Il Palazzo Reale di Torino è una delle residenze sabaude più importanti del Piemonte, situata nel centro della città, nella Piazzetta Reale adiacente a Piazza Castello. Nel 1563, il duca Emanuele Filiberto trasferì la capitale del ducato sabaudo a Torino, insediando la corte nell'antico palazzo vescovile. Poi, nel 1584, Carlo Emanuele I affidò all'architetto Ascanio Vitozzi il progetto per la costruzione di un nuovo palazzo.
Dopo il 1643, la direzione dei lavori passò ad Amedeo di Castellamonte e poi a Carlo Morello. Il palazzo divenne il centro della corte sabauda e simbolo del potere dinastico per almeno tre secoli. Con il trasferimento della capitale da Chambéry a Torino, il palazzo fu costantemente aggiornato e adeguato al gusto e alle esigenze della dinastia regnante. Oggi, il Palazzo Reale è famoso per le sue sale magnificamente decorate, tra cui la Sala da Ballo e la Sala del Trono. I visitatori possono anche esplorare i Giardini Regi e altre strutture storiche collegate al complesso.
Orari di apertura
Il Palazzo Reale di Torino è aperto dal martedì alla domenica, dalle 9:00 alle 19:00 (ultimo ingresso alle 18:00). Il lunedì il palazzo resta chiuso.
Prenotazione
Per evitare lunghe attese, si consiglia vivamente di prenotare i biglietti in anticipo. Con l'acquisto online, puoi scegliere tra diverse opzioni come biglietti d'ingresso standard, tour guidati con accesso prioritario o pacchetti combinati con altre attrazioni della città. Prenotando anticipatamente, potrai assicurarti l'ingresso nell'orario desiderato e vivere un'esperienza più completa.
Da dove accedere al Palazzo Reale
L'ingresso principale del Palazzo Reale di Torino si trova in Piazzetta Reale 1, nel cuore della città. Per chi arriva in auto, è importante sapere che l'area è soggetta a Zona a Traffico Limitato (ZTL). Si consiglia quindi di parcheggiare in zone limitrofe e proseguire a piedi. Se preferisci i mezzi pubblici, la fermata più vicina è Piazza Castello, servita da autobus e tram urbani. Per un'esperienza senza stress, alcuni pacchetti includono visite guidate con un comodo punto di ritrovo nel centro di Torino.
Il Palazzo Reale di Torino si trova in Piazzetta Reale 1, nel cuore della città. Ecco come raggiungerlo:
A piedi
Dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova, percorri Via Roma fino a Piazza Castello; il tragitto dura circa 15-20 minuti.
In treno
Dalle stazioni Porta Nuova e Porta Susa, puoi proseguire a piedi o utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere il Palazzo Reale.
In autobus o tram
Le linee 4, 11, 51, 56 e 57 fermano nelle vicinanze del Palazzo. Le fermate più vicine sono Duomo - Musei Reali e Castello.
In auto
Seguendo le indicazioni per il centro città, ricorda che il Palazzo Reale si trova in una Zona a Traffico Limitato (ZTL). Verifica le restrizioni orarie e cerca parcheggi nelle vicinanze.
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Quanto tempo occorre per visitare il Palazzo Reale a Torino?
La visita al Palazzo Reale di Torino richiede circa 1,5-2 ore per esplorare le principali sale e l'Armeria Reale. Per un percorso completo dei Musei Reali, inclusi Galleria Sabauda e Museo di Antichità, sono necessarie circa 4 ore.
Chi ha abitato nel Palazzo Reale di Torino?
Il Palazzo Reale di Torino fu la residenza ufficiale della Casa Savoia per tre secoli, ospitando duchi, re e regine, tra cui Emanuele Filiberto, Carlo Emanuele I e Vittorio Amedeo II. Dopo l'Unità d'Italia, la famiglia reale si trasferì a Firenze, e il palazzo perse la sua funzione di residenza principale.
Cosa c’è dentro Palazzo Reale?
Il Palazzo Reale di Torino è il cuore dei Musei Reali, un complesso culturale che racchiude tesori di inestimabile valore storico e artistico. Gli Appartamenti Reali si distinguono per le loro sontuose sale, impreziosite da soffitti intagliati e grandi tele allegoriche di Jan Miel e Charles Dauphin, che esaltano le virtù del sovrano. L'Armeria Reale ospita una delle più scenografiche collezioni di armi e armature antiche del mondo, mentre la Cappella della Sindone, capolavoro dell’architettura barocca, fu progettata per custodire la Sacra Sindone.
La Galleria Sabauda conserva una straordinaria collezione di dipinti, sculture e arti decorative, offrendo un viaggio nell'arte dal Medioevo al Settecento. Il Museo di Antichità, tra i più antichi in Europa, raccoglie reperti archeologici di grande valore, testimoniando il passato remoto del Piemonte.
Come accedere ai Giardini Reali a Torino?
I Giardini Reali di Torino sono un'oasi verde di straordinario valore storico e ambientale, situata nel cuore della città. L'accesso ai giardini è gratuito e avviene principalmente attraverso Piazzetta Reale 1, adiacente al Palazzo Reale. Per chi utilizza i mezzi pubblici, le fermate Garibaldi e Castello sono a pochi passi dall'ingresso.
Per visitare il Palazzo Reale di Torino, puoi scegliere tra diverse opzioni di tour e biglietti:
Il Palazzo Reale di Torino è un capolavoro di architettura barocca e neoclassica, progettato da Ascanio Vittozzi e ampliato nei secoli da Carlo e Amedeo di Castellamonte, Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri. La facciata, elegante e simmetrica, domina Piazza Castello, mentre all'interno il palazzo presenta ambienti riccamente decorati con affreschi, stucchi dorati e arredi sontuosi.
L'elemento architettonico più celebre è la Scala delle Forbici di Juvarra, un'opera ingegneristica che collega armoniosamente i piani superiori con un effetto scenografico straordinario. Un altro punto di grande interesse è la Cappella della Sacra Sindone, progettata da Guarino Guarini, esempio di architettura barocca con la sua straordinaria cupola a struttura elicoidale.
I Giardini Reali, situati sul retro del palazzo, rappresentano una delle poche aree verdi storiche del centro di Torino. Realizzati secondo il gusto francese, offrono un equilibrio tra natura e architettura con viali alberati, fontane e statue. Il complesso del Palazzo Reale, parte dei Musei Reali di Torino, conserva ancora oggi la sua funzione di testimonianza storica e artistica della dinastia sabauda, rendendolo una meta imprescindibile per chi visita la città.
Il Palazzo Reale di Torino è ricco di storia e fascino, con numerosi aneddoti e curiosità che ne arricchiscono il patrimonio culturale. Di seguito alcune delle più interessanti.
La Scala delle Forbici
La Scala delle Forbici è uno dei capolavori architettonici del Palazzo Reale di Torino, progettata dall'architetto Filippo Juvarra tra il 1720 e il 1722. Questa straordinaria scala fu realizzata per celebrare il matrimonio del principe Carlo Emanuele III con Anna Cristina di Baviera Sulzbach, con l'intento di fornire un accesso maestoso al loro appartamento situato al secondo piano del palazzo. La scala è caratterizzata da un impianto architettonico innovativo, detto "a tenaglia", che consente di scaricare il peso sulle pareti laterali, creando un effetto di leggerezza. La rampa centrale è sostenuta solo dagli archi trasversali dei pianerottoli, senza supporti laterali visibili.
Il nome "Scala delle Forbici" deriva da un particolare elemento decorativo posto da Juvarra in corrispondenza dell'imposta della volta sospesa: un paio di forbici che tagliano due trecce incrociate, creando una lingua biforcuta. Questo dettaglio è interpretato come una provocazione alle malelingue di corte che criticavano l'architetto durante i lavori.
Interfono nascosto
Nella Sala del Gabinetto Cinese, si trovano piccoli sportelli rotondi che nascondono un interfono, utilizzato per ascoltare le conversazioni nella sala adiacente. Questo sistema di comunicazione segreta riflette l'interesse della corte per la discrezione e la sorveglianza. Un altro interfono simile è presente anche nella Sala dei Paggi, accanto al camino.
Leggende di riti misteriosi
Alcuni racconti popolari narrano che nel Palazzo siano stati celebrati riti misteriosi e satanici. Le leggende parlano di stanze segrete tra cui la “stanza degli specchi”. Qui le pareti interamente ricoperte di specchi rifletterebbero immagini inquietanti e spettrali. Inoltre, si dice che chiunque si addentri in questa stanza venga colpito da una terribile maledizione.
Rossella Friggione
Un viaggio nel cuore del Palazzo Reale di Torino tra arte, storia e architettura straordinaria.