Vivi con noi l’adrenalina delle Pariglie Sarde, spettacolari corse acrobatiche a cavallo legate profondamente alla storia e alla cultura dell’isola.

La Sardegna, da Nord a Sud attraverso città di mare e di terra, splendidi borghi e incredibili paesaggi dove uomini e natura riescono a vivere in perfetto equilibrio, è una terra dove il fascino delle tradizioni e del folklore, ancora oggi, risplende molto più intensamente che altrove.

Le Pariglie Sarde, che affondano le proprie radici nelle giostre cavalleresche, sono una delle testimonianze più belle e coinvolgenti del ricchissimo patrimonio culturale dell’antica isola di Ichnusa, ma rappresentano molto più di semplici corse a cavallo.

Sa Pariglia, come si dice in lingua sarda, radicate così profondamente nel tessuto identitario dell'isola, sono infatti un mix di storia, colori e suoni, emozioni, pura adrenalina e spettacolari acrobazie eseguite al galoppo, fungendo da vere e proprie celebrazioni che vedono i cavalieri incarnare i valori della comunità come eroi locali d’altri tempi.

In questo articolo scopriremo insieme 5 curiosità sulle Pariglie, le spettacolari corse acrobatiche a cavallo che accendono la passione dell’identità culturale sarda!

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La magia delle Pariglie Sarde: adrenalina, destrezza e tante emozioni

Assistere ad una Pariglia è un’esperienza davvero adrenalinica per vivere appieno lo spettacolo della Sardegna più autentica e pittoresca, un vortice di emozioni che accompagna ogni spettatore al ritmo frenetico degli zoccoli dei cavalli lanciati al galoppo e delle acrobazie mozzafiato compiute dai cavalieri.

Questa particolare corsa circense a cavallo viene eseguita solitamente da una coppia o da un trio di cavalieri esperti, dalle spiccate doti atletiche e acrobatiche e dalla grandissima destrezza, capaci dunque di saper condurre egregiamente i propri animali sul percorso e al contempo mettere in pratica manovre e figure sorprendenti ad elevata velocità.

Una caratteristica delle Pariglie Sarde riguarda inoltre l’estetica dello spettacolo equestre, un fattore fondamentale che conferisce ad ogni corsa sensazioni uniche e peculiarità legate alle tradizioni locali di ogni provincia e comune. Cavalli e fantini infatti, nella loro armoniosa e spericolata esibizione, portano con fierezza costumi e accessori del folklore e della tradizione sarda ricchissimi di colori e dettagli.

Rispettivamente, i cavalli indossano solitamente una bardatura ricamata e impreziosita da coccarde, mentre i cavalieri sfoggiano spesso maschere e meravigliosi abiti tradizionali, in particolare per le Pariglie corse in occasione del Carnevale, una festività molto sentita qui in Sardegna.

Vuoi sapere di più sul mondo delle Pariglie Sarde? Ecco 5 interessanti curiosità!

5. Le origini delle Pariglie Sarde, dal medioevo fino ad oggi

Pariglie, Sardegna

Come per molte tradizioni della cultura della Sardegna (e non solo) le origini delle Pariglie Sarde sono da rintracciare molto indietro nel tempo, in un’epoca remota della quale conserviamo un ricordo più romanzato e folkloristico che puramente storico.

Torniamo indietro a circa un millennio fa, nel cuore del medioevo dopo l’anno 1000, e in particolare nel secolo successivo con l’inizio delle Crociate, quando in tutta Europa iniziò a diffondersi l’usanza del tornei militari come occasione di svago ed intrattenimento per la popolazione, ma anche di addestramento per i futuri cavalieri.

Inizialmente queste giostre cavalleresche venivano disputate in qualità di corse equestri combinate al combattimento con spada o lancia, ma successivamente ci fu un progressivo abbandono della natura militare dei giochi - pur mantenendo l’uso delle armi come strumenti per colpire al volo fantocci o altri oggetti - fino alla completa trasformazione delle Pariglie in veri e propri spettacoli artistici (intorno al ‘500) incentrati esclusivamente sulle capacità acrobatiche e sulla destrezza al galoppo dei cavalieri.

Attraversando i secoli più recenti, le Pariglie Sarde sono giunte fino ad oggi nella veste di tradizionali sfilate e corse acrobatiche a cavallo strettamente legate alla celebrazione di ricorrenze sacre e profane, rappresentando sia per i cittadini che per i turisti uno dei tratti folkloristici più affascinanti e coinvolgenti della Sardegna.

4. La differenza tra la Pariglia e la Sartiglia

La tradizione folkloristica delle Pariglie Sarde si è diffusa nel corso dei secoli in tutto il territorio dell’isola, acquisendo caratteristiche, valori e significati diversi a seconda della cultura locale di ogni provincia, città o borgo. A tal proposito, è doveroso parlare della corsa più eccentrica della Sardegna: la Sartiglia di Oristano.

Infatti, mentre Sa Pariglia indica genericamente ogni esibizione artistica equestre di carattere prevalentemente acrobatico, la Sartiglia è una particolare giostra a cavallo tipica della storica capitale del Giudicato di Arborea che ancora oggi mantiene viva la tradizione dei tornei cavallereschi medievali.

Disputata in occasione del Martedì Grasso e dell’ultima domenica di Carnevale, la Sartiglia è infatti un evento di grande attenzione storica e culturale per la città di Oristano (disputata ufficialmente per la prima volta nel 1546 secondo le più antiche fonti storiche attendibili) che prevede la spettacolare Corsa alla Stella - una vera e propria giostra d’altri tempi, rigorosamente in maschera e indossando sgargianti costumi tradizionali, dove i cavalieri al galoppo devono colpire una stella d’acciaio sospesa a mezz'aria con la propria spada - seguita poi anche dalle coloratissime e pazzesche Pariglie acrobatiche.

3. Le acrobazie più spettacolari delle Pariglie Sarde

Pariglie Sarde: acrobazie

A proposito di acrobazie, elemento centrale nelle Pariglie Sarde, è il momento di scoprire quali sono le più spettacolari manovre e formazioni eseguite dai cavalieri al galoppo.

- Due su Due, Pariglia corsa in coppia dove i due cavalieri rimangono in equilibrio in piedi sulla sella dei loro cavalli e si sostengono a vicenda durante tutta la corsa;

- Ponte, Pariglia corsa in trio dove due cavalieri seduti ne sostengono un terzo che si allunga disteso sulle loro spalle;

- Bastone, Pariglia corsa in trio dove due cavalieri seduti ne sostengono un terzo in piedi sulle loro spalle, utilizzando come unico punto d'appoggio un lungo bastone tenuto alto dai suoi compagni;

- Verticale, Pariglia corsa in trio dove due cavalieri seduti ne sostengono un terzo sulle loro spalle mentre esegue una verticale, rimanendo a testa in giù con le gambe verso l'alto;

- Sa Sedda, Pariglia corsa in trio dove i due cavalieri esterni della formazione tolgono le selle ai propri cavalli e, appoggiandosi al compagno al centro restando in equilibrio in piedi sul dorso dei loro cavalli in corsa, le mostrano al pubblico.

2. S’Ischiglia, la Pariglia di Bonorva in provincia di Sassari

Un’altra manifestazione degna di nota legata al mondo delle Pariglie Sarde è la Corsa a S’Ischiglia che si svolge nel borgo di Bonorva, in provincia di Sassari, in particolare al termine dei festeggiamenti per il Carnevale - considerato uno dei più belli e divertenti in Sardegna - nei cosiddetti giorni della pentolaccia, ovvero nel weekend successivo al Martedì Grasso nonché momento di inizio della Quaresima.

Oltre al chiaro valore religioso attribuito alla celebrazione della Pariglia di Bonorva, la S’Ischiglia enfatizza in modo molto importante anche l’antica tradizione agricola del borgo, famoso storicamente addirittura come il “granaio della Sardegna” per la quantità e la qualità della produzione di frumento nella fertile Piana di Santa Lucia.

Uno dei personaggi chiave della Pariglia di Bonorva è Su Asone de Carrasegare, ovvero colui che un tempo aveva il compito di guidare i cavalli nella pratica della trebbiatura. Nella mattina del sabato è lui che dà il via alle celebrazioni con il saluto al sindaco e la consegna del drappo verde e blu di Bonorva, prima della pittoresca sfilata inaugurale di cavalli e fantini (vestiti in eleganti abiti tradizionali, ma senza maschere) accompagnati da bandiere, trombe e tamburi, seguita dalle spettacolari corse acrobatiche dell’Asone e dei suoi cavalieri.

La domenica si disputa invece la Corsa a S’Ischiglia di Bonorva, ovvero una giostra che ricorda nelle dinamiche la Sartiglia di Oristano, dove i cavalieri devono colpire e far squillare una campanella - chiamata appunto s’ischiglia in lingua sarda - agganciata ad un nastro.

1. Quando si corrono le Pariglie Sarde?

Sebbene le Pariglie Sarde siano manifestazioni folkloristiche legate soprattutto a festività religiose come il Carnevale, o comunque ispirate da antichi rituali agricoli di buon auspicio da compiere tra la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera, in realtà esse trovano spazio anche in altri momenti del calendario.

Uno degli esempi più significativi è la Cavalcata Sarda, considerata tra gli eventi culturali più importanti in Sardegna. Si svolge a Sassari in una domenica solitamente a fine maggio o inizio giugno, e consiste in una lunga sfilata a cavallo di gruppi folkloristici provenienti da tutta l’isola, ovviamente in abiti tradizionali, seguita dalle immancabili Pariglie acrobatiche presso l’ippodromo cittadino.

La Cavalcata Sarda così come la conosciamo oggi fu istituita ufficialmente solo nel 1951, ma molto probabilmente trae le sue origini indietro al 1711 quando il comune cittadino invitò la nobiltà locale a rendere omaggio al Re di Spagna, evento poi ripetuto in chiave più moderna nel 1899 quando la città omaggio il Re Umberto I di Savoia e la Regina Margherita in visita a Sassari.

Nel caldo dell’estate, invece, per chi ama le corse acrobatiche a cavallo è assolutamente imperdibile l’adrenalinica Rassegna Regionale di Pariglie che si svolge ogni anno a luglio nel comune di Ovodda, in provincia di Nuoro, un evento che sin dagli anni ‘90 valorizza e promuove questa straordinaria tradizione culturale che mescola sacro e profano, passato e presente, rischio e divertimento.

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