi famosa in tutto il mondo per la musica napoletana. La loro esportazione la si ha inevitabilmente durante il periodo delle grandi emigrazioni italiane. Le radici della canzone napoletana risalgono al Medioevo, quando i trovatori provenzali giunsero nel Regno di Napoli, diffondendo la poesia e la musica cortese. Nel corso dei secoli, la canzone napoletana si è evoluta, contaminando con diverse influenze musicali e letterarie, diventando il fulcro della cultura popolare partenopea.
Le sue caratteristiche troviamo Melodica e orecchiabilità: La canzone napoletana si contraddistingue per le sue melodie accattivanti e orecchiabili, spesso accompagnate da ritmi vivaci e coinvolgenti. Testi poetici: I testi delle canzoni napoletane sono spesso poesie in dialetto napoletano. Temi ricorrenti: L'amore, la passione, la gioia, la malinconia, la speranza e la fede sono i temi ricorrenti che vengono esplorati.
Tra i primi fautori del successo oltreoceano della canzone napoletana vi fu Renato Carosone con la sua Tu vuò fa l’Americano (1956). Negli anni ’90 sarà poi la volta di O’ Sole Mio portata alla ribalta dal tenore Luciano Pavarotti. Tra i più grandi esponenti della canzone napoletana ricordiamo Enrico Caruso, Roberto Murolo, Sergio Bruni e Massimo Ranieri, fino ai più moderni e contemporanei Pino Daniele, Gigi D’Alessio, Nino D’Angelo e Geolier.
12. Il Teatro Napoletano
Napoli ha un’importante tradizione teatrale conosciuta in tutto il mondo. Una rappresentazione di atteggiamenti folkloristici che ha davvero dell’autentico. C’è infatti chi dice che dietro ogni napoletano c’è qualcosa di teatrale, atteggiamenti quotidiani che sembrano quasi delle messe in scena.
Tutto ha inizio con la Maschera di Pulcinella, per il quale verrà costruito appositamente un teatro per le commedie in dialetto, il San Carlino.
È però nel Novecento che il teatro napoletano vede il suo massimo splendore. Tra i suoi esponenti non si possono non citare i fratelli De Filippo, simbolo del teatro partenopeo. Eduardo De Filippo è considerato uno dei padri del Neorealismo.
Che dire poi di Totò, il re della risata, all’anagrafe Antonio De Curtis. A cavallo tra teatro e cinema: nei suoi quarant’anni di carriera ha portato sul palcoscenico 50 opere e recitato in 97 pellicole. Autodidatta e amante dell’improvvisazione, è considerato come uno degli attori comici più amati di sempre.
11. Il mito di Maradona
Maradona per Napoli è stato, è, e sempre sarà un Dio. Era da poco terminato il campionato 1983/84, e l’allora 24enne Diego che all’epoca giocava nel Barcellona, durante un’intervista telefonica dichiarò “Mi piacerebbe giocare al Napoli”. Non disse “nel campionato italiano”, che all’epoca era tra i migliori del mondo, ma indicò proprio il club partenopeo che quell’anno terminò il girone a metà classifica.
Maradona è stato un trascinatore, un rivoluzionario e un condottiero che si è caricato la squadra e l’intera città sulle spalle per correggere e combattere gli errori di quell’Italia spaccata a metà che vedeva il Nord contro il Sud. Facendosi portavoce e portabandiera di un movimento volto all’equilibrio e al rispetto del popolo napoletano.
Per non parlare di quelle famose 5 giornate dell’aprile 1990: filotto di 5 vittorie consecutive, sorpasso del Milan in classifica e Maradona che innalza la Coppa dei Campioni d’Italia. Un trionfo che ancora oggi i tifosi napoletani ricordano come un momento epico. Due scudetti vinti negli stadi italiani, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa UEFA, un palmares che a Napoli nessuno è riuscito a ripetere in così poco tempo.
Diego Armando Maradona ha segnato un’epoca per Napoli: strappando la città dal vittimismo e la mentalità pedante. Il mito di Maradona vive ancora oggi per le strade della città: tanti sono i bambini napoletani battezzati col suo nome e, dopo la sua morte, lo Stadio San Paolo di Napoli ha cambiato il nome in Stadio Diego Armando Maradona.
La Napoli monumentale di Maradona: tour a piedi❯10. Il sangue di San Gennaro
Tanti sono i turisti a Napoli che accorrono il 19 settembre al Duomo partenopeo assieme ai fedeli per scoprire assistere al miracolo di San Gennaro: “Ma San Gennaro ha fatto il miracolo?”.
Che cos’è il miracolo di San Gennaro? Il miracolo di San Gennaro è un fenomeno religioso che si verifica a Napoli tre volte all'anno: il 3 maggio, il 16 dicembre e il 19 settembre. In queste date, durante una solenne cerimonia nel Duomo di Napoli, le ampolle contenenti il sangue di San Gennaro, raccolto dopo il suo martirio nel 305 d.C., si liquefano miracolosamente. Questo evento è considerato dai fedeli un segno della protezione divina e della intercessione del Santo Patrono della città.
San Gennaro fu decapitato per la sua fede cristiana e secondo la leggenda, una donna avrebbe raccolto il suo sangue in un’ampolla e conservato per venerarlo come reliquia. Il sangue si solidificò ma non completamente. Quindi il miracolo consiste nel fatto che ogni anno il sangue si liquefa o meno: se il sangue si è sciolto il miracolo è stato compiuto!
Il miracolo di San Gennaro è un evento che affascina e commuove da secoli i napoletani e i pellegrini che giungono da ogni parte del mondo. Al di là delle spiegazioni scientifiche, rappresenta un momento di profonda fede e di forte coesione per la comunità cittadina, anche perché per i napoletani il sangue che non si scioglie è un brutto segno di sventure, interpretato come segno di presagio infausto per la città.
Tour Guidato della Cappella e del Museo del Tesoro di San Gennaro❯9. La sua Metro Artistica
La Metro dell’Arte è una delle cose più belle e apprezzate nel mondo della città. Le stazioni della linea 1 (ed alcune fermate della metro 6) compongono un vero e proprio museo gratuito. Stazioni progettate da grandi architetti e ricche di istallazioni con opere di artisti mondiali.
Attualmente le stazioni sono 15 e collezionano circa 200 opere d’arte. Tra le più belle, la stazione Toledo, riconosciuta come la stazione della metro più bella d’Europa. La struttura è caratterizzata da superfici mosaiche che rappresentano scene di vita napoletana: c’è il mare, il Vesuvio, San Gennaro…
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Napule è na' camminata / Int'e viche miezo all'ate / Napule è tutto nu suonno / E a' sape tutto o' munno / Ma nun sanno a' verità (Napoli è camminare / Per le vie ed in mezzo agli altri / Napoli è un sogno / E la conosce tutto il mondo / Ma non sa la verità)
8. I suoi Mercati
Napoli è anche conosciuta per i suoi caratteristici mercati popolari e rionali. Tra i più conosciuti ritroviamo sicuramente:
• Il mercato di Posillipo: in cui trovare abiti vintage e originali;
• Il mercato di Porta Nolana: mercato del pesce molto frequentato, soprattutto durante le festività natalizie ma non solo, a Porta Nolana c’è un grande mercato di vestiti, nuovi e usati, che arriva fino al Centro Direzionale, un luogo in cui è possibile fare dei veri affari sostenibili;
• Villa Comunale e Riviera di Chiaia: dove si svolge il mercato dell’antiquariato;
• Il mercato dell’antiquariato di Agnano: all’interno dell’Ippodromo di Agnano, ogni fine settimana, si svolge uno dei mercati dell’antiquariato più belli e ricchi dell’intera città;
• Il mercato di Poggioreale: il mercato più frequentato dai napoletani, dove si può trovare di tutto. Il mercato di Poggioreale è immenso, dalle scarpe, ai vestiti, abiti, cappotti, brand firmati, si può trovare tutto a prezzi molto competitivi.
• Il mercato di Antignano: nel cuore del Vomero si svolge il mercato di Antignano, dove poter fare la spesa e comprare beni di prima necessità oppure comprare vestiti, scarpe, valigie, cappelli, costumi, tutto, trucchi e prodotti per la cura personale.
7. La sua Street Art
Tutti i personaggi famosi di Napoli, Totò, San Gennaro, Pino Daniele, Maradona, ecc. sono rappresentati nella street art della città. Un fenomeno sociale in continua crescita che comprende anche opere mastodontiche che riqualificano interi quartieri (vedi il caso delle opere di Jorit).
Tra le più famose anche l’opera di Banksy (la prima mai realizzata in Italia): una madonna grigio azzurra con una pistola al posto dell’aureola. Tra gli altri, il duo Cyop & Kaf che ha creato più di 200 murales sparsi negli angoli dei Quartieri Spagnoli. Il Parco dei Murales a Ponticelli: un'area urbana completamente ricoperta di murales, con opere di artisti provenienti da tutto il mondo.
La street art a Napoli è un fenomeno in continua evoluzione, con nuovi murales che vengono realizzati regolarmente. Se sei appassionato di arte urbana, Napoli è una città che non puoi perdere!
6. La Lingua Napoletana: patrimonio immateriale dell’UNESCO
Una particolare ragione che rende Napoli famosa nel mondo è per il suo dialetto, il napoletano, riconosciuto come una lingua a tutti gli effetti e divenuto patrimonio immateriale dell’UNESCO. Quindi non c’è da stupirsi se molti stranieri che studiano l’italiano fanno fatica a capire i napoletani.
C’è, in ogni caso, da fare una premessa su quello che è il riconoscimento dell’UNESCO: il dialetto napoletano, così come inteso dall’UNESCO, fa riferimento ad un insieme di dialetti alto meridionali parlati anche in altre regioni oltre la Campania. Quindi, un grande ceppo linguistico che include in esso altri dialetti.
Il napoletano è riconosciuto come:
- Lingua minoritaria dall'UNESCO, inserita nell'Atlante delle lingue in pericolo di estinzione;
- Lingua protetta dalla Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, ratificata dall'Italia nel 2003;
- Parte del patrimonio culturale immateriale dell'Italia, riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali.
5. Le sue viscere sotterranee
Oltre la Napoli di superficie, fortemente conosciuta è la Napoli Sotterranea, uno dei percorsi più famosi ed affascinanti della città.
Al di sotto della città di Napoli, sotto quelle strade percorse ogni giorni da migliaia di turisti e cittadini, si estende per chilometri e chilometri una folta rete di strade e cunicoli che compone quella che oggi è Napoli Sotterranea, una città sotto la città. Tra le altre da non perdere: la Galleria Borbonica, le Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso, il Cimitero delle Fontanelle.
La visita di Napoli Sotterranea è adatta a tutti, si accede dall'ingresso principale in superficie che si trova in Piazza San Gaetano 88, percorrendo Via dei Tribunali si raggiunge a piedi molto facilmente. Visitare Napoli sotterranea è un’esperienza unica per chiunque, ti consiglio sempre di portare con te una giacca leggera perché anche durante il periodo estivo le temperature nelle viscere della terra sono molto basse e potrebbe far freddo. La temperatura si aggira intorno ai 15 gradi centigradi, quando fuori ci sono oltre 30 gradi l'escursione termica è importante! Resta una buona idea in caso di pioggia!
Napoli Sotterranea: Tour Guidato❯4. La scaramanzia napoletana
La scaramanzia napoletana è un intreccio di riti, gesti e oggetti propiziatori che influenzano e in qualche modo determinano la vita dei napoletani. Le origini della scaramanzia sono antiche, plasmate dal tempo, dalle influenza religiose, pagane, cristiane e persino magiche.
Tra i simboli scaramantici più celebri troviamo il cornicello rosso, un peperoncino rosso a forma di corno portafortuna, da regalare per scongiurare la malasorte. Ci sono altri simboli scaramantici come le “corna”, il quadrifoglio, evitare di poggiare soldi e cappello sul letto, toccare il ferro. Tutti gesti che evocano scongiuri contro la mala sorte. Ad esempio i numeri 13 e 17 (considerati portatori di sventura e quindi evitati), evitare di camminare quando un gatto nero attraversa la strada.
Figure folkloristiche come il Munaciello, un folletto dispettoso, e la Bella 'Mbriana, una strega portafortuna, popolano l'immaginario scaramantico napoletano. La scaramanzia a Napoli non è solo superstizione, ma espressione di un profondo legame con la tradizione e con il senso di appartenenza a una comunità: “Non è vero ma ci credo!”.
3. Il caffè napoletano
Il caffè a Napoli è una cosa seria. Un rito quasi sacro che fa parte della cultura napoletana e della napoletanità. Il caffè di Napoli è particolare, dal gusto intenso e fatto con una maestria e “regole” precise nel rispetto della vera tradizione napoletana.
Attorno al caffè napoletano girano anche tanti luoghi comuni, come il fatto che il segreto della sua bontà sia nell’acqua vesuviana. In realtà, il segreto è nella particolare tostatura dei chicchi, oltre che nella preparazione.
Riti e storie ruotano attorno al caffè napoletano. È questo il caso del caffè sospeso, nato nel quartiere della Sanità: l’avventore paga due tazzine a beneficio di un ignoto indigente che ne faccia richiesta.
2. Il parco archeologico di Pompei
Il Parco Archeologico di Pompei, sito Patrimonio dell'Umanità UNESCO, custodisce le rovine dell'antica città romana sepolta dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Passeggiando tra le sue vie lastricate, si compie un viaggio indietro nel tempo, immergendosi nella vita quotidiana di un'epoca fiorente.
Pompei è un simbolo di Napoli e dell'Italia, richiamando ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo. La sua storia e la sua bellezza la rendono una tappa imperdibile per chi desidera conoscere la storia antica e la cultura italiana.
Visitare Pompei non significa solo ammirare resti archeologici ma rivivere un'intera civiltà, immaginare la vita quotidiana, i rumori delle strade, le attività degli abitanti, un'esperienza emozionante che rende questo sito archeologico unico al mondo.
Cosa vedere a Pompei? Tra le sue rovine, si ammirano ville decorate con affreschi e mosaici, terme pubbliche, l'affollato Foro, il Teatro Grande e il piccolo Anfiteatro. La Casa dei Fauni, la Villa dei Misteri e la Casa del Fornaio sono solo alcuni dei tesori da scoprire.
Alla scoperta di Pompei❯
1. I parchi pubblici e le zone verdi: polmoni naturali
Napoli è famosa, come ogni grande città, perché è dotata di zone verdi e parchi pubblici ideali per trascorrere delle giornate all'aria aperta, respirando ossigeno e liberando i polmoni dallo smog cittadino.
Se sei un cittadino napoletano o un turista che cerca una zona verde in cui rilassarsi, magari facendo un picnic o bevendo una bevanda fresca o semplicemente per fare una passeggiata o sport, questo è il luogo perfetto per te.
Tra le zone Verdi della città di Napoli bisogna menzionare il Real Parco di Capodimonte, la più grande area verde per estensione della città al cui interno è situato anche il Real Museo di Capodimonte.
Il Parco virgiliano è uno dei luoghi perfetti per passare una giornata all'insegna del relax, preferito da molti napoletani soprattutto dai più giovani e degli studenti, che amano trascorrere le giornate all'aria aperta studiando sui verdi prati.
La Villa Floridiana di Napoli è uno dei polmoni verdi della città, situato nel cuore del quartiere Vomero. La villa è perfetta per delle passeggiate, fuggire dallo smog e dall'inquinamento acustico della città, fare dei picnic o passare delle mattinate a leggere. All'interno del Parco della Floridiana è presente anche un belvedere dal quale si ammira un panorama mozzafiato del Golfo di Napoli. All'interno del parco è presente anche il museo duca di Martina.
La Villa Comunale di Napoli, a pochi passi dal bellissimo lungomare di Mergellina c’è questa enorme area verde, un giardino pubblico che separa la Riviera di Chiaia dal lungomare di Via Caracciolo. È da sempre un luogo perfetto per una passeggiata, leggere un libro, mangiare, un gelato, grazie ai suoi spazi aperti è perfetta per fare attività sportiva.
La villa è dotata anche di parchi giochi per i bambini, quindi cari genitori se avete dei bambini e volete fare una passeggiata sul lungomare di Napoli avrete poi la possibilità di spostarvi nella villa comunale per far divertire i vostri pargoletti.
Il Parco vergiliano chiamato così perché ospita la tomba del sommo Virgilio ma non solo ospita anche la tomba del sommo poeta italiano Giacomo Leopardi.
Come godere al meglio Napoli?
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Allora, che aspetti, vieni a Napoli!
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