Museo Archeologico di Reggio Calabria: i biglietti più scelti dai viaggiatori

Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria con cartolina PemCards

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I Bronzi di Riace rinvenuti nel 1972 ed esposti al Museo di Reggio Calabria


Quanto grandi e importanti siano state le civiltà della Magna Graecia possiamo scoprirlo soltanto visitando il Museo archeologico di Reggio Calabria. Città fiorenti e colte, che commerciavano in tutto il Mediterraneo e acquistavano opere dʼarte di fattura pregevole, come i Bronzi di Riace, le sublimi statue di due guerrieri che incarnano più di qualsiasi altra immagine la magnificenza di quella cultura. Furono rinvenute nel 1972 nel mare al largo della Calabria tirrenica ed esprimono lʼarmonia, la perfezione delle forme classiche con il plus di dettagli mirabili.

I Bronzi di Riace sono ospitati nel MArRC, il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, uno dei più importanti dʼItalia, noto anche come Museo Nazionale della Magna Graecia. Le statue si trovano al piano terra (Livello D) alla fine del percorso espositivo, in uno dei cinque livelli che compongono Palazzo Piacentini, la sede del museo reggino, concepito dopo il devastante terremoto del 1908 e costruito con tecniche moderne fra il 1932 e il 1941 espressamente come museo e, infine, interamente ristrutturato nel 2016.

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Dalla preistoria allʼetà classica, informazioni utili sul Museo di Reggio Calabria


Il percorso espositivo del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria abbraccia tutta la storia della regione Calabria ma anche di siti lucani e siciliani. Ci sono ritrovamenti preistorici di grande rilievo, i vasellami e gli utensili di età greca e romana, una collezione numismatica importante e naturalmente le opere dʼarte, come appunto i Bronzi di Riace.

Considerata la fragilità delle due statue ‒ ribattezzate popolarmente il Giovane e il Vecchio ‒ adagiate per oltre 2000 anni in fondo al mare, lʼaccesso alla sala che le accoglie è contingentato, massimo 20 persone alla volta. Lʼambiente è inoltre sottoposto a un clima controllato, con lʼumidità al 40-50% e la temperatura a 21-23 gradi. Inoltre i Bronzi poggiano su una struttura antisismica che dovrà proteggerle in caso di terremoto.

Alte due metri e pesanti 190 chilogrammi ciascuna, le statue rivelano una minuzia dei particolari davvero sorprendente, che le rende capolavori dʼinestimabile valore: i denti del “Giovane” si intravedono fra le labbra e sono in argento, la cornea è in avorio e la pasta di vetro è stata usata per modellare lʼiride. Sulla mano sinistra di entrambe si vedono le cinghie che servivano per tenere lo scudo, mentre le mani destre vuote avrebbero dovuto impugnare la spada o, più probabilmente, unʼasta.



Museo Archeologico di Reggio Calabria: consigli per la tua visita

Domande frequenti sul Museo archeologico di Reggio Calabria

1. Quali sono gli orari di vista e quanto costano i biglietti?

Il museo è aperto da martedì alla domenica dalle ore 9 alle 20. Il biglietto intero costa 10 euro, il ridotto dai 18 ai 25 anni soltanto 2 euro, mentre i minori entrano gratis.

2. La prenotazione è obbligatoriamente online?

No, è possibile anche lʼacquisto sul posto. È però consigliabile prenotare e acquistare i biglietti in anticipo, visto lʼaccesso contingentato alla sala dei Bronzi di Riace.

3. Ci sono limitazioni per vedere i Bronzi di Riace?

Sì. L’accesso alla Sala dei Bronzi di Riace è consentito a gruppi di massimo 20 persone alla volta. La visita dura 10 minuti, ma prima cʼè una sosta nella sala pre-filtro di circa 20 minuti, durante i quali un video intratterrà i visitatori sulle opere.

4. Quale artista ha scolpito le statue dei Bronzi di Riace?

Gli autori delle statue sono anonimi, pur essendo datate con certezza nel V secolo a.C. Per la perfezione tecnica e stilistica e lʼarmonia delle proporzioni, le ipotesi non dimostrate è che nascano nella cerchia della scuola di Fidia (la statua del Giovane) e in quella di Policleto (del Vecchio).

Come arrivare al Museo archeologico di Reggio Calabria?


Il modo più semplice e comodo è il treno, con la stazione di Reggio Calabria Lido che dista due minuti a piedi dal museo sito in piazza De Nava. Ma vediamo nei dettagli:

In treno:

Dalla stazione di Reggio Calabria Centrale bisogna uscire su piazza Garibaldi, qui ci saranno ad attendervi ben 16 linee di autobus che portano al museo. Eccole: linee 5, 6, 7, 10, 11, 14, 17, 18, 103, 107, 115, 119, 121, 122, 123, 124. Invece dalla stazione di Reggio Calabria Lido, in piazza Indipendenza, il museo dista due minuti a piedi.

Dallʼaeroporto:

Sbarcati all’aeroporto di Reggio Calabria, c’è un servizio di bus cittadini che porta nelle vicinanze del museo con queste linee: 27, 28, 113, 115, 118, 119, 122.

In auto:

Completata lʼautostrada A2 Salerno-Reggio Calabria (un tempo A3), seguire le indicazioni per la superstrada A3 verso Nord fino all’uscita “Reggio Calabria Porto”. Si prosegue sulla circonvallazione fino a entrare in città, percorrendo viale Genovese Zerbi fino a Piazza Indipendenza. Da qui si prosegue in via Vollaro e subito, alla sinistra, cʼè il Museo.

Dal Porto:

A piedi. Basta percorrere la strada in salita di fronte all’uscita degli aliscafi e poi proseguire lungo viale Genovese Zerbi fino alla Rotonda di Piazza Indipendenza. Da qui si cammina per via Vollaro e subito sulla sinistra si trova il Museo.

Cosa vedere oltre ai Bronzi di Riace


I Bronzi sono naturalmente lʼopera capolavoro del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Orgoglio della città e ambite dai musei di tutto il mondo, le statue ritrovate al largo di Riace Marina meritano da sole la visita al museo. Ma qui ci sono tante e pregevoli testimonianze della Magna Graecia, dalle statue dei Dioscuri (i gemelli Castore e Polluce) ritrovati nellʼantica necropoli di Metaurus (vicino Gioia Tauro) alla statua marmorea del “fanciullo” (kouros).

In bronzo sono anche la “testa del filosofo”, che qualcuno ritiene sia Pitagora, il grande matematico che fondò la colonia di Kroton (Crotone), e in bronzo anche i ritrovamenti di Porticello. Si può ammirare al museo reggino anche copia delle incisioni rupestri ritrovate nella Grotta del Romito a Papasidero (in provincia di Cosenza) e vari ritrovamenti dellʼetà classica delle colonie di Sibari, Kaulonia, Reghion e altre città.

Curiosità sul Museo Archeologico di Reggio Calabria

 

Cosa cʼè vicino al Museo che ospita i Bronzi di Riace?

Il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria si trova in Piazza De Nava, in pratica sul lungomare Italo Falcomatà, con una splendida vista a sud sullʼimponente cono dellʼEtna, che qui si ammira meglio di qualsiasi altro posto poiché si specchia nel mare dello stretto di Messina. Sul lungomare si affacciano ville liberty e sono esposte opere di arte contemporanea.

Cosʼaltro vedere a Reggio Calabria e dintorni?

Per molti il lungomare Italo Falcomatà è il chilometro più bello dʼItalia e chiude con uno slargo chiamato Arena dello Stretto. A Reggio Calabria sono da vedere il Duomo dedicato alla Maria Assunta, ristrutturato dopo il catastrofico sisma del 1908; il Castello Aragonese, riaperto al pubblico nel 2015 dopo una lunga ristrutturazione; il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”, con opere dʼarte contemporanea tra cui una delle celebri “Piazza dʼItalia” di Giorgio De Chirico. A nord di Reggio Calabria cʼè Scilla, uno dei borghi più belli dʼItalia, soprattutto nella frazione sul mare di Chianalea di Scilla. Allʼinterno spicca il paese fantasma di Pentedattilo.

La frase: “Quando ho visto per la prima volta i Bronzi di Riace, ho percepito tutta la forza del mondo in cui erano vissuti. E li ho sentiti umani, vivi. Se avessi potuto poggiare il palmo della mia mano sul loro petto, avrei potuto sentire il battito formidabile del cuore” (Alberto Angela).