Denise  Penna

Denise Penna

Tra le numerose chiese di Napoli, il Monastero di Santa Chiara e il suo celebre Chiostro sono un gioiello artistico unico nel suo genere nel cuore del centro storico

Monastero e Chiostro di Santa Chiara: i biglietti più scelti dai viaggiatori

Monastero e Chiostro di Santa Chiara a Napoli: un’oasi di pace, fede e bellezza

Tra via Benedetto Croce, via San Sebastiano e piazza del Gesù, nel cuore pulsante del centro storico di Napoli, sorge un edificio imponente ma discreto, che probabilmente salta poco all’occhio, ma che cela al suo interno un inestimabile tesoro. Il Monastero di Santa Chiara e il suo Chiostro formano un importante complesso monumentale, uno dei simboli forse meno conosciuto della città ma allo stesso tempo un importante punto di riferimento per i napoletani.

La chiesa risale al XIV secolo ed è in stile gotico, senza però dare nell’occhio come molti edifici sacri nordeuropei; punto di riferimento per gli Angioini (molti dei quali sono qui seppelliti) e per i Borboni, durante la cui dominazione fu un celebre monastero. Fu proprio in quest’epoca che fu realizzato il bellissimo chiostro maiolicato con giardino barocco, su un progetto dell’architetto napoletano Domenico Antonio Vaccaro. E proprio le maioliche decorate, ricordando lo stile delle ceramiche amalfitane, sono l’indiscussa particolarità di questa gemma artistica.


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Informazioni Utili per visitare il Monastero e il Chiostro di Santa Chiara

L’accesso alla sola Basilica di Santa Chiara è gratuito e segue orari autonomi, dalle 7:45 alle 12:45 e dalle 16:30 alle 20:00.

L’accesso al resto della struttura segue tale orario:

Lunedì - sabato: 9:30–17:00

Domenica: 10:00 – 14:00

L’acquisto del biglietto per tutto il complesso è di € 7, € 5 ridotto per studenti under 30, insegnanti e over 65, € 4 dai 7 fino ai 17 anni, gratuito per minori di 7 anni e disabili con accompagnatori.

L’acquisto del ticket dà accesso a tutta il complesso.



Come arrivare al Monastero e Chiostro di Santa Chiara

Il Monastero e Chiostro di Santa Chiara si trova nell’omonima via, il un ideale incrocio tra le vie più caratteristiche del centro storico di Napoli - via Benedetto Croce, parte di Spaccanapoli, e via San Sebastiano - e la splendida piazza del Gesù. Dalla stazione centrale è una lunga passeggiata a piedi (20-30 minuti) ma se volessi prendere i mezzi pubblici, sappi che avrai a disposizione:

  • La Metro Linea 1 alle fermate Università o Dante, oppure la Metro Linea 2 alla fermata Montesanto; in entrambi i casi dovrai considerare 5 o 10 minuti a piedi aggiuntivi.


  • I Bus 151 alla fermata Nuova Marina oppure R2 e 202 alla fermata Corso Umberto; anche in questo caso dovrai aggiungere un’altra breve passeggiata.

Se invece vieni dall’aeroporto di Capodichino, con l’Alibus potrai scendere alla fermata di piazza Dante.


Monastero e Chiostro di Santa Chiara: le migliori attrazioni nei dintorni

i migliori luoghi da visitare

Domande frequenti sul Monastero e Chiostro di Santa Chiara a Napoli 


Nella basilica di Santa Chiara si eseguono messe? Si celebrano cerimonie?
Certamente, gli orari sono i seguenti:

lun - mer: 19:00

gio: 18:30

ven: 19:00

sab: 19:00

dom: 10:30, 12:00, 19:00

Tutti i riti cattolici si celebrano allo stesso modo - matrimoni, battesimi, funerali ecc.


Quanto dura una visita al complesso?
Il complesso è visitabile nel corso di circa un’ora, tuttavia si può esplorare ogni sezione con la massima libertà.


È possibile richiedere una visita guidata?
Sì, prenotando con almeno 10 giorni di anticipo e con gruppi di almeno 25 persone.


In che stile è realizzato il complesso?
La facciata della basilica è in stile gotico Trecentesco, mentre il campanile esterno rappresenta un mix di stili, dati i vari periodi storici in cui sono stati realizzati i vari piani. Il chiostro, invece, è successivo e risale al 1739.


Chi è sepolto all’interno della Basilica?
Nella basilica sono seppelliti ben 21 membri della dinastia Borbone napoletana, che riposano in pace nella loro cappella privata - l’ultima porzione attualmente superstite del Regno delle Due Sicilie! Tra questi vi sono ben 4 monarchi, tra cui l'ultimo re, Francesco II di Borbone. considerato l'unico confine territoriale superstite delle Due Sicilie dopo l'unità d'Italia.


Storia del Complesso Monumentale di Santa Chiara

Il Complesso Monumentale di Santa Chiara venne realizzato tra il 1310 al 1328, frutto della profonda fede del re Roberto D’Angiò e di sua moglie Sancia di Maiorca e in particolare della loro devozione a San Francesco. Il complesso, a quel tempo, comprendeva la chiesa, un monastero e un convento. Il monastero ospitava i Frati Minori, mentre il convento ospitava le Clarisse. E fu proprio la loro sempre più crescente presenza, probabilmente, a dare il nome alla chiesa.

La basilica è in stile gotico provenzale, come si evince dallo splendido rosone sulla facciata e dalla forma acuminata del tetto; accanto all’ingresso, si erge la suggestiva torre campanaria, iniziata nel Trecento e completata nel Seicento, che presenta dunque un interessante mix di stili. All’interno sono presenti bellissime cappelle e affreschi che vale la pena di visitare.

Il complesso vede anche una zona archeologica di epoca romana, una stazione termale che emerse dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che distrussero gran parte dell’edificio ma che diedero l’opportunità di esplorarne le fondamenta. L’aspetto pre e post bombardamento viene raccontato in una proiezione della Sala Video, che in 15 minuti ricostruisce i danni delle esplosioni e le fasi della ricostruzione. I resti dell’antica basilica si possono apprezzare nel Museo dell’Opera. È possibile visitare anche la bellissima Biblioteca, che raccoglie testi e reperti del periodo in cui era attivo il convento delle Clarisse, è un Presepe originale del Settecento.

Ma l’attrazione principale è certamente il chiostro maiolicato, uno dei quattro esistenti ma unico visitabile. Si tratta di un colonnato progettato per dare un tocco di modernità al giardino, le cui colonne sono rivestite, per l’appunto, in ceramica dipinta; i soggetti rappresentati vivacizzano e si armonizzano con l’ambiente e con la vegetazione e sono principalmente fiori, piante e foglie ma anche scene mitologiche, di tradizioni popolari e di vita quotidiana. Solo uno è riservato all’attività monacale e si tratta di una Clarissa che nutre un gruppo di gatti.


Visita Napoli e le sue altre attrazioni

  • Palazzo Reale: nella splendida piazza del Plebiscito, a pochi metri dal mare, sorge il Palazzo Reale, un gioiello Seicentesco (poi modificato nell’Ottocento) progettato dai migliori architetti napoletani, come Luigi Vanvitelli, Ferdinando Sanfelice e Domenico Fontana. Ospitò i governatori del Regno delle Due Sicilie tra il Settecento e l’Ottocento, ovvero i viceré spagnoli e austriaci, i sovrani Borboni e infine i Savoia a seguito dell’unità d’Italia. Tesoro di secoli di storia, presenta numerose testimonianze della vita quotidiana delle dinastie che vi sono succedute.


  • Castel dell’Ovo: questo suggestivo edificio accarezza il pelo dell’acqua nel celebre golfo, sull’isolotto di Megaride. Si tratta di un’imponente fortezza di origine normanna. Secondo la leggenda il nome deriverebbe da un uovo magico nascosto nell’edificio dal poeta Virgilio (sì, quello della Divina Commedia) e che aveva il potere di sorreggere l’intera struttura.


  • Maschio Angioino o Castel Nuovo: è sede della Società napoletana di storia patria e del comitato di Napoli dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, nonché del Museo civico locale. E’ il simbolo della grandezza di Carlo D’Angiò, che dopo aver sconfitto gli Svevi divenne sovrano della Sicilia e trasferì la capitale del regno da Palermo a Napoli nel 1266.


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